Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 12 maggio 2012

LA DISOCCUPAZIONE IN EUROPA


LA “RICETTA” DELLA COMMISSIONE EUROPEA Puntare su tecnologia, sanità e green economy, di Antonio Laurenzano
“Siamo la prima generazione a non avere più la certezza che i nostri figli staranno meglio di noi.” E’ grido d’allarme lanciato a Strasburgo dal Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. Un Sos lavoro tanto più drammatico se rapportato ai livelli record di disoccupazione in Europa, oltre l’11%, e alle prospettive economiche per i prossimi mesi. Una situazione di grande precarietà resa più grave dalla latitanza di un’Europa unita e politicamente forte, capace di progettare un proprio modello di sviluppo sociale ed economico. Per fronteggiare questa crisi occupazionale la Commissione europea, lo scorso 18 aprile, ha presentato un “pacchetto occupazione” con una serie di misure per favorire il lavoro in tutta la comunità europea. Chiare le indicazioni fornite agli Stati membri: incoraggiare le assunzioni, favorire la dinamicità dei mercati del lavoro interni, incentivare l’investimento nella competenze, creare un mercato del lavoro Ue. La proposta di Bruexelles ribadisce la necessità di una più forte dimensione occupazionale e sociale nella governance europea e delinea nuove strategie per coinvolgere maggiormente i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nella definizione delle priorità dell’Unione. In questa direzione, la proposta identifica anche gli ambiti che presentano le migliori prospettive occupazionali per il futuro: l’economia ecocompatibile, i servizi sanitari e le ICT (Information and Comunication Technology). Si prevede la creazione di 20 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi anni! Il “pacchetto occupazionale” presentato dalla Commissione mira a sollecitare gli Stati membri a rafforzare le proprie politiche nazionali per l’occupazione, attraverso la mobilitazione delle risorse esistenti e la cooperazione con le parti sociali per stimolare il mercato del lavoro negli ambiti indicati. In particolare, vengono rivolte agli Stati dell’Unione una serie di proposte affinchè: a)pongano in atto le condizioni per stimolare la creazione di posti di lavoro e la domanda di manodopera, offrendo sussidi alle assunzioni nel caso di nuovi posti di lavoro, spostando il carico fiscale dalla tassazione che grava sul lavoro alle tasse ambientali oppure sostenendo l’avvio di nuove imprese; b)si migliori la pianificazione e la previsione delle necessità di manodopera nella sanità per equilibrare la domanda e l’offerta di operatori sanitari; c)valorizzino gli ambiti che presentano potenzialmente grandi prospettive occupazionali per il futuro, come la green economy, includendo questo settore nei Piani nazionali per l’occupazione e accrescendo la conoscenza delle abilità richieste in questo ambito; d)promuovano una manodopera altamente qualificata nelle ITC sviluppando le competenze digitali fra tutta la forza lavoro. L’obiettivo di fondo rimane quello di rendere i mercati più dinamici e meglio reattivi al cambiamento economico attraverso una maggiore flessibilità interna, salari sostenibili e soluzioni atte a prevenire il ricorso ai contratti non standard. La Commissione europea sottolinea inoltre la necessità di offrire effettive opportunità per i giovani nonché di sviluppare l’apprendimento permanente che è un elemento chiave per la sicurezza dell’occupazione e per la produttività. In funzione della creazione di un vero e proprio mercato del lavoro Ue, per migliorare la mobilità del lavoro c’è l’impegno comunitario a rimuovere gli ostacoli giuridici e pratici che si frappongono alla libera circolazione dei lavoratori, tra cui il miglioramento della portabilità delle pensioni, il trattamento fiscale dei lavoratori transfrontalieri. “Gli Stati membri, ha dichiarato il Presidente Barroso, devono saper cogliere queste opportunità, impegnandoci insieme, possiamo farcela”. La sfida è lanciata. Auguri, Europa!

