Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

venerdì 31 dicembre 2010

LUTTO NELLE FORZE ARMATE

Dott. Pietro Vitale Giornalista e scrittore, Bari
Purtroppo Stanotte una famiglia avrà poco da festeggiare l'Unuci Bari referente le sarà vicino. Afghanistan,ucciso soldato italiano. Il ministro La Russa: colpito da un cecchino.
Un militare italiano è stato ucciso da un cecchino mentre "era di guardia a una torretta del sud della zona sotto controllo italiano", come ha riferito il ministro La Russa. Il soldato è caduto nella base di Buji. Il proiettile è penetrato in prossimità della spalla, nella parte lasciata scoperta dal giubbetto. La vittima si chiamava Matteo Miotto, aveva 24 anni, era in forza al 7° reggimento alpini di Belluno ed era in missione da luglio."Ci sono stati troppi lutti in Afghanistan tra i nostri soldati", ha commentato ancora La Russa, che annuncia di voler andare in Afghanistan subito dopo i funerali del giovane militare morto.
Chi era il soldato ucciso si chiamava Matteo Miotto e aveva 24 anni il soldato italiano ucciso, il 35esimo dall'inizio della missione del nostro Paese a Kabul, iniziata nel 2004. Arrivato in Afghanistan a luglio, Miotto era un caporal maggiore degli Alpini, veniva da Thiene (Vicenza) ed era in forze nel settimo reggimento Alpini di Belluno. Alla sua famiglia il ministro La Russa ha inviato un telegramma con queste parole: "In questo dolorosissimo momento partecipo con profonda commozione, unitamente a tutto il personale delle Forze Armate, alla perdita di Matteo, generosamente impegnato in una missione di grande valore umanitario. Il suo ricordo rimarrà per sempre nella memoria di chi crede nella pace e nella solidarietà fra i popoli. Vogliate accogliere le espressioni delle più sentite condoglianze".
La lettera di Matteo: "Ogni metro può essere l'ultimo"
"Siamo il primo mezzo della colonna, ogni metro potrebbe essere l'ultimo, ma non ci pensi".
Così Matteo Miotto raccontava la tensione delle perlustrazioni con il "Lince" nella valle del Gulistan in una toccante lettera pubblicata dal sito online del "Gazzettino", poche settimane dopo l'agguato in cui, il 9 ottobre, erano morti quattro alpini del settimo reggimento di Belluno, quello a cui apparteneva anche lui. "La testa è troppo impegnata a scorgere nel terreno qualcosa di anomalo - spiegava Matteo -, finalmente siamo alle porte del villaggio... Veniamo accolti dai bambini che da dieci diventano venti, trenta, siamo circondati, si portano una mano alla bocca ormai sappiamo cosa vogliono: hanno fame...".
L'alpino ringraziava poi in Italia quanti "vogliono ascoltare i militari in missione, e ci degnano del loro pensiero - proseguiva - solo in tristi occasioni, come quando il tricolore avvolge quattro alpini morti facendo il loro dovere". La missiva era stata accompagnata sul sito del quotidiano veneto da una bella foto di Matteo sulla torretta di un blindato, con in mano la bandiera tricolore sulla quale aveva aggiunto a pennarello "Thiene".
Il cordoglio di Napolitano
Sulla tragedia è intervenuto anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha detto di aver "appreso con profonda commozione la notizia dell'attentato nel distretto di Gulistan in cui ha perso la vita un militare italiano, impegnato nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e al cordoglio delle Forze Armate".
Berlusconi: profondamente addolorato
"Ho appreso con dolore la notizia dell'uccisione del nostro militare in Afghanistan. Tutto il governo è vicino alla sua famiglia a cui cercheremo di offrire il massimo sostegno possibile. Ribadiamo la nostra gratitudine a tutti i nostri ragazzi che consentono al nostro Paese di operare per la pace, non solo in Afghanistan, ma in molte altre parti del mondo". Queste le parole di un messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha voluto esprimere il cordoglio per la morte del nostro soldato.

mercoledì 29 dicembre 2010

LA GIUSTIZIA ITALIANA? PARLIAMONE

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
LIONS CLUB BARI HOST 52° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Sede amministrativa del L.C. Bari Host: Sheraton Nicolas Hotel - Bari
Il bollettino delle nostre riunioni l’addetto stampa: Pietro VITALE
Lions, Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644
“Aiutare oggi servire sempre”
D.G. Dr. Rocco Saltino
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FUNZIONA ANCORA LA GIUSTIZIA IN ITALIA?
10 domande al Sostituto Procuratore della Repubblica
Dr. GAETANO DE BARI
Mercoledì 01 dicembre 2010 – ore 20.30 Sheraton Nicolas Hotel-Bari
Moderatore dell’incontro il giornalista Dr. Lino Patruno

“E l'uomo che non ha più il gusto del mistero, che non ha passione per il vero,
che non ha coscienza del suo stato, un mare di parole un mare di parole
è come un animale ben pasciuto”
(Giorgio Gaber)

Con questo articolo Cari amici Lions è mio desidero porre all’attenzione dell’uditorio (circa 200 persone) uno spazio nuovo circa la discussione della nostra giustizia. Qui vogliamo ospitare interventi e discussioni su temi di respiro, più ampio e di portata più generale rispetto alle materie legate alla giustizia Italiana, circa il suo funzionamento, i mali, i mea culpa, riconoscere alcune falle del sistema che vanno affrontate con l’urgenza dagli addetti ai lavori.Il Presidente Palamara, le invocazioni del Ministro Alfano e del Presidente Napolitano, presenti al 30^ Congresso del A.N.M. di Genova. Che restano il nostro principale centro di interesse.
"Punti di vista" è uno spazio aperto: le opinioni espresse liberamente dagli interventi.
Cerimoniera dell’intermeeting: Dott.ssa Rormunda Sanapo
Lions Club:
Bari Triggiano Marina (Trainer) Pres. Piero La Pesa
Bari Host Pres. Michele Dimatromatteo
Bari Svevo Pres. Luigi Mangialardi
Bari Melvin Jones Pres. Milly Chiusolo
Bari Federico II Pres. Mariella Pintaudi
All’evento era presente oltre al Governatore Distrettuale Dott. Rocco Saltino, il Past. Direttore Internazionale Dott. Sergio Maggi e rispettive consorti.
Introduzione:
Nel delineare alcuni profili inerenti al tema della giustizia in Italia, sembra proficuo fare richiamo al pensiero del massimo teorizzatore del sistema dei poteri in uno Stato bene ordinato: Montesquieu, che così scriveva "La virtù civica consiste nel desiderio di vedere l'ordine nello Stato, di provare gioia per la pubblica tranquillità, per l'esatta amministrazione della giustizia, per la sicurezza della magistratura, per il rispetto tributato alle leggi, per la stabilità della Repubblica". Alla luce di queste riflessioni mi sembra che il nucleo tematico possa rinvenire il suo punto centrale nell'individuare se, nel nostro Paese, tra gli elementi costitutivi della virtù civica dei cittadini italiani vi sia oppur no anche l'esatta amministrazione della giustizia. Temo che a questo interrogativo bisogna dare risposta negativa, finché non si realizzi il riordino del sistema giustiziale. Se diamo anche solo un rapido sguardo all'Italia di oggi, ci accorgiamo che il tema della giustizia, quale fattore primario che renda una società accettabile, vivibile, sana, è da tanti anni un problema di fondo sostanzialmente irrisolto. Anzi nella visuale della storia delle istituzioni è il punto nodale attorno a cui ruotano le scelte di chi governa e le reazioni di chi è governato, e su cui si sono accesi (in un incessante volgere di decenni) grandi dibattiti di natura politica, culturale, sociale. Da ciò dipende in larga misura anche la stabilità di una rilevante area istituzionale o addirittura di un sistema politico. L'Italia, dopo il passaggio epocale storicamente iniziato dieci anni fa con la crisi del vecchio sistema dei partiti, ha dovuto aprire una necessaria prospettiva di riforme politiche, sociali ed economiche. Nell'ambito delle quali la voce giustizia appare sempre più importante. E dobbiamo chiederci quanta incidenza essa abbia nel rapporto tra le garanzie offerte dallo Stato e la possibilità di uno sviluppo più ampio e più sicuro degli individui e della collettività; e quale ruolo abbia nella formazione e nello atteggiamento della opinione pubblica di fronte alla fase intensa nella quale l'innovazione tecnologica e la scienza sollevano questioni inedite anche dal punto di vista dei diritti e dei doveri e della loro tutela. Nel corso della serata, molti sono stati gli argomenti trattati degli intervenuti (molti avvocati) e dai relatori, tra cui il sottoscritto. Molti interventi hanno catalizzato il rapporto tra l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati dovrebbero richiamare il modello di magistrato nel quale riconoscersi: moderno, responsabile, professionalmente apprezzato, che non frequenta e non partecipa a squallide consorterie e la cui credibilità non possa essere dunque un alcun modo attaccabile che soprattutto abbia credibilità tra i cittadini. E’ anche vero che il nostro parlamento è sempre stata legata alla presenza dei magistrati fra gli scranni di Monte Citorio e palazzo Madama, ma è anche vero che i magistrati non possono iscriversi a partiti politici (art. 98 della Cost.) è anche vero che risulta quantomeno stonato che dopo un’esperienza politica il Parlamento, un magistrato possa tornare fare il mestiere super partes per antonomasia. Già ai tempi di Charles De Secondat, barone di Montesquieu, quando teorizzava la separazione dei poteri, di certo non poteva sapere che il potere, proprio per la sua definizione, è come una pianta invasiva. Cari amici Lions, che dirvi ancora: per una causa civile oggi l’utente aspetta dai sette a dieci anni, per una causa penale oggi l’utente aspetta dai trenta a quaranta anni. “Non ci resta che piangere” - Come dal film il primo giorno di scuola, di Benigni e Troisi: la riforma della Giustizia? La boccio subito!! Il dibattito si è concluso con un poderoso e succulento buffet, in quel contesto tutti sono stati d’accordo, almeno quello….

lunedì 27 dicembre 2010

INCONTRO-CONVEGNO, DEDICATO AL GRADO DI COMPAGNO

Merano - sabato, 26 febbraio 2011 seminario dedicato al 2° grado
Ottima occasione per visitare il Burgraviato di Merano e pernottare all'Hotel Terme
Prenotazione obbligatoria ai fini dell'accreditamento entro il 31 gennaio 2011 contattare il presidente del Collegio dei MMVV - Trentino Alto Adige.
CAMERA DOPPIA (occupata da due persone) € 150,00 (inclusa la piccola colazione)
CAMERA SINGOLA (occupata da una persona) € 117,00 (inclusa la piccola colazione)
Carissimi saluti ed auguri di buon anno tfa fabioneri.

domenica 26 dicembre 2010

GLI EUROBOND PER GUARDARE OLTRE LA CRISI

Da una mia intervista al Dott. Antonio Laurenzano, componente del Comitato Scientico del blog international.
Dottor Laurenzano, il Consiglio europeo di Bruxelles ha varato la “rete di soccorso Ue, cosa vuol dire? Parliamone.
Per i Paesi in crisi: in gioco la salvaguardia della moneta unica.
“Sappiamo che l’euro è il nostro comune destino e che l’Europa è il nostro futuro collettivo. Nessuno in Europa sarà abbandonato. L’Europa si affermerà insieme”. Parole forti quelle pronunciate da Angela Merkel in occasione dell’ultimo Consiglio europeo di Bruxelles dei giorni scorsi nel tentativo di calmierare le speculazioni dei mercati a caccia di debiti sovrani. Una dichiarazione d’intenti che ha spianato la strada verso l’istituzione di un “fondo salva-Stati”: una rete di soccorso per salvaguardare la moneta unica e quindi lo stesso processo d’integrazione europeo. Alla drammatica crisi economica e finanziaria della Grecia è seguita in novembre quella irlandese con Portogallo e Spagna che continuano a dare inquietanti segnali di instabilità monetaria, con spread consistenti rispetto ai titoli tedeschi. In questo contesto di grande precarietà economica, la vigilia del vertice europeo di dicembre è stata caratterizzata da un dibattito sulla proposta avanzata dal nostro Ministro dell’Economia Tremonti e dal premier del Lussemburgo Junkers di prevedere l’emissione di eurobond (obbligazioni) da parte della costituenda Agenzia europea del debito, per un ammontare non superiore al 40% del Pil di Eurolandia. Il fine è raggiungere una liquidità comparabile a quella dei Buoni del Tesoro americani e…. guardare oltre la crisi. “Una proposta suggestiva” secondo il parere di molti analisti economici, ma che ha suscitato pareri contrastanti nei vari Stati europei. I favorevoli (tra cui i partiti di opposizione tedeschi) sostengono che tale strumento, se utilizzato con rigore, nel contribuire al superamento del differenziale tra i titoli dei paesi in crisi e quelli…. made in Germany , assicurerebbe stabilità ai mercati. Gli E-bond metterebbero cioè gli Stati con le finanze fuori controllo nella condizione di non poter emettere più titoli di stato, perché non più collocabili. Ma servirebbero soprattutto a inglobare parte dei debiti pubblici nazionali dei vari Paesi e quindi ad alleviare le pressioni sui Paesi con conti in forte squilibrio.
E’ forte però la resistenza della pattuglia dei contrari, in prima fila Berlino e Parigi che temono che questo si ripercuota su di loro con interessi sul debito più alti, e che il tutto finisca per deresponsabilizzare i governi sulla disciplina di bilancio. I Paesi con conti in disordine sarebbero cioè disincentivati ad assumere misure adeguate per riportare sotto controllo le rispettive finanze pubbliche. La Germania, in particolare, non vuole che si vada troppo avanti sulla strada che porta a politiche di bilancio più accentrate a livello comunitario, nel timore (fondato) di continuare a farsi carico dei problemi finanziari dei partner europei. “Gli eurobond, secondo la Merkel, non eliminerebbero le debolezze in Europa mentre eliminerebbero la pressione sugli Stati indebitati.” Il progetto Tremonti-Junkers è stato respinto dal vertice europeo che invece ha trovato l’accordo faticoso per istituire un fondo di garanzia permanente,“da attivare solo se indispensabile e in presenza di politiche di rigore di bilancio e di rafforzamento della competitività”, che dopo una modifica al Trattato di Lisbona dovrebbe consentire all’Ue di fronteggiare eventuali futuri rischi di default dei Paesi dell’eurozona. Nessun salvataggio di tipo assistenziale ma soltanto un intervento funzionale al reale recupero della stabilità economica e monetaria del Paese in crisi. L’obiettivo è l’entrata in vigore dell’emendamento al Trattato nel 2014, dopo i pareri della Commissione europea e della Banca centrale europea e del Parlamento di Strasburgo che, in verità, si è già pronunciato favorevolmente sulla questione. Le modifiche al Trattato di Lisbona sono necessarie perché il testo attuale non prevede il salvataggio di un Paese della zona dell’euro sull’orlo della bancarotta da parte dei partner. Sarà un processo di ratifica lungo ma di grande importanza strategica perché, come ha dichiarato il Presidente della Commissione europea Barroso, “rappresenta il segnale migliore per mostrare l’assoluta determinazione da parte dei leader europei nell’affrontare la situazione e fare tutto il necessario per preservare la stabilità finanziaria dell’area della moneta unica europea”. Il fondo anti-crisi varato a Bruxelles rappresenta la risposta alla domanda di “cooperazione politica” sempre più avvertita nell’Unione per superare i forti ritardi nella costruzione politica dell’Europa unita.

