Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 9 agosto 2008

MESSAGGIO DI SUA SANTITA' BENEDETTO XVI PER LA XXIII GIONATA MONDIALE DELLA GIOVENTU'

di Max e Mary Malchione:

«Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni» (At 1,8)

Cari giovani!
1. La XXIII Giornata Mondiale della Gioventù
Ricordo sempre con grande gioia i vari momenti trascorsi insieme a Colonia, nell'agosto 2005. Alla fine di quell'indimenticabile manifestazione di fede e di entusiasmo, che resta impressa nel mio spirito e nel mio cuore, vi ho dato appuntamento per il prossimo incontro che si terrà a Sydney, nel 2008. Sarà la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù ed avrà come tema: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni» (At 1,8). Il filo conduttore della preparazione spirituale all'appuntamento di Sydney è lo Spirito Santo e la missione. Se nel 2006 ci siamo soffermati a meditare sullo Spirito Santo come Spirito di verità, nel 2007 cerchiamo di scoprirlo più profondamente quale Spirito d'amore, per incamminarci poi verso la Giornata Mondiale della Gioventù 2008, riflettendo sullo Spirito di fortezza e testimonianza, che ci dona il coraggio di vivere il Vangelo e l'audacia di proclamarlo. Diventa perciò fondamentale che ciascuno di voi giovani, nella sua comunità e con i suoi educatori, possa riflettere su questo Protagonista della storia della salvezza che è lo Spirito Santo o Spirito di Gesù, per raggiungere questi alti scopi: riconoscere la vera identità dello Spirito anzitutto ascoltando la Parola di Dio nella Rivelazione della Bibbia; prendere una lucida coscienza della sua continua, attiva presenza nella vita della Chiesa, in particolare riscoprendo che lo Spirito Santo si pone come "anima", respiro vitale della propria vita cristiana, grazie ai sacramenti dell'iniziazione cristiana - Battesimo, Confermazione ed Eucaristia; diventare così capace di maturare una comprensione di Gesù sempre più approfondita e gioiosa e, contemporaneamente, di realizzare un'efficace attuazione del Vangelo all'alba del terzo millennio. Volentieri con questo messaggio vi offro un tracciato di meditazione da approfondire lungo quest'anno di preparazione, su cui verificare la qualità della vostra fede nello Spirito Santo, ritrovarla se smarrita, rafforzarla se indebolita, gustarla come compagnia del Padre e del Figlio Gesù Cristo, grazie appunto all'opera indispensabile dello Spirito Santo. Non dimenticate mai che la Chiesa, anzi l'umanità stessa, quella che vi sta attorno e che vi aspetta nel vostro futuro, attende molto da voi giovani perché avete in voi il dono supremo del Padre, lo Spirito di Gesù.
2. La promessa dello Spirito Santo nella Bibbia
L'attento ascolto della Parola di Dio a riguardo del mistero e dell'opera dello Spirito Santo ci apre a conoscenze grandi e stimolanti che riassumo nei punti seguenti.
Poco prima della sua ascensione, Gesù disse ai discepoli: «Manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso» (Lc 24,49). Ciò si realizzò nel giorno della Pentecoste, quando essi erano riuniti in preghiera nel Cenacolo con la Vergine Maria. L'effusione dello Spirito Santo sulla Chiesa nascente fu il compimento di una promessa di Dio assai più antica, annunciata e preparata in tutto l'Antico Testamento.
In effetti, fin dalle prime pagine la Bibbia evoca lo spirito di Dio come un soffio che «aleggiava sulle acque» (cfr Gn 1,2) e precisa che Dio soffiò nelle narici dell'uomo un alito di vita (cfr Gn 2,7), infondendogli così la vita stessa. Dopo il peccato originale, lo spirito vivificante di Dio si manifesterà diverse volte nella storia degli uomini, suscitando profeti per incitare il popolo eletto a tornare a Dio e ad osservarne fedelmente i comandamenti. Nella celebre visione del profeta Ezechiele, Dio fa rivivere con il suo spirito il popolo d'Israele, raffigurato da "ossa inaridite" (cfr 37,1-14). Gioele profetizza un’"effusione dello spirito" su tutto il popolo, nessuno escluso: «Dopo questo - scrive l'Autore sacro -, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo... Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito» (3,1-2).
Nella "pienezza del tempo" (cfr Gal 4,4), l'angelo del Signore annuncia alla Vergine di Nazaret che lo Spirito Santo, "potenza dell'Altissimo", scenderà e stenderà su di lei la sua ombra. Colui che ella partorirà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio (cfr Lc 1,35). Secondo l'espressione del profeta Isaia, il Messia sarà colui sul quale si poserà lo Spirito del Signore (cfr 11,1-2; 42,1). Proprio questa profezia Gesù riprese all'inizio del suo ministero pubblico nella sinagoga di Nazaret: «Lo Spirito del Signore - Egli disse fra lo stupore dei presenti - è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19; cfr Is 61,1-2). Rivolgendosi ai presenti, riferirà a se stesso queste parole profetiche affermando: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi» (Lc 4,21). Ed ancora, prima della sua morte in croce, annuncerà più volte ai discepoli la venuta dello Spirito Santo, il "Consolatore", la cui missione sarà quella di rendergli testimonianza e di assistere i credenti, insegnando loro e guidandoli alla Verità tutta intera (cfr Gv 14,16-17.25-26; 15,26; 16,13).
3. La Pentecoste, punto di partenza della missione della Chiesa
La sera del giorno della sua risurrezione Gesù, apparendo ai discepoli, «alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo"» (Gv 20,22). Con ancor più forza lo Spirito Santo scese sugli Apostoli il giorno della Pentecoste: «Venne all'improvviso dal cielo un rombo - si legge negli Atti degli Apostoli - come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro» (2,2-3).
Lo Spirito Santo rinnovò interiormente gli Apostoli, rivestendoli di una forza che li rese audaci nell'annunciare senza paura: «Cristo è morto e risuscitato!». Liberi da ogni timore essi iniziarono a parlare con franchezza (cfr At 2,29; 4,13; 4,29.31). Da pescatori intimoriti erano diventati araldi coraggiosi del Vangelo. Persino i loro nemici non riuscivano a capire come mai uomini «senza istruzione e popolani» (cfr At 4,13) fossero in grado di mostrare un simile coraggio e sopportare le contrarietà, le sofferenze e le persecuzioni con gioia. Niente poteva fermarli. A coloro che cercavano di ridurli al silenzio rispondevano: «Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Così nacque la Chiesa, che dal giorno della Pentecoste non ha cessato di irradiare la Buona Novella «fino agli estremi confini della terra» (At 1,8).
