Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 20 luglio 2017

TU SEI IL MOTORE CHE FA GIRARE IL MONDO...L'AMORE

presso Ambulatorio Odontoiatrico Nuzzolese.
1 h · Bari ·
Oggi festeggio 23 anni di laurea in #Odontoiatria e Protesi Dentaria ma soprattutto di professione medica dedicata alla #chirurgiaorale, #implantologia, #odontoiatriasociale, #odontoiatrialegale e #odontologiaoforense.
I traguardi raggiunti con i propri sacrifici, le proprie mani e il proprio impegno, hanno sempre un sapore migliore!
Il 20 Luglio 1994 Emilio Nuzzolese conseguiva la laurea in odontoiatria e protesi dentaria, con il massimo dei voti e la lode, presso la facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari.
Auguri anche ai colleghi laureati nello stesso giorno: Dora Iusco (Bari), Anna Colafiglio (Gravina in Puglia), Patrizia Taurisano (Brindisi), Claudio Ventrella (Bari), et al.
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Vanna Carafa
Vanna Carafa Congratulazioni doc. 👍🏻Number one. 😎
Pietro Vitale
Pietro Vitale l'amore è il motore che fa girare il mondo. L'amore risolve tutti i problemi, con Lui non puoi preoccuparti del buio, perchè è luce; non temi il freddo, perchè Tu sei Fuoco; non Ti perdi nel dubbio perchè Tu sei il Motore.... Felicitazioni, caro Amico....con Te siamo tutti al sicuro. A presto...spero..
Gestisci

APPALTI E MAZZETTE....ALL'AQUILA.

Comando Provinciale Carabinieri Bari
 Dalla Sala Stampa

L’AQUILA – BARI.. OPERAZIONE DEI CARABINIERI NELL’AMBITO DELLA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO NEL SETTORE PUBBLICO. ARRESTI PER DIECI PERSONE

Nella mattinata odierna, il Reparto Operativo del Comando Provinciale di L’Aquila, al quale è stato fornita collaborazione anche dal Comando Provinciale di Bari per obiettivi dei Comuni di Bari, Bitonto e Altamura, ha dato corso a dieci ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, notificando, contestualmente, altri cinque provvedimenti di applicazione del divieto temporaneo di esercitare l’attività professionale, su ordine del G.I.P. Giuseppe Romano Gargarella.
I provvedimenti interessano pubblici funzionari, imprenditori e professionisti, residenti nelle province di L’Aquila, Teramo, Pesaro Urbino e Bari, ritenuti a vario titolo responsabili dei reati di concorso in corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, nonché soppressione, distruzione e occultamento di atti veri”.
L’indagine, avviata nel 2016 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di L’Aquila, coordinata dal Procuratore Capo  Michele Renzo e condotta dal P.M. Antonietta Picardi della Procura della Repubblica di L’Aquila, ha riguardato complessivamente 35 soggetti (i restanti indagati in stato di libertà) ed ha messo in luce un serie di condotte poste in essere da alcuni funzionari pubblici, inseriti nel contesto del Segretariato Regionale del MiBACT dell’Abruzzo, che, ricoprendo varie funzioni e ruoli nel contesto dell’assegnazione e controllo sulle opere di restauro successive al sisma del 2009, avrebbero gestito gli appalti della ricostruzione post sisma in maniera clientelare, attribuendo incarichi professionali (alcuni dei quali su scelta dell’amministrazione, altri su loro indicazione operati dalle stesse ditte interessate all’esecuzione delle opere) a parenti ed amici.
Sempre secondo quanto ipotizzato dai Carabinieri, talune ditte si sarebbero garantite l’assegnazione di gare d’appalto con ribassi particolarmente cospicui, ottenendo successivamente il recupero, attraverso il riconoscimento di varianti in corso d’opera. Più in particolare le ditte esecutrici, in accordo con i funzionari, avrebbero avuto modo di recuperare i ribassi, durante lo svolgimento delle opere edili, con le c.d. perizie di variante (riassegnate ad affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara) ovvero grazie a perizie di adeguamento prezzi, con un aumento talvolta anche elevato rispetto all’importo iniziale dei lavori a base d’asta.
Il compenso per i funzionari si sarebbe concretizzato, secondo quanto ricostruito, attraverso l’affidamento di incarichi professionali a parenti e/o amici (le cui parcelle, per altro, proporzionate al valore dei lavori, si arricchivano alla concessione di ciascuna variante) ovvero attraverso l’elargizione di somme in denaro; per taluni procedimenti sarebbe stata, infatti, accertata sia la turbativa della gara per l’assegnazione dei lavori sia il relativo pagamento di somme da parte dell’imprenditore al funzionario compiacente, quale corrispettivo per il buon fine dell’accordo.
Per evitare le prescritte comunicazioni all’ANAC, e, di conseguenza il controllo censorio del Garante, sarebbero state opportunamente concordate di volta in volta, con le ditte, perizie di variante al di sotto del 20% dell’ammontare dei lavori, spacchettando in questo modo l’importo del recupero del ribasso.
Complessivamente poste sotto osservazione dai Carabinieri le procedure relative all’assegnazione ed esecuzione di dodici opere di restauro di altrettanti edifici di interesse storico-culturale.
Di rilievo la procedura inerente le opere di recupero e restauro del Teatro Comunale di L’Aquila, i cui lavori sono attualmente in fase relativamente avanzata.
Contestualmente sono state eseguite le operazioni di acquisizione di tutta la documentazione presente presso l’Ente pubblico, nonché custodita presso ditte, studi professionali e laboratorio analisi, con il sequestro di computer e supporti informatici vari.