venerdì 17 dicembre 2010

ESERCITO:COMADO SUPPORTI TATTICI "PINEROLO"-BARI

IL TEN. COL. DI CIAULA NUOVO COMANDANTE DEL REPARTO COMANDO E SUPPORTI TATTICI “PINEROLO”
Il 17 DICEMBRE 2010 alle ore 10.30, nella Caserma “Vitrani” di Bari, in via Fanelli n. 269, si svolgerà la cerimonia del cambio del Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici “Pinerolo” tra il Ten. Col. Pasquale MINERVA (cedente) e il Ten. Col. Nicola DI CIAULA (subentrante). Alla cerimonia, cui sono state invitate le massime autorità civili e religiose, parteciperà come massima autorità militare per l’Esercito Italiano il Gen. B. Mario RUGGIERO, Comandante della Brigata Corazzata “PINEROLO”.
Il Ten. Col. Pasquale MINERVA, ha assunto il comando del Reparto il 10 dicembre dello scorso anno. Per lui questo è stato un anno pieno di emozioni e di soddisfazioni, anno in cui ha visto impiegati i suoi uomini in tutti i teatri esteri operativi come quello afghano, kosovaro e libanese.
Il Ten. Col. Nicola DI CIAULA è nato a Bari il 12 ottobre 1963. Arruolato nel 1983, nell’Arma dei Carabinieri in qualità di Carabiniere Ausiliario, ha poi frequentato nel biennio 1984-86 il 37° corso “M.O. PEPICELLI” presso la Scuola Sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri (Velletri – Firenze) e nel biennio 1987-89 il 169° corso “ORGOGLIO” dell’Accademia Militare di Modena. Ha ultimato i suoi studi frequentando la Scuola di Applicazione di Torino e il 126° Corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia. Ha conseguito la laurea in “Scienze Politiche” presso l’Università degli Studi di Torino.
Nel corso della sua carriera nell’Esercito è stato in servizio presso il Battaglione Addestramento Reclute in Barletta; presso il 32° reggimento carri “ARIETE” in Tauriano (PN) ed infine presso il Comando Brigata corazzata. “PINEROLO”:
Dal 2000 al 2009 ha partecipato a numerose missioni nel teatro kosovaro.
In virtù del servizio prestato è stato insignito delle seguenti decorazioni:
 Croce d’Oro per Anzianità di Servizio (25 anni);
 Croce commemorativa per missioni di pace all’estero;
 Croce commemorativa per le operazioni di salvaguardia delle libere istituzioni e mantenimento dell’ordine pubblico;
 Croce commemorativa per l’intervento in soccorso alle popolazioni del Piemonte colpite dall’alluvione del 1994;
 Medaglia commemorativa NATO – Kosovo (Operazione “JOINT GUARDIAN”);
 Medaglia commemorativa NATO – Kosovo (Operazione “JOINT ENTERPRISE”)
E’ sposato con la Prof.ssa Angela e ha una figlia, Rosalia (10).

PRESENTAZIONE CALENDESERCITO 2011

Comunicato stampa del col. Vincenzo LEGROTTAGLIE.
BARI. Per il 16 dicembre 2010, alle ore 10.30, è indetta una conferenza presso il Circolo Unificato Esercito in via Villari, 9, incentrata sui seguenti argomenti:
- presentazione CalendEsercito 2011;
- sintesi attività svolte nel 2010;
- scambio auguri natalizi.
Interverrà il Gen. B. Emanuele SBLENDORIO, Comandante del CME “PUGLIA”, affiancato dai Comandanti dei principali Enti e Comandi dell’Esercito di stanza nella Regione.
I giornalisti, i cine-operatori e i fotografi sono invitati a partecipare.
BARI, fa fede la data di spedizione.
In foto un particolare del CalendEsercito 2011.
CALENDESERCITO 2011 – L’ESERCITO ITALIANO, UNA RISORSA PER IL PAESE DA 150 ANNI.
BARI, 16 dicembre 2010. Alla presenza delle Autorità militari e civili della PUGLIA, il Gen. B. Emanuele SBLENDORIO, Comandante del CME “PUGLIA”, in data odierna, alle ore 10.30, ha presentato presso il Circolo Unificato Esercito di BARI il CalendEsercito 2011.
Il Calendario dal titolo “ESERCITO ITALIANO – UNA RISORSA PER IL PAESE DA 150 ANNI”, è dedicato alla storia della Forza Armata dall’Unità d’ITALIA ai nostri giorni. I dodici mesi raccontano attraverso immagini del presente e del passato il ruolo e il contributo dell’Esercito per la crescita del Paese. Testimonianza di continuità nella tradizione e apertura verso il futuro.
Identità Nazionale e il ruolo dell’Esercito a tal fine, Impiego Operativo quale elemento portante della politica e della sicurezza nazionale e internazionale, Formazione del personale, Attività Specialistiche nel settore della sanità e della tecnologia, sono solo alcuni dei tanti settori nei quali l’Esercito ha svolto la funzione di “Risorsa per il Paese” a favore della collettività.
Anche quest’anno la presentazione del CalendEsercito ha coinciso con la conferenza stampa di fine anno, sintesi per l’attività di un intero anno svolta in PUGLIA. Reparti di stanza nella nostra regione hanno preso parte alle operazioni: “Joint Enterprise” in KOSOVO (Brigata “PINEROLO”), “ISAF” in AFGHANISTAN (82° Reggimento fanteria “TORINO” di BARLETTA), “LEONTE” in LIBANO (10° Reggimento Trasporti di BARI). Intensa è stata l’attività con le operazioni sul territorio nazionale come “Strade Sicure”, “Gran Sasso” e “Strade Pulite”. In particolare il CME “PUGLIA” si è distinto per il Collocamento al Lavoro e l’Euroformazione. Il Collocamento al lavoro consiste nel fornire sostegno professionale ai militari congedati per orientarli nel mondo del lavoro. Sono state svolte 18 conferenze informative e 400 colloqui individuali coinvolgendo 2000 partecipanti di Esercito, Marina e Aeronautica. Due sono i corsi professionalizzanti che stanno per partire, al fine di formare 10 cuochi e 15 addetti alla sicurezza. L’Euroformazione è un progetto relativo all’apprendimento dell’inglese, dell’informatica ed all’autoimprenditorialità rivolto ai militari di truppa in servizio. E’ per questo che lo scorso 23 aprile è stata firmata una convenzione tra l’Esercito e l’Assessorato Regionale al Lavoro e alla Formazione, per un ammontare di un milione di euro. Un bando regionale prevede 136 corsi differenti da svolgersi in 16 caserme pugliesi delle varie Forze Armate.
La conferenza stampa, moderata dal Ten. Col. Vincenzo LEGROTTAGLIE, si è conclusa con il tradizionale scambio auguri di fine anno, seguito da un vin d’honneur.

mercoledì 15 dicembre 2010

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE SID SCRUGGS, AI LEADER LION

Caro Lion,
in questo periodo dell'anno tutti i Lions del mondo si preparano a celebrare le diverse festività. Diverse tra loro come lo sono i Lions, queste festività hanno in comune lo spirito di amore e di gioia. Per i Lions, l'opportunità di offrire un servizio agli altri si presenta durante tutto l'anno, ma ancora di più tale opportunità è ricercata in questo periodo dell'anno. Mentre festeggiamo con le nostre famiglie e con i nostri amici, non dimentichiamo le nostre responsabilità nei confronti dei meno fortunati e cerchiamo di condividere la gioia della festa con gli altri. Tutti noi dobbiamo accogliere il nuovo anno con entusiasmo e ottimismo per lasciare che la nostra luce di speranza risplenda ancora più luminosa. Ti invito a consultare le informazioni contenute in questo messaggio sulle Campagne Globale di Azione per il Service e sul nuovo Premio Custode della Luce, per continuare a far risplendere la luce dei Lions. Nel frattempo, ti auguro che la gioia e la serenità siano con te in questo periodo di festa e spero che, con l'arrivo del nuovo anno, tu e i tuoi cari continuiate a provare la gioia che nasce dall'aiutare i meno fortunati.
Con i miei migliori auguri, Sid L. Scruggs III Presidente Internazionale

Campagna Globale di Azione per il Service Alleviare la Fame

Quello della fame è un problema che ci riguarda tutto l'anno. Nei mesi di dicembre e gennaio i Lions di tutto il mondo punteranno i riflettori sulla condizione di quanti non hanno di che nutrirsi. In questo periodo il tuo club potrà far leva sulla crescente consapevolezza, coinvolgendo le altre organizzazioni e il pubblico affinché "Alleviare la fame" si riveli una campagna di successo nella tua comunità. Vi invitiamo a leggere "Idee di progetto per "alleviare la fame". Informa la comunità del tuo successo e manifesta la tua gratitudine in pubblico, ringraziando i partner che, insieme al tuo club, hanno partecipato all'iniziativa. Nell'ambito della Campagna Globale per l'Azione del Service, i club che invieranno un rapporto sull'attività di service svolta tramite il Rapporto Attività di Service online, saranno automaticamente candidati ai Premi Beacon.
"Un Raggio di Speranza": punti essenziali Condividere la Visione

Più di 500 Lions Club in oltre 60 paesi hanno partecipato a 850 progetti nell'ambito della campagna "Condividere la Visione" per un totale di 71.917 ore. I club, da cui abbiamo ricevuto un rapporto sulle attività, hanno eseguito dei controlli della vista su circa 350.000 persone e hanno raccolto oltre 250.000 paia di occhiali nel mese di ottobre. Nell'ambito della campagna "Condividere la Visione", in India i Lions del MD 324 D6 del Bangalore, hanno avviato una grande iniziativa per i controlli della vista che si concentra sulla formazione di Lions che effettueranno uno screening della vista su 1.000.000 di bambini.
Puntare in alto. La lampada è stata accesa lo scorso luglio a Sydney. Oggi, a metà del nostro cammino annuale, il faro di Lions Clubs International emana una luce ancora più splendente. L'associazione è cresciuta e adesso conta 1.346.725 di soci Lions, con un aumento di circa 7.000 unità rispetto allo scorso luglio. Le donne oggi come mai costituiscono una grande parte della famiglia Lions: infatti, sono oggi più di 300.000 in tutto il mondo. Oltre alla crescita del numero dei soci Lions, si è anche registrato un incremento del numero dei soci Leo. Solo quest'anno sono stati creati oltre 100 nuovi club Leo. Risulta evidente che il "successo attraverso il service" aumenta grazie al fatto che Lions Clubs International raggiunge comunità non ancora servite, riuscendo a offrire un migliore service ai bisognosi.

L'UNUCI DI BARI FA SCUOLA...

