Ordini Cavallereschi Crucesignati

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venerdì 7 dicembre 2012

CERIMONA AL SACRARIO DEI CADUTI D'OLTREMARE, BARI

Carissimo dott. Pietro VITALE,  Come da accordi ti invio  alcune notizie ed articolo sulla carimonia in oggetto. Cordiali saluti Donato Marasco
P.S. le foto mi sono state lasciate da Adam Smulevich - twitter @asmulevichmoked che le ha pubblicate su moked/מוקד il portale dell'ebraismo italiano 04/12/2012.
Onori ad un Artigliere italiano di origine ebraica. Domani, martedì 4 dicembre 2012, presso il Sacrario Caduti d’Oltremare si terrà la cerimonia di traslazione delle spoglie del soldato di religione ebraica Cesare Mieli di Roma, classe 1887, caduto nella Prima Guerra Mondiale, a Valona; in Albania era un soldato del 13^ Artiglieria C.C. DI resti, che finora sono stati ospitati in un colombaio del chiostro, saranno trasferiti in una tomba a terra nel parco all’interno del Sacrario. Alla cerimonia, che avrà inizio alle ore 12.00, interverranno il Rabbino Capo di Roma, altre autorità religiose ebraiche ed i parenti del caduto. Renderà gli onori una rappresentanza del Presidio. La traslazione intende rispettare il principio della religione ebraica che esige la sepoltura in una tomba a terra. Con preghiera di sollecita cortese pubblicazione e con i più sentiti ringraziamenti. Ieri, martedì 4 dicembre 2012, presso il Sacrario Caduti d’Oltremare si è svolta la cerimonia di traslazione delle spoglie del soldato di religione ebraica Cesare Mieli di Roma, classe 1887, caduto nella Prima Guerra Mondiale, a Valona. I resti, che erano stati ospitati in un colombaio del chiostro, sono stati  trasferiti in una tomba a terra nel parco all’interno del Sacrario. Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, atteso per le ore 11.45, è giunto in anticipo (ore 11.00 circa) presso il Sacrario è stato ricevuto dal sottoscritto che ha provveduto a “fare gli onori di casa” facendo visitare il Sacrario ed illustrandone la sua storia. Alle ore 11.45 sono affluite presso il Sacrario le autorità religiose ebraiche pugliesi, i parenti del caduto e la rappresentanza militare del Presidio che al passaggio dei resti mortali ha reso omaggio al caduto. Ad assistere alla cerimonia erano presenti il Capo di Stato Maggiore del C.M.E. “Puglia” Col. Tricarico, il Vice Comandante della Brigata “Pinerolo” Col. Motolese di Bari. Inoltre era presente una rappresentanza dell’A.N.ART.I di Bari che aveva, alle ore 09.00, deposto una corona in onore dei caduti per la festa della Patrona dell’Arma  S. Barbara. La partecipazione dell’Associazione d’Arma è stata particolarmente gradita dal Rabbino Capo in quanto il Caduto apparteneva all’Arma di Artiglieria. Ha preso parte alla cerimonia il Decano dei giornalisti pugliesi Dott. Gustavo Delgado. La cerimonia, che è iniziata alle ore 12.00, si è svolta secondo le seguenti fasi: rimozione della lapide, prelievo dell’urna da parte del personale del Sacrario e momento di raccoglimento sotto il colonnato saluto di benvenuto e commemorazione da parte del sottoscritto; breve allocuzione del Dott. Di Segni del Caduto Cesare Mieli e ringraziamento a coloro che hanno reso possibile grazie ad uno sforzo congiunto l’ultima dimora della salma del soldato di religione ebraica. In particolare ha ringraziato il Ministero della Difesa, il Commissario Generale di Onorcaduti di Roma, il Direttore, tutto il personale militare e civile dipendente del Sacrario e le autorità militari e civili convenute; processione, recita di preghiere e traslazione della salma verso la tomba a terra all’interno del parco sepoltura con chiusura della tomba a terra preceduta da preghiere e salmi di rito ebraico.
Al termine del rito funebre, il Rabbino Capo di Roma ha ringraziato tutti i convenuti e  il personale militare del picchetto. Il Direttore Ten. Col. Marasco Donato accompagnato tutti i convenuti, le autorità religiose ebraiche ed i parenti del Caduto ad una visita del museo e del Sacrario.
Nel momento del commiato, il Dott. Di Segni ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta che è stata superiore alle sue aspettative . I parenti del Caduto hanno manifestato l’intenzione di ritornare annualmente presso il Sacrario moked/מוקד il portale dell'ebraismo italiano 04/12/2012 - 20 כסלו 5773  
“Che il ricordo dei caduti ci aiuti a costruire una società migliore fondato sul rispetto, la giustizia e la pace”. Le parole del rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, solennemente trascritte sul libro degli ospiti, danno il senso di un cerchio di memoria sul contributo ebraico alla costruzione di un'Italia libera e democratica, un impegno talvolta profuso a prezzo del sangue, che si è idealmente chiuso questa mattina a Bari, al sacrario militare che commemora i caduti d'Oltremare, con la traslazione dei resti di Cesare Mieli – morto in divisa nel 1918, poco più che 30enne, in Albania – dal loculo dove erano ospitati all'apposita area fatta realizzare nel parco conformemente alla prescrizione ebraica che vieta forme di sepoltura a muro. La traslazione è stata autorizzata in seguito all'accoglimento della richiesta da parte del ministero della Difesa (Commissariato generale onoranze caduti di guerra) e con il sostegno dell'Onorcaduti di Roma nelle figure, tra gli altri, del generale corpo d'armata Barbato, del colonnello D'Andrea e del tenente colonnello Scarpone. “Onorando la figura di Cesare Mieli onoriamo la figura di tutti gli italiani. Mai potrà venir meno la riconoscenza e la doverosa ammirazione – ha affermato il tenente colonnello Donato Marasco, direttore del sacrario – verso tutti coloro che hanno donato la vita per la patria. Gli ebrei che hanno servito il paese in divisa sono stati moltissimi”. Ad assistere alla cerimonia, apertasi con la recitazione di alcuni salmi, discendenti di Mieli giunti da Roma fino alla quarta generazione, un gruppo di ebrei pugliesi e varie autorità militari tra cui il capo di Stato maggiore del comando della Regione Puglia, colonnello Giuseppe Maria Giovanni Tricarico.  Adam Smulevich - twitter @asmulevichmoked