domenica 16 luglio 2017

CIO' CHE STA IN ALTO E' COME CIO' CHE STA IN BASSO....

Antonio BOSNA ha condiviso un post sul tuo Diario.
Orizzonti dell' Essere
L'Alto e il Basso
Nella tavola Smeraldina si afferma: "Ciò che sta in Alto è come ciò che sta in Basso,e ciò che sta in Basso è come ciò che sta in Alto.
.

Affermazione che sembra paradossale a tutta prima,poichè nega l'evidenza.
Come si può sostenere,ad esempio, che il Cielo che sta in alto sia uguale alla Terra,che sta in basso?-O come può affermarsi che la cima dell'albero sia eguale alle sue radici?-O come ancora si può dire che l'uomo santo sia eguale al bruto?-E si potrebbero moltiplicare gli esempi di tali evidenti contraddizioni a dismisura.
Osservando però,il dorje,oggetto simbolico nel culto del buddismo tibetano,che corrisponde al nostro scettro regale,così come lo si vede impugnare dai re medievali,la misteriosa frase ermetica assume ben altra luce.
-Il dorje è formato da due coppe contrapposte e unite alla loro base,entrambe sormontate da quattro semicerchi che si dipartono dall'interno delle due coppe che vanno a congiungersi in un punto di un asse : è l'anima di tutto il dorje.
Impugnare un dorje o tenerlo soltanto sul proprio tavolo davanti al proprio orizzonte visivo
,provoca una strana percezione di Unità mista ad un senso di contraddizione.
E' evidente che tale esperienza risulta possibile se la mente è concentrata opportunamente sull'oggetto,il quale funge da semplice supporto per una meditazione di tal genere.
Si potrebbe dire che il dorje sia la sintesi visiva di ciò che viene affermato dalle strane parole della tavola Smeraldina.Infatti,osservandolo in senso verticale dà l'idea di due mondi:l'uno supero,l'altro infero,che sono l'uno la immagine rovesciata dell'altro, collegati internamente dall'asse.
Il pensiero corre al rapporto che vi è nell'essere umano,tra lo stato di veglia e lo stato di sogno.In tutti e due questi stati dell'Essere si hanno esperienze della Realtà,ma in modo diverso: la logica che sostiene le azioni e le rappresentazioni dello stato di veglia,scompare nello stato di sogno,in cui
le immagini si formano in modo alquanto caotico.
Due mondi insomma,di cui l'uno è l'immagine riflessa dell'altro,ma tutti e due legati da un filo invisibile che ne fa due aspetti di un'identica Realtà.
Tale filo invisibile,o asse interno,rappresenta ciò che non è manifesto:il Vuoto,che tra gli gli stati d'essere dell'individuo umano,corrisponde allo stato di sonno profondo,dove non v'è alcuna immagine della realtà fisica,nessun sogno.
E' lo stato trascendentale di cui l'uomo oridinariamente non ha coscienza finchè non ottiene il Risveglio.
Il dorje simbolizza quindi i tre mondi:il trascendentale,l'intermedio,il terrestre.
-2-
Fino a quando non si acquisisce la profonda consapevolezza che:"trenta raggi convergono nel mozzo/ma è il vuoto interno del mozzo l'essenziale della ruota./I vasi son fatti di argilla,/ma è il vuoto interno che fa l'essenza del vaso."(Tao-te-ching 11,1-4),l'Alto e il Basso sono in antagonismo,due termini di una contraddizione.
Quando però si schiude "l'occhio del cuore" si "vede" che tutto è in perenne mutamento,ma anche che esiste una "Legge"che governa i mutamenti e che è al di là degli stessi.
Giungere a tale grado di consapevolezza per l'uomo significa la propria realizzazione;egli conosce in tal modo il proprio Centro ed insediandosi in esso,torna ad essere Re.