Cassano delle Murge , 11 Dicembre , presso il Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci” , nel quadro di una serie di attività a favore della scuola , interpretando al meglio il ruolo dell'UNUCI quale ponte ideale fra la società civile e la realtà militare , personale UNUCI messo a disposizione dal Delegato Regionale Gen.B.Amato Mansi, nell'occasione il Ten.Giuseppe Cianciola , ha tenuto lezioni di Topografia alle classi Prime del Liceo. La topografia si inseriva perfettamente all'interno del Programma scolastico in quanto parte della Geografia , non solo come rappresentazione della superficie terrestre, ma anche perchè legata ai Movimenti della terra , Rotazione intorno all'asse terrestre , Rivoluzione intorno al Sole e Precessione degli equinozi per le relazioni fra Nord Magnetico e Nord Geografico. Il Tenente Cianciola , da buon Artigliere , ha messo a disposizione la propria competenza , fornendo materiale , bussole , goniometri , coordinatometri e mappe topografiche , con cui i ragazzi hanno potuto familiarizzare . Il Supporto della lavagna Multimediale ha reso più facile l'impegno di cimentarsi nel ruolo inconsueto di insegnante e partecipazione ed entusiasmo dei ragazzi hanno fatto il resto , il tutto sotto l'occhio vigile degli insegnanti che hanno integrato le spiegazioni con degli approfondimenti . Tranne dei piccoli accenni all'utilizzo della Topografia in ambito militare , lo scopo principale era quello di stimolare i ragazzi ad imparare a orientarsi nell'ambiente esterno , per accrescere la propria sicurezza e conoscere il proprio territorio.
Seguiranno altre lezioni teoriche ed infine delle prove pratiche presso la vicina Foresta Mercadante. Un successo su tutta la linea che sarà ripetuto in altre scuole per dare ancor più un senso pratico alla nostra Associazione ed un motivo per non restingere e limitare il nostro campo d'azione ad un passato nostalgico delle nostre comuni esperienze militari , ma esportare i nostri valori e le nostre idee al servizio della comunità.
Ten.Giuseppe Cianciola, UNUCI Bari

giovedì 9 dicembre 2010

SANTA BARBARA, PATRONA DEI VIGILI DEL FUOCO, BARI

Dott. Pietro Vitale (Giornalista e scrittore)
Dal Comando Provinciale di Bari
Ufficio Stampa. Presentazione delle manifestazione previste per Santa Barbara e presentazione del calendario dei Vigili del Fuoco della Citta’ di Bari.
Il Comando Provinciale dei vigili del Fuoco per celebrare la festività di Santa Barbara, Celeste Patrona del Corpo, ha organizzato, d’intesa con la Prefettura e il Comune di Bari, una serie di appuntamenti ed eventi che si sono svolti nel Capoluogo pugliese: dal 30 novembre al 05 dicembre 2010. Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta martedì 30 novembre, alle ore 11.00, presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari, sono state illustrate le varie fasi organizzative degli eventi in programma. Erano presenti: l’ing. Roberto Ludica Comandante Provinciale, il dott. Carlo Schiraldi Prefetto di Bari, l’ing. Elio Sannicandro Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, il dott. Gaetano Dipietro direttore della sala operativa del 118, il dott. Saverio Mattia della Banca Carime e l’ing. Francesco Salvatore della Direzione Reg. VV.F. Puglia. Nel corso della conferenza stampa, è stato presentato anche la prima edizione del “Calendario dei Vigili del Fuoco della Città di Bari” unitamente a pubblicazioni sulla storia locale del Corpo e le Specialità VV.F. presenti nel nostro Comando Provinciale. Di seguito gli eventi organizzativi per Santa Barbara:
Dal 30 novembre al 3 dicembre p.v., dalle ore 10.00 alle 19.00, sarà allestita in P.zza San Ferdinando un’esposizione di mezzi operativi dei nuclei specialistici VF, con distribuzione di materiale divulgativo sulle attività del Corpo Nazionale VV.F. Negli stessi giorni, nelle vetrine di alcune attività commerciali di via Sparano, una importante strada del centro cittadino, saranno esposte divise ed attrezzature di intervento in dotazione alle squadre operative.
Il giorno 4 dicembre, dedicato alla Patrona, nella sede del Comando Provinciale in via Tupputi, sono in programma la cerimonia religiosa officiata dall’Arcivescovo di Bari e Bitonto, Monsignor Cacucci, nonché l’effettuazione di manovre professionali al “castello di manovra” da parte del personale operativo del Comando.
Il 5 dicembre, in Largo Giannella, avrà luogo la manifestazione conclusiva delle celebrazioni con manovre professionali a terra di simulazione di interventi per incendio, rilascio di sostanze tossiche ed incidente stradale, nonché la simulazione di interventi di soccorso congiunti dei nuclei specialistici SAF, Sommozzatori ed Elicotteristi sul Lungomare barese.

lunedì 6 dicembre 2010

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI BARI

Bari, 06/12/2010 Comunicato Stampa
COMITATO I.P.A BARI, 3° CLASSIFICATA AI CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO A 5 A BRATISLAVA(SK), ORA OBIETTIVO NEW YORK 2011 GIOCHI OLIMPICI.
Lo scorso ottobre si è svolto in Slovacchia, nella citta’ di Bratislava , il Campionato Europeo I.P.A di calcio a 5 riservato alle forze di Polizia.
A rappresentare l’Italia è stata invitata una rappresentativa I.P.A. del comitato I.P.A. BARI 1°, formata da una folta rappresentanza della Polizia Municipale di Bari, della Polizia di stato e dell’ Arma dei Carabinieri. Alla manifestazione hanno partecipato 20 delegazioni a rappresentare le più importanti città europee. Il risultato sportivo ha visto come da qualche tempo accade, protagonista l’ I.P.A. Bari, che e riuscita a raggiungere le semifinali della competizione perdendo solo con la rappresentativa locale che ha poi vinto il torneo.
Il capo delegazione, il presidente del Comitato I.P.A. Bari 1° Maggiore Luigi Gabrieli, ha potuto fare un’altra esperienza internazionale di spessore con il suo team.
Della delegazione facevano parte il Cap. D’Arcangelo Domenico( premiato come miglior giocatore del torneo), Cap. Di Bella Giovanni, Ist. Coord. Marzano Ivano, M.llo Grimaldi Roberto, M.llo Castagna Massimiliano, M.llo Fortini Gianfranco, Ag. Attolico Biagio, Ag. Serafini Domenico, M.llo Pantaleo Massimiliano.
Il Comandante della Polizia Municipale di Bari Col. Dott. Stefano Donati, si è complimentato con la squadra, composta in gran parte da uomini del Corpo della Polizia Municipale di Bari, per il risultato, raggiunto nell’ambito di un progetto di collaborazione delle Polizie d’Europa.
Dopo il grande risultato di Bratislava , la delegazione I.P.A. Bari 1° , sarà impegnata la prossima estate negli Stati Uniti a New York per i giochi Olimpici riservati ai Corpi di Polizia e Vigili del Fuoco, e chissà che non venga anche la medaglia Olimpica.

venerdì 26 novembre 2010

IL MASSONE E IL SUO IMPEGNO POLITICO

di Paquale Di Todaro-Roma
Il divieto di fare politica in Loggia è tanto importante quanto il dovere di dedicarsi alla politica nel mondo profano. Dunque, un divieto irrinunciabile in Loggia e un impegno, altamente raccomandabile, all’esterno. Sono due modi di vivere in due mondi diversi; fintanto l’uno rimane distintamente separato dall’altro, regna l’armonia, la fratellanza. Mentre i singoli Massoni hanno i loro personali orientamenti politici, la Massoneria Regolare, come Istituzione iniziatica, non esprimerà mai un giudizio o una visione politica. Le discussioni di politica, durante le riunioni massoniche, sono da sempre proibite. Questa saggia separazione tra il mondo profano e quello iniziatico risale alla fondazione della Massoneria speculativa del XVIII secolo e ha almeno una duplice ragione d’essere: in primo luogo la libertà d’opinione, come diritto di ogni singolo Massone, in secondo luogo l’indispensabile ordine che deve regnare in ogni Loggia. Ogni discussione politica crea correnti, favorevoli e contrari o, peggio, amici e nemici. Ciò era chiaro già ai nostri predecessori di alcuni secoli fa i quali, coscienti che il loro Ordine era basato sulla Fratellanza, non potevano ammettere dispute di alcun genere all’interno delle proprie mura. Vennero quindi proibiti – e ciò vale tuttora per tutta la Massoneria universale – non solo i dibattiti politici, ma anche e soprattutto quelli di natura religiosa.
Affinché l’armonia sia garantita in tutte le Logge le obbedienze massoniche hanno inserito nelle loro costituzioni questo concetto: «La Loggia è un luogo sereno e neutro dove non hanno accesso le passioni umane. Essa non si ingerisce in alcuna controversia politica o confessionale. A titolo istruttivo è possibile uno scambio di opinioni su problemi del genere. Però, le eventuali discussioni non potranno mai essere oggetto di votazioni, né giungere a conclusioni che possano ledere l’indipendenza dei membri della Loggia.» Ma fuori dalla Loggia, nel mondo profano dove si svolge la vita quotidiana, i Massoni possono, e nel limite del possibile, devono partecipare alla vita politica e sociale, a contatto e in favore del prossimo. L’ambito sociale è vasto; va dalla ristretta cerchia familiare fino al mondo del lavoro e alle grandi istituzioni socio-politiche d’ogni livello. Ed è proprio là che si svolge il vero compito del Libero Muratore; contribuire con l’esempio e l’impegno pratico, improntati sempre sul trinomio massonico di Libertà-Uguaglianza-Fratellanza, al progresso generale dell’umanità.
articolo inviato da Pasquale Di Todaro-Roma (ditodaro@expressitalia.it)

giovedì 25 novembre 2010

PALERMO, CITTA' FEDERICIANA, NON SOLO?

Palermo è una città di antica tradizione che dalle falde del Monte Pellegrino si affaccia sullo splendido Mare Tirreno e che ha avuto addirittura l’appellativo di “Felice” per il suo dolcissimo clima e per gli splendididintorni ricchi di agrumeti, di giardini e di ville che ne fanno una fra le più belle riviere del Mediterraneo.
L’antica Panormo è di origine fenicia ed è stata un’importante base militare dei Cartagine in Sicilia. È stata poi conquistata dai Romani con la Prima Guerra Punica. Asdrubale ha tentato di assicurarsela ma nel 250 a.C. vi è stato gravemente sconfitto. Vandali, Ostrogoti ed Eruli la hanno occupata nel Medioevo finché il territorio non è passato sotto il dominio bizantino durato dal 535 all’831. La città è stata poi occupata dagli Arabi che vi hanno insediato un potente emirato. Successivamente nel 1072 i Normanni la hanno proclamata capitale del Regno di Sicilia al contrario degli Angioini che le hanno preferito Napoli.
Nel 1130 il Regno di Sicilia è stato realizzato da Ruggiero II che ha riunito tutti i territordell’Italia Meridionale aggiungendoli a quelli dell’isola, Regno che è stato riconosciuto nel 1139 dalla Chiesa essendo Papa Innocenzo II, Regno mantenutosi fino al 1282 anche se invece per un altro secolo esso è stato diviso nel Regno di Sicilia propriamente detto e nel Regno di Napoli. In seguito nel 1816 il primo è stato poi assorbito in quello delle Due Sicilie.
Gli Aragonesi sono subentrati subito dopo la nrivoluzione dei Vespri del 1282 e con loro Palermoha ottenuto privilegi e migliorie. I Chiaramonte vi si sono invece inseriti con una vera Signoria e dopo di loro se n’è creata un’altra altrettanto vera, Signoria che si è rafforzata sotto la dominazione spagnola. Nonostante le frequenti agitazioni gli abitanti di Palermo hanno cercato una indipendenza politica attraverso sommosse anche sotto la dominazione dei Borboni. Solo con l’arrivo di Garibaldi finalmente il 27 maggio 1860 la città ha trovato la via per raggiungere il 21 ottobre dello stesso anno una annessione plebiscitaria al Regno d’Italia.
Palermo ha il suo centro ai Quattro Canti ove si intersecano le due strade che la dividono in quattro settori. Alla fine del 500 è stata realizzata questa parte della città che ha rappresentato il primo esempio di ristrutturazione di uno spazio urbano, ristrutturazione
cui si sono poi ispirati moltissimi altri paesi addirittura in Europa. Il disegno dei Quattro Canti si deve all’architetto romano Giulio Lasso anche se il completamento è stato realizzato dal palermitano Mariano Smiriglio nel 1620 e proprio con quest’opera si è iniziato lo sviluppo barocco di Palermo.
Nei secoli XVI, XVII e XVIII è stato realizzato il maggior numero di chiese e di palazzi che ne hanno abbellito non solo il entro, ma anche i sobborghi e che hanno congiunto lo stesso centro agli splendidi abitati sorti verso il Monte Pellegrino e verso i lidi di Mondello e di Sferracavallo. Tutti i territori intorno alla città sono dotati di una notevole fertilità e vengono coltivati prevalentemente ad agrumi tanto che fin dal IV secolo a.C. la zona è stata chiamata “Giardino di Sicilia”.
Il quartiere dei Tribunali ha la Piazza Pretoria dominata al centro dalla Fontana che a metà del XVI secolo è stata realizzata dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani e montata dal figlio dello stesso artista, Camillo Camilliani. Una fastosa facciata ha
la chiesa barocca di Sant’Anna (1736) in prossimità della quale sono stati realizzati edifici civili, alcuni preesistenti e risalenti alla metà del 1600, come i Palazzi Cattolica e Ganci. Giacomo Serpotta ha decorato nel 1700 l’Oratorio di S. Lorenzo ove era esposta anche una “Natività” del Caravaggio, oggi purtroppo trafugata.
Lo scultore dalmata Francesco Laurana, sempre a cavallo del ‘500 secolo cui risalgono la maggior parte delle costruzioni che arricchiscono Palermo, ha realizzato nella chiesa di San Francesco d’Assisi la Cappella Mastrantonio.
A palazzo Abatellis nella Galleria Regionale Siciliana, sempre del Laurana è conservato lo splendido busto di Eleonora d’Aragona. Va ricordato che il detto palazzo è la più prestigiosa testimonianza del gotico catalano e che nelle sue sale sono conservate opere di scultura rinascimentali realizzate da vari membri della famiglia Gagini trasferitasi a Palermo da Firenze a metà del 1400. Sempre nello stesso palazzo,ai piani superiori, sono visibili opere eseguite
tra il 1200 ed il 1700 fra le quali interessanti sono la “Deposizione” di Vincenzo da Pavia e le realizzazioni di Pietro Novelli, di Mattia Preti e del Ribera. Il mercato della Vucciria, tuttora funzionante e le cui lampade vengono tenute accese anche di giorno, rientra fra i percorsi canonici per chi visita la città.
La Porta Felice è stata realizzata fra il 1581 ed il 1637 e la chiesa di Santa Maria della Catena, realizzata a protezione dell’antico porto della Cala, è stata disegnata da Matteo Carnalivari in stile gotico-catalano. Carlo D’Aprile ha costruito nel 1662 la chiesa di S. Matteo che al suo interno è impreziosita dagli stucchi di Giacomo Serpotta, dalle tele di Pietro Novelli e dagli affreschi
di Vito d’Anna.
Due importanti oratori sempre decorati a stucco dal Serpotta, quello del Rosario e quello di S. Cita, si possono considerare un prestigioso preludio addirittura al rococò europeo. All’ingresso dei Quattro Canti, per tornare al baricentro di Palermo, hanno un emozionante
presenza il Palazzo Reale e la Chiesa di San Giuseppe dei Teatini (1612-1245) il cui Ordine ha avuto grande importanza nella vita spirituale della città.
A Piazza Bologni si può ammirare la statua bronzea di Carlo V, opera realizzata nel 1631 da Scipione Li Volsi. Di fronte al Palazzo Reale va citata la imponente statua di Filippo V scolpita nel 1661 da Carlo D’Aprile.
La Cattedrale purtroppo ha subito trasformazioni notevoli specialmente intorno al 1800 che ne hanno alterato l’antico carattere
anche se è stata completata con una bella Cupola realizzata da Ferdinando Fuga. Al suo interno si possono ammirare sculture di Laurana e dei Gagini. Infine va citata la Villa Bonanno all’interno della quale vi sono i resti di un insediamento romano. Palermo è stata anche la città in cui sono nati due Papi, Sant’Agatone che nel Concilio del 680 ha fatto condannare l’eresia dei
Monoteliti, e San Sergio I, entrambi del VII secolo.
Oggi molti personaggi specialmente del mondo dello spettacolo si possono vantare di aver avuto qui i natali anche se il loro successo il più delle volte si è realizzato altrove, fra i quali citiamo Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, purtroppo scomparsi, Lando Buzzanca, Pino Caruso, Ficarra e Picone per citarne solo alcuni. Alla metà del 1800 risalgono il Teatro Massimo ed il Politeama
Garibaldi. Nella città vi è anche un famoso Teatro il “Biondo” che dopo una gestione familiare è oggi una Fondazione.
Nel 1903 Margherita Biondo, proprietaria della struttura ha invitato per l’inaugurazione l’allora famosissimo attore Ermete
Novelli contribuendo così a valorizzare questo spazio portando fin dall’inizio il Teatro
ad una notorietà nazionale. Il porto di Palermo è per il suo movimento il più importante della Sicilia come pure l’aeroporto è il collegamento più utilizzato per tutta l’isola. Intorno alla città ci sono altri centri importanti, Bagheria, Carini, Cefalù, Corleone, Monreale e Termini Imerese. Una notizia di attualità è che in questi giorni il Santo Padre Benedetto XVI ha elevato alla dignità Cardinalizia l’Arcivescovo di Palermo, Monsignor Paolo Romeo.

