Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

lunedì 9 gennaio 2017

POTENZA: All'U-PLAZ - LA KLASS, COLAZIONI FILOSOFICHE-L'UOMO E LA CONTEMPORANEITA'....

Quest’anno il tema delle Colazioni Filosofiche 2017 è la Geografia del racconto: l’uomo, la contemporaneità e il paesaggio urbano.
Ad aprire il primo dei tre appuntamenti il 15 gennaio alle 10.30 sarà Francesco Marano, professore associato all’Università della Basilicata, dove insegna etnografia, antropologia visuale e antropologia delle culture alimentari.
Ci parlerà del Rione Malve nei Sassi di Matera.
Le sue ricerche trattano questioni di antropologia visuale, rapporti fra antropologia e arte contemporanea, autoetnografie e antropologia del cibo.
Non perdetevi questo appuntamento di apertura delle attività 2017!
I posti sono limitati, ma per prenotazioni basta scrivere un sms o WhatsApp al 393.3054088 oppure una mail a info@gommalaccateatro.it, specificando nominativo e numero persone.
Clicca sull'immagine per tutte le info!
Oggi alle 19 all'U-Platz presentiamo LA KLASS Start, laboratorio di avvicinamento al teatro.
Sarà un incontro collettivo di conoscenza. Partecipa!
Più info cliccando sull'immagine.

domenica 8 gennaio 2017

AUTOVELOX PER MULTARE GLI SPROVVEDUTI CHE IN QUEL TRATTO....



Sent: Sunday, January 8, 2017 12:28 PM
Subject: Il pizzo comunale


 In molti Comuni, anche qui da noi in Umbria, il controllo della velocità delle autovetture in transito sul territorio, che di per sé rappresenta un sacrosanto dovere di reprimere un malcostume che può produrre incidenti anche mortali, è diventato un malvezzo che serve a rimpinguare le casse comunali depauperate anche dalla cattiva amministrazione che sperpera in “consulenze” di favore, in spese di rappresentanza assolutamente non necessarie ed in mille altre forme di allegra spesa che a volte rasenta l’illegalità.
Non lo diciamo noi, né il comune cittadino che pure ha la sensazione di un accanimento nel comminare multe per infrazioni leggere, ma lo dice uno Studio che ha analizzato la percentuale sempre crescente della voce “multe” rispetto al totale delle entrate comunali.
E veniamo al dettaglio per non incorrere nel qualunquismo e nella generalizzazione.
Il porre cartelli con limiti di velocità urbana ( 50 km/ora) in luoghi lontani dai centri urbani, a volte su strade in mezzo ai campi dove non  esiste alcuna abitazione e poi nascondere in veri e propri agguati le apparecchiature “Autovelox” per multare gli sprovveduti che in quel tratto assolutamente non pericoloso vanno a 55 o 60 km/ora, è una forma di riscossione di una tassa anomala, quasi un “pizzo” come è provato dal fatto che vi incorrono quasi tutti gli automobilisti in transito in quel lasso di tempo in cui l’Autovelox è in funzione!
Il ridurre a 60-70 km/ora la velocità, ad ogni attraversamento di territorio comunale, su superstrade che il Codice stradale considera idonee alla velocità di 90 km/ora, è un altro artifizio per incassare multe alterando, quasi sempre senza motivo, le condizioni di percorrenza che uno si può aspettare in una normale situazione.
L’esempio dei semafori con telecamere che a Perugia riducevano a pochi secondi i tempi del “giallo” per incastrare gli automobilisti con una valanga di multe, è rappresentativo dello spirito che anima i Comuni in questa azione vessatoria e, se non formalmente, almeno moralmente illegittima!
Potremmo continuare, ma pensiamo che ciascuno dei lettori avrà di suo altri numerosi esempi di come molti Comuni realizzino situazioni particolari, al limite del codice e della decenza, per estorcere denaro ai Cittadini con un sistema che è eticamente simile a quello del “pizzo”.
Pensiamo di non chiedere troppo se vorremmo che le cose tornassero alla normalità e che le multe servissero nuovamente a punire gli abusi reali e le reali situazioni di pericolo anziché costituire una delle voci per far quadrare surrettiziamente i bilanci comunali ..!
L’attuale sistema usato dai Comuni per fare cassa assomiglia troppo a quello che la camorra usa per estorcere denaro ai negozi, ai bar ed alle aziende …
Sarebbe ora che i Cittadini si mobilitassero per opporsi a questo sconcio e che usassero l’arma del voto per mandare a casa quei Sindaci che lo praticano!

