Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

sabato 12 novembre 2016

BARI:DODICESIMA EDIZIONE DEL CADUCEO D'ORO

Dott. Pietro VITALE
Giornalista e scrittore
Direttore editoriale del blog International:
www.legestadellacavalleria.blogspot.com

IL CADUCEO D’ORO dodicesima edizione
L’innovazione sostenibile
Bari-Palese-Sala Polifunzionale Quartier Generale 3^ Regione Aerea
Il farmaco e le sfide per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale
Oggi, sabato 12 novembre 2016 alle ore 15.00, si è svolto una tavola rotonda per il futuro del farmaco… dei farmacisti dell’Ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari e Barletta-Andria e Trani.
Apertura dei lavori:
Sen. Dott.Luigi d’AMBROSIO LETTIERI(Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Barletta.Andria.Trani
Sono intervenuti:
Dott. Michele EMILIANO (Presidente della Regione Puglia, Assessore alla Sanità)
Dott. Antonio GAUDIOSO (Segretario Generale Cittadinanzattiva)
On. Dott. Andrea MANDELLI (Presidente della FOFI)
Dott. Luca PANI (Direttore Generale dell’AIFA)
Dott. Massimo SCACCABAROZZI (Presidente Farmaindustria)
Modera:
Dott. Attilio ROMITA (Giornalista) RAI Caporedattore TGR Pugllia)
Conclusioni:
Dott.ssa Beatrice LORENZIN (Ministro della Salute)
Ore 19.00
Consegna del Caduceo d’oro 2016 e delle benemerenze di anzianità e saluto aai nuovi iscritti.
Svolgimento parziale…
Si scrive innovazione, si legge sostenibilità: due parole chiave, facce della stessa medaglia, che caratterizzano la sfida più dura e urgente per immediato futuro del nostro servizio sanitario nazionale e dell’intero pianeta sanità nella società globale, in un’ottica di equità, universalità e solidarietà….
Uno stralcio del Codice Deontologico del Farmacista:
Farmaci equivalenti:
D.L. Maggio 2005, n. 87 convertito nella legge 26 luglio 2005 n. 149
Art. 1 Il farmacista, al quale venga presenta una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco appartenente alla classe di cui alla lettera C) del comma 10 dell’articolo 8 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dalle legge 30 dicembre 2004, n. 311, è obbligato sulla base della sua specifica competenza professionale ad informare il paziente dell’eventuale presenza in commercio di medicinali aventi uguale composizione in principi atttivi…L’articolo continua e si conclude sul mio blog International.
Il Direttore Dott. Pietro VITALE, il Rettore dell'Università degli Studi di Bari: Dott. Antonio Felice URICCHIO,  nella foto professionisti presenti alla 12^ Edizione del Caduceo d'Oro.


Svolgimento parziale…
Si scrive innovazione, si legge sostenibilità: due parole chiave, facce della stessa medaglia, che caratterizzano la sfida più dura e urgente per immediato futuro del nostro servizio sanitario nazionale e dell’intero pianeta sanità nella società globale, in un’ottica di equità, universalità e solidarietà….
Uno stralcio del Codice Deontologico del Farmacista:
Farmaci equivalenti:
 D.L. Maggio 2005, n. 87 convertito nella legge 26 luglio 2005 n. 149
Art. 1 Il farmacista, al quale venga presenta una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco appartenente alla classe di cui alla lettera C) del comma 10 dell’articolo 8 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dalle legge 30 dicembre 2004, n. 311, è obbligato sulla base della sua specifica competenza professionale ad informare il paziente dell’eventuale presenza in commercio di medicinali aventi  uguale composizione in principi atttivi…L’articolo continua e si conclude sul mio blog International.




Commenti
Pietro Vitale
.