lunedì 22 novembre 2010

L'APPELLO DELL'ODG SUL CASO DI AVETRANA.

Iacopino: “Manca solo una sala trucco”
Fermiamoci il dolore non è un reality
Roma – La logica dell’audience viene anteposta alla discrezione e al rispetto nei confronti dei minori.
Così “il dolore si trasforma in reality”, e la tragedia di una giovane vita spezzata diventa terreno di battaglia per l’ascolto: fermatevi, fermiamoci”. Questo l’appello di Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei giornalisti, che richiama alla decenza nell’informazione. “Manca solo una sala trucco per qualche ritocchino ai protagonisti di questo mostruoso spettacolo”, commenta, in riferimento alla diffusione audio-video dell’interrogatorio e del sopralluogo effettuato nel garage dell’orrore di Michele Misseri. “Sullo sfondo di questo scempio – conclude – il sorriso dolce di Sarah, e una domanda: qualcuno si vergogna per questa devastazione dei diritti di tanti”?. Non meno indignato l’intervento del presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della commissione parlamentare per l’Infanzia, Marziale, che ha sottolineato la “scarsa sensibilità dimostrata dal Tg1 che nella giornata universale dei diritti dell’infanzia, ha ritenuto opportuno mandare in onda la performance di Misseri mentre mostrava agli inquirenti come aveva stretto la corda al collo della nipote”. Marziale ha ricordato che “il tg1 non è esente dal rispetto del Codice Tv e Minori ci troviamo di fronte ad una palese violazione di tale codice. Intervenga Napolitano.
Pezzo tratto da Puglia - Quotidiano di vita regionale del 22 novembre 2010

domenica 21 novembre 2010

ASSOCIAZIONE TEATRO CRISTALLO-BOLZANO

COMUNICATO STAMPA di Fabio Neri
Riprendono gli “Incontri in Musica” dell'Associazione Cristallo
Fabio Neri analizza il rapporto tra l'arte, la musica e il potere
Riprendono gli “Incontri in Musica” dell'Associazione Cristallo: un percorso di propedeutica alla musica classica fatto di conferenze, concerti e ascolti guidati alla scoperta di grandi nomi della musica accompagnati dal m° Fabio Neri. Un viaggio denso di fascino tra le note magiche dei più grandi compositori di tutti i tempi. Gli incontri si svolgono, come da tradizione, nella sala don Lino Giuliani, al II piano del Centro Culturale Cristallo e l'ingresso è libero.
L'Associazione Cristallo organizza e presenta per il prossimo autunno tre incontri dedicati alla grande musica nell'ambito degli Incontri in Musica curati dal m° Fabio Neri. Per questa stagione il ciclo autunnale sarà dedicato al binomio musica e libertà, con un'analisi del difficile e tormentato rapporto tra l'arte, la musica e il potere. Il secondo percorso invece, che si terrà a febbraio, sarà incentrato su due grandi figure del teatro: Giuseppe Verdi e William Shakespeare e Neri analizzerà tutti i melodrammi che il grande compositore italiano utilizzò per musicare le commedie del grande drammaturgo inglese.
Il primo appuntamento del percorso è quindi per giovedì 25 novembre alle ore 20.30 con la conferenza a cura di Giacomo Fornari, presidente dell'Istituto Musicale Vivaldi, musicologo e docente al Conservatorio Monteverdi di Bolzano, che parlerà della “musica durante la Rivoluzione francese”. La seconda serata sarà giovedì 2 dicembre alle ore 20.30 e la conferenza sarà tenuta direttamente da Fabio Neri che si soffermerà in particolare sul rapporto tra “la musica e il potere”. Concluderà il ciclo autunnale degli Incontri in Musica giovedì 9 dicembre ore 20.30, la conferenza e guida all'ascolto del “Fidelio” di Ludwig van Beethoven, con l'esecuzione di alcuni brani dal vivo grazie al contributo dei soprani Christine Schmid, Ulpiana Aliaj e del pianista Giulio Garbin. Gli “Incontri in Musica” al Teatro Cristallo sono il preludio delle opere messe in scena al Teatro Comunale di Bolzano, in piazza Verdi, “Fidelio” nei giorni 11 e 13 gennaio 2011 e “Macbeth” nei giorni 11 e 12 marzo 2011; i partecipanti agli “Incontri in musica” avranno diritti al biglietto ridotto per assistere agli spettacoli sopracitati.
Bolzano, 19 novembre 2010
Francesca Lazzaro
Ufficio Stampa/Comunicazione
Teatro Cristallo
Tel.0471/067827
ufficiostampa@teatrocristallo.it
www.teatrocristallo.it

venerdì 12 novembre 2010

ANTONIO PITARO, MEDICO DEI BUONAPARTE

di Vincenzo Pitaro, GdS, 4/10/2007
Nella Francia dell’Ottocento, diede lustro alla Calabria e all’Italia intera. Da noi, invece, è pressoché sconosciuto. «Ma com’è possibile», si domandano alla Sorbona di Parigi con non poco stupore «che l’Italia non abbia ancora sentito il dovere di valorizzare e far conoscere, quantomeno agli stessi conterranei, un personaggio come Antonio Pitaro?».
Eppure, Antoine Pitarò (come lo chiamano i francesi) è stato un personaggio di notevole rilievo a livello europeo che avrebbe dovuto costituire un vanto enorme per l’intera nazione. Scienziato, accademico, docente alla Sorbona, giacobino, massone (risulta essere iscritto col grado di maestro alla Loggia «Les élèves de Minerve»), amico di Giuseppe Mazzini e medico personale della famiglia di Napoleone Bonaparte, Antonio Pitaro finanche in Calabria è finito per essere dimenticato, se non addirittura ignorato. A Borgia (CZ), dove nacque nel 1767, gli è stata intitolata una via e un suo busto marmoreo campeggia nella villa comunale. Per il resto, niente di niente. Mai un convegno, mai una manifestazione celebrativa.
Al contrario, la città di Parigi lo ricorda con un monumento eretto in una villa cittadina ed una celebrazione che si tiene ogni anno ai primi di giugno per iniziativa del Grande Oriente di Francia. Ma quel che più contano, sono le innumerevoli citazioni nelle prestigiose enciclopedie francesi, che lo menzionano sia come protagonista della Repubblica Partenopea, che come scienziato, poeta, ecc.
Si occupò anche di fisica e di chimica. Nel «Monitore Napoletano» si parla, nel 1799, in termini elogiativi del contributo che Pitaro diede alla «Repubblica», definendolo una «validissimo chimico», inventore di una portentosa bomba incendiaria che, riprodotta in tantissimi esemplari, venne data in dotazione all’ammiraglio Caracciolo. Grazie a quell’ordigno, che scagliato da lunghe distanze mandava in frantumi le navi nemiche, i patrioti repubblicani tennero lungamente testa all’incessante cannoneggiamento della flotta inglese. Nonostante gli sforzi dei repubblicani, Napoli però cedette e Pitaro uscì dal Regno per cercare esilio in Francia. Non si sa precisamente in quali condizioni Antonio Pitaro partì da Napoli, ma egli risulta essere a Lione già nell’ottobre del 1799, come riporta una vecchia edizione dell’enciclopedia francese Larousse.
Nella città di Parigi, poi, si dedicò interamente ai suoi studi prediletti, conquistando nel contempo una meritata reputazione.
Dopo aver frequentato assiduamente la famiglia di Napoleone Bonaparte, per essere stato il medico personale della madre di quest’ultimo, Maria Letizia Ramolino, prestò servizio come archiatra a corte, facendosi ammirare dalla nobiltà e dall’intellighenzia parigine. Infine, gli fu conferita una cattedra presso la facoltà di scienze della prestigiosa Università della Sorbona. Nella capitale francese, egli ebbe modo di conoscere un altro proscritto come lui, l’ancor giovane Giuseppe Mazzini, nel momento in cui questi stava dirigendosi alla volta di Lione.
Dopo aver abitato in un primo momento in Rue Montblanc n. 24 di Parigi, si trasferì in Rue Henite Ville n. 2, dove si spense il 28 luglio del 1832, nel mentre la sua celebrità aveva valicato i confini d’Europa.
Vincenzo Pitaro, Gazzetta del Sud, pag. Cultura, Giovedì 4 Ottobre 2007
Archivio: www.gazzettadelsud.it - www.vincenzopitaro.it

giovedì 11 novembre 2010

LA PUGLIA DEI MISS-STERI.

La Puglia insanguinata
Una regione bellissima, piena di sole e bagnata dal mare, terra di gente generosa e lavoratrice, sta vivendo un periodo di angoscia per il delitto di Sarah, una ragazza di soli quindici anni ma che seppur così giovane aveva già suscitato tanti sentimenti contrastanti: indubbiamente l’affetto dei suoi genitori e il desiderio morboso di uno zio acquisito, l’ammirazione platonica dei ragazzi suoi coetanei e l’invidia delle altre giovani donne. Basta osservare le immagini che il video ci bombarda quotidianamente con ossessione per intuire quanto fiele covasse nell’animo di alcune congiunte di questa ragazza per il contrasto della sua bionda e snella figura e la goffaggine delle altre , e un minimo di conoscenza della psicologia femminile ci spiega come a volte sotto una ipocrita carezza si può nascondere la voglia di strangolare e di sfregiare l’oggetto dell’ammirazione altrui.La stessa regione che ci ha regalato Padre Pio una delle figure popolari più amate dalla gente semplice, ci propina oggi a puntate come un romanzo d’appendice, le fasi dell’inchiesta per scoprire chi effettivamente abbia soppresso questa giovane donna, lasciando anche a noi spettatori del dramma il dubbio di tante domande inevase, come ad esempio come mai, a soli quindici anni questa vittima predestinata avesse già riempito tanti metri di pellicola col suo volto pur bello di natura eppure così pesantemente truccato.L’invadenza dei media specie della televisione che dopo il delitto di Cogne e dopo la strage di Erba ha finalmente trovato pane per i suoi denti, continua a sollecitare la curiosità patologica degli ascoltatori e non mancherà di accompagnarci ancora a lungo per la gioia delle masse che tra un piercing alla narice e una borchia sulla lingua gettano uno sguardo al video per sapere se anche un’altra parente,come per un rito pagano collettivo,ha tirato la corda intorno al collo della povera piccola Sarah.
Tratto da La Circolare Spigolosa-Altern Monarchica. Reggente: Matteo Cornelius Sullivan

sabato 6 novembre 2010

UE, VERSO UN NUOVO PATTO DI STABILITA'

