Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

sabato 6 settembre 2008

L'11 GENIO GUASTATORI DI FOGGIA ALL'OPERA IN KOSOVO

Villaggio Italia-comunicato stampa-cap. Domenico Occhingro

Kosovo, 6 settembre 2008 – Da oggi e per tutto il mese di settembre 2008 verranno eseguiti lavori di manutenzione dei ponti del tipo BAILEY messi in opera dall’Esercito Italiano in Kosovo. La manutenzione sarà eseguita da parte delle componenti ingegneristiche della Task Force Astro. Attualmente tale componente è costituita su base dell’ 11° Genio Guastatori il Reggimento ha sede a Foggia. I Foggiani dell’ 11° rappresentano la branca più specialistica della Brigata Pinerolo è hanno nel tempo maturato un’esperienza di altissimo livello. Attualmente impegnati in Kosovo operano su questo territorio esprimendo tutte le professionalità a loro disposizione. Sminamento, ricerca di ordigni esplosivi anche confezionati in modo non convenzionale, opere di ingegneria, costruzione di ponti non permanenti, abbattimento di costruzioni abusive, asfaltatura di strade e molto altro i ragazzi Foggiani rappresentano una risorsa preziosissima.
La Task Force Astro eseguirà l’attività in stretta collaborazione con la CIMIC (cooperazione civile e militare) della MNTF-W (Multinational Task Force West). I militari del contingente italiano al fine di preservare e garantire sempre un corretto funzionamento dei ponti per la popolazione del Kosovo e per permettere loro di usufruire in sicurezza dei ponti BAILEY, condurranno fino al 30 settembre 2008, capillari lavori di manutenzione. I ponti si trovano lungo strade secondarie ma comunque altamente frequentate dalla popolazione locale, soprattutto contadini che raggiungono la campagna con i trattori e con i pascoli. È dunque un’operazione a favore della popolazione di estremo significato e valore, che permetterà l’utilizzo, in sicurezza, di questi ponti anche in futuro.
Le attività della MNTF-W, comandata dal Generale di Brigata Agostino Biancafarina (in Patria Comandante della Brigata Pinerolo), hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la libertà di movimento a tutta la popolazione Kosovara. Questo obiettivo viene raggiunto sia tramite attività operative quali continue pattuglie diurne e notturne, svolte dalla Task Force Aquila su base dell’82° Reggimento fanteria Torino che ha sede a Barletta, che hanno lo scopo di monitorare e garantire il vivere