BARI:DODICESIMA EDIZIONE DEL CADUCEO D'ORO

Dott. Pietro VITALE
Giornalista e scrittore
Direttore editoriale del blog International:
www.legestadellacavalleria.blogspot.com

IL CADUCEO D’ORO dodicesima edizione
L’innovazione sostenibile
Bari-Palese-Sala Polifunzionale Quartier Generale 3^ Regione Aerea
Il farmaco e le sfide per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale
Oggi, sabato 12 novembre 2016 alle ore 15.00, si è svolto una tavola rotonda per il futuro del farmaco… dei farmacisti dell’Ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari e Barletta-Andria e Trani.
Apertura dei lavori:
Sen. Dott.Luigi d’AMBROSIO LETTIERI(Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Barletta.Andria.Trani
Sono intervenuti:
Dott. Michele EMILIANO (Presidente della Regione Puglia, Assessore alla Sanità)
Dott. Antonio GAUDIOSO (Segretario Generale Cittadinanzattiva)
On. Dott. Andrea MANDELLI (Presidente della FOFI)
Dott. Luca PANI (Direttore Generale dell’AIFA)
Dott. Massimo SCACCABAROZZI (Presidente Farmaindustria)
Modera:
Dott. Attilio ROMITA (Giornalista) RAI Caporedattore TGR Pugllia)
Conclusioni:
Dott.ssa Beatrice LORENZIN (Ministro della Salute)
Ore 19.00
Consegna del Caduceo d’oro 2016 e delle benemerenze di anzianità e saluto aai nuovi iscritti.
Svolgimento parziale…
Si scrive innovazione, si legge sostenibilità: due parole chiave, facce della stessa medaglia, che caratterizzano la sfida più dura e urgente per immediato futuro del nostro servizio sanitario nazionale e dell’intero pianeta sanità nella società globale, in un’ottica di equità, universalità e solidarietà….
Uno stralcio del Codice Deontologico del Farmacista:
Farmaci equivalenti:
D.L. Maggio 2005, n. 87 convertito nella legge 26 luglio 2005 n. 149
Art. 1 Il farmacista, al quale venga presenta una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco appartenente alla classe di cui alla lettera C) del comma 10 dell’articolo 8 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dalle legge 30 dicembre 2004, n. 311, è obbligato sulla base della sua specifica competenza professionale ad informare il paziente dell’eventuale presenza in commercio di medicinali aventi uguale composizione in principi atttivi…L’articolo continua e si conclude sul mio blog International.
Il Direttore Dott. Pietro VITALE, il Rettore dell'Università degli Studi di Bari: Dott. Antonio Felice URICCHIO,  nella foto professionisti presenti alla 12^ Edizione del Caduceo d'Oro.


Svolgimento parziale…
Si scrive innovazione, si legge sostenibilità: due parole chiave, facce della stessa medaglia, che caratterizzano la sfida più dura e urgente per immediato futuro del nostro servizio sanitario nazionale e dell’intero pianeta sanità nella società globale, in un’ottica di equità, universalità e solidarietà….
Uno stralcio del Codice Deontologico del Farmacista:
Farmaci equivalenti:
 D.L. Maggio 2005, n. 87 convertito nella legge 26 luglio 2005 n. 149
Art. 1 Il farmacista, al quale venga presenta una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco appartenente alla classe di cui alla lettera C) del comma 10 dell’articolo 8 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dalle legge 30 dicembre 2004, n. 311, è obbligato sulla base della sua specifica competenza professionale ad informare il paziente dell’eventuale presenza in commercio di medicinali aventi  uguale composizione in principi atttivi…L’articolo continua e si conclude sul mio blog International.




Commenti
Pietro Vitale
.

giovedì 10 novembre 2016

BOLLO AUTO PER LE AUTO E MOTO ULTRAVENTENNALI

Bollo auto ultraventennali, ecco il testo dell’emendamento

7 novembre, 2016 | Redazione
Bollo auto storiche
Bollo auto storiche
Visto l’articolo che abbiamo pubblicato il 7 novembre 2016 sul bollo auto per le auto d’epoca ultraventennali, per capire un po’ meglio di cosa si tratta, qui sotto potete trovare il testo completo dell’emendamento, ricavato dal sito della Camera dei Deputati. Ringraziamo il RIVS (Registro italiano veicoli storici) per la segnalazione. La prima cosa che salta all’occhio è la previsione di una certificazione da parte dell’Asi.