articolo inviato dal dott. Antonio Laurenzano
Rigore e flessibilità – Fondo salvataggio per i Paesi in crisi
L’Ue verso la riforma del Patto di stabilità. I 27 Capi di Stato e di governo, nel corso del vertice europeo di Bruxelles della scorsa settimana, hanno raggiunto una faticosa intesa sulla creazione di un Fondo anticrisi permanente per sostenere i Paesi dell’eurozona in difficoltà, dando un duplice mandato: alla Commissione Ue di fare una proposta sul meccanismo di funzionamento e al Presidente Ue, il belga Herman Van Rompuy, di valutare -entro dicembre- l’eventuale revisione del Trattato di Lisbona. Obiettivo: riscrivere le regole del Patto di stabilità adottato ad Amsterdam il 17 giugno 1997 con il quale gli Stati membri dell’Unione si impegnarono a rispettare l’obiettivo di una posizione finanziaria vicina all’equilibrio di bilancio. Regole più severe per impedire ai governi di rimanere inoperosi in presenza di deficit di bilancio e livelli di debito insostenibili. La linea dura della cancelliera tedesca, Angela Merkel, alla fine ha pagato!
La crisi finanziaria, nella sua evoluzione, ha fatto emergere alcuni evidenti deficit nella governance economica della zona euro: il governo greco ha potuto “manipolare” liberamente le informazioni trasmesse alla Commissione europea, Irlanda e Spagna si son guardati bene dall’intervenire sui rispettivi conti pubblici da tempo dissestati, altri Paesi, con parametri di bilancio non in linea con quelli di Maastricht, sono rimasti impuniti sul piano sanzionatorio.
Con il clamoroso flop di Atene si è generato un clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni economiche europee: un campanello d’allarme per la sopravvivenza dell’euro sui mercati internazionali. Mai più un’altra Grecia con il rischio di bancarotte sovrane! Per i Paesi che accumulano conti troppo in rosso sono previste ora sanzioni ma non automaticamente, come avrebbe voluto la Germania, ma dopo sei mesi se nel frattempo i Paesi trasgressori non avranno preso adeguate misure correttive. Le sanzioni saranno comminate dalla Commissione Ue e il Consiglio Ue le potrà respingere solo con una maggioranza qualificata degli Stati.
E’ stato confermato che nel valutare la situazione del debito pubblico di un Paese si terrà conto di alcuni fattori rilevanti, tra cui il debito privato, come fortemente voluto dall’Italia per valutare la reale sostenibilità del livello di indebitamento. Una decisione non gradita dalla Banca centrale europea. Accantonato, almeno per il momento, la questione della sospensione del diritto di voto per i Paesi non in linea con le regole europee sui conti pubblici.
Sono stati dunque sciolti i nodi sui due punti principali: i criteri da adottare per garantire la correzione del debito e la scelta di chi dovrà applicare le sanzioni, con le relative modalità. Rigore e flessibilità nella prospettiva di modificare il Trattato di Lisbona entro il 2013 per una governance economica meno confusa.
Ribadito l’obiettivo primario della “stabilità”, sul tappeto resta il problema della “crescita”. E cioè il peccato originale di un patto che a distanza di anni continua a suscitare contrasti e polemiche in ordine allo sviluppo della ristagnante economia europea. Un Patto da sempre fortemente contestato. Esaurita infatti la sua funzione antinflazionistica a sostegno della stabilità dell’euro, non ha ancora centrato l’altro suo obiettivo originario: la crescita dell’economia europea. I vincoli imposti alle finanze pubbliche in materia di debito e di deficit hanno costituito una “gabbia” soffocante per il fragile sistema economico dell’Unione.
Una tesi contesta dal Presidente della Banca centrale europea, Trichet: “ Non è vero che il rigore di bilancio compromette la crescita economica, è vero il contrario!” I bilanci in disordine minacciano la stabilità dei mercati finanziari, generando un perverso effetto domino con il trascinamento di altri Paesi nell’operazione salvataggio della moneta unica.
Il problema di fondo rimane la mancanza di un reale Governo politico europeo in grado di gestire la crescita dell’Unione in una visione globalizzata dell’economia. Ma questa è un’altra storia!Appartiene al progetto di uno Stato federale europeo …..

venerdì 5 novembre 2010

IL GUSTO DELL'INTIMITA'-REGIA DI MIMMO CONTE

Sabato 6 novembre, Real Albergo dei Poveri (Napoli) andremo
in scena nella finale di Nuove Sensibilità con il progetto: "Il gusto dell'intimità"
regia Mimmo Conte ore 22.30 INGRESSO GRATUITO
"Il gusto dell'Intimità" è stato uno dei 182 progetti
candidati al Bando Nuove Sensibilità 2010 promosso da
Nuovo Teatro Nuovo e Teatro Pubblico Campano, insieme ad
AMATTeatro stabile delle Marche ed al Teatro Piemonte
Europa. Una commissione composta da Alfredo Balsamo,
direttore del Teatro Pubblico Campano, da Antonio Latella e
Angelo Montella, rispettivamente direttore artistico e
direttore del Nuovo Teatro Nuovo, e da Gilberto Santini,
direttore AMAT , ha proceduto alla prima selezione che si
è conclusa con l'indicazione di una rosa di 22 progetti.
Una serie di incontri colloqui svoltisi a maggio 2010 hanno
portato all'individuazione dei 12 progetti finalisti che
andranno in scena tra il 25 ottobre e il 6 e 7 novembre
2010. In allegato troverete tutte le informazioni sulle giornate
del 6 e 7 novembre. Vi aspettiamo.
Gommalacca Teatro tel. +39.0971.944267 mob. +39.347.9552098 / +39.349.6098308
www.gommalaccateatro.it
__________________________
* Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al
trattamento di dati personali D. Lgs. 196/2003.
Vi informiamo che gli indirizzi e-mail presenti nel nostro
archivio provengono da elenchi e servizi di pubblico dominio
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comunicati da parte nostra, rispondendo a questa mail con
oggetto: REMOVE.

venerdì 29 ottobre 2010

A.: G.: D.: G.: A.: D.: U.:

GRAN LOGGIA D’ITALIA DEGLI ANTICHI LIBERI ACCETTATI MURATORI
MASSONERIA UNIVERSALE DI RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO
OBBEDIENZA DI PIAZZA DEL GESU’ PALAZZO VITELLESCHI - SEDENTE IN ROMA
Conferenza stampa per il convegno
Raimondo di Sangro
Il principe alchimista, scienziato, massone
A confronto la Napoli “europea” del XVIII secolo e quella “devastata” di oggi
Venerdì 29 ottobre 2010 – ore 11,30
Grand Hotel Oriente – via Armando Diaz 44, Napoli
Venerdì 29 ottobre alle ore 11,30 presso l’Hotel Oriente di Napoli, la Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. - Massoneria di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi, presenta il Convegno “Raimondo di Sangro - il principe alchimista, scienziato, massone”, organizzato in occasione del Trecentesimo Anniversario del nobile di Sansevero.

L’evento avrà luogo sabato 30 ottobre, a partire dalle 10, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, in piazzetta della Pietrasanta, nel Centro Antico di Napoli, dove studiosi di storia ed esoterismo nonché cattedratici delle Università di Napoli, Genova, Ferrara, parleranno delle qualità poliedriche del principe scienziato, alchimista, massone nel contesto della Napoli “europea” del XVIII Secolo.

Obiettivo del convegno è di rendere omaggio a un illustre napoletano che nel 1750 fu il primo Gran Maestro della Massoneria e che per le sue ricerche, i suoi scritti, le sue invenzioni e le meravigliose sculture realizzate nella Cappella di famiglia, si propone come testimone di una tradizione napoletana colta ed illuminata.

L’occasione permetterà anche di confrontarsi sulla situazione della Napoli di oggi, una città afflitta da problemi che sembrano insormontabili e irrimediabilmente compromessa nella sua immagine. Il ricorso alla cultura e alla memoria di passate grandezze, per la Massoneria napoletana, significa recuperare fiducia e forza per affrontare il futuro e superare questo momento difficile.

Alla conferenza stampa sarà presente l’avvocato Sergio Ciannella, Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Aggiunto Vicario della Gran Loggia d’Italia nonché responsabile della Massoneria in Campania.

Comunicazione a cura dell'Ufficio Stampa della Gran Loggia d’Italia
Obbedienza di Piazza del Gesù Palazzo Vitelleschi
Laura Tinini 346.7583457
Tel. 06/68805831 fax 06/6879840
Email: gldi@granloggia.it

PARTITO DELLA ALTERNATIVA MONARCHICA

COMUNICATO STAMPA p.alternativamonarchica@email.it
Reggenza Nazionale P.d.A.M. Cell. 339 601 7911
28/10/2010
Oggetto: Corruzione percepita - meglio le Monarchie
La Segreteria politica del Partito della Alternativa Monarchica comunica i dati relativi alla “corruzione percepita”; Dal dato risulta evidente che tra i 178 Paesi presi in considerazione, quelli con la Monarchia come istituzione primeggiano in modo molto evidente per minor corruzione percepita; tra i primi 10 Paesi, sono ben 7 le Monarchie e 3 le Repubbliche; Nell'elenco dei primi 89 meno corrotti, cioè la metà dei Paesi presi in esame dallo studio di “Transparency International” ( http://www.transparency.org/ ), le Monarchie sono 28, mentre negli ultimi 89 sono solo 6, segno statistico evidente del fatto che le Monarchie siano in media molto meno corrotte delle Repubbliche. La statistica, da noi riprodotta con l'aggiunzione della forma istituzionale, è comunque falsata a favore delle Repubbliche perché dei 15 Stati non inclusi, ben 9 sono Monarchie e solo 7 Repubbliche, in un contesto in cui le Repubbliche al potere sono in maggioranza (43 Monarchie e 151 Repubbliche) ha un grosso peso “truccato” a favore di quest'ultime. La Repubblica Italiana, Stato evidentemente molto corrotta, è al 67° posto dopo il Rwanda.

1. Danimarca (Monarchia)
2. Nuova Zelanda (Monarchia)
3. Singapore (Repubblica)
4. Finlandia (Repubblica)
5. Svezia (Monarchia)
6. Canada (Monarchia)
7. Olanda (Monarchia)
8. Australia (Monarchia)
9. Svizzera (Repubblica)
10. Norvegia (Monarchia)
11. Islanda (Repubblica)
12. Lussemburgo (Monarchia)
13. Hong Kong (RPC) (Repubblica)
14. Irlanda (Repubblica)
15. Austria (Repubblica)
16. Germania (Repubblica)
17. Barbados (Monarchia)
18. Giappone (Monarchia)
19. Qatar (Monarchia)
20. Regno Unito (Monarchia)
21. Cile (Repubblica)
22. Belgio (Monarchia)
23. Stati Uniti d’America (Repubblica)
24. Uruguay (Repubblica)
25. Francia (Repubblica)
26. Estonia (Repubblica)
27. Slovenia (Repubblica)
28. Cipro (Repubblica)
29. Emirati Arabi Uniti (Monarchia)
30. Israele (Repubblica)
31. Spagna (Monarchia)
32. Portogallo (Repubblica)
33. Botswana (Repubblica)
34. Portorico (Repubblica)
35. Taiwan (Repubblica)
36. Bhutan (Monarchia)
37. Malta (Repubblica)
38. Brunei (Monarchia)
39. Repubblica di Corea (Repubblica)
40. Mauritius (Repubblica)
41. Costa Rica (Repubblica)
42. Oman (Monarchia)
43. Polonia (Repubblica)
44. Dominica (Repubblica)
45. Capo Verde (Repubblica)
46. Lituania (Repubblica)
47. Macao (Repubblica)
48. Bahrain (Monarchia)
49. Seychelles (Seicelle) (Repubblica)
50. Ungheria (Repubblica)
51. Giordania (Monarchia)
52. Arabia Saudita (Monarchia)
53. Repubblica Ceca (Repubblica)
54. Kuwait (Monarchia)
55. Sud Africa (Repubblica)
56. Malaysia (Monarchia)
57. Namibia (Repubblica)
58. Turchia (Repubblica)
59. Lettonia (Repubblica)
60. Slovacchia (Repubblica)
61. Tunisia (Repubblica)
62. Croazia (Repubblica)
63. Macedonia (Repubblica)
64. Ghana (Repubblica)
65. Samoa (Monarchia)
66. Ruanda (Repubblica)
67. Repubblica Italiana (Repubblica)
68. Georgia (Repubblica)
69. Brasile (Repubblica)
70. Cuba (Repubblica)
71. Montenegro (Repubblica)
72. Romania (Repubblica)
73. Bulgaria (Repubblica)
74. El Salvador (Repubblica)
75. Panama (Repubblica)
76. Trinidad e Tobago (Repubblica)
77. Vanuatu (Repubblica)
78. Cina (Repubblica)
79. Colombia (Repubblica)
80. Grecia (Repubblica)
81. Lesotho (Monarchia)
82. Perù (Repubblica)
83. Serbia (Repubblica)
84. Thailanda (Monarchia)
85. Malawi (Repubblica)
86. Marocco (Monarchia)
87. Albania (Repubblica)
88. India (Repubblica)
89. Giamaica (Monarchia)
90. Liberia (Repubblica)
91. Bosnia Herzegovina (Repubblica)
92. Gibuti (Repubblica)
93. Giamaica (Monarchia)
94. Guatemala (Repubblica)
95. Kiribati (Repubblica)
96. Sri Lanka (Repubblica)
97. Swarziland (Monarchia)
98. Burkina Faso (Repubblica)
99. Egitto (Repubblica)
100. Messico (Repubblica)
101. Repubblica Dominicana (Repubblica)
102. São Tomé e Principe (Repubblica)
103. Tonga (Monarchia)
104. Zambia (Repubblica)
105. Algeria (Repubblica)
106. Argentina (Repubblica)
107. Kazakistan (Repubblica)
108. Repubblica Moldova (Repubblica)
109. Senegal (Repubblica)
110. Benin (Repubblica)
111. Bolivia (Repubblica)
112. Gabon (Repubblica)
113. Indonesia (Repubblica)
114. Kossovo (Repubblica)
115. Isole Salomone (Monarchia)
116. Etiopia (Repubblica)
117. Guyana (Repubblica)
118. Mali (Repubblica)
119. Mongolia (Repubblica)
120. Mozambico (Repubblica)
121. Tanzania (Repubblica)
122. Vietnam (Repubblica)
123. Armenia (Repubblica)
124. Eritrea (Repubblica)
125. Madagascar (Repubblica)
126. Niger (Repubblica)
127. Bielorussia (Repubblica)
128. Ecuador (Repubblica)
129. Libano (Repubblica)
130. Nicaragua (Repubblica)
131. Siria (Repubblica)
132. Timor-Leste (Repubblica)
133. Uganda (Repubblica)
134. Azerbaigian (Repubblica)
135. Bangladesh (Repubblica)
136. Honduras (Repubblica)
137. Nigeria (Repubblica)
138. Filippine (Repubblica)
139. Sierra Leone (Repubblica)
140. Togo (Repubblica)
141. Ucraina (Repubblica)
142. Zimbabwe (Repubblica)
143. Maldive (Repubblica)
144. Mauritania (Repubblica)
145. Pakistan (Repubblica)
146. Cameroon (Repubblica)
147. Costa d’Avorio (Repubblica)
148. Haiti (Repubblica)
149. Iran (Repubblica)
150. Libia (Repubblica)
151. Nepal (Repubblica)
152. Paraguay (Repubblica)
153. Yemen (Repubblica)
154. Cambogia (Monarchia)
155. Repubblica Centro Africana (Repubblica)
156. Comoros (Repubblica)
157. Congo (Repubblica)
158. Guinea Bassau (Repubblica)
159. Kenya (Repubblica)
160. Laos (Repubblica)
161. Papua Nuova Guinea (Monarchia)
162. Federazione Russa (Repubblica)
163. Tagikistan (Repubblica)
164. Congo (Repubblica)
165. Guinea (Repubblica)
166. Kygystan (Repubblica)
167. Venezuela (Repubblica)
168. Angola (Repubblica)
169. Guinea Equatoriale (Repubblica)
170. Burundi (Repubblica)
171. Ciad (Repubblica)
172. Sudan (Repubblica)
173. Turkmenistan (Repubblica)
174. Uzbekistan (Repubblica)
175. Iraq (Repubblica)
176. Afghanistan (Repubblica)
177. Myanmar (Repubblica)
178. Somalia (Repubblica)