Alessandro Mezzano
 Da: Alessandro Mezzano [mailto:sandromezz@gmail.com]
Inviato: domenica 8 gennaio 2017 15:44
Oggetto: DOMANDE CRETINE
 un altro attacco palestinese a Gerusalemme. Israeliani uccisi e feriti.
“Quando il mondo realizzerà che il problema è l'odio palestinese?".
Lo ha scritto su Twitter Emmanuel Nahshon, portavoce del ministero degli Esteri israeliano.
Peccato peró che Emmanuel Nahshon non si chieda il PERCHE’ di tale odio fingendo che non ci siano mai stati Sabra e Chatila, Gaza, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.…!!
 Alessandro Mezzano


UN INQUIETANTE IMMOBILISMO CHE, ALIMENTATO DA STERILI EGOISMI NAZIONALI....?



               IL  FUTURO  INCERTO  DELL’ EUROPA
                  Anno nuovo, problemi vecchi
                            di  Antonio  Laurenzano
Si è concluso per l’Unione europea un anno turbolento che ha segnato fortemente la credibilità delle istituzioni comunitarie, dai problemi legati alla sicurezza con gli attentati di Bruxelles e Nizza alla emergenza umanitaria dei migranti e il controverso accordo con la Turchia, dal voto di protesta di Brexit alla crisi economica e finanziaria dell’eurozona. Questioni cruciali che ripropongono anche per l’anno appena iniziato la fragilità dell’azione politica di Bruxelles.
E’ latitante da tempo una governance  in grado di garantire una presenza incisiva dell’Unione sullo scacchiere internazionale, manca un progetto per una crescita economica equilibrata con creazione di lavoro e di occupazione e con un mercato interno meno ingessato. Un inquietante immobilismo che, alimentato da sterili egoismi nazionali e da protagonismi economici, rende sempre più incerta la mission   dell’Europa quale soggetto di propulsione e mediazione nel processo di pace nel mondo. Rischia di svanire il sogno dei Padri fondatori per un’Europa unita, fattore di stabilità negli equilibri politici mondiali e risposta alle derive nazionaliste.
Sullo sfondo di una situazione povera di prospettive reali, l’euroscetticismo trova crescenti consensi, complice il disagio sociale. E c’è chi, sull’onda di un diffuso populismo,  minaccia di uscire dall’Europa ignorando colpevolmente le tragiche pagine di storia del recente passato. Eloquente il  pensiero espresso sulle colonne del Corriere da Sergio Romano che, censurando certe  fughe in avanti di alcuni leader politici di casa nostra, ha rievocato le motivazioni storiche della scelta fatta dall’Italia post bellica: “abbiamo creduto nell’unità europea perché ci permetteva di riemergere dalla sconfitta, dava un senso alla nostra tardiva e imperfetta unità nazionale, ci spronava a fare ciò che da soli non saremmo riusciti a realizzare”.
La situazione in cui versa l’Europa evidenzia una profonda crisi politica. Si è perso troppo tempo nell’inseguire miseri compromessi intergovernativi perdendo di vista l’accelerazione del fenomeno della globalizzazione. La vera sfida attuale è “evitare che il presente uccida il futuro”!  E’ in gioco la sostenibilità del sistema europeo nel lungo periodo: maggiore coordinamento delle politiche di bilancio ed economiche, unione bancaria e fiscale, riduzione dei disavanzi pubblici. La centralità delle istituzioni europee nel processo decisionale è fondamentale, ma la sua realizzazione sarà assicurata solo se gli Stati membri saranno in grado di esprimere una ritrovata coesione. Ognuno dovrà fare responsabilmente la sua parte per l’ Europa del futuro, “unita nella diversità”.
Il prossimo marzo si celebrano i 60 anni dei Trattati di Roma, punto di partenza del processo della costruzione politica europea. Su questa prospettiva storica va incardinata un’ Europa rinnovata nella sua identità e nei suoi valori fondanti per l’affermazione di un ruolo primario sulla scena globale. Sarebbe auspicabile una revisione dei Trattati dell’Ue per il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo e l’elezione diretta del Presidente della Commissione superando così  l’attuale deficit di democrazia. Voltare pagina anche sul piano  economico combinando le prescrizioni rigorose del Patto di stabilità e crescita con la spinta agli investimenti aggregati per dare finalmente un segnale  alla ripresa della stagnante economia.    
 Il tempo delle parole è finito! Polemizzare,  litigare, rinviare è esercizio di puro autolesionismo che rischia di svuotare il comune serbatoio della storia e della millenaria civiltà del Vecchio Continente. Le soluzioni comuni richiedono spirito inclusivo e collaborativo. E’ tempo di scelte coraggiose, condivise. Ma la politica europea saprà e esprimere una leadership degna del passato?