Art. 63.
(Tasse automobilistiche per particolari categorie di veicoli).
1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall’anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. L’esenzione è subordinata alla certificazione rilasciata dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI) e per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), di cui al comma 3 che segue, stesso articolo. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell’anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall’ASI, per i motoveicoli anche dall’FMI, un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.
2. L’esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.




3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati previo esame di ogni esemplare, con propria determinazione dall’ASI e, per i motoveicoli, anche dall’F.M.I. mediante rilascio di idoneo certificato attestante il particolare interesse storico e collezionistico dello stesso.
4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di euro 75,00 per gli autoveicoli e di euro 35,00 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l’accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l’imposta provinciale di trascrizione è fissata in euro 51,64 per gli autoveicoli ed in euro 25,82 per i motoveicoli».
8-ter. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare il entro il 30 marzo 2016, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono disposte variazioni delle aliquote di imposta e riduzioni della misura delle agevolazioni e delle detrazioni vigenti tali da assicurare la copertura degli oneri delle disposizioni di cui al comma 9, pari a 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017, ferma restando la necessaria tutela, costituzionalmente garantita, dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute, prevedendo un limite di reddito sotto il quale non si applica la riduzione delle spese fiscali.
Per trovare tutti gli emendamenti potete cliccare a questo link che rimanda al sito della Camera.






Tag:

1 commento

  1. Giuseppe scrive:
    L’ennesima tappa di un percorso dominato da caos, incompetenza e interessi associativi. Nulla che abbia a che fare con gli interessi degli appassionati. In soldoni sarebbe una mezza rivincita, subordinata come sempre all’iscrizione al monopolio Asi, per le ventennali. Ma sarebbe una grande sconfitta per le trentennali, che perderebbero l’esenzione automatica in favore di una subordinata….al business Asi……

Lascia un commento

CONVEGNO NAZIONALE DEL ROTARY CLUB BARI ALTO-TERRA DEI PEUCETI

Gianluca Di Cosmo presso Aula Magna - Palazzo Ateneo.
5 h · Bari
24 / 25.11.2016 – V Convegno Nazionale
“Sicurezza, Legalità e Sviluppo: Economia Globalizzata, Terrorismo e Interesse Nazionale”
-Organizzazione:
Associazione Apulia O.N.L.U.S. in collaborazione con:
Università degli Studi Di Bari “Aldo Moro” Osservatorio Balcanico Associazione Ex Allievi della Scuola Militare Nunziatella-Puglia Devolution Club
-Partnership:
Rotary Club Bari Alto "Terra dei Peuceti"
Ministero della Difesa
Regione Puglia
Città Metropolitana di Bari
Comune di Bari
ADEC (Associazione Docenti Universitari della Disciplina Giuridica del Fenomeno Religioso)
Croce Rossa Italiana Comitato di Bari
Ordine degli Avvocati - Bari
Ordine dei Giornalisti Consiglio Regionale della Puglia
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Dipartimento di Giurisprudenza Centro di Ricerca “Renato Baccari”

-Crediti Formativi per:
Avvocati (n. 10), Giornalisti (n. 7), Studenti di Giurisprudenza (n. 0,50 per giornata), Studenti di Scienze Politiche (n. 0,25 per giornata)

mercoledì 9 novembre 2016

...IL CALENDARIO ANNUALE DEI CARABINIERI E' DIVENUTO UN OGGETTO DI "CULTO"....

 Dal Comando Provinciale Carabinieri Bari
Sala Stampa

Presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda 2017 dell’Arma dei Carabinieri