Stati non inclusi:

Città del Vaticano (Monarchia)
Liechtenstein (Monarchia)
Andorra (Monarchia)
Antigua e Barbuda (Monarchia)
Bahamas (Monarchia)
Saint Kitts and Nevis (Monarchia)
Saint Lucia (Monarchia)
Granada (Monarchia)
Saint Vincent and the Grenadines (Monarchia)
San Marino (Repubblica)
Isole Marshall (Repubblica)
Belize (Repubblica)
Suriname (Repubblica)
Figi (Repubblica)
Territori Occupati della Palestina (Repubblica)
Gambia (Repubblica)
nota: non sono stati inseriti i punteggi e le Nazioni elencate sono state inserite in ordine numerico progressivo, anche se nel rapporto alcuni Stati sono in posizioni pari; per consultare il dettaglio: http://www.transparency.org/

CONVEGNO A NAPOLI DELLA GRAN LOGGIA D'ITALIA-PALAZZO VITELLESCHI

Riceviamo e pubblichiamo:
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Gran Loggia degli A.L.A.M. Massoneria Universale di R. S. A. A.
Obbedienza di Piazza de Gesù Palazzo Vitelleschi
Convegno:
RAIMONDO DI SANGRO, IL PRINCIPE ALCHIMISTA, SCIENZIATO, MASSONE.
Napoli, 30 ottobre 2010
Basilica di Santa Maria Maggiore – Piazzetta della Pietrasanta - Napoli
Programma: 10,00 Saluto del Delegato Magistrale
10,30 – Elvira Chiosi, Università degli Studi di Napoli Federico II
ILLUMINISMO A NAPOLI NELL’ETA’ DI ANTONIO GENOVESI

11,00 - Massimo Marra, saggista
ALCHIMIA ED ERMETISMO A NAPOLI ALLE SOGLIE DEL ‘700

11,30 – Paolo Aldo Rossi
RAIMONDO DE SANGRO, SCIENZIATO E HARAVEC

12 - Sergio Ciannella, luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro aggiunto Vicario della Loggia d’Italia
LA MASSONERIA A NAPOLI PRIMA E DOPO DE SANGRO

13,00 – Lunch

15,00 – Sigfrido Hobel, scrittore, Napoli
RAIMONDO DE SANGRO TRA LEGGENDA MISTERI E STORIA

15,30 – Patrizia Castelli, Università di Ferrara
LA MASSONERIA EGIZIA DI RAIMONDO DE SANGRO

16 – INTERVENTI PROGRAMMATI

16,30 – Luigi Pruneti, Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia
CONCLUSIONI

17,00 – Concerto alla Basilica della Pietrasanta.

18,00 – visita Guidata Cappella Sansevero.

21,00 – Cena di Gala – Hotel Oriente

REGISTRAZIONE DALLE ORE 09,00 DEL 30/10 PRESSO LA SEDE CONGRESSUALE, ALLA BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE.
Lunch euro 20,00
Cena di Gala presso Hotel Oriente, euro 40,00
Visita alla Cappella S. Severo euro 7,00

Per informazioni info@sergiociannella.it
Tel. 330 841257
Oppure info@isabellameo.it
Tel. 335 6781797
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venerdì 22 ottobre 2010

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE, BARI

Bari, 20.10.2010 Comunicato Stampa. Si è svolta il 15-17 ottobre 2010, nel comprensorio militare di Persano(SA) una gara Internazionale per pattuglie militari, a cui hanno partecipato 34 squadre rappresentanti varie forze militari italiane e straniere, alla quale ha partecipato anche una squadra della Polizia Municipale di Bari, composta dagli agenti Enrico Carlucci, Annamaria Cazzorla, Antonio Barnabà e Simone Vessia, già Campioni d’Italia di tiro operativo nel maggio 2010
La squadra della polizia municipale di Bari ha dimostrato la professionalità psico-tecnica-fisica, di affrontare in 30 ore di duro percorso circa 25 Km. notturno e diurno, le difficoltà della gara. Una vera e propria esercitazione che mette alla prova oltre la capacità fisica a resistere a sforzi e fatiche, anche la preparazione per superare varie prove tecniche, ottenendo ottimi risultati.
La classifica generale tra gli eserciti che hanno concluso la gara (tre ritirate) vede al 1° posto il 187° Rgt. della Brigata Paracadutisti Folgore di Livorno mentre la Polizia Municipale di Bari si è piazzata al 17° posto davanti a 14 squadre, quasi alla pari dei Royal Marines che si sono piazzati al 15° posto. La Polizia Municipale ha ottenuto un ottimo risultato, considerato da tutti una vera vittoria. Nel tiro con armi militari il Carlucci si è piazzato al 6° posto su 31 partecipanti.
Questi risultati positivi sono stati raggiunti grazie al sostegno del comandante, Col. Stefano Donati, e al costante addestramento dell’istruttore di tiro operativo Carlucci Enrico.

82^ REGGIMENTO FANTERIA "TORINO", BRIGATA "PINEROLO"

IL 13° CORSO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI STATO MAGGIORE INTERFORZE A SCUOLA IN PUGLIA Comunicato stampa del Magg. Domenico Occhinegro
Barletta 21 ottobre 2010. La Brigata “PINEROLO” ha ricevuto la visita del 13° Corso dell’Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI) presso la sede dell’ 82° Reggimento Fanteria “TORINO”.
I frequentatori sono stati accolti dal Comandante della Brigata Corazzata “PINEROLO”, Generale di Brigata Mario Ruggiero, che ha tenuto un briefing illustrativo relativo alla forza NEC ( Network Enable Cabability) e alla trasformazione della Grande Unità in Brigata di Fanteria Media.
Durante la visita gli ospiti hanno potuto osservare da vicino e salire a bordo del VBM 8X8 “Freccia” che per l’Esercito italiano è il primo concreto tassello verso l’acquisizione di capacità operative e tecnologiche che consentiranno di disporre di Forze proiettabili e completamente digitalizzate, in grado di sfruttare le capacità offerte dall’evoluzione dell’Information and Communication Technology.
L’innovativo mezzo è attualmente impiegato con successo dall’Esercito Italiano nell’Operazione ISAF in Afghanistan.

giovedì 21 ottobre 2010

ECONOMIA,LA LEZIONE DELLA GERMANIA

L’ONDA LUNGA DELLA RIPRESA ECONOMICA
del Dott. Antonio Laurenzano
Germania ùber alles! Fa scuola il modello tedesco di crescita economica. Dopo la crisi finanziaria ed economica che ha sconquassato i mercati di mezzo mondo, si avvertono i primi segnali di ripresa, una ripresa lenta e faticosa. E in un panorama mondiale caratterizzato da tante incertezze, spicca il dato sulla crescita tedesca nel secondo trimestre dell’anno: un aumento del 2,2% rispetto al trimestre precedente (3,7% annuo), il miglior risultato post-unificazione. Più del doppio di quanto Eurostat ha stimato per l’Unione monetaria. Con una incoraggiante prospettiva: entro il 2011 la Germania tornerà ai livelli di crescita registrati prima della crisi! Una crisi … digerita in fretta. Gli analisti, che avevano previsto un rialzo medio intorno all’1,3%, parlano di “miracolo tedesco”. Vi sono ragioni antiche e cause più recenti che spiegano questo exploit. Parte da lontano la ripresa economica in Germania. Un’onda lunga che affonda le radici nelle decisioni degli anni successivi alla riunificazione con la delocalizzazione nei Paesi dell’Est di quei segmenti di produzione a più alta intensità di lavoro che penalizzavano la competitività di una grande fascia di prodotti. Senza dimenticare la struttura delle imprese industriali tedesche, medio-grandi, che riescono meglio delle piccole a conquistare e difendere le quote di mercato, sopportando più facilmente i costi della internazionalizzazione (logistica, reti di vendita, avviamento di relazioni commerciali). La dimensione delle imprese è stato un fattore importante. I grandi gruppi industriali, scarsamente orientati ai beni di consumo e specializzati invece in beni di investimento, stanno vendendo con successo tecnologie e beni di lusso nei mercati emergenti. Le ultime trimestrali delle multinazionali, da Bmw a Volkswagen, da Siemens a Infineon sono tutte all’insegna dell’ottimismo grazie ai mercati emergenti e alla debolezza dell’euro (dall’inizio dell’anno - 10% sul dollaro). Export e investimenti costituiscono i pilastri della crescita. La metà del pil è prodotta dagli scambi internazionali, in forte crescita grazie anche all’azione del governo che ha ben supportato le imprese nell’espansione all’estero. Dietro la poderosa ripartenza dell’export tedesco c’è infatti un sistema di supporto alle imprese e di promozione del made in Germany che va a nozze con la forte domanda in arrivo dai Paesi asiatici. Effetti positivi sono inoltre derivati dalle riforme del mercato del lavoro (i “pacchetti Harz”) che hanno tolto un po’ di gesso alle relazioni industriali e al sistema di welfare , ma soprattutto gli accordi aziendali e di categoria tra imprese e sindacati che hanno perseguito un equilibrio tra salario reale, investimenti, livelli occupazionali e produttività del lavoro.
Nessun “miracolo”, dunque, ma più realisticamente una precisa strategia economica ben sostenuta da una illuminata politica di sviluppo che sta rilanciando a pieno titolo Berlino nel ruolo di leader continentale. Grazie alla “locomotiva” tedesca l’Europa può così guardare dall’alto l’America, reduce da una primavera assai meno brillante (+ 0,6%) e archiviare con rinnovata speranza un semestre ricordato solo per la crisi greca e i sinistri presagi di collasso dell’euro.
Il boom tedesco traina l’Europa fuori dalle secche della crisi mettendo però a nudo, impietosamente, i ritardi e le contraddizioni dei sistemi economici degli altri Paesi europei, alle prese con riforme che tardano ad arrivare e con una classe politica priva di una efficace bussola economica …
Un’Europa a due velocità: la Germania è cresciuta oltre cinque volte l’Italia e quasi quattro volte la Francia. Doppiata pure la Gran Bretagna. Spagna e Portogallo, appaiate da un modesto + 0,2%, faticano a ritrovare la via della crescita, mentre la Grecia è in piena apnea (-1,5%). Un differenziale economico che va colmato presto, perché -e non è un paradosso- la Germania ha bisogno dell’Unione europea molto più degli altri Paesi. Il fallimento dell’Ue avrebbe conseguenze catastrofiche per Berlino. Il 50% delle esportazioni tedesche sono verso l’Europa. “La fine dell’euro, secondo il parere del politologo tedesco Josef Joffe , avrebbe come effetto l’aumento del valore della moneta tedesca ma distruggerebbe il modello economico del Paese che dipende appunto dalle esportazioni”. La Germania ha cioè un fortissimo interesse politico ed economico a far funzionare la zona euro: in gioco il suo passato, nel ricordo di Helmut Kohl, fautore della moneta unica, ma soprattutto il suo futuro.

