Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 21 gennaio 2017

....NON TANTO PER CONDANNARE IL FASCISMO MA, QUANTO PER DIFENDERE L'ANTIFASCISMO.



Da: Alessandro Mezzano [mailto:sandromezz@gmail.com]
Inviato: venerdì 20 gennaio 2017 20:56
Oggetto: Piazzale Loreto, la vergogna

Piazzale Loreto, la vergogna

( 20-01-17 )
 Questa sera il programma TV “RAI Storia” che tenta ultimamente di giustificare le azioni dei partigiani, in grandissima parte comunisti asserviti alla Russia di Stalin, ha proposto una interpretazione ideologica, ipocrita, cinica e soprattutto FALSA degli avvenimenti di Piazzale Loreto dove avvenne lo sconcio del vilipendio feroce, bestiale e disumano dei cadaveri di Mussolini, di Claretta Petacci e di alcuni gerarchi Fascisti fucilati senza processo e senza alcuna giustificazione legittima.
E’ l’ennesimo tentativo di dare una parvenza di giustificazione storica ad una resistenza che, seguendo le consuetudini e le direttive politiche di un P.C.I. asservito a Stalin di cui Togliatti è stato il cinico maggiordomo servile, ha torturato, stuprato ed assassinato fascisti o presunti tali come le cronache, i libri storici e gli atti delle procure della repubblica hanno bene documentato.
Ricordiamo i repubblichini crocifissi, evirati, con le mostrine conficcate negli occhi cosí come le ausiliarie stuprate torturate e lapidate, ma “RAI storia” ha definito tutto ció “ la fine del regime” come se fosse una prassi naturale ed accettabile per passare da una fase storica ad un’altra.
Non stupisce se si pensa che questi giornalisti sono gli eredi naturali di quei partigiani, anche se da allora sono passati piú di 70 anni che evidentemente non sono serviti a diluire l’odio, la ferocia ed il cinismo con l’aggiunta di una buona dose di falsitá e di ipocrisia !
Dimenticano quei giornalisti di segnalare che il P.C.I. di allora, egemone nella resistenza, era, come abbiamo detto, la “longa manu” del comunismo Staliniano il quale, in TUTTE le nazioni in cui prese il potere trucidó, torturó, ed eliminó ogni avversario politico, ed eresse muri e filo spinato per impedire la fuga dei cittadini spaventati ed oppressi ..!!
Dimenticano quei giornalisti di segnalare che l’opinione degli stranieri sulla guerra civile, sulla resistenza e su ció che accadde in  Italia dopo il 25 Aprile 1945 è molto diversa dalla loro e che basterebbe leggere le opinioni espresse nei diari di Churcill, Montgomery o Eisenhawer per conoscerne la condanna senza appello:
D’altronde la definizione di «macelleria messicana» a proposito di piazzale Loreto non fu coniata da un pubblicista di destra, ma da uno dei capi più rispettati della Resistenza, Ferruccio Parri.
La nostra opinione è che le istituzioni vedono e temono il giudizio della storia e degli storici seppure non Fascisti ( vedi Pansa ) e vedono e temono una adesione giovanile e quindi NON reducistica agli ideali del fascismo interpretato in chiave moderna, che rischia di sgretolare il loro potere che, privo di vere motivazioni, si fonda ancora e solamente sul mito della resistenza che sta invece dimostrando di essere appunto solo un mito
Ed ecco la rabbiosa quanto miserabile ed inutile azione di propaganda non tanto per condannare il Fascismo quanto per difendere l’antifascismo.
NO PASARAN …!!

Alessandro Mezzano



lunedì 16 gennaio 2017

....MILLE E UNA NOTTE: ECCO SU TE ALEPPO PROFUMATO...

Agli Armeni di Aleppo

versi di Carlo Coppola
Carlo Coppola, Kegham J. Boloyan, Cosma Cafueri
E il turco si scaglia ancora
contro le Nostre Case!
100 anni e uno e due …
Spazza le ossa dei nostri martiri
Sgrana e macella la melagrana rossa
perché effonda altro sangue. 
100 anni e uno e due...
La mezzaluna stellata 
Vuol soverchiare il sacro Ararat. 
100 anni e uno e due…
Fin qui mi ha seguito il pugnale del sultano,
fin sotto le mura di Aleppo,  
nel caravanserraglio mi rincorre il perfido
che prima baciava la mia mano non potendo tagliarla.
100 anni e uno e due…

Mi rincorre lo sgherro, è dietro di me, 
afferra la mia cintola pendente,
un colpo leggiero, riprendo la corsa,
non arriva la voce alla mia gola,
si ferma alla pancia, poi alle gambe. 

Tutto è deserto, la polvere entra nelle scarpe.
Due mucchi di terra 
e tra loro un bimbo che dorme.
Ci sono i suoi genitori sotto quei mucchi,
li ha sepolti egli stesso, a mani nude
e dorme lì accucciato 
per non sentire freddo.

Poco più avanti un altro bambino si attacca alla madre,
ha pochi mesi - l’età di mio figlio -
capelli biondi coprono appena la sua piccola testa.
E’ attaccato alla donna senza un pianto
rantola solo “Zizik”, “Zizik” … 
ma lei con seno proteso non risponde più.

Poco più avanti due bimbe,
scavano con le mani per riparare un’anziana. 
La bimba più grande l’ho riconosciuta 
si chiama Agavni, è la figlia dello scalpellino, 
un cane magro, cui si possono contare tutte le ossa, 
le contende un pezzo di farina impastata preso chissà dove. 

E dopo questa visione il Signore mi disse:
«Figlio di uomo, queste ossa potrebbero rivivere?»  E io risposi:
--- Ossa secche, ascoltate la Parola! io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete;  metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi della carne, vi coprirò di pelle,  metterò in voi lo spirito, e rivivrete.

Ecco su te Aleppo profumata, 
da mille saponi e mille incensi,
si compie la Parola.