Questa mattina, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, sono stati presentati il Calendario Storico e l’Agenda 2017 dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette.
In analogia, presso la sede del Comando  Provinciale di Bari, il  Col. Vincenzo Molinese, ha illustrato,  agli organi di informazione locali, con una conferenza stampa, i contenuti e le tematiche trattate nelle due opere, ideate e realizzate sotto la  direzione artistica di Silvia di Paolo.
Il Calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto  una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 10.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo), indice sia dell’affetto di cui gode la Benemerita, sia del valore dei suoi contenuti, che ne fanno un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d’Italia.
La pubblicazione ha una rilevanza particolare per la famiglia dell’Arma, costituendo motivo di coesione attorno a un oggetto semplice eppure significativo, poiché ispirato ai valori nei quali si riconosce ogni carabiniere, da un capo all’altro d’Italia.
Il tema del Calendario 2017 è incentrato sui “Simboli dell’Arma”, che sono la rappresentazione visiva dell’essenza dell’Istituzione. Essi si susseguono nelle tavole mostrandoci i diversi stili con cui l’arte grafica si è evoluta nel tempo, a partire dall’anno di fondazione dei Carabinieri, il 1814.
L’Agenda 2017, in un formato moderno e funzionale e con l’inserto dedicato alla “Musica nell’Arma”, ci presenta un dettagliato excursus storico sui complessi musicali dell’Arma, dalla mitica Banda alle varie Fanfare.
Nella cerimonia a Roma hanno parlato sul palco, con Giletti, il critico d’arte Philippe Louis Daverio, il grafico Armando Milani e il Direttore - Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro.
La conferenza stampa convocata a Bari è iniziata con la proiezione di un primo video di presentazione del Calendario e l’illustrazione commentata delle tavole del calendario.
L’evento è andato avanti con la proiezione di un video sull’Agenda, il cui testo introduttivo è firmato da Sir Antonio Pappano, Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia.
Inoltre è stato richiamato l’intervento del Comandante Generale Tullio Del Sette che  evidenziato il rinnovamento “estetico e funzionale” della nuova agenda, con uno “stile moderno, attento alle innovazioni tecnologiche”, per la prima volta  disponibile anche in lingua inglese.
Il Comandante Generale è poi passato a descrivere il calendario, che anche quest’anno è “…frutto di una accurata e innovativa ricerca estetica su aspetti culturali che uniscono l’attenzione alla Storia dell’Arte ai segni distintivi e alla storia dell’Arma”, sottolineando il richiamo “ai valori morali che da sempre sostengono e contraddistinguono la sua opera al servizio delle nostre comunità, di ogni cittadino e specie di chi ha più bisogno. Valori che devono essere perpetuati e riaffermati nel tempo perché costituiscono la base morale di un modo di sentire fondante e insopprimibile, che fa dell’Arma una forza coesa, affidabile ed efficiente”, un’istituzione “…moderna e dinamica, protesa al futuro che guarda con giustificato ottimismo e rinnovato vigore”.




