Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

sabato 17 maggio 2008

AIUTATECI A TROVARE ASHLEY FLORES

Ashley Flores,
13nne scomparsa dalla Francia
L'appello dei genitori: "Mia figlia di 13 anni, Ashley Flores, est scomparsa da due settimane. Può succedere che se tutti fanno girare questo messaggio, qualcuno vedrà questa bambina. Così facendo una bambina scomparsa di Steven Point è stata ritrovata anche facendo circolare la sua foto alla televisione. Internet circola anche oltre-mare, in Sud America, Canada ecc. Per favore fate inoltrate questo messaggio a tutte le persone della vostra rubrica. Grazie a Dio e a tutto ciò che di spirituale esiste, questa bambina sarà ritrovata. Chiedo a tutti, supplico tutti, per favore, di far girare il più possibile questa immagine. Non è ancora troppo tardi: per favore aiutateci. Chiunque sia in grado di dare delle informazioni al riguardo, per favore mi contatti: HelpfindAshleyFlores@yahoo.com Includo la foto di mia figlia. Tutte le vostre preghiere saranno preziose !!! (da: “Ladysilvia National Network”)
Tratto da La Circolare Spigolosa
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LETTERA INEDITA DI BADOGLIO A...

all'ambasciatore italiano a Madrid
Testo della lettera inedita inviata da Badoglio a Giacomo Paulucci di Calboli, ambasciatore a Madrid, il 16 ottobre 1943. La lettera, su carta intestata "Il Capo del Governo", è manoscritta e strettamente confidenziale.

Carissimo Paulucci,
per Suo orientamento Le faccio un po' di storia degli avvenimenti. Lei sa come cadde il governo Mussolini. Comandato ad assumere il potere, trovai una situazione militare spaventosa. 36 divisioni fuori d'Italia in Francia, nei Balcani etc. e 12 divisioni in paese mentre la Sicilia era quasi perduta. Mi rivolsi ai tedeschi per far rientrare parte delle nostre divisioni. Mi risposero tagliando i rifornimenti di carbone, annullando quello della benzina, rubando il grano da me fermato in Romania, e inviando subito 6 divisioni loro in Italia.
Circa 8 mila SS della Gestapo erano a Roma a protezione di Mussolini. Esse organizzarono un attentato contro il Re e contro di me che fu sventato dalla nostra polizia. In ultimo pretendevano che in Italia vi fosse un solo comando per tutte le truppe italiane e tedesche da affidare a Rommel. Capito che con loro non c'era più nulla da sperare e spinto dal paese che non ne voleva più sapere di tedeschi, intavolai trattative con gli angloamericani. Per una mossa di Eisenhower che anticipò di 6 giorni la data di proclamazione dell'armistizio (il giorno 8 invece che il 14) corremmo il rischio il Re, Regina e principe ereditario e il governo di essere catturati in Roma. Ora con gli angloamericani siamo passati dalla fase dell'armistizio a quella di collaborazione e in seguito di cobelligeranza ed io spero di poter ancora fare un passo avanti. Le ho risposto per la questione del denaro che forzi la Banca del Lavoro ad anticipare i fondi. Resta però inteso che lei può adottare qualsiasi misura che creda opportuna. Io qui avevo interessato il gen. Mac Farlane, governatore di Gibilterra e capo della missione militare presso di me, a far anticipare dai governi inglese e americano le somme che a lei occorressero.
L'autorizzo a riprendere queste trattative con gli ambasciatori inglese e americano per farsi imprestare soldi. Insomma piena fiducia in lei e piena libertà d'azione.
S.M. il Re mi ha detto testualmente: di Paulucci ero sicurissimo. L'abbraccio.
Badoglio. fonte: http://www.icsm.it/articoli/documenti/letterabadoglio.html

Tratto da La Circolare Spigolosa. segue la lettera autografa:

venerdì 16 maggio 2008

DOVE SI ORIGINA E COME SI MANIFESTA IL DIAVOLO?

“Come sei caduto dal cielo,
lucente figlio del mattino.
Come mai sei stato steso a terra,
signore dei popoli?
Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell’assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all’Altissimo
E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità degli abisso!
Quanti ti vedono ti quardano fisso,
ti osservano attentamente.
E quando l’individuo che sconvolgeva la
terra,
che faceva tremare i regni,
che riduceva il mondo in un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva i suoi prigionieri la
prigione?