4. Lo Spirito Santo, anima della Chiesa e principio di comunione
Ma per comprendere la missione della Chiesa dobbiamo tornare nel Cenacolo dove i discepoli restarono insieme (cfr Lc 24,49), pregando con Maria, la "Madre", in attesa dello Spirito promesso. A quest'icona della Chiesa nascente ogni comunità cristiana deve costantemente ispirarsi. La fecondità apostolica e missionaria non è principalmente il risultato di programmi e metodi pastorali sapientemente elaborati ed "efficienti", ma è frutto dell'incessante preghiera comunitaria (cfr Paolo VI, Esort. apost. Evangelii nuntiandi, 75). L'efficacia della missione presuppone, inoltre, che le comunità siano unite, abbiano cioè «un cuore solo e un'anima sola» (cfr At 4,32), e siano disposte a testimoniare l'amore e la gioia che lo Spirito Santo infonde nei cuori dei fedeli (cfr At 2,42). Il Servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a scrivere che prima di essere azione, la missione della Chiesa è testimonianza e irradiazione (cfr Enc. Redemptoris missio, 26). Così avveniva all'inizio del cristianesimo, quando i pagani, scrive Tertulliano, si convertivano vedendo l'amore che regnava tra i cristiani: «Vedi - dicono - come si amano tra loro» (cfr Apologetico, 39 § 7).
Concludendo questo rapido sguardo alla Parola di Dio nella Bibbia, vi invito a notare come lo Spirito Santo sia il dono più alto di Dio all'uomo, quindi la testimonianza suprema del suo amore per noi, un amore che si esprime concretamente come "sì alla vita" che Dio vuole per ogni sua creatura. Questo "sì alla vita" ha la sua forma piena in Gesù di Nazaret e nella sua vittoria sul male mediante la redenzione. A questo proposito non dimentichiamo mai che l'Evangelo di Gesù, proprio in forza dello Spirito, non si riduce ad una pura constatazione, ma vuole diventare "bella notizia per i poveri, liberazione per i prigionieri, vista ai ciechi...". E’ quanto si manifestò con vigore il giorno di Pentecoste, diventando grazia e compito della Chiesa verso il mondo, la sua missione prioritaria.
Noi siamo i frutti di questa missione della Chiesa per opera dello Spirito Santo. Noi portiamo dentro di noi quel sigillo dell'amore del Padre in Gesù Cristo che è lo Spirito Santo. Non dimentichiamolo mai, perché lo Spirito del Signore si ricorda sempre di ciascuno e vuole, mediante voi giovani in particolare, suscitare nel mondo il vento e il fuoco di una nuova Pentecoste.
5. Lo Spirito Santo "Maestro interiore"
Cari giovani, anche oggi lo Spirito Santo continua dunque ad agire con potenza nella Chiesa e i suoi frutti sono abbondanti nella misura in cui siamo disposti ad aprirci alla sua forza rinnovatrice. Per questo è importante che ciascuno di noi Lo conosca, entri in rapporto con Lui e da Lui si lasci guidare. Ma a questo punto sorge naturalmente una domanda: chi è per me lo Spirito Santo? Non sono infatti pochi i cristiani per i quali Egli continua ad essere il "grande sconosciuto". Ecco perché, preparandoci alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, ho voluto invitarvi ad approfondire la conoscenza personale dello Spirito Santo. Nella nostra professione di fede proclamiamo: «Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio» (Simbolo di Nicea-Costantinopoli). Sì, lo Spirito Santo, Spirito d'amore del Padre e del Figlio, è Sorgente di vita che ci santifica, «perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5,5). Tuttavia non basta conoscerLo; occorre accoglierLo come guida delle nostre anime, come il "Maestro interiore" che ci introduce nel Mistero trinitario, perché Egli solo può aprirci alla fede e permetterci di viverla ogni giorno in pienezza. Egli ci spinge verso gli altri, accende in noi il fuoco dell'amore, ci rende missionari della carità di Dio.
So bene quanto voi giovani portiate nel cuore grande stima ed amore verso Gesù, come desideriate incontrarLo e parlare con Lui. Ebbene ricordatevi che proprio la presenza dello Spirito in noi attesta, costituisce e costruisce la nostra persona sulla Persona stessa di Gesù crocifisso e risorto. Rendiamoci dunque familiari dello Spirito Santo, per esserlo di Gesù.
6. I Sacramenti della Confermazione e dell'Eucaristia
Ma - direte - come possiamo lasciarci rinnovare dallo Spirito Santo e crescere nella nostra vita spirituale? La risposta - lo sapete - è: lo si può per mezzo dei Sacramenti, perché la fede nasce e si irrobustisce in noi grazie ai Sacramenti, innanzitutto a quelli dell'iniziazione cristiana: il Battesimo, la Confermazione e l'Eucaristia, che sono complementari e inscindibili (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1285). Questa verità sui tre Sacramenti che sono all’inizio del nostro essere cristiani è forse trascurata nella vita di fede di non pochi cristiani, per i quali essi sono gesti compiuti nel passato senza incidenza reale sull’oggi, come radici senza linfa vitale. Avviene che, ricevuta la Confermazione, diversi giovani si allontanano dalla vita di fede. E ci sono anche giovani che nemmeno ricevono questo sacramento. Eppure è con i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e poi, in modo continuativo, dell'Eucaristia che lo Spirito Santo ci rende figli del Padre, fratelli di Gesù, membri della sua Chiesa, capaci di una vera testimonianza al Vangelo, fruitori della gioia della fede.
Vi invito perciò a riflettere su quanto qui vi scrivo. Oggi è particolarmente importante riscoprire il sacramento della Confermazione e ritrovarne il valore per la nostra crescita spirituale. Chi ha ricevuto i sacramenti del Battesimo e della Confermazione ricordi che è diventato "tempio dello Spirito": Dio abita in lui. Sia sempre cosciente di questo e faccia sì che il tesoro che è in lui porti frutti di santità. Chi è battezzato, ma non ha ancora ricevuto il sacramento della Confermazione, si prepari a riceverlo sapendo che così diventerà un cristiano "compiuto", poiché la Confermazione perfeziona la grazia battesimale (cfr CCC, 1302-1304).