lunedì 7 novembre 2016

....CONTRIBUTO PER IL FUTURO DELL'ITALIA, CHE DOVREBBE TENERE LONTANO OGNI PREGIUDIZIO....POLITICO



               REFERENDUM  COSTITUZIONALE   
          Il pensiero del giurista Sabino Cassese        
        di Antonio  Laurenzano
Conto alla rovescia per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Entra nel vivo il dibattito sulla controversa riforma della Costituzione. Giornali e televisione impegnati da giorni a dare voce agli  esponenti del “sì” e del “no” per conoscerne le rispettive ragioni. Nelle piazze sono in azione i comitati referendari per catturare, con manifestazioni a volte folcloristiche e improvvisate, il voto degli indecisi. In discussione la riforma costituzionale, un tema di grande rilevanza per il futuro dell’Italia che dovrebbe tenere lontano ogni pregiudizio politico, ogni polemica partitica, ogni riserva sull’azione del governo. Ma così non è, con il rischio di trasformare il voto popolare in un sondaggio di opinione sull’attuale governance del Paese e sul suo premier. Un redde rationem preelettorale alimentato da un ostruzionismo populista, da misere schermaglie personali e dallo spirito di rivalsa dei dinosauri della politica nostrana che non vogliono arrendersi al nuovo che avanza in una realtà socio-economica, ma anche storica,  che non è più quella dei Padri costituenti.
Particolarmente significativa sul tema l’intervista rilasciata da Sabino Cassese, giurista e accademico, giudice emerito della Corte costituzionale. Una voce fuori dal coro per l’originalità del pensiero e l’obiettività delle tesi. Perentoria l’affermazione di apertura: “Giuste le modifiche alla Carta, nessun rischio autoritario!”.  Perché riformare la Costituzione? “L’esigenza di riforma è stata avvertita circa quarant’anni fa. Sono stati fatti molti tentativi, tutti abortiti. La ragione sta nel mutamento del contesto istituzionale generale. Nel 1947, quando la Costituzione fu approvata, non esisteva l’Unione europea e non si era neppure avviata la globalizzazione. Oggi governi e parlamenti nazionali debbono rispettare standard sovranazionali.  Il mondo è cambiato.”
Nodo centrale del dibattito è il superamento del bicameralismo. “Le migliori menti tra i costituenti, dichiara Cassese, erano favorevoli al monocameralismo o a un bicameralismo differenziato. L’esperienza concreta ha mostrato che le due camere hanno operato come un doppione, con maggioranze simili. La funzione di riequilibrio, di bilanciamento, di condizionamento che si vorrebbe svolta dalla doppia rappresentanza è molto meglio svolta oggi dal Parlamento europeo e dai consigli regionali. La semplificazione del procedimento legislativo ordinario consentirà anche di evitare l’abuso della decretazione d’urgenza e di rimettere su basi più corrette il rapporto tra governo e Parlamento”.  
E’ anche una questione di contenimento dei costi delle istituzioni? “Quello della riduzione dei costi diretti non è l’argomento principale a favore della riforma costituzionale. Lo è piuttosto la riduzione dei costi indiretti , quelli che paghiamo per la lentezza del procedimento legislativo con due camere-doppione”.
Sull’accentramento di molte materie sottratte alle Regioni, nodo centrale del dibatto in corso, questa l’opinione del giurista Cassese. “Il punto di partenza non è solo la riforma del Titolo quinto della seconda parte della Costituzione, fatta nel 2001, bensì anche la giurisprudenza quindicennale della Consulta su tale riforma. Ora, la Corte, dinanzi alle violazioni costituzionali delle Regioni, ha dovuto fortemente contenere l’espansione regionale in aree di interesse nazionale e ridefinire i confini relativi alle materie sulle quali legislazione regionale e legislazione nazionale concorrono. La riforma del 2001 operò una scelta, quella di eliminare le materie di legislazione concorrente: lo Stato adotta le norme generali e comuni, le Regioni quelle differenziate e locali. L’esperienza ha poi mostrato che alcune materie erano state trasferite alle Regioni senza considerare il loro carattere nazionale, con conseguenti conflitti istituzionali. La riforma 2016 ridefinisce la linea di confine tra centro e periferia anche sulla base dell’esperienza degli ultimi quindi anni.”
E l’allarme democratico lanciato da alcuni costituzionalisti e da alcune forze politiche? “La riforma costituzionale riguarda due punti del sistema costituzionale: Senato e Regioni. Non tocca il sistema parlamentare, che rimane immutato.  Né tocca il sistema elettorale, che è rimesso a una legge ordinaria. Non si può giudicare la riforma costituzionale prendendo in esame qualcosa che è estraneo ad essa!”
Il giudizio finale di Sabino Cassese sulla riforma costituzionale non ammette dubbi. “Gli oppositori evocano pericoli autoritari che mi paiono inesistenti. Riaffiorano il timore del tiranno e la preoccupazione per il sistema parlamentare. Si mettono insieme lo stile decisionista del governo con la riforma costituzionale, che sono due cose diverse. Se va giudicata la riforma costituzionale in quanto tale, penso che l’abbandono del bicameralismo perfetto o paritario, già auspicato da molti costituenti, e più volte proposto nel lungo processo più che trentennale di discussione sulla Costituzione, sia da approvare”.
Parole chiare, fuori da ogni interesse di bottega, espressione di grande saggezza giuridica. Un approccio di alto profilo per un appello alla libertà di pensiero che dovrà accompagnare in cabina ogni elettore il  4 dicembre chiamato a esprimersi su una importante riforma attesa da tempo, ma non sul Governo e sulla legge elettorale. Un voto contro l’immobilismo istituzionale per un Paese che vuole cambiare. Il responso uscirà dalle urne.