Cari lettori ed amici, desidero proporvi un percorso che mi ha sempre “perseguitato” sin da bambino: Esiste per davvero il diavolo. Chi è costui? Naturalmente noi tutti pensiamo di conoscere la risposta a questa domanda: pensiamo che egli sia la personificazione del male o del nostro immaginaro, ma questa risposta non mi soddisfa e non spiega nulla. Si accosta, comunemente ad un’evento naturale avverso, quando appaiano sull’orizzonte della storia i grandi criminali. Domanda: dove si origina e come si manifesta il Diavolo? Quali sono le sue funzioni? Quali sono i suoi poteri? Come si è arrivati ad un certo punto della storia del cristianesimo, a pensare ad una umanità assediata dal diavolo? Orbene, l’idea del diavolo secondo me è sempre stata fondamentalmente uguale a se stessa, e non penso che si sia evoluta nel tempo.
Il diavolo nel Pentateuco: nell’Antico Testamento, com’è noto, si compone di testi scritti in diverse epoche, da prima dell’esilio babilonese fino ai tempi di Gesù. La parte più antica è il Pentateuco (Genesi, Esodo, Levico, Numeri, Deuteronomio) anch’esso composto in più fasi.
In Genesi si distingue tra due strati di narrazione: il racconto Jahvista (dal nome di Dio rivelato a Mosè, Jahvè) e il racconto eloista (che chiamava Dio Elohim), Ci sono poi aggiunte del cosiddetto “periodo sacerdotale”. In questa parete più antica della Bibbia, che risale al tempo in cui gli ebrei erano nomadi e predicatori, l’idea di diavolo non c’è. C’è (ma solo nella narrazione jahvista) il mito della caduta di Adamo ed Eva, tentati dal serpente, ma da nessuna parte si dice che il serpente è il diavolo. Anzi, si dice esplicitamente che il serpente era la bestia. “Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: E’ vero che Dio ha detto : Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?...” Dunque era una bestia, ed era una creatura di Dio, della quale si dice che era astuta e non che era malvagia. Questa bestia dialoga con l’essere umano non perché sia una creatura spirituale camuffata da bestia, ma semplicemente perché (come afferma chiaramente una tradizione ben attestata negli apocrifi dell’AT) nell’Eden, prima della caduta, l’essere umano comprendeva il linguaggio degli animali. Si pensi, per fare un esempio che tutti conosciamo, a S. Francesco che parla agli uccelli.
Bisogna sfatare un altro mito: da nessuna parte in Genesi si lascia intendere che la trasgressione di Adamo ed Eva era di natura sessuale. Anzi si lascia capire che il peccato fu di orgoglio: il desiderio di conoscere il bene e il male per diventare come Dio. Da nessuna parte si spiega qual è il motivo per cui il serpente inganna Adamo ed Eva. Potrebbe essere la gelosia nei confronti dell’essere umano quale creatura prediletta da Dio. Solo molto più tardi arriva nella Bibbia l’idea della identificazione del serpente con il diavolo. E’ decisivo un versetto del libro dell Sapienza (II:24): “Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo (satan)”
Il libro della Sapienza appartiene ad un’epoca relativamente tarda, tra il III e il I secolo a.C. quando si erano messi in moto, come vedremo, cari amici, altri meccanismi. Nella parte più antica della Bibbia invece non c’è posto per il diavolo perché non c’è bisogno di giustificare il male nel mondo, di attribuirlo a qualcuno diverso da Dio. E’ Dio l’unico motore della storia, e da lui che arrivano sia il bene che il male. Il primo Jahvè è un Dio crudele, esigente, che a volte ricorre ad espedienti ed inganni per indurre l’uomo a sbagliare. In Giosuè 11: gli israeliti mettono a ferro e fuoco la terra di Canaan sterminandone gli abitanti. Ed è il Signore ad ordire quello sterminio.
“In quel tempo Giosuè ritornò e prese Cazor e passò a fil di spada il suo re, perché prima Cazor era stata la capitale di tutti quei regni. Passò a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo allo sterminio; non lasciò nessuno vivo e appicco il fuoco a Cazor. Giosuè prese tutti quei re e le loro città, passandoli a fil di spada; li votò allo sterminio, come aveva comandato Mosè, servo del Signore. Tuttavia Ieraele non incendiò nessuna delle città erette sui colli, fatta eccezione per la sola Cazor, che Giosuè incendiò. Gli israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame;solo passarono a fil di spada tutti gli uominifino a sterminarli;non lasciarono nessuno vivo. Come aveva comandato il Signore a Mosè suo servo, Mosè ordinò a Giosuè e Giosuè così fece: non trascurò nulla di quanto aveva comandato il Signore a Mosè…Infatti era per disegno del signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli,”
E’ un Dio che usa non pochi “trabocchetti” per ingannare e distruggere. Così Jahvè prima spinse Abramo, che si era recato in Egitto, a fingere che Sara sia sua sorella, e quando il faraone si innamora di Sara e la fa portare in casa sua credendola no sposata, Dio punisce il Faraone “colpendo lui e la sua casa con grandi piaghe”.
Ecco che Dio è colui che manda le malattie. Nella vicenda delle sette piaghe d’Egitto, è Jahvè che indurisce il cuore del Faraone cosicché non accolga la richiesta di liberare Israele, e poi punisce quell’indurimento dell’animo con le piaghe. Più volte infatti si dice: “Ma il Signore rese ostinato il cuore del Faraone, che non volle lasciarli partire…”
In Esodo 4:21-25, il Signore dice e compie cose terribili: “Il Signore disse a Mosè: “Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone tutti i prodigi che ti ho messo in mano; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo. Allora tu dirai al faraone: Dice il Signore : Israele è il mio figlio primogenito, io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!. Mentre si trovava in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore gli venne contro e cercò di farlo morire”. Jahvè provoca la resistenza del faraone, e poi lo punisce terribilmente per quella resistenza di cui è Jahvè stesso il vero responsabile morale. In definitiva, c’è un Dio terribile che è principio e causa del bene e del male, per cui non c’è bisogno di alcun essere soprannaturale che possa sostituirlo.