Ordini Cavallereschi Crucesignati

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venerdì 30 gennaio 2015

DAL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI "PUGLIA"

Dott. Pietro VITALE (Pubblicista, medievalista e scrittore)
direttore del blog international:
www.legestadellacavalleria.blogspot.com
 (Ordini Cavallerechi Crucisegnati

                          LEGIONE CARABINIERI PUGLIA
Comando Provinciale di Bari
SEGUE VIDEO
  Dalla Sala Stampa CC
BARI: PROSTITUZIONE SUL LUNGOMARE SUD. I CARABINIERI SEQUESTRANO 15 ABITAZIONI USATE DALLE LUCCIOLE. INDAGATI I PROPRIETARI.

 Il tratto di Lungomare sud di Bari denominato “Di Cagno Abbrescia” e “A. Giovine” da tempo vede la presenza di case, locali ed immobili, gran parte dei quali danno direttamente sulla strada, destinati all’esercizio della prostituzione. Tali immobili risultano concessi in locazione con regolari contratti, tutti registrati, da parte dei proprietari a singole ragazze[1].
I Carabinieri della Compagnia di Bari Centro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bari, hanno avviato una serie di accertamenti, anche con l’ausilio di telecamere, per dimostrare la sfruttamento subito dalla ragazze e la loro condizione di assoggettamento.
Le indagini hanno consentito di accertare che:
-     Gli immobili venivano affittati a canoni sproporzionati rispetto al mercato, in molti casi si trattava di strutture prive delle caratteristiche minime per essere destinate ad abitazione per mancanza di acqua, luce e scarichi fognari;
-     Diversi locali venivano usati a blocchi e occupati in base alla disponibilità del momento, a riprova di una gestione organizzata della prostituzione;
-     I 15 proprietari indagati (gran parte dei quali ex prostitute che avevano fatto il salto di qualità) avevano la consapevolezza di cosa si facesse nelle loro abitazioni. Sulla base degli accertamenti svolti il G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso 15 provvedimenti di sequestro preventivo degli immobili, eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Bari Centro. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di diverse violazione penali previste dalla Legge Merlin del 1958, tra cui l’aver adibito le proprie abitazioni a case di prostituzione e l’aver sfruttato e favorito tale attività.


[1] donne straniere ed extracomunitarie provenienti dalla vicina Romania, nonchè Ecuador, Brasile, Colombia e Repubblica Domenicana

TERLIZZI. I CARABINIERI AL CONVEGNO SULLE TRUFFE AGLI ANZIANI.
 Un fenomeno, quello delle truffe, che purtroppo è sempre più diffuso e colpisce in particolar modo le fasce più deboli della popolazione. Al riguardo giovedì 29 gennaio p.v. a Terlizzi con inizio alle ore 16.30 presso la sala convegni del centro sociale “Sacro Cuore di Gesù” in viale della Resistenza 56 il Comandante Provinciale Carabinieri di Bari, Colonnello Rosario Castello interverrà ad un convegno sul tema “La sicurezza degli anziani come difendersi da truffe, raggiri e dipendenze da gioco d’azzardo”.
All’evento, promosso dalla USC e Lega Pensionati CISL di Terlizzi con il patrocinio della FNP CISL e dell’ANTEAS di Bari, tutti i signori giornalisti sono invitati a partecipare.

ANDRIA (BT). PERCEPIVA ASSEGNO DISOCCUPAZIONE MA AVEVA UN APPARTAMENTO DI LUSSO, UN NEGOZIO DI ARTICOLI PER LA CASA, 2 AUTO, 4 CICLOMOTORI, 2 C/C BANCARI E QUOTE SOCIETARIE. BENI SEQUESTRATI DAI CC.

 Dalle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Andria stanno eseguendo, un Misura di Prevenzione Personale e Patrimoniale emessa dal Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un Sorvegliato Speciale, 47enne del luogo, già arrestato per spaccio continuato di cocaina, hashish e marijuana, attualmente sotto processo per tali accuse.
Gli accertamenti patrimoniali sul soggetto hanno evidenziato disponibilità di beni mobili e immobili, per un valore assolutamente sproporzionata rispetto all’esiguo reddito di 658 euro al mese, comprensivo di indennità di disoccupazione e assegni familiari. Inoltre, negli ultimi anni il 47enne ha acquistato e rivenduto 29 autoveicoli e 13 motocicli.
Il provvedimento, emesso ai sensi della legislazione antimafia che consente di sequestrare i beni dei soggetti socialmente pericolosi cui l’interessato non è in grado di dimostrare la legittima provenienza, prevede anche l’aggravamento della Sorveglianza Speciale.
 I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 presso la Procura della Repubblica di Trani, alla presenza del Procuratore Aggiunto dott. Francesco Giannella e del Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Rosario Castello.