POLLICE VERSO, LA SATIRA DI VENANZIO TRAVERSA

I tre Ultras del Bari messi agli arresti domiciliari per il calcio scommesse, accusati anche di
aver fatto minacciare Gillet ed altri biancorossi che non vollero prestarsi allo sporco gioco
potete ritrovarli (compresi i denigratori sino al giorno prima della Società e dei Matarrese) tra i
tantissimi pubblicamente ringraziati e premiati nella manifestazione al Teatro Tenda al rione
Japigia (gennaio 2009) in occasione dei festeggiamenti per i cento anni del Bari. Su quel
palcoscenico gli unici ad essere inspiegabilmente ignorati e dimenticati furono i giornalisti (non
dico tutti, almeno gli Scomparsi). Giornalisti che hanno fatto e raccontato (non da tifosi
acquiescenti, criticando com’era loro dovere) la storia del Bari. Parlo di cari colleghi oggi non
più tra noi: Paolo Magrone,Pietro De Giosa,Italo Del Vecchio, Oronzo Valentini, Bepj Gorjux,
Andrea Castellaneta, Dino Maffia, Angelo Giacovazzo, Franco De Benedittis, Carmine Leo,
Elio Preite, Franco Marrone, Paolo Catalano, Vito Maurogiovanni, Mario Gismondi (che ci ha
lasciati un mese fa) della “Gazzetta del Mezzogiorno”; Ferdinando Pinto Direttore di
CINESPORT; Michele Campione, Ignazio Schino e Antonio Rossano della RAI; Franco
Sorrentino, Carlo Imperio, Pasquale Satalino. E potrei continuare. Il Cavaliere del Lavoro
ingegnere Michele Matarrese che volli informare del mancato riconoscimento mi assicurò che
non li avrebbero dimenticati nella festa per il ritorno del Bari in Serie A. La festa c’è stata, per il
ricordo stiamo ancora aspettando. Fate con comodo, nessun problema, tanto noi giornalisti
(anche sportivi) ultraottantenni e indipendenti che non hanno mai retto la coda a nessuno né
diretto giornali di famiglia siamo ancora giovani. Con una memoria di ferro.
Il Parigino? Non è un francese, hanno subito precisato Sarkozy e Hollande. Quel
Parigino che doveva andare al liceo Orazio Flacco a parlare agli studenti del Bari e del
valore etico del calcio. Quel Parigino che il sindaco Emiliano voleva candidare al Comune
forse per rendere cherì la sua lista? O perché Parigino val bene una messa in lista?
Vinto lo Scudetto l’allenatore juventino, il leccese Antonio Conte è stato ammesso dal
Presidente Agnelli nell’Olimpo della Casta Fiat. E’ diventato anche lui un Castaintegrato.
All’illustre concittadino Sant’Oronzo avrà certamente fatto in sogno gli auguri. Resta un mistero
quella sconfitta del Lecce in casa. Chi gliel’avrà augurata? Che spreco! Due pagine della "Gazzetta del Mezzogiorno” sullo Scudetto alla Juve. E’ vero che a nessuno dei redattori si può negare il compitino in classe, ora giustizia vuole che almeno domani una pagina sia dedicata all’Inter che ha onorato il derby, non ha fatto sconti a nessuno, nemmeno ai concittadini. Altri l’avrebbero fatto dalle parti del Po? Taci, il silenzio è Toro.
Cento milioni di Euro, tanto spenderà la Juve per rafforzare l’attacco: esattamente quanto ha
risparmiato Marchionne per indebolire la Fiat negli stabilimenti di Pomigliano e di Termini
Imerese. E meno male che a Lecce non ha più stabilimenti, altrimenti – per punizione – il
risparmio sarebbe stato maggiore. Del Piero se ne dovrà andare, pur avendo contribuito allo Scudetto. Niente da fare per Pinturicchio; per il giovane Agnelli è diventato Pintu racchio. Per la Juve Ale è acqua
(minerale) passata. Per il Napoli alla prossima Europe League ci vorrà un miracolo di San Gennaro. I tifosi
partenopei sono pronti a vendere i due – i soliti di ogni anno - in cambio del primo.
Ben gli sta. Chiamare San Paolo il loro Stadio e pretendere che a fare il miracolo sia San
Gennaro. A Bari per lo Stadio San Nicola non ha fatto nessun miracolo. Anche perché arriverà
purtroppo un terremoto spaventoso provocato dai signori del calcio scommesse.
Ma ce la faranno questi tizi ad evitare le tre palle che l’arrabbiato San Nicola gli scaglierà
addosso? Berlusconi quante delusioni. Scudetto ceduto alla Juve e sconfitta alle elezioni. L’anno
prossimo per vincere i nelle urne e lo Scudetto in campo sarà meglio andare prima in
pellegrinaggio a Montecassano, Antonio in testa. Sconsigliati Olgettine al seguito e Bunga
Bunga propiziatori. Bari, Lecce e Taranto l’anno prossimo tutte in Serie B? Magari, sarebbero due derby
assicurati, due occasioni per certi maneggioni scommettitori salentini di moltiplicare per due gli
affari dell’anno scorso. Venerdì sera Bari-Brescia. Vedremo un Torrente in divisa, in uniforme di guerra o un Torrente in Borghese? Preferiamo il primo. Tratto da una nota di Venanzio Traversa, giornalista dal 1947

giovedì 10 maggio 2012

ITALIAN RAID COMMANDO "LOMBARDIA 2012"-TERNATE (VARESE) MAY 25,26,27 MAGGIO 2012

Siamo alla chiusura delle iscrizioni e la tabella ne illustra lo stato
Here follows the final enrolment status. Iscrizioni dell'ultimo momento saranno valutate dal Comitato Organizzatore. Last minute enrolment will be evaluated by the Organization CommitteeA tutti i partecipanti l'augurio di una bella competizione. To all competitors our wishes of best success.



