Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 5 luglio 2018

APOLLO E DIONISIO: I DUE ESTREMI SI INCONTRONO


Dott. Pietro VITALE
Giornalista –pubblicista e scrittore

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                                         Poliorama 2018 VIII edizione, settore libri

Domenica 17 giugno, , presso il Giardino dei Tempi-Orto Botanico Maze Bari,
con la direzione artistica di Maria De Filippis e organizzata dell’associazione di musica e cultura Villa dei Suoni hanno contribuito alla presentazione del libro di Paolo MAGGI: APOLLO E DIONISIO.
Presentano: Mariacarmela LETO, Giovanni LAPADULA, Valerio MEATTINI, con Silvana KUHTZ voce recitante, Pino Petrella al tiorba, Giocchino De Padova alla viola da gamba. L’ingresso libero.
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Perché Apollo e Dionisio? Due figure contrastanti, estremi, distanti eppure simili, vedremo il perché. Gli illustri relatori hanno incantato e inchiodato alle sedie il numerosissimo pubblico presente, alla kermesse. Dalle loro espressioni ho notato come incantati e suggestionati di tanta  bellezza e cultura esternata a turno, dai magnifici,  dotti e sapienziali relatori.

Chi era Apollo?
Una divinità della religione greca, Dio del Sole, che traina il carro, di tutte le arti, della musica, della profezia, della poesia, delle arti mediche, delle pestilenze, della scienza che illumina l’intelletto. Il suo simbolo principale è il Sole e la Lira. In quanto Dio della poesia, è capo delle Muse. Viene descritto dai romani anche provetto arciere, in grado di infliggere con la sua arma, terribili pestilenze ai popoli che lo osteggiavano. In quanto protettore della città di Delfi. Apollo è anche venerato come Dio ora colatore, capace di svelare, tramite la sacerdotessa, detta Piza, il futuro degli esseri umani. Anche per questo era adorato nell’antichità come uno degli dei più importanti del Dodekatheon. Insomma, cari amici lettori, niente da dire di questo Dio singolare e benigno.

Chi era invece Dionisio?
Dio della vericoltura, era figlio di Zeus e di Sèmele. Era un dio molto chiassoso veniva chiamato anche Bacco, che in greco significa clamore, da cui deriva la parola italiana baccano. Si appassionò alla cacica e andava spesso in giro per i boschi e le campagne, un giorno fece la sua scoperta più bella, la vite, ( ecco perché gli ospiti della serata, tutti hanno assaporato cocktail di benvenuto, appunto, il nettare degli Dei: il (de mondial du rosè), giusto per essere nel tema della serata.
Si dice: Dionisio, a te che sei tutto e l’estremo contrario di tutto, non è facile levare il canto per i molti tuoi doni, e gli insondabili abissi. Insomma, Dionisio rispetto Apollo è tutto e il suo contrario. Questa figura affascinante e contraddittoria della mitologia greca, egli rappresenta la prorompente energia della natura (nulla e dato al caso…l’Orto botanico) dal momento quella forza vitale e istintiva che accompagna i frutti alla maturazione e in quanto divinità benefica, da cui dipendono i doni della natura stessa. Dicono i testi che questa energia tende a scomparire con l’approssimarsi dell’inverno, gli attribuiscono anche una simbologia di sofferenza, di persecuzione e follia. Molti sono i doni di questo Dio di sesso maschile ma dall’indole profondamente femminile, amato e odiato, più di una volta ucciso e poi rinato,(come l’araba fenice) simbolo della diversità, della follia, del piacere (dico io, dannunziano), che viene rinnegato soprattutto perché fa paura. Bene, amici che mi leggete, ci sarebbe da scrivere un poema su questo affascinante e nello stesso tempo contraddittorio, Dio greco.  IL TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO….
                                               
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Ringrazio sentitamente l’autore del libro, Prof. Paolo MAGGI, il Prof. Giovanni LAPADULA, il Prof. Valerio MEATTINI, la dott.ssa Silvana KUHTZ, la Dott.ssa Mariacarmela LETO, i signori musici Pino PETRELLA e Giocchino DE PADOVA, non trascurando la deliziosa, affascinante e faceta l’organizzatrice dell’evento, la dott.ssa Maria DE Filippis, e tutti coloro, gli astanti, che hanno avuto l’onore e il privilegio di partecipare all’evento. Tutti Voi Relatori, siete stati come il vino passito di Cipro, soave, inebriate, appagante. Vino conosciuto anche dai Cavalieri Templari,  Ospedalieri, Riccardo Cuor di Leone e Re Ciprioti Ovviamente. A presto, dunque.



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Dott. Pietro VITALE
Corpo Militare dell'A.C.I.S.M.O.M.
Capitano Commissario (cdo)
Cav. Uff. della Repubblica Italiana
Giornalista medievalista–
Pubblicista e scrittore Militare
e-mail:
dott.vitalepietro@libero.it
Direttore del blog intenational:
www. legestadellacavalleria.blogspot.com