Il dorje è simbolo di regalità,cioè dello stato primordiale dell'uomo di cui si è perso il ricordo nel naufragio dell'esistenza ordinaria materializzata.
L'uomo distratto dalle cure della vita di ogni giorno,vittima di false rappresentazioni della Realtà,create dai sensi e dai sentimenti non governati dall'Intelletto,da non cofondersi con la ragione
discorsiva,non sa più di tale sua proprietà regale e va incontro ad ogni danno.
Desideri,emozioni,sentimenti,volontà,memoria e ragione,elementi tutti che costituiscono l'individuo
umano,hanno ciascuno la propria ragion d'essere nell'esperienza di vita,ma hanno bisogno di essere in armonia l'uno con l'altro secondo un ordinamento che solo l'Intelletto(lo Spirito)può generare.
Se uno di essi prevale sugli altri si determina una visione unilaterale,quindi non vera,della Realtà:allora ciò che sta in Alto non ha niente a che vedere con ciò che sta in Basso.
Se osserviamo il dorje in senso orizzontale,balza evidente agli occhi che i due mondi rappresentati dalle due cupole contrapposte,si equivalgono e trovano entrambi ragion d'essere dall'asse invisibile che li unisce internamente.
Il significato della "coicidentia oppositorum" è nell'Unità che trascende gli stessi.
Nelle società umane gli interessi dei singoli sono quasi sempre in opposizione e in antagonismo.L'arte del buon governo non consiste nel moltiplicare le leggi e i divieti,ma nel tradurre nella vita pratica due antichi principi del diritto romano classico:"Neminem laedere"(non far del male a nessuno);"cuisque suum tribuere"(dare a ciascuno il suo).
Il senso vero di tali principi giuridici riposa su di un insegnamento sapienziale che proviene dal mondo
arcaico e che è rinvenibile in molte tradizioni spirituali del pianeta.
Per poter realizzare la pace nella società umana,realizzando l'equilibrio tra gli opposti,è necessario promuovere un'azione educativa dei singoli volta a realizzare gli elementi della struttura originaria dell'uomo:la calma profonda e la limpidezza di pensiero per mezzo dei quali si giunge all'esperienza
trascendentale del "Vuoto"che equivale alla conoscenza del vero Io e della Realtà Totale in cui l'Alto e il Basso coincidono.
In tal modo ognuno potrà conoscere la propria vocazione,smettendo di cercare questo e quello per affermarsi ad ogni costo nella società,ma occupando il posto che naturalmente gli spetta,realizzerà l'equilibrio tra gli interessi in conflitto.
-3-
L'individuo che realizza la sua vera natura è quindi colui che diviene Re,cioè Signore di se stesso.
Egli al momento giusto sa ritirarsi;il suo è un agire puro in cui non ricerca i frutti delle proprie azioni.
Senza interesse ad affermare il suo piccolo io,nel distacco "umiliando se stesso"fa rifluire sul mondo l'azione del Principio.
"Ciò che sta in Alto è eguale a ciò che sta in Basso e ciò che sta in Basso è eguale a ciò che sta in Alto"tale frase enigmatica per il comune modo di intendere la Realtà,acquista la sua trasparenza,comunicando il suo più intimo significato,solo nell'azione regale che supera ogni dualismo.
Non sembra forse un paradosso che Colui che è il Re per eccellenza,il Cristo,nasca in una mangiatoia di animali?-"...al vedere la stella,essi provarono una grandissima gioia.Entrati nella casa
videro il Bambino con Maria Sua Madre,e prostatisi Lo adorarono.Poi aprirono i loro scrigni e Gli offrirono in dono:oro,incenso e mirra"(Matteo2,10-11).
-per aspera ad astra,Antonio Bosna.-
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