La Confermazione ci dona una forza speciale per testimoniare e glorificare Dio con tutta la nostra vita (cfr Rm 12,1); ci rende intimamente consapevoli della nostra appartenenza alla Chiesa, "Corpo di Cristo", del quale tutti siamo membra vive, solidali le une con le altre (cfr 1 Cor 12,12-25). Lasciandosi guidare dallo Spirito, ogni battezzato può apportare il proprio contributo all'edificazione della Chiesa grazie ai carismi che Egli dona, poiché «a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune» (1 Cor 12,7). E quando lo Spirito agisce reca nell'animo i suoi frutti che sono «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé» (Gal 5,22). A quanti tra voi non hanno ancora ricevuto il sacramento della Confermazione rivolgo il cordiale invito a prepararsi ad accoglierlo, chiedendo l'aiuto dei loro sacerdoti. E' una speciale occasione di grazia che il Signore vi offre: non lasciatevela sfuggire!
Vorrei qui aggiungere una parola sull'Eucaristia. Per crescere nella vita cristiana, è necessario nutrirsi del Corpo e Sangue di Cristo: infatti, siamo battezzati e confermati in vista dell'Eucaristia (cfr CCC, 1322; Esort. apost. Sacramentum caritatis, 17). "Fonte e culmine" della vita ecclesiale, l'Eucaristia è una "Pentecoste perpetua", poiché ogni volta che celebriamo la Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a Cristo e in Lui ci trasforma. Se, cari giovani, parteciperete frequentemente alla Celebrazione eucaristica, se consacrerete un po' del vostro tempo all'adorazione del SS.mo Sacramento, dalla Sorgente dell'amore, che è l'Eucaristia, vi verrà quella gioiosa determinazione di dedicare la vita alla sequela del Vangelo. Sperimenterete al tempo stesso che là dove non arrivano le nostre forze, è lo Spirito Santo a trasformarci, a colmarci della sua forza e a renderci testimoni pieni dell'ardore missionario del Cristo risorto.
7. La necessità e l'urgenza della missione
Molti giovani guardano alla loro vita con apprensione e si pongono tanti interrogativi circa il loro futuro. Essi si chiedono preoccupati: Come inserirsi in un mondo segnato da numerose e gravi ingiustizie e sofferenze? Come reagire all'egoismo e alla violenza che talora sembrano prevalere? Come dare senso pieno alla vita? Come contribuire perché i frutti dello Spirito che abbiamo sopra ricordato, "amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé" (n. 6), inondino questo mondo ferito e fragile, il mondo dei giovani anzitutto? A quali condizioni lo Spirito vivificante della prima creazione e soprattutto della seconda creazione o redenzione può diventare l'anima nuova dell'umanità? Non dimentichiamo che quanto più è grande il dono di Dio - e quello dello Spirito di Gesù è il massimo - altrettanto è grande il bisogno del mondo di riceverlo e dunque grande ed appassionante è la missione della Chiesa di darne testimonianza credibile. E voi giovani, con la Giornata Mondiale della Gioventù, in certo modo attestate la volontà di partecipare a tale missione. A questo proposito, mi preme, cari amici, ricordarvi qui alcune verità di riferimento su cui meditare. Ancora una volta vi ripeto che solo Cristo può colmare le aspirazioni più intime del cuore dell'uomo; solo Lui è capace di umanizzare l'umanità e condurla alla sua "divinizzazione". Con la potenza del suo Spirito Egli infonde in noi la carità divina, che ci rende capaci di amare il prossimo e pronti a metterci al suo servizio. Lo Spirito Santo illumina, rivelando Cristo crocifisso e risorto, ci indica la via per diventare più simili a Lui, per essere cioè "espressione e strumento dell'amore che da Lui promana" (Enc. Deus caritas est, 33). E chi si lascia guidare dallo Spirito comprende che mettersi al servizio del Vangelo non è un'opzione facoltativa, perché avverte quanto sia urgente trasmettere anche agli altri questa Buona Novella. Tuttavia, occorre ricordarlo ancora, possiamo essere testimoni di Cristo solo se ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo, che è «l'agente principale dell'evangelizzazione» (cfr Evangelii nuntiandi, 75) e «il protagonista della missione» (cfr Redemptoris missio, 21). Cari giovani, come hanno più volte ribadito i miei venerati Predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II, annunciare il Vangelo e testimoniare la fede è oggi più che mai necessario (cfr Redemptoris missio, 1). Qualcuno pensa che presentare il tesoro prezioso della fede alle persone che non la condividono significhi essere intolleranti verso di loro, ma non è così, perché proporre Cristo non significa imporlo (cfr Evangelii nuntiandi, 80). Del resto, duemila anni or sono dodici Apostoli hanno dato la vita affinché Cristo fosse conosciuto e amato. Da allora il Vangelo continua nei secoli a diffondersi grazie a uomini e donne animati dallo stesso loro zelo missionario. Pertanto, anche oggi occorrono discepoli di Cristo che non risparmino tempo ed energie per servire il Vangelo. Occorrono giovani che lascino ardere dentro di sé l'amore di Dio e rispondano generosamente al suo appello pressante, come hanno fatto tanti giovani beati e santi del passato e anche di tempi a noi vicini. In particolare, vi assicuro che lo Spirito di Gesù oggi invita voi giovani ad essere portatori della bella notizia di Gesù ai vostri coetanei. L’indubbia fatica degli adulti di incontrare in maniera comprensibile e convincente l'area giovanile può essere un segno con cui lo Spirito intende spingere voi giovani a farvi carico di questo. Voi conoscete le idealità, i linguaggi, ed anche le ferite, le attese, ed insieme la voglia di bene dei vostri coetanei. Si apre il vasto mondo degli affetti, del lavoro, della formazione, dell’attesa, della sofferenza giovanile... Ognuno di voi abbia il coraggio di promettere allo Spirito Santo di portare un giovane a Gesù Cristo, nel modo che ritiene migliore, sapendo "rendere conto della speranza che è in lui, con dolcezza" (cfr 1 Pt 3,15).
Ma per raggiungere questo scopo, cari amici, siate santi, siate missionari, poiché non si può mai separare la santità dalla missione (cfr Redemptoris missio, 90). Non abbiate paura di diventare santi missionari come san Francesco Saverio, che ha percorso l'Estremo Oriente annunciando la Buona Novella fino allo stremo delle forze, o come santa Teresa del Bambino Gesù, che fu missionaria pur non avendo lasciato il Carmelo: sia l'uno che l'altra sono "Patroni delle Missioni". Siate pronti a porre in gioco la vostra vita per illuminare il mondo con la verità di Cristo; per rispondere con amore all'odio e al disprezzo della vita; per proclamare la speranza di Cristo risorto in ogni angolo della terra.