Foreign Active Italian Reserve Foreign Reserve Italian Active Military Schools  
Number Category          
Nation A C R S T Grand Total
D 8   2   3 13
F 1   1     2
I   8   5   13
B     1     1
UK 2   2   4 8
FL     2     2
CH 5   2     7
LAT 1         1
ESP     1     1
CDN 1         1
A 1         1
Grand Total 19 8 11 5 7 50
Per informazioni e registrazioni / for information and registration: http://www.italianraidcommando.it (Seguire il path / Follow the path: 2012 edition - Competition Details - Registration) Trails: la lista delle prove è pubblicata sul nostro sito www.italianraidcommando.it . Le prove possono essere modificate su decisione dello staff tecnico. - The list below is published on our website, www.italianraidcommando.it. It provides an overview of the military skills trials the patrols shall complete during the competition. The trials may be modifed upon staff's decision.
  1. Ricognizione d'area ostile (tecnica/pratica) - Area Reconnaissance (Hostile Cache) [Techical/Practical]
  2. Controllo equipaggiamento / Controllo ordini di operazioni (tecnica/concettuale) - Check of the Equipment / Check of the Orders of Operations [Technical/ Conceptual]
  3. Primo soccorso in ambiente ostile (tecnica/pratica) - Combat First Aid [Techical/Practical]
  4. Marcia Commando (fisica) - Commando March [Physical]
  5. Scorta convoglio (tecnica/pratica) - Convoy Escort [Techical/Practical]
  6. NBC (tecnica/pratica) NBC [Techical/Practical]
  7. Osservazione notturna (tecnica/pratica) - Night Observation / NVG [Techical/Practical]
  8. Topografia (tecnica/pratica) - Observation / Map Reading [Techical/Practical]
  9. Superamento di ostacoli naturali (fisica) - Obstacle Course [Physical]
  10. Posto di blocco/controllo (tecnica/pratica) - OP / Route Control [Techical/Practical]
  11. Pattugliamento sul terreno con riconoscimento di armi ed equipaggiamenti (fisica/tecnica) - Patrolling (orienteering march with recognition of weapons and equipments) [Physical/Technical]
  12. Salita con corde / discesa in corda doppia (fisica/tecnica) - Rappelling / Fast Rope Descent [Physical/Technical]
  13. Trasmissioni ed uso di procedure (tecnica/pratica) - Signal / Allied Communication Procedures (ACP) [Techical/Practical]
  14. Tempo di percorso (fisica) - Time [Physical]
  • Tiri / Shooting: le seguenti tipologia di tiro saranno svolte il venerdì prima dell'inizio della missione di campagna. Modifiche possono essere introdotte successivamente. The following shooting trials will take place on Friday, before the campaign phase. Modification may be introduced.
    1. Shooting, rifle 7.62 x51mm. NATO
    2. Shooting, rifle 5.56 x45mm. NATO
    3. Shooting, pistol 9 mm.
    4. Sniper shooting, Tikka T3 Tactical 
  • Nota importante / Advice: la competizione è focalizzata più sulle conoscenze tecnico-militari che sulle prestazioni fisiche dei partecipanti - Please note that the International Military Patrol Competition "Lombardia" is always focused on the military skills more than on the physical performances of the competitors.
  • Riferimento dottrinali /Technical referenze: i riferimenti dottrinali di base sono quelli dei manuali standard della nazioni Nato; altri riferimenti utilizzabili sono quelli presenti nei manuali dell'Esercito Italiano e dell'Esercito Americano. The references for the skills required to adequately fullfill the task required during the trials are the basic field manuals of the NATO armies. Normal reference will be made to both Italian Army Staff publications and US Army field manuals.
  • Alcuni suggerimenti per chi desidera partecipare alla competizione / Some suggestions for competition participants: (Useful paths: 2012 edition - Logistics )
  1. Per chi viene in aereo, si consiglia per la vicinanza ai luoghi chiave di atterrare all'aeroporto di Malpensa  / for who is coming via airplane, it is recommended to land in Malpensa airport, the nearest to the competition and the ceremony sites.
  2. Per chi usufruisce dell'alloggio campale previsto, è consigliabile portare le proprie brandine da campo. For who is going to use our camp tents, it is better to take with you your own camp beds
  3. per chi desidera alloggiare in hotel, sul sito ci sono quelli più vicini al luogo della gara / for who is going to lodge in hotel, in the website you may find the hotel lists nearest to the Headquarters --> follow the path 2012 Edition Logistics Accomodations