DOPPIOPESISMO E INSULTI

Tratto da il Giornale del 21/10/2010 - di Paolo Bracalini

Roma Il caso Masi-Santoro non fa scuola, perché altrove, fuori dal mondo parallelo di Viale Mazzini, se si insulta il proprio direttore si viene sospesi e nessuno deve fiatare. Nemmeno il Pd e la sinistra vendoliana, madre di tutti i lavoratori, che per Santoro invocano il diritto al vaffa ma per i comuni mortali non solo non fanno nulla, ma anzi sono i primi a sanzionare il vile marrano che ha osato ribellarsi al potere costituito. Cosa avrà da dire Nichi il rosso, il salvatore della sinistra italiana, su questa vicenda pugliese così simile e così diversa dalla telenovela di Santoro in Rai? Probabilmente nulla, visto che il dirigente sanzionatore è un suo uomo, da lui chiamato a coordinare l’area organizzazione della Regione Puglia, amministrata dal 2005 da Nichi Vendola.
Il ribelle, che per sua disgrazia di cognome non fa Santoro ma solo Angelillo, Pasquale Angelillo, non è una star della tv né un eroe della libertà di pensiero, ma solo un funzionario regionale, per di più sindacalista, ma di un sindacato sfigato, l’Ugl, che non ha i poteri di una Cgil. E così, per la gravissima colpa di aver apostrofato «emulo di Pol Pot» il dirigente regionale Pasquale Chieco, tra l’altro membro della segreteria regionale del Pd, si è beccato undici giorni di sospensione dal servizio con conseguente congelamento della retribuzione, leggermente più bassa di quella di Santoro.
Eppure, dare dell’emulo di Pol Pot a qualcuno parrebbe meno grave che mandarlo a vaffa... in diretta tv. Ma ci sbagliamo, evidentemente, perché per il povero Angelillo (che poi è il responsabile pugliese di Ugl) non è partito nessun sit-in progressista davanti alla sede della Regione Puglia, nessuna vignetta di Vauro per sbertucciare Nichi il censore, nessun finiano si è indignato, di Micromega e Panchi Pardi neppure l’ombra. La «grave offesa» di cui si è macchiato il funzionario della Regione, tra l’altro, non è nata da un raptus di nervi ma da una contestazione di fatto: l’Ugl era stata esclusa da una importante e delicata trattativa riguardante il personale della Regione, senza un motivo plausibile. Però non c’è stato verso e, malgrado la cosa fosse nota ai vertici regionali, si è proceduto nel modo più brutale, con la sanzione disciplinare, undici giorni di sospensione a partire dal 16 novembre. I sindacalisti dell’Ugl, però, si fanno una domanda, neppure così peregrina: perché proprio Vendola, che si straccia le vesti per gli operai di Melfi, permette poi «atti intimidatori» verso i suoi stessi dipendenti? Ad Angelillo, che di cognome non fa Santoro, non è restato che tentare un’istanza di conciliazione, che però, a differenza dell’arbitrato chiesto dal giornalista vip, non congela affatto la sanzione, che pende ancora sul suo collo.
Oltre a questo, però, il sindacalista ribelle ha scritto anche una lettera. Indirizzata a Mauro Masi, direttore generale Rai: «Gentile direttore, non dispongo, a differenza del divo Santoro, di 4 milioni di teleutenti bensì soltanto di un migliaio di associati fra i dipendenti delle autonomie locali pugliesi. Santoro e tutti i suoi faziosi amici vanno contrastati facendoli spogliare del falso vittimismo di cui sogliono ammantarsi. Chi le scrive, invece, sta vivendo sulla propria pelle le ingiustizie del bolscevismo, versione vendoliana, nel terzo millennio». Si attende una risposta. Ma da Vendola, però.

martedì 19 ottobre 2010

SMENTITA DEL GRAN MAGISTERO DELL'ORDINE DI MALTA (S.M.O.M.)

Di seguito il comunicato stampa inviato dall'Ufficio Comunicazioni del Gran Magistero alle testate giornalistiche, radiofoniche e televisive in merito alla presenza di un Cavaliere di Malta nella trasmissione " il Grande Fratello".
In merito agli articoli di stampa pubblicati nell’ultima settimana in relazione ad un Cavaliere di Malta che farebbe parte della trasmissione il Grande Fratello 11, si smentisce che Davide Roberto Baroncini abbia alcuna relazione con il Sovrano Militare Ordine di Malta, comunemente conosciuto anche come Ordine di Malta o i Cavalieri di Malta. Davide Roberto Baroncini non è un Cavaliere di Malta.
Diffidiamo chiunque dall'usare impropriamente il nostro nome e chiediamo pertanto che la trasmissione il Grande Fratello cessi immediatamente di fare riferimento all’Ordine di Malta o alla appartenenza di Davide Roberto Baroncini alla nostra Istituzione.
Ufficio Comunicazioni
Sovrano Militare Ordine di Malta
Via Condotti, 68 - 00187 Roma

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Nessun virus nel messaggio in arrivo.
Controllato da AVG - www.avg.com
Versione: 9.0.862 / Database dei virus: 271.1.1/3204 - Data di rilascio: 10/18/10 08:34:00

lunedì 18 ottobre 2010

30 ANNI SUONATI, LA TAVERNA DEL MALTESE, TRA RICORRENZA, STORIA E MITO. BARI

Comunicato stampa del Dott. Michele Casella.
Mercoledì 20 ottobre, alle ore 10.00 presso la sala giunta del Comune di Bari, verrà presentata la manifestazione legata ai 30 anni della Taverna Vecchia del Maltese, un evento con cui ripercorrere la storia di questo mitico locale attraverso la diffusione di temi relativi alla legalità ed al confronto con le diverse forme d’arte. Sia dal punto di vista sociale che da quello prettamente culturale, la Taverna Vecchia ha dato un contributo fondamentale alle mutazioni della città di Bari, divenendo un simbolo della libertà espressiva e di pensiero. Anche per questo anniversario l’intento è quello di rendere questo locale un luogo in cui promuovere la fruizione di linguaggi artistici eterogenei, mettendo in comunicazione realtà locali e nazionali, Il cartellone degli eventi prevede infatti di intrecciare esibizioni dal vivo con dibattiti pubblici, stimolando il confronto e aprendo nuove tematiche che possano essere di vivo interesse per i partecipanti. Musica, idee, parole e immagini saranno dunque le protagoniste di questa manifestazione, per ripercorrere in 30 giorni un sogno lungo 30 anni.
Durante la conferenza stampa verrà annunciato il cartellone completo della manifestazione.
Interverranno:
Michele Emiliano :: Sindaco del Comune di Bari
Dario Di Stefano :: Direzione Taverna Vecchia Del Maltese
In conferenza stampa verrà distribuito il materiale informativo sull’evento
20 ottobre ore 10.00 Conferenza stampa I 30 anni della Taverna Vecchia del Maltese @ Sala Giunta – Comune di Bari Corso Vittorio Emanuele, 84 (Bari)

giovedì 14 ottobre 2010

82^ REGGIMENTO FANTERIA "TORINO", BRIGATA "PINEROLO"

POLIGONO DI CAPO TEULADA: SCENDE IN CAMPO IL “FRECCIA” IL PIU’ IMPORTANTE E INNOVATIVO PROGETTO DI AMMODERNAMENTO
DELL’ESERCITO ITALIANO .
Comunicato stampa del Magg. Domenico Occhinegro
Capo Teulada 14 ottobre 2010. Alla presenza del Comandante del 2° Comando delle Forze di Difesa per il Centro, Sud Italia e Isole, Generale di Corpo d’Armata Francesco Tarricone, presso il poligono militare di “Capo Teulada”, ha avuto luogo un’esercitazione di livello Compagnia su VBM 8X8 “Freccia” .
L’esercitazione è stata condotta da personale dell’ 82° reggimento di Fanteria “Torino” della Brigata “Pinerolo”, prima Grande Unità ad essere equipaggiata con il veicolo “Freccia” e ha visto la 2^ compagnia impegnata in attività di Contro Insurrezione “Counter Insurgency” .
Il VBM 8X8 “Freccia” è per l’Esercito italiano il primo concreto tassello verso l’acquisizione di capacità operative e tecnologiche che consentiranno di disporre di Forze proiettabili e completamente digitalizzate, in grado di sfruttare le capacità offerte dall’evoluzione dell’Information and Communication Technology.
Le avanzate caratteristiche tecniche abbinate ad una elevata flessibilità di impiego rendono il veicolo “Freccia” perfettamente “adattabile” ai moderni scenari operativi, in quanto sintesi dell’esperienza maturata in missione negli ultimi vent’anni dall’Esercito Italiano.
L’innovativo mezzo è attualmente impiegato con successo dall’Esercito Italiano nell’Operazione ISAF in Afghanistan.

venerdì 8 ottobre 2010

GRAN LOGGIA d'ITALIA, PALAZZO VITELLESCHI, ROMA

Cav. Uff. Dott. Pietro Vitale
Giornalista-pubblicista e scrittore
Direttore del blog international:
www. legestadellacavalleria.blogspot.com

“In tutte le categorie umane ci sono “buoni e cattivi”, ma se un giornalista, un magistrato o un politico ecc..commettono un reato, tutti sono convinti che lui solo sia il colpevole non l’intera categoria cui appartiene. Sé invece è un massone a delinquere, tutti sono convinti che la colpa sia della Massoneria intera. E’ proprio vero…”un albero si riconosce dal frutto”, ma si sa, “è più facile distruggere un atomo che un pregiudizio” come ci insegnano i Vangeli ed il Fratello Einstein.
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La Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, Obbedienza di Piazza del Gesù – Palazzo Vitelleschi, (R.S.A.A.) ricorre il 30° Anniversario di Fondazione della R. L.”Emmanuele De Deo” All’Oriente di Bari. Valle dell'Ofanto.
Il Convento: tra Storia, Scienza ed Arte tra cui il 3° Meeting International dei Giovani Massoni si è svolto all’interno dello splendido scenario l’Hotel Villaggio “Porto Giardino”, Capitolo di Monopoli (Bari)
I lavori sono iniziati dall’1° al 3° ottobre 2010 e sono stati impegnati ed alternati illustri Relatori, era presente all’evento il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Luigi Pruneti ed il Prof. Aldo Mola, studioso internazionale di Storia della Mazzoneria Universale.
Dopo aver esaurito, dagli addetti all’accoglienza, la registrazione dei partecipanti, il Convento, è proseguito con una programmata Conferenza stampa del Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia, e subito dopo, accompagnato dai rappresentanti della Delegazione per la Puglia si è tenuta la Solenne Tornata Rituale, per la celebrazione del Trentennale della R.:L.:“E. De Deo”
Il giorno successivo alla Conferenza si sono alternati esperti e illuminati Relatori, francamente, nelle loro espressioni di conoscenza e padronanza di argomenti io, non ho saputo dare una giusta valutazione del più bra-vo, tanto la magnificenza dei fatti esposti, pregni di Verità, competenza e Giudizio.
Gli argomenti trattati sono stati: “Tra storia, scienza ed arte, la Massoneria nelle vie e nelle piazze di Bari”; “Il libero pensiero come valore irrinunciabile: l’atto eroico di E. De Deo”; Tra Oriente e Occidente i Balcani e l’idea di libertà”; “La scienza del settecento: il ruolo dei massoni”; “Riflessi degli ideali di Cavalleria e Fratellanza nelle Associazioni Liberomuratorie”; Dopo di chè, ha concluso la chiusura del convegno il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia.

Orbene, se permettete ora vorrei dire la mia. In un clima di felice suggestione, al Convento. Tutti oramai sappiamo cos’è la Massoneria, oggi. Basta cliccare su internet ed i segreti sono in parte da: velati…a svelati. “In un’epoca che vede statuito il diritto alla felicità, che pone come primo obiettivo dell’uomo il benessere, che prevede l’allevamento degli esseri umani per fornire organi di ricambio ad altri esseri umani, che già consente di operare scelte mirate nella costruzione di figli rielaborati in officine mediche, che già ha dato alla donna il diritto di vita e di morte, condizionando così pesantemente il divenire della nostra stessa specie, epoca che non dà ad ogni concepito, l’uno dall’altro dissimile, la possibilità d’essere e di riconoscersi in un io unico e irripetibile e, forse, immortale, ebbene, è propria in questa epoca di scatenato edonismo che va riaffermato, con forza, il diritto alla sofferenza. Non c’è crescita senza contrasto: il seme scava, con le sue radici, la durezza del suolo; il tronco e i rami combattono contro il vento e il fulmine; le foglie conoscono la caduta e l’oro dell’autunno; l’umanità ha coscienza della vita perché convive, ogni istante, con la morte. Oriana Fallaci ha combattuto ogni giorno con il suo male con le parole, che sono insieme storia, filosofia, poesia. Leopardi, incompreso e minato nella salute, sublimò i suoi mali nell’infinito. L’Alighieri soffrì l’esilio e forse la fame. Beethoven ebbe genitori e fratelli ai quali nessuna officina medica avrebbe consentito di vivere, e visse una vita travagliata e infelice. Mozart era piccolo, bruttino, magro e pallido. Sempre in cerca d’amore e simpatia da bambino, nevrotico e sregolato da adulto. Morì appena ultimato il Requiem, che credeva di aver scritto proprio per sé.
E, se andiamo a ben guardare, all’origine dell’arte e della genialità troveremo sempre uno stretto rapporto con il dolore.
Ne ha dato testimonianza, per tutti, la Kahlo, impietosamente chiamata “Fridia gambadilegno”, segnata dalla poliomelite ad appena sei anni e che seppe trasfigurare in arte tutte le successive sofferenze della sua breve vita.
Una umanità di genti alte, belle, forti, massificate per cultura ed aspirazioni, con il piacere quale scopo principe, piacere personale, senza amore perché incapaci di sacrificio, senza odio perché è l’antipodo dell’amore, forse drogate per noia. Le nostre galline una volta covavano le proprie uova, oggi non più, la selezione genetica ha eliminato lo stimolo alla cova come malattia orrenda. Così potrebbe avvenire per la specie umana. Perché partorire con dolore? Perché avere figli imperfetti? Perché non generarli a comando e con il seme di individui alla moda? Perché non avere tutti gli organi di ricambio per il mio corpo, coltivati per essere clonati? Perchè, superando i problemi del rigetto, non farmi innestare gambe da calciatore e braccia da trapezista? L’Uomo Nuovo può oggi ben più del Vecchio Dio.
Non li sfiora nemmeno il dubbio che il ventre della donna potrebbe domani diventare il vaso di Pandora. Dicono che amano la donna, ma anche il lenone ama le sue vittime e il dott. Frankestein la sua creatura. Io voglio essere afflitto da tutte le imperfezioni e i mali che ho e che conosco e che mi appartengono e mi hanno fatto quello che sono, ed essere dolente per tutti i mali degli altri, che sono anche stupidità, presunzione, egoismo. Che senso ha ridere se non si sa piangere? Che senso avrebbe la vita se dovessimo forzarla a scorrere su tanti binari paralleli, l’uno dall’altro uguale, su grandi distese uniformi e monotone? Il dubbio è il cuore e l’anima di ogni ricerca, ma gli dei chiudono gli occhi a coloro che vogliono perdere, e li illudono, donandogli certezze.”
NDR
La perfezione o l’imperfezione: cosa è meglio? La risposta sembrerebbe ovvia ed implicita.
Ma è veramente così? Ciascuno tragga la sua opinione e, secondo il nostro costume, sia pronto a dibatterla apertamente ed a confrontarla senza pregiudizi.