8. Invocare una "nuova Pentecoste" sul mondo
Cari giovani, vi attendo numerosi nel luglio 2008 a Sydney. Sarà un'occasione provvidenziale per sperimentare appieno la potenza dello Spirito Santo. Venite numerosi, per essere segno di speranza e sostegno prezioso per le comunità della Chiesa in Australia che si preparano ad accogliervi. Per i giovani del Paese che ci ospiterà sarà un'opportunità eccezionale di annunciare la bellezza e la gioia del Vangelo ad una società per molti versi secolarizzata. L'Australia, come tutta l'Oceania, ha bisogno di riscoprire le sue radici cristiane. Nell'Esortazione post-sinodale Ecclesia in Oceania Giovanni Paolo II scriveva: «Con la potenza dello Spirito Santo, la Chiesa in Oceania si sta preparando per una nuova evangelizzazione di popoli che oggi sono affamati di Cristo... La nuova evangelizzazione è una priorità per la Chiesa in Oceania» (n. 18).
Vi invito a dedicare tempo alla preghiera e alla vostra formazione spirituale in quest'ultimo tratto del cammino che ci conduce alla XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, affinché a Sydney possiate rinnovare le promesse del vostro Battesimo e della vostra Confermazione. Insieme invocheremo lo Spirito Santo, chiedendo con fiducia a Dio il dono di una rinnovata Pentecoste per la Chiesa e per l'umanità del terzo millennio.
Maria, unita in preghiera agli Apostoli nel Cenacolo, vi accompagni durante questi mesi ed ottenga per tutti i giovani cristiani una nuova effusione dello Spirito Santo che ne infiammi i cuori. Ricordate: la Chiesa ha fiducia in voi! Noi Pastori, in particolare, preghiamo perché amiate e facciate amare sempre più Gesù e Lo seguiate fedelmente. Con questi sentimenti vi benedico tutti con grande affetto.
Da Lorenzago, 20 luglio 2007
BENEDICTUS PP. XVI