mercoledì 9 maggio 2012

EUROPA E I CITTADINI, UN APPUNTAMENTO A BARI


Info-Day PontEuropa: opportunità e strumenti Il programma Europa per i cittadini
21 maggio 2012 ore 16,30 Aula Starace – Facoltà di Scienze Politiche. Piazza Cesare Battisti, 1 - Bari

Si terrà a Bari il prossimo 21 maggio il secondo di un ciclo di appuntamenti dedicati alle opportunità e agli strumenti messi a disposizione dei cittadini dalle Istituzioni europee.Questo appuntamento è dedicato specificatamente a Europa per i cittadini, il programma europeo che promuove la cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini, delle istituzioni e delle organizzazioni della società civile allo scopo di condividere valori, confrontare esperienze, scambiare opinioni, riflettere sul futuro dell'Unione Europea.Il programma, infatti, favorisce la partecipazione e la cooperazione tra le istituzioni, le organizzazioni/associazioni attive nel campo della cittadinanza attiva, incoraggia lo scambio di esperienze fra cittadini di diverse aree geografiche, mira a sviluppare un'identità europea fondata su comuni esperienze culturali, a partire dalla valorizzazione del pluralismo delle realtà europee.Beneficiari del programma sono: autorità ed enti locali e regionali, città/municipalità e loro comitati di gemellaggio, organizzazioni non a scopo di lucro che rappresentino gli enti locali, organizzazioni della società civile, associazioni attive nel campo della cittadinanza attiva, associazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, scuole, università, sindacati, ma anche organizzazioni non governative, associazioni dei sopravvissuti, enti per la coltivazione della memoria, musei, federazioni di interesse europeo generale. La giornata sarà finalizzata ad approfondire gli obiettivi generali, i settori specifici di intervento, le regole e le modalità di partecipazione ai bandi sulle diverse misure/azioni previste dal programma e a fornire consigli utili a che intenda approcciarsi alla progettazione europea.Saranno, inoltre, fornite indicazioni su servizi ed indirizzi utili per reperire la documentazione e per accedere ai servizi di assistenza.
All’incontro parteciperanno diversi testimonial di organizzazioni, comuni, e associazioni locali che hanno beneficiato di una sovvenzione nell’ambito di questo programma per sottolineare la concretezza di queste opportunità di accesso a sovvenzioni dirette.
Il ciclo di incontri, organizzato dal Consiglio Regionale della Puglia – Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale di concerto con lo Europe Direct Puglia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, si propone un duplice obiettivo: da un lato, illustrare ai partecipanti come si accede a queste opportunità in ambito europeo ed internazionale, dall’altro guidarli nella rete dei percorsi disponibili.
L’Info-Day è realizzato anche con la collaborazione del Europe for Citizens Point Italy del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa – AICCRE e dal Centro di Servizio al Volontariato San Nicola.

NOVE MAGGIO:FESTA DELL'EUROPA


Parigi 9 maggio 1950-di Antonio LAURENZANO
Robert Schuman legge alla stampa, convocata al Quai d'Orsay, sede del Ministero degli Esteri, la seguente dichiarazione:
"La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative all'altezza dei pericoli che ci minacciano. Mettendo insieme talune produzioni base saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una Federazione europea".
L'invito di Schuman alla cooperazione si concretizzò con la istituzione della CECA, Comunità del carbone e dell'acciaio, tra Francia, Germania, Italia e Paesi del Benelux, per gestire insieme quelle materie che all'epoca erano il presupposto di ogni potenza militare. La CECA rappresenta la culla nella quale fu deposto il primo seme di un' Europa unita!
Dai lutti e dalle distruzioni della seconda guerra mondiale si alzò forte il grido di Schuman, Adenauer e De Gasperi: "Mai più guerre fra noi!"
Vinti e vincitori della Grande Guerra uniti per fissare un comune percorso
di pace e di progresso per l'Europa!
E' l'alba dell'Europa di pace! E nel ricordo di quello storico evento, il 9 maggio di ogni anno nei 27 Stati dell'Unione europea si festeggia la
GIORNATA  DELL'  EUROPA 
E' il compleanno della vecchia e cara Europa.
Simbolicamente, quella data rappresenta il primo mattone nella costruzione della "comune casa europea" fondata sui valori della pace e della solidarietà, valori che si realizzano attraverso lo sviluppo economico e sociale del Vecchio Continente.
Il futuro dell'Europa dipenderà dall'europeismo illuminato della leadership europea, ma anche dalla nostra ansia di far crescere una coscienza autenticamente europea, dalla capacità di trasmettere questo patrimonio di valori alle future generazioni, nel ricordo del testamento morale di Alcide De Gasperi, "un europeo venuto dal futuro",
"L' Europa è un'eredità destinata ai giovani"-Auguri, Europa!