Sarebbe meglio, oppure no, che tutti avessimo le stesse opinioni? Che i figli di Sparta e di Roma, nati inperfetti, fossero gettati da una “rupe Tarpea” oppure accolti in un “Cottolengo” o assistiti in famiglia? Che un dottor Mengele riuscisse nel tentativo di creare una razza perfetta di bellezza e potenzialità paradigmatiche? Aveva ragione o no quella matura signora alla quale chiesero se avesse preferito, al suo vecchio marito un altro, più giovane e bello? Sembra che la signora abbia risposto disinvoltamente “Meglio fare la balia che la badante”. Sbagliava quell’anziano signore che preferì scambiare sua moglie, sessantenne e malandata, con due floride trentenni? Absit iniuria verbis.

Si possono trattare in modo leggero, anche stravagante, argomenti molto seri? Non lo so, ma credo di sì ed ho voluto provarci, sapendo quando sia difficile che possa esistere un’opinione unica, talmente migliore della altre da essere universalmente accettata e condivisa.

Forse, siamo di fronte ad un irrisolvibile paradosso: meglio essere sani, giovani, belli e ricchi oppure così, come il destino ci ha fatto nascere: qualcuno, figlio di Giove e qualcun altro, figlio di un “Dio minore”
Forse, come spesso accade, in medio stat virtus o, forse, la risposta giusta per Glauco e per molti di noi non esiste.
Dunque, ringrazio l’autore, è molto importante leggere qualcosa che non sia “usa e getta” ma che resti in noi e ci induca a riflettere.
Personalmente apprezzo la “Casualità” e credo che ciascuno di noi debba essere accettato per ciò che è e non per ciò che dovrebbe essere, però so anche che un nostro preciso “Dovere” è applicarci tenacemente e continuamente per migliorarci.

Il miglioramento deve essere essenzialmente etico, spirituale, ma in più, se esiste un vero disagio che pregiudichi la qualità della nostra vita, va bene anche ricorrere alla chirurgia estetica, all’insegnamento artificiale, cambiare compagnia, religione, coniuge ecc…Oppure no? Non ho ancora la risposta, quindi, so di non sapere…ed è già molto
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Ho detto. (18°), iniziato nel 1995 nella R.: L.: Emmanuele De Deo, all’Or. di Bari, Valle dell’Ofanto.

SENATO DELLA REPUBBLICA

Discorso del 30 settembre tenuto alla Camera del Senato dal Senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri: Segretario 12^ Commissione Permanente Igiene e Sanità.
Signor Presidente del Senato, Signor Presidente del Consiglio, Signori del Governo
Onorevoli colleghi.
Dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati, oggi, anche il Senato voterà la fiducia al Governo.
Siamo al day after!! E vedremo nelle prossime settimane, entrando nel vivo dell'attività parlamentare, quali dei tre scenari possibili si aprirà innanzi a questa XVI Legislatura.
- SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE CAMERE E RICORSO ALLA CONSULTAZIONE DEL CORPO ELETTORALE
- APERTURA AD UN GOVERNO TECNICO
- PROSECUZIONE DELLA LEGISLATURA PER RIPRENDERE CON SLANCIO IL PROGRAMMA

La scelta di quale strada imboccare oggi, di quale destino vogliamo consegnare alla Legislatura dipende da poche elementari valutazioni.

RISPETTO DELLA VOLONTA' DEGLI ELETTORI
Due anni fa gli italiani, partecipando al voto hanno consegnato a Lei, signor presidente del Consiglio, e alla coalizione di centrodestra, il difficile compito di traghettare questo Paese sulla riva dell’innovazione, dello sviluppo, della competitività internazionale. La maggioranza degli italiani – pur non potendola eleggere direttamente al premierato - ha di fatto affidato a Lei questa responsabilità, riconoscendoLe sia la leadership di un grande partito quale è il Popolo delle Libertà - che esiste, esiste ancora ed è sostenuto dalla forza di un solido consenso dentro e fuori dalle Aule parlamenari - sia la capacità di guidare il Governo nelle scelte di modernizzazione della macchina amministrativa, sociale, legislativa ed economica del Paese.
La sfida di questa XVI Legislatura, che tutti considerammo una legislatura costituente, era scritta nello stesso programma elettorale che si impegnava ad attuare quelle riforme indispensabili all’Italia
- per non restare indietro,
- per non soccombere tra i dedali multiformi del mercato globale,
- per non soffocare nella selva polverosa della burocrazia,
- per risolvere la storia infinita delle due Italie e delle due velocità, nella consapevolezza che gli antichi e irrisolti problemi del Sud - che hanno impegnato le appassionate energie dei più autorevoli meridionalisti da Giustino Fortunato in poi, sono problemi dell'intero Paese e riguardano i principi intangibili della coesione sociale e dell'Unità Nazionale.
Una volontà chiara, precisa e determinata che non può essere ignorata e tantomeno tradita!!!!!

VERIFICA DELL'AZIONE SVOLTA DAL GOVERNO
Il puntuale rendiconto che Ella signor Presidente ha fatto innanzi al Parlamento con un atto di apprezzabile riguardo, ha descritto con riferimenti di dettaglio illustrando l'attività svolta, conferma la capacità con cui il Governo ha avviato l'attuazione del programma elettorale, pur in un quadro politico segnato profondamente dall'irrompere di una crisi economico-finanziaria di portata epocale affrontata con responsabilità e rigore consentendo la messa in sicurezza l'economia del Paese e accrescendo la sua credibilità internazionale.
Vieppiù! Il rilancio dell'attività del Governo è stato confermato ancora una volta con realismo con TEMI, PRIORITA', TEMPI E RISORSE che rendono convinto e solido il nostro consenso che in quest'Aula vede il Gruppo PdL coeso, unito, saldo, dinamico e leale nel dibattito interno promosso e sostenuto sempre dai nostri abili capigruppo.
Il Governo pensa responsabilmente a riformare il fisco, perché il peso delle tasse sia equamente distribuito e le famiglie, che restano il fulcro, il cuore pulsante della società italiana, possano tirare un sospiro di sollievo con l’introduzione del quoziente familiare.
Il Governo pensa responsabilmente alla riforma federalista dello Stato, in chiave antisprechi e antievasione, perché i governi regionali siano davvero protagonisti del cambiamento, attuando una politica del rigore e della trasparenza di cui ciascun governatore deve essere chiamato a rispondere. La norma di ineleggibilità per i governatori che mandano in deficit le regioni è una svolta epocale nella storia della politica italiana, perché richiama i pubblici amministratori ad una nuova etica della responsabilità. Molti decreti attuativi hanno già concluso il proprio iter di approvazione, altri attendono l’ok definitivo. Pensiamo al federalismo demaniale, al fisco autonomo di Regioni, Province e Comuni, a Roma capitale.
Il Governo pensa responsabilmente a riformare la complessa macchina della giustizia, perché essa sia veramente uguale per tutti, perché funzioni in modo imparziale e si liberi della schiavitù di lungaggini devastanti per chi indaga e per chi è indagato, perchè lo stesso principio di legalità può essere garantito solo se la nostra comunità recupera fiducia in una giustizia-giusta e se si pone fine allo squilibrio evidente e devastante esistente tra i tre principi costituzionalmente sanciti del diritto alla riservatezza e alla privacy del cittadino, della libertà di stampa e dell'obbligatorietà dell'azione penale ormai in un patologico rapporto di contraddizioni e conflitti che non pochi danni ha prodotto agli stessi assetti democratici del Paese

Il Governo pensa responsabilmente alla sicurezza e all’immigrazione, due facce della stessa medaglia, in cui vanno contemperati il rispetto della libertà individuale e della mobilità sociale con quello delle regole e della convivenza civile.
Il Governo pensa responsabilmente ad uno sviluppo autentico del Mezzogiorno, che trova riferimento nelle Sue parole chiare e decise relative a:
Dotazione di infrastrutture materiali e immateriali;
●Fiscalità di vantaggio e zone franche urbane;
●Banca del Sud e sistema delle cooperative per il finanziamento alle piccole realtà imprenditoriali;
●Cospicue risorse dei fondi europei per grandi iniziative strategiche;
●Contrasto al lavoro irregolare;
●Contrasto alla criminalità organizzata;
●Federalismo solidale;
sono solo alcuni dei punti inseriti in una strategia articolata convincente e rassicurante che ha già trovato evidenti, incontestabili e inediti riscontri nell'azione decisa e tenace del Governo e che oggi trovano puntuale conferma. Un impegno convincente che proprio nel Sud, a Bari, ha incontrato l'interesse e direi anche il consenso con cui la qualificata platea delle Fiera del Levante ha risposto al discorso che il Governo ha affidato alla riconosciuta competenza del Ministro Fitto.
Ma è necessario che i destini del nostro MEZZOGIORNO con il superamento del suo divario dal Nord, dipendono certo non solo da un più energico e concreto impegno del governo ma dipendono anche da una nuova riforma, una riforma culturale che oggi rende irrinviabile per il Sud la selezione di una nuova classe dirigente che abbandoni la politica rivendicazionista e assistenziale e sappia invece meritare il consenso politico declinando i principi della responsabilità e del rigore che sono oggi le vere opzioni politiche per rilanciare lo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno, che di quei principi hanno bisogno urgente per convertire la laboriosità, le capacità e le preziose vocazioni che sono scritte nel patrimonio genetico della gente del Sud in un volano di progresso economico, sociale e culturale che sia motivo di riscatto per affermare con orgoglio la propria identità e la propria storia. Che è la storia del nostro Paese ...unito saldamente dentro i colori della nostra Bandiera.

LA TENUTA DELLA MAGGIORANZA
La maggioranza , dopo il voto di fiducia, esce rafforzata e ancor più legittimata dalla forza dei numeri in Parlamento nel compito affidato dagli elettori e matura per proseguire un sereno, costruttivo e responsabile dibattito al suo interno.
I tempi ci chiedono un impegno civile nuovo, che lasci fuori dalla porta le divisioni sterili e controproducenti.
La buona politica, signor Presidente, onorevoli colleghi, non può accompagnarsi alla cattiva propaganda che ancora trova pretestuosi ancoraggi in una geografia politica ormai superata dai fatti e dalla storia.
Il futuro bussa alla porta del presente in maniera sempre più insistente e con una velocità impressionante. Le nuove generazioni ci chiedono conto di quel che stiamo costruendo per loro.
ALLORA C'E' SOLO UNA VARIABILE!!! IL SENSO DI RESPONSABILITA' DEL PARLAMENTO E IL LIVELLO DI RISPETTO CHE TUTTI SAPREMO AVERE ..dico tutti!!...... VERSO IL PAESE E L'INTERO CORPO ELETTORALE.
Il futuro di questa Legislatura, dunque, passa proprio da questo rinnovato senso di responsabilità, di etica della responsabilità che l'intero Paese ci chiede
C’è il progetto. C’è un Governo capace che vuol solo continuare a mettersi al servizio del Paese, come lo è stato sinora.
C’è una maggioranza che ha sottoscritto un programma con cui ha vinto le elezioni e che rinnova il suo pieno sostegno al Governo.
Ci sono parlamentari che guardano oltre le barricate ideologiche, oltre l'orticello angusto del proprio particulare e che considerano centrale e prioritario il bene della collettività e le prospettive di sviluppo sociale, economico dell'intero Paese.
C’è un leader che non rinuncia ad ogni sforzo di sintesi e di chiarezza per portare a compimento una legislatura di stampo riformatrice.
Ma soprattutto c'è un Paese che ci chiede di continuare con impegno, con decisione, con fermezza Il grande Alcide de Gasperi soleva ripetere che “un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle prossime generazioni”. Vada avanti, Presidente! Con fiducia e determinazione. Perchè le nuove generazioni le diranno GRAZIE!!