Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 19 novembre 2009

I LIONS DISTRETTO 108 AB - CERIMONIA SACRARIO DI BARI -

Il bollettino delle nostre riunioni l’addetto stampa: Pietro Vitale
Lions, Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644

“ Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto: nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo, nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile.
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura.” ( Walt Whitman - “Continuità” )

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“Solo per servire”
D.G. Licia Bitritto Polignano

Sacrario dei Caduti d’Oltremare. Bari, 15 novembre 2009

Cari amici, in qualità di giornalista e corrispondente stampa del Blog International (corpomilitaresmom.blogspot.com) Vi commento questa domenica di splendido sole, all’interno del Sacrario dei Caduti. Preciso, cari amici, che l’evento del Sacrario è stato meticolosamente organizzato dal Lions Presidente Giuseppe PANARO, L.C. Bari Svevo. Desidero ringraziare il Lions Ten. Col. Pasquale AMODIO, Direttore del Sacrario, che ha permesso a tutti noi di trascorrere insieme una emozionante giornata per ricordare i Caduti e i dispersi di guerra.

Ringrazio anche, il Lions Gen. A.M. (a.r.) Dott. Letterio MUNAFO’, adetto al cerimoniale perchè referente per l’organizzazione della Cerimonia.

All’evento hanno presenziato il Governatore Distrettuale 108/ab Licia Bitritto Polignano, numerosi Past Governatori, Presidenti di Clubs e Delegati, oltre alle Autorità Civili Politiche e Religiose, tra cui il Presidente della Provincia di Bari, il Prof. Francesco SCHITTULLI (Socio Onorario del L.C. Bari Host), I’Avv. Giacomo Olivieri (Console Onorario di Bulgaria) e il Dott. Lorenzo De Fronzo (Console Onorario di Ucraina), che hanno intrattenuto con tutti un rapporto di fraterna amicizia.

Orbene, anche quest’anno i Lions dell’intero Distretto 108/ab, insieme al 7° Bersaglieri di Bari ed alla moltitudine di Gonfaloni ed Associazioni d’Arma

hanno partecipato all’interno del Sacrario dei Caduti d’Oltremare per esprimere la propria riconoscenza alle Forze Armate ed ai caduti, alla quale hanno dato la vita, assicurando Libertà ed Amore fraterno tra gli uomini. Mi piace ricordare le parole del PDG Antonio Covella, che elevò la Cerimonia del Lions a livello Distrettuale, per il quale: “noi Lions siamo qui anche per riconfermare il significato insostituibile dei valori della Pace, della fratellanza tra i popoli e della nostra Associazione”.

La suggestiva ed emozionante Cerimonia del Sacrario ai Caduti, far nascere in noi la consapevolezza che la Pace non potrà mai regnare nel mondo, se prima, non troverà dimora nel cuore degli uomini.

L’evento si è concluso alle ore 12.45 e, come da protocollo del cerimoniale, gli intervenuti hanno poi partecipato al pranzo, presso: la Mensa del 7° Rgt Bersaglieri (Caserma “M.O. Milano – via Alberotanza) – Bari.

Un abbraccio. Lions, Pietro Vitale

lunedì 16 novembre 2009

FIL DI NOTA-DI ANTONIO LAURENZANO

L’ EUROPA E I CROCIFISSI

Quanta confusione! Quanti vuoti storici sulla triste vicenda dei crocifissi nelle scuole. Bandiere a mezz’asta, proclami, bellicose dichiarazioni anche da parte di autorevoli esponenti delle istituzioni.
A finire in …. croce è stata l’Unione europea rea di “aver tradito la nostra tradizione, la nostra cultura”, “un’Unione europea diversa da quella che sognavano De Gasperi, Einaudi, Adenauer e Schuman”. Si è parlato di tradimento dell’Europa, un’Europa senz’anima, alla deriva!... Un’anacronistica crociata!
In questo bailamme di voci, ai più è sfuggito un …”particolare” : a scrivere la vergognosa sentenza che scaccia dalle aule il crocifisso, simbolo della nostra millenaria civiltà, è stata la Corte europea dei diritti dell’Uomo istituita a Strasburgo nel 1954 dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. E’ una diretta emanazione del Consiglio d’Europa, istituito nel 1949, il cui scopo è quello di promuovere la democrazia, i diritti dell’uomo, l’identità sociale europea. Alla Corte è affidato il compito di far rispettare questi obblighi da parte dei 47 Stati membri.
Un organismo internazionale che con l’Unione europea non ha alcun rapporto gerarchico-istituzionale : differenti le finalità, le articolazioni operative, i metodi di lavoro. L’Unione europea, denigrata con scarsa conoscenza della sua storia, è stata istituita con il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 con l’ambizioso obiettivo di promuovere l’integrazione politica del Vecchio Continente attraverso le sue principali istituzioni: il Parlamento europeo, a Strasburgo, la Commissione e il Consiglio europeo, a Bruxelles, oltre alla Corte di giustizia dell’Ue, con sede a Lussemburgo.
Perché allora … crocifiggere l’Unione europea? Perché mandare messaggi di stupidità storica e politica? Un semplice atto di stupidità o un … inquietante pretesto per affossare il grande sogno di un’Europa unita, espressione degli stessi valori e degli stessi principi di civiltà?
Dopo la sofferta ratifica del Trattato di Lisbona conclusa con il recente via libera del Presidente ceco Klaus, entrerà in vigore in gennaio il testo di riforma delle istituzioni europee, concepito per assicurare il buon funzionamento dell’Ue allargata a 27 membri. Una tappa importante nel lungo e faticoso processo di unificazione europea per completare il visionario progetto dei Padri fondatori che disegnarono un’Europa dei popoli e non un’Europa dei mercanti, nella consapevolezza che se l’euro ha unito i mercati sarà l’integrazione politica a unire i popoli europei.
Lasciamo dunque in pace l ’illuminato europeismo di De Gasperi, Spinelli, Adenauer e Schuman! E’ l’utopia che muove la storia! L ’Europa del Terzo Millennio, quella delle grandi speranze, dovrà rivivere nelle coscienze, nel sentimento popolare, mettendo da parte gli egoismi, i particolarismi, i nazionalismi e soprattutto la miopia storico-politica di qualche imbonitore. Dobbiamo far crescere l’idea di Europa, patrimonio di valori da trasmettere ai giovani. Non c’è spazio per gli apprendisti stregoni …