martedì 8 maggio 2012

IL SANTO VENUTO DA MIRA, I FESTEGGIAMENTI A BARI


Le Orme dei Dinosauri

Bari/ Festa di San Nicola. Le radici lontane di una fede.

di Vincenzo Legrottaglie - Bari, 8 maggio 2012. In questo giorno a Bari si svolge la festa patronale di San Nicola. La città levantina è in fermento per la Sagra di maggio. Per oltre una settimana  le celebrazioni religiose che si intrecciano con la tradizione e il folklore. Ogni anno San Nicola, vescovo di Myra, durante la processione a mare ritorna a splendere come un faro sotto gli occhi increduli di grandi e piccini. Nel nome del Santo si sono infittite le relazioni tra l’Italia e la Russia. Con la restituzione della chiesa russa di Bari al patriarcato di Mosca le relazioni bilaterali tra i due paesi sono ulteriormente migliorate. Non si può certo dire la stessa cosa dei rapporti religiosi visti i timidi passi del processo ecumenico.
Il numero dei pellegrini che vengono a Bari dall’Europa Orientale è aumetato tanto che è stato necessario negli anni apporre una cartellonistica stradale in cirillico, cedere la chiesa di San Gregorio al culto degli ortodossi e destinare loro un altare nella cripta della basilica pontificia. San Nicola è veramente il santo dell’Occidente e dell’Oriente. Così in maniera semplicistica si pensa di poter fare un salto di migliaia di chilometri e passare direttamente da piazzetta dei 62 marinai alle cupole del Cremlino. Niente di più sbagliato. Anche nei Balcani il Santo di Myra è molto venerato. In particolare, in Kosovo, nelle chiese ortodosse icone o affreschi di San Nicola campeggiano su pareti ed iconostasi. Nel monastero di Cristo Salvatore a Visoki, nei pressi della città di Decani, esistono diverse raffgurazioni del Santo. Il monostero di Visoki è legato a corda doppia con la basilica barese, poichè, non tutti lo sanno, ma la grande icona che si trova a Bari nella cripta che sovrasta la tomba del Taumaturgo è stata dipinta nel medievo dai monaci di Decani e regalata dal loro Re Stefano III Uros di Serbia, poi elevato alla santità nella chiesa autocefala serba. Il corpo incorrotto del Santo re Stefano è a Visoki difeso da una comunità monastica maschile cenobitica con un’inerrotta tradizione fin dal XIV secolo. Santo Stefano di Decani fu miracolato da San Nicola che gli fece riavere la vista dopo essere stato fatto accecare dal padre re Stefano Uros II Milutin in seguito alla falsa accusa di volerlo spodestare.
Nella grande icona che si trova nel capoluogo pugliese, sulla sinistra in basso, è posibile vedere una raffigurazione del sovrano miracolato e di suo figlio il giovane principe  Dusan. Anche il massiccio altare d’argento posto nella navata destra sul braccio di transetto in San Nicola è un dono dei sovrani di Serbia. Un rapporto antico lega Bari a tutte le chiese d’Oriente non solo con Mosca. Sarebbe utile ricordare la storia e le tradizioni che uniscono il popolo italiano e quello serbo e kosovaro in questi giorni di gioia e di preghiera. Ma in Kosovo c’è di più, a Pec, nel Patriarcato esisite una chiesetta dedicata al culto del Santo venuto dalla Turchia. Qui vi è una comunità monastica femminile ortodossa che vive e prega in un luogo iscritto nell’elenco dei beni dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. I monasteri del Kosovo e Metochia sono posti di inenarrabile bellezza; sono luoghi in cui quando entri ti sembra di cambiare dimensione e tempo.
Tra quelle mura antiche tuttora la storia incontra la fede.
di Vincenzo Legrottaglie