LA PREGHIERA DI SAN BERNARDO DI CHIRAVALLE

IL fondatore dell'Ordine del Tempio.

L’amore di Bernardo per la Vergine Maria ha ispirato a Dante Alighieri uno dei passi più famosi della Divina Commedia. Veramente per Bernardo la Vergine è stata mediatrice di grazie. E come gli Apostoli si è trattenuto con lei nella richiesta dei doni a Dio e nella domanda del dono dello Spirito Santo. La sua umiltà e il suo amore l’hanno spinto a cambiare i costumi del tempo a partire dal proprio cuore, a vedere in una Chiesa sofferente e macchiata da gravi colpe umane il volto umile e amorevole di Dio e crederci in questo e fare in modo che questo Volto apparisse sempre di più in lui, nei suoi monaci ed in tutta la Chiesa.
Ricordato il 20 Agosto
Digione, Francia, 1090 - Chiaravalle-Clairvaux, 20 agosto 1153
Bernardo, dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell'Ordine Cistercense. L'obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni dei santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all'esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all'umanità di Cristo e alla Vergine Madre. (Mess. Rom.)


Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.


9) Maria

Maria ci invita a tornare in noi stessi, a crescere nell’amore di noi stessi, di Dio e degli altri. Il tempo del riposo è un tempo buono, opportuno per mettere un po’ di ordine nella stanza del nostro cuore. Darci una spolveratina o chiamare un buon rigattiere per sgomberarla dalle cose inutili. La vita nella sua essenzialità è molto semplice, perché complicarla? Maria è sempre più una madre tenera che ci sprona a scegliere la “parte migliore”, ci prepara e ci insegna ad aprire il nostro cuore ai doni di Dio. Senza paura, con fiducia. E per accrescere la nostra fiducia ci mostra con la sua presenza materna il Volto umile e amorevole di Dio che si china su ciascuno di noi ed è pronto a colmarci dei Suoi doni solo se noi ci apriamo per riceverli.

Cari figli, con amore materno vi voglio stimolare all’amore verso il prossimo. Che mio Figlio sia la fonte di questo amore. Lui che poteva fare tutto con la forza ha scelto l’amore dando l’esempio a voi. Pregate e lavorate in modo che il vostro cuore aneli al Dio creatore che è il vero riposo della vostra anima e del vostro corpo. Che Egli vi riveli il suo volto e vi doni la sua pace. Io sono con voi e intercedo davanti a Dio.
Nella mia venuta a voi, qui in mezzo a voi, si riflette la grandezza di Dio e si apre la strada con Dio verso la felicità eterna.
Non sentitevi deboli, soli e abbandonati.
La Santa Messa, il più sublime e il più forte atto della vostra preghiera, sia il centro della vostra vita spirituale.
Credete e amate, figli miei.