mercoledì 28 gennaio 2015

AL CME PUGLIA IL DELEGATO PER LE COMUNITA' EBRAICHE DI PUGLIA

Dott. Pietro VITALE, medievalista e scrittore-Direttore del blog international:www.legestadellacavalleria.blogspot.com

http://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/A-Bari-l’Esercito-non-dimentica-la-Shoah-150128.aspx 
 Cordialità,
 Ten. Col. EI Vincenzo LEGROTTAGLIE COMANDO MILITARE ESERCITO “PUGLIA”
SM – Ufficio Reclutamento e Comunicazione
Momento di riflessione alla Caserma “Picca” di Bari con il delegato delle comunità ebraiche di Puglia e Basilicata

Al CME Puglia il delegato per le comunità ebraiche di Puglia e Basilicata 

Tweet This​ Ieri si è svolto nella sala di rappresentanza della Caserma "Picca", sede del Comando Militare Esercito "Puglia", un momento di riflessione sul significato della Shoah. Dopo la cerimonia dell'Alzabandiera, il Generale di Brigata Natalino Madeddu, Comandante Militare Regionale, ha presentato ai dipendenti militari e civili l'avvocato Yehudah Pagliara, delegato per le comunità ebraiche di Puglia e Basilicata. L'Avvocato ha detto che il primo ad usare il termine Shoah è stato il profeta Elia e significa annientamento. Un excursus storico è stato necessario a far comprendere all'uditorio la forza del popolo ebraico che ha subìto la prima cacciata nel 1492 dalla Spagna appena unificata, in seguito dal Regno di Napoli e il tradimento delle leggi razziali in Italia nel 1938. Inevitabile è stato il riferimento allo stato di Israele e ad eventi contemporanei di antisemitismo in Europa. Le Nazioni Unite hanno stabilito che ogni anno fosse celebrata nel mondo il "Giorno della Memoria" scegliendo il 27 gennaio 1945, data in cui le truppe dell'Armata Rossa abbatterono i cancelli dei lager nazista di Auschwitz (Polonia) liberando i pochi Ebrei ancora in vita ivi rinchiusi. In effetti, Auschwitz, con i suoi cinquanta sottocampi, risulterà essere il luogo dove si è praticata l'eliminazione del più alto numero di Ebrei: oltre quattro milioni. Il Generale Madeddu ha sottolineato che il Parlamento italiano, con la Legge 20 luglio 2000, n. 211, votata all'unanimità, ha istituito la ricorrenza per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Infatti, dopo l'8 settembre 1943 numerosi Italiani (militari e civili) furono avviati ai campi d'internamento.​



UN PLAUSO PER I CARABINIERI PREMIATI

Comando Provinciale Carabinieri Bari
ricevo dalla Sala Stampa

ACQUAVIVA DELLE FONTI: RAPINA ALLA TABACCHERIA. PREMIATI I CARABINIERI CHE ARRESTARONO I DUE BABY RAPINATORI.

Questa mattina presso la caserma “Bergia” sul Lungomare di Bari, il Comandante della Legione Carabinieri “Puglia”, Gen.B. Claudio Vincelli, alla presenza del Comandante Provinciale di Bari, Col. Rosario Castello, ha voluto salutare e rivolgere il suo plauso al M.A.s.UPS Domenico Soleti e agli App.Sc. Davide Morandi e Gennaro Nocera, rispettivamente Comandante e addetti alla Stazione Carabinieri di Acquaviva delle Fonti, per il loro coraggioso intervento che ha consentito di sventare una rapina a mano armata in una tabaccheria avvenuta lo scorso 20 gennaio in quel centro. Nell’occasione è stato consegnato ai tre militari un riconoscimento concesso dal Comandante Generale dell’Arma, Gen.C.A. Tullio Del Sette.
I meriti vanno al coraggio ed allo spirito di servizio che i militari hanno dimostrato allorquando, subito dopo il “colpo”, hanno intercettato e bloccato i due rapinatori mentre cercavano di dileguarsi a piedi lungo la circonvallazione della città. Sottoposti a controllo stati trovati in possesso di una pistola semiautomatica, poi rivelatasi una fedele riproduzione di quelle utilizzate dalle Forze dell’Ordine, priva del tappo rosso, nonché dell’intero bottino,  pari ad oltre 500 euro in banconote e al telefonino sottratto alla vittima, il tutto poi restituito al legittimo proprietario.