La Madonna con il messaggio di questa sera ci insegna che il vero riposo consiste nella conversione, che coinvolge l’intera persona cioè il corpo e l’anima, parole e opere. L’evangelista Marco riporta le parole di Gesù all’inizio del suo ministero: “Convertitevi e credete al Vangelo”(Mc. 1,15). La conversione non consiste nel compimento esteriore dei comandamenti di Dio, ma nell’incontro personale con Dio. Dopo tale incontro l’uomo diventa totalmente consapevole di sé stesso, dei propri peccati e debolezze.
La Madonna ci invita a pregare, affinché il nostro cuore desideri di più Dio creatore, perché solo Lui può dare il vero riposo alla nostra anima e al nostro corpo. Il tempo delle vacanze dunque è una splendida occasione per fermarsi un attimo e cominciare di nuovo a pregare. E’ il tempo di un incontro più intenso e profondo con il Signore. Il riposo è un’opportunità per ritrovare gli amici che forse abbiamo dimenticato. Il tempo del riposo è una possibilità che abbiamo per migliorare le nostre relazioni nei confronti di Dio e degli altri.

A Lei vogliamo dire tutta la nostra gratitudine per quel "sì" che ha dato inizio all'"avventura" della Redenzione.
Mentre chiedo alla Vergine Santa di vegliare sui giovani e le giovani del mondo, ringrazio cordialmente tutti voi che avete preso parte alla quindicesima Giornata Mondiale della Gioventù. Tutti! Tutti! Non so quanti, ma tutti!
Su di loro e sull'incarico che oggi assumono invoco la protezione della Vergine Santissima.
Ancora una volta vorrei ringraziare il Signore nostro Dio per questa eccezionale e splendida assemblea, che ha superato tutte le nostre aspettative. Roma non soltanto è stata conquistata da voi, ora è diventata vostra, perché qui è Pietro! Voi siete il cuore giovane della Chiesa! Andate in tutto il mondo e portate la pace. Il Signore è risorto. Egli cammina con voi. Siate suoi testimoni tra i vostri coetanei all’alba del nuovo millennio!

Maria Vergine ci accompagni a Gesù, ci faccia scoprire in questo tempo, nel poco tempo che ormai abbiamo per noi stessi, per gli altri, per Dio, l’essenzialità della Vita, dell’Amore, la fonte della pace, del riposo del vero appagamento. Ci aiuti ad aprirci con fiducia e non con diffidenza ai doni di Dio, ci faccia scoprire il loro vero e grande valore, ci dia la gioia di perseverare nel ricercarli, la vista per vederli, il tatto per toccarli, il gusto per assaporarli e l’udito per percepirli. “Gustate e vedete quanto è buono il Signore”. E’ buono perché vuole il nostro vero bene, quello che non passa! Non fermiamoci alle difficoltà presenti che per quanto grandi non sono che poca cosa in confronto a ciò che ci ha promesso già qui e per l’eternità! Resistiamo saldi nella fede. Per quanto grandi le difficoltà che stiamo vivendo non scoraggiamoci, non sentiamoci abbandonati, rifiutati, esclusi dall’amore di Dio, il Signore è vicino “se dovessi camminare per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me Signore!”, ed il Signore è sempre con ciascuno di noi… vicino: sottile mormorio di brezza leggera che lambisce il nostro cuore.

lunedì 4 agosto 2008

INTERVISTA AL SEN. LUIGI D'AMBROSIO

COMUNICATO STAMPA - "L'INFORMATORE" DI FRANCESCO PISTILLI

Senatore è soddisfatto del Piano di Finanza Pubblica 2009-2011?
Dopo i primi provvedimenti urgenti assunti in campagna elettorale e mantenuti
in 40 giorni di Governo come l’emergenza rifiuti a Napoli, l’abolizione
dell’Ici, il taglio delle tasse sugli straordinari, la riduzione delle rate dei mutui
e le misure di sostegno per anziani e bisognosi, possiamo ritenere soddisfacente
il primo risultato.Abbiamo dimostrato che siamo il Governo del
fare, che dice e mantiene.La crisi internazionale non consente ritardi e teatrini
parlamentari, bensì decisioni importanti anche a costo di scontentare le
corporazioni e scontrarsi contro interessi potenti.
Le opposizioni continuano a protestare criticando soprattutto il maxiemendamento
definendolo inutile e dannoso.
Nel maxiemendamento ci sono 400 milioni di euro per la copertura
dell’abolizione dei ticket sulla diagnostica ( in totale sono 834 milioni dei quali
metà a carico delle Regioni). Sono previsti fondi per le Forze dell’Ordine:
300 milioni del Governo più le risorse dei beni confiscati alla mafia valutati
oltre 1 miliardo.Nei prossimi 3 anni il Governo attiverà risparmi per ben 34
miliardi, di cui 13 nel 2009 e nel 2011 avremo sia il pareggio di bilancio che
la riduzione del debito pubblico sotto il 100% del PIL.
Dunque, nessun allarme. Al di là delle cifre in questo modo pensate di
mettere in sicurezza le casse pubbliche?
In questo modo, anche se l’autunno sarà molto caldo a causa di una serie
di provvedimenti impopolari, rientreremo abbondantemente nei parametri
europei riducendo di molto la spesa per gli interessi sul debito che ricade
come una tassa sui contribuenti. Tutto questo sarà realizzato senza mettere
le mani nelle tasche dei cittadini, cioè senza introdurre tasse, anzi riducendole.
Il PD contesta il Governo ed afferma che queste decisioni sono il frutto
di una oculata gestione del Governo Prodi.
Non credo proprio che sia così:L’Ici è stata abolita da noi, mentre la Robin
Tax è stata prevista da questo Governo e andrà a colpire banche e petrolieri.
I Ticket Sanitari che sarebbero stati introdotti nel 2009 dal Governo Prodi
da noi sono stati bloccati.Le addizionali locali tanto care ai Comuni ed alle
Regioni spendaccione sono state da noi bloccate.
Certo, noi non assicuriamo un Paese ideale ma ci sforziamo, rispetto al passato,
di garantire ai cittadini un Paese normale migliorando il tenore di vita
ed il potere di acquisto della gente comune a discapito dei poteri forti e delle
corporazioni della spesa facile.
Pagina 9 - On. Berlsconi, F. Pistilli ed il Sen. D’Ambrosio “L'ATTUALE GOVERNO? ICI ABOLITA, BLOCCO DEI TICKET SANITARI, LODO ALFANO, DECRETO SICUREZZA..”
Sen. D’ambrosio Luigi

L'ANGOLO DELLA SATIRA DI VENANZIO TRAVERSA

Ridiamo un pò, con *Vet

Pollice traverso-del Giornalista, Dott. Venanzio Traversa

L’umorismo è una forma di intelligenza. Non lo si può usare con tutti (Alessandro Dumas)

Giornate da Bollino Rosso queste di agosto sulle nostre strade ed autostrade. Nessun pericolo invece per i lettori della "Gazzetta" non solo ad agosto. Mai giornate da Bollino rosso. Carlo il Direttore è un tipo calmo, rispettoso dei lettori, presente non presenzialista..

A Ferragosto molti italiani faranno solo un'uscita fuori porta. Ai nostri politici, sempre, guai a chiedere loro un'uscita fuori Porta a Porta. Per loro sarebbe la fine.

Un'altra atleta, trovata positiva al controllo antidoping, non andrà alle Olimpiadi di Pechino. Perché non sottoporre anche chi va al Parlamento ad un altro antidoping per vedere se risultano finalmente casti o sempre Casta?

Non sarà un autunno caldo, ha detto Berlusconi. E' nemmeno da lacrime e sangue. Sarà invece un autunno calvo per i tanti, disperati, che si saranno già strappati i capelli non potendo arrivare a fine mese. Quanto alle lacrime il Nostro ce le renderà meno amare proponendoci con il suo fido Apicella la famosa canzone "Lacrime napulitane". Non sangue infine, solo esanime il cittadino italiano che non ce la fa più a reggersi in piedi.

Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia; il resto è propaganda (Horacio Verbitsky)

Dopo le brutte figure con l'esproprio (sconfessato) del Petruzzelli, della cessione a Putin della Chiesa Russa in cambio della ex Rossani il Comune di Bari ne ha fatto un'altra con il Consiglio di Stato che gli ha imposto di costruire subito la Cittadella della Giustizia. Cosa credeva che a Roma vi fosse un Consiglio di Stato Comatoso incapace di far rispettare la legge?

Alain Elkann sarà l'uomo comunicazione della Fondazione Teatro Petruzzelli. C'era bisogno di andare sino a Roma per trovare un kann di giornalista in grado di fare le stesse cose anzi meglio? E i Messeni Nemagna proprietari reintegrati del Teatro dinanzi a quest'altro colpo di mano annunciano canticchiando "Un bel dì vedremo"!

Dalla Fondazione a Rifondazione Comunista. Il neo segretaro Ferrero è andato all'Ilva di Taranto da segretario di ferro. Vendola sta a Bari da mancato segretario di ferro battuto.

Il Presidente degli Aeroporti di Puglia Di Paola aderirà da privato alla Fondazione Teatro Petruzzelli. Dopo La Forgia del Destino ed il Nabucco (nell'acqua) con l'esproprio Emiliano dovremmo mettere in cartellone anche l'Andrea Chenier per ascoltare la romanza "Un dì nell'azzurro spazio"? Ma non sarebbe stato meglio aderire alla Fondazione Domenico Modugno di Polignano? In omaggio a Volare?

Pane e Pomodoro prima o meglio ultima spiaggia di Bari? Un giorno le sue acque balenabili, il giorno dopo no. E via titubando. E' un lido bizzarro che ai veri baresi non piace. Una specie di Lido Alfano.

Il rettore del Politecnico di Bari si è auto prolungato il mandato. Come sono lontani i tempi di altri Rettori come Umberto Ruggiero. Eppure sono passati meno di dieci anni. E poi dicono che gli ingeneri non sanno ingegnarsi.

A Bari licenziati due dipendenti Amtab che avevano accumulato assenze per oltre 500 giorni. Il bello o il brutto è che il Presidente dell'Azienda se ne fa un merito. Invece andrebbe sanzionato anche lui che se n'è stato zitto per tanto tempo, forse per timore dei sindacati, se non fosse arrivato il ministro Brunetta. Che faranno ora i due licenziati ? Semplice, si attaccheranno al tram.

Titolo da un giornale che si direbbe della Lega Nord: "Che farebbe il Sud se fosse intelligente?" Come dire che al Sud sono stupidi?

Salva finalmente Alitalia. Con almeno 5.000 licenziati, però. Ai quali non resta che ringraziare San Giovanni per il loro decapitato, anzi Decollato posto di lavoro.

Nella città in cui molti vanno a curarlo c'è voluto davvero del fegato per scalzare Nichi Vendola dalla vetta quasi raggiunta della Segreteria del PRC. Attenti, che adesso non venga in mente a qualche suo compagno l'idea di addolcirgli l'amaro della sconfitta con un cioccolatino Ferrero. Non so proprio come reagirebbe il Governatore.

Che errore il Cavaliere in campagna elettorale. L'offerta di Air France per l'Alitalia andava presa al volo. Ora se la prenderà il povero contribuente: non al volo, come sempre a quel posto.

Come ogni anno prima delle vacanze i giornalisti hanno offerto il tradizionale Ventaglio ai tre Grandi uomini del nostro Paese. Ed al quarto Grande anche lui al riparo con il Lodo Alfano perché niente Ventaglio? Forse perchè meriterebbe una Sveglia?

Ma cosa sarà la neo Alitalia stando ai progetti del Governo? Una Compagnia di Sbandiera promesse al vento.

Berlusconi premier nonchè Presidente del Milan in fatto di ali e Alitalia ha dimostrato di non aver capito un turbo. Bravissimo invece nelle mezz'ali. Vedi acquisto di Ronaldinho e la riconferma dell'intramontabile Seededof. E per il resto? Va a Kaka .

Definendola grande scoperta geologica finiamola di riproporre la storia dell'Uomo di Altamura. Parliamo invece della Donna di Altamura (Bianca Tragni), docente, storica, scrittrice, gastronoma , giornalista eccetera eccetera .
Vet (*)

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(*) Venanzio Traversa, giornalista



Il rischio che corre l’ironia è di trovare almeno un lettore o un ascoltatore che non sia in grado di capirla, di apprezzarla (Mark Twain)


A Lecce esami a prezzi Strazzeri? O a prezzi strazzati? Ne sostieni uno e ne hai superato venti? Vedremo cos'è dopo l'inchiesta avviata dal Rettore. E poi dicono di Bari…

Iguana a spasso per Taranto? Nessuna meraviglia per una città che ha già visto girare tanti caimani famelici al Comune. Belve e belle che hanno divorato tutto.

Ci sono scemenze ben presentate come ci sono scemi ben vestiti. (Nicolas de Chamfort)
Dicono sempre che bisogna abbassare i Toni. Lo ha già fatto agli Europei Donadoni abbassandolo addirittura a livello d'un soprammobile piantato al centro dell'attacco..

Non per la "Canzone del Piave", gli Atenei pugliesi sono per "L'Inno di Mameli". Si sentono "Fratelli di Tagli" che stanno per arrivare feroci dal Governo.

Il Cavaliere ha voluto ringraziare i suoi deputati per l'esito felice in Parlamento del caso MillS. Il loro è stato un bel regalo, un voto con dono. Certo non farà coniare una medaglia ricordo, vorrà solo una corona d'allodo.

L’umorismo è una forma di intelligenza. Non lo si può usare con tutti (Alessandro Dumas)

Pronto ad offrirsi davanti ai microfoni e alle telecamere il Sindaco Emiliano dinanzi alla Peroni in fiamme. I baresi dei suoi avvertimenti tutt'altro che originali, scontati, ovvi cosa ne hanno fatto? La birra.

E' finita bene sull'Himalaya l'avventura degli scalatori italiani rimasti attaccati ai Monti Nanga Parbat. Via,non esageriamo. Anche i nostri deputati sono degli eroi che resistono da anni attaccati a Monte citorio.

Doveva venire anche in Italia Barack Obama il democratico candidato nero alle elezioni USA. Poi non se n'è fatto niente. Forse perché da noi abbiamo già tanto nero a cominciare dal lavoro?

Il nostro Presidente pare che voglia andare ai Giochi di Pechino. Perché non gli bastano quelli nel Governo?