domenica 25 gennaio 2015

FORUM NAZIONALE AGRICOLTURA SOCIALE

Anno Sociale Corrente

L’Agricoltura Sociale, una nuova agricoltura
Scritto da Francesco Triggiani.
16/01/2015 - Auditorium Polizia Municipale di Bari  Via Aquilino, 3 – Bari Japigia
AgricolturaSociale_Toscana.pngL’Agricoltura Sociale, una nuova agricoltura è stato il tema dell’intermeeting organizzato dai Clubs Lions della Città di Bari unitamente ai Clubs Lions Bisceglie, Bitonto-Palo e Cassano delle Murge, Club trainer Bari Triggiano Marina.
Cosa si intende per agricoltura sociale ?, a chi si rivolge ? … interrogativi che hanno trovato risposte, delucidazioni, interpretazioni nelle chiare ed accessibili relazioni della prof.ssa Paola Scarpellini docente dell’Università di Pisa, del dott. Matteo Antonicelli direttore Gal dei Trulli e di Barsento e del dott. Antonio Carbone Portavoce Forum Nazionale Agricoltura sociale.
I relatori, per le proprie competenze ed esperienze sul campo, hanno sottolineato l’essenza dell’ agricoltura sociale quale insieme di attività agricole come terapia per l’inserimento delle persone appartenenti alle fasce deboli (“handicap fisico e psichico, tossicodipendenza, minori in abbandono, detenuti, emigrati …. ”) con scarsa capacità contrattuale nel tessuto socio-economico.
L’Agricoltura, da sempre considerata una famiglia sia per il vincolo parentale degli addetti che per rapporto, lega anche i collaboratori, ovvero una famiglia aperta pronta all’aiuto e sostegno reciproco, quindi più di altre attività è predisposta a comprendere, aiutare i più deboli, aggiungendo all’attività prettamente produttiva una funzione sociale.
La prof. ssa Scarpellini ha evidenziato come la Regione Toscana è stata la prima in Italia a colmare un vuoto con la Legge n. 24/2010, avviando un “progetto regionale sull’agricoltura sociale. Il progetto prevede iniziative di conoscenza rilevazione e, formazione, animazione e messa in rete delle esperienze locali“. Allo stato già 150 soggetti, tra cooperative, imprenditori agricoli, associazioni del Terzo Settore sono impegnati nei vari territori della toscana.
Di qui l’invito anche ai Lions di collaborare nei modi e termini dovuti, a supportare ovunque il nuovo ruolo dell’agricoltura.
Il dott. Matteo Antonicelli ha informato che recentemente la Regione Puglia ha approvato un Programma finalizzato all’ Agricoltura Sociale, con relativi finanziamenti, al momento l’interesse degli imprenditori, cooperative, associazioni è inferiore all’attesa, serve pertanto potenziare la conoscenza ai vari soggetti per coniugare l’attività agricola con la funzione sociale e l’apporto delle associazioni di volontario diventa pertanto importante.
Il dott. Antonio Carbone, nell’evocare una idonea legge nazionale che riveda il ruolo dell’agricoltura nel suo insieme, ha sollecitato quanti “possono“ a farsi promotori di una “nuova economia“ globale e non settoriale, considerato il potenziale apporto della economia – socio agricola ad una interconnessione con quella di altri settori indispensabile per una crescita armonica e duratura delle Comunità “planetarie”.
Al dibattito che è seguito hanno dato un notevole contributo i Lions Antonio Ligorio, Franco Triggiani, Donato Savino, spaziando dal ruolo formativo che l’agricoltura svolge nell’ambito dei rapporti affettivi e di sussidiarietà a quello prettamente economico. E’ stato ricordato il ruolo che l’agricoltura ha svolto nel primo dopo guerra aprendo le “braccia“ ai senza lavori, creando nuovi imprenditori, facendo da supporto alla politica industriale post–bellica e alla crescita socio. economico del Paese.
L’agricoltura sociale potrebbe agevolare gli extra comunitari all’affrancamento dello stato di necessità, assegnando terreni agricoli supportandoli nella formazione, evitando la crescita degli “assistiti”.
Il Padre Dante Leonardi ha parlato della attività della Comunità di recupero sociale “Nuovi Orizzonti“, mentre Padre Ottavio Raimondi, Missionario Comboniano, ha parlato della propria esperienza vissuta a fianco dei meno abbienti.
La dott.ssa Cecilia Posca ha moderato con perizia e signorilità il dibattito.
Numerose le presenze unitamente alle autorità Lionistiche, tra cui il Presidente 2° Circ. Roberto Mastromatteo, il Presidente di Zona Giuseppe Minerva, da segnalare, inoltre, la partecipazione del Past-Governatore Rocco Saltino.
La Presidente del LC Bari Triggiano Marina, prof. ssa Giovanna Valente, nell’introdurre i lavori ha, sottolineato il ruolo della Associazione a favore dei bisognosi e dei … senza voce.
Un’altra sfida è stata lanciata ai Lions … sapremo raccoglierla ?

SAN GREGORIO (1003), MA LA SUA IMMAGINE VIVE ANCORA...

La Congregazione per le Cause dei Santi dichiarerà Gregorio di Narek Dottore della Chiesa

Suo padre, Khosrov, era un arcivescovo. Perse la madre molto presto, così fu educato da suo cugino, Anania di Narek, fondatore del monastero e la scuola del villaggio. 
Quasi tutta la sua vita ha vissuto nei monasteri di Narek (nella Grande Armenia, ora Turchia) dove insegnò presso la scuola monastica.
Fu autore dell'interpretazione mistica del "Cantico dei Cantici" (977) e di numerosi scritti poetici. La sua Poesia è profondamente biblica ed è pervasa di immagini, temi e realtà della storia sacra, distinti con intima, di carattere personale. 
Il suo "Libro delle Lamentazioni" (pubblicato nel 1673 a Marsiglia) fu tradotto in molte lingue e ha svolto un ruolo significativo nello sviluppo della lingua letteraria armena.
Al suo intervento sono attribuiti numerosi miracoli secondo la tradizione orale forse per questa ragione veniva indicato come una sorta di angelo in forma umana.
Il Monastero di Narek fu completamente raso al suolo nel Ventesimo secolo dopo il Genocidio Armeno. 
Nato circa 950 da una famiglia di accademici ecclesiastici, san Gregorio entrò nel Monastero di Narek, sulla sponda sud-est del lago di Van, in giovane età. Poco prima del primo millennio del cristianesimo, il Monastero di Narek era un fiorente centro di apprendimento.
Questi erano i tempi relativamente tranquilli, in cui si sviluppavano l'arte e la creatività prima delle invasioni turche e mongole che ha cambiato la vita per sempre armeno.
Questi erano i tempi relativamente tranquilli, creative prima delle invasioni turche e mongole che ha cambiato la vita per sempre armeno.
Il Libro delle Preghiere è il lavoro dei suoi anni maturi. Lo considerò quale suo ultimo testamento: descrivendo le sue lettere come il suo corpo, il suo messaggio come la sua anima. San Gregorio ha lasciato questo mondo nel 1003, ma la sua voce continua a parlarci.
Scritte poco prima del primo millennio del cristianesimo, le preghiere di san Gregorio di Narek sono da tempo state riconosciute come gemme della letteratura cristiana. San Gregorio ha indicato il suo libro come un'enciclopedia di preghiera per tutti i popoli. Infatti egli sperava che il suo libro sarebbe servito come guida per la preghiera da parte di persone di tutte parti del mondo.
Nelle 95 preghiere di grazia San Gregorio si avvale della potenzialità squisita della lingua armena classica in grado di tradurre i sospiri puri dei cuori affranto e umiliati in un'offerta di parole gradita a Dio.
Il risultato è un edificio di fede durato lungo i secoli, unico nella letteratura cristiana per il suo ricco immaginario, la sua sottile la teologia, la sua erudizione biblica, e allo stesso tempo per l'immediatezza sincera nella comunicazione con Dio.

DA QUADERNI DEL PROF. UMBERTO DI GRAZIA

L'Altra Informazione: Tradizione e Storia


Articolo letto: 12553 volte | Inviato il: 27-11-2007
Cosa ne sappiamo dei Templari?
 
Era l'11 agosto del 2006 quando io e mia moglie (Antonella Fusco) partimmo in direzione sud per andare a Castel del Monte. Dopo oltre 4 ore di viaggio sotto una incessante pioggia arrivammo finalmente ad Andria.

Cosa cercavo?
Non ne avevo la minima idea, ma qualcosa mi spingeva in quella direzione, erano giorni che ovunque mi girassi trovavo l'immagine o un riferimento a Castel del Monte, per giunta proprio in quel periodo avevo dei giorni di ferie da fare, per di più era agosto, l'ottavo mese dell'anno, corrispondente al numero su cui ruota l'intera costruzione, questo per qualcuno può sembrare solo una serie di coincidenze fortuite, per me che cerco risposte, ha un solo nome SINCRONICITA'. Più che un termine a se stante è un vero e proprio linguaggio che ho iniziato a comprendere grazie ai metodi appresi da Umberto Di Grazia.

Aveva da poco smesso di piovere, dopo aver ammirato dall'esterno la maestosità della costruzione ci avviammo verso l'ingresso principale. L'interno non è come uno se lo aspetterebbe, infatti era spoglio praticamente privo di arredamenti, percorremmo il corridoio circolare del piano terra ammirando le geometrie ricche di simbolismi che il monumento racchiude, i marmi diversificati utilizzati per la costruzione, senza però notare nulla di diverso. Passati al piano superiore attraverso le scale a chiocciola i motivi architettonici sembravano replicare quando già visto precedentemente. Solo una cosa non avevamo visto, esistevano infatti delle stanze ricavate dagli spazi interni delle torri a pianta ottagonale ben visibili dall'esterno. le altre erano inaccessibili perché chiuse ai visitatori con dei portoni in legno, probabilmente da quello che ho potuto osservare, vengono utilizzate come magazzino per le attrezzature di pulizia e manutenzione.

Una di queste però non aveva la porta e rimaneva buia, risultava appartata sia all'osservatore che passeggiava nel corridoio principale sia da chi avesse avuto accesso dalle scale di collegamento tra i piani, purtroppo a renderla realmente inaccessibile era il fortissimo e penetrante odore di urina stratificata lasciata da selvaggi visitatori che avevano approfittato dell'intimità che la stanza offriva. Continuai a guardare intorno quando improvvisamente un inaspettato raggio di sole, ormai verso il tramonto, attraversò le nuvole ed in qualche modo illuminò la stanza. Alzai gli occhi e vidi uno spettacolo incredibile, sopra di me impressa sulla volta le luci che entravano dalle feritoie si incrociavano nel buio del soffitto a volta formando una perfetta croce templare. Rimanemmo ad osservarla senza parole, perfino l'odore fino a quel momento fortissimo si era quasi annullato, poi prima che le nuvole oscurassero di nuovo il sole portando via la magia mi ripresi e riuscii a scattare qualche foto, il risultato non rende certo giustizia a quanto osservato ad occhio. E' stato forse frutto del caso che l'esposizione del castello permetteva l'ingresso alla luce del sole con quegli angoli e a quell'ora? E' forse un caso che quei raggi rimbalzassero sui marmi con precisione astronomica. E' ancora un caso che due raggi di sole paralleli per nascita arrivino nello stesso punto girati di 90 gradi. E' un caso che la struttura a volta del soffitto ha fatto si che le estremità della croce fossero più larghe rispetto al centro. E' un caso che ancora le estremità della croce abbiano un taglio netto alle estremità e non sfumato come ci si potrebbe aspettare. Troppe coincidenze non fanno altro che creare una certezza, e cioè che qualcuno ha costruito con estrema maestria il tutto compresa la posizione stessa del castello che risulta essere leggermente asimmetrica rispetto agli assi cardinali.

Fino ad ora si sapeva ad esempio che a mezzogiorno dell'equinozio di autunno, le ombre delle mura raggiungono perfettamente la lunghezza del cortile interno, ed un mese dopo coprono anche l'intera lunghezza delle stanze. Ma se questo meccanismo fosse replicato anche negli altri mesi?

E' risaputo che Federico II, che ebbe molti contatti con la cultura d’oriente, e la simbologia egizia, Castel del monte era ed è un simbolo di conoscenza come dichiarato su pietra dalla rosa scolpita che sovrasta il portone d'ingresso.

N.B.
La luce che ho fotografato era di colore bianco, ma chissà se in un particolare periodo dell'anno il colore di quella croce non fosse rosso come la luce del tramonto, rosso come lo stemma templare sullo sfondo nero della volta...

Di seguito ripropongo le fotografie dove sono stati fermati i punti di rimbalzo della luce.
Il raggio di sole entrava da una feritoia posta sulla scala e si rifletteva sul pianale in marmo per poi proiettarsi verso l'alto vedi foto, l'altro si rifletteva sulla colonna che sosteneva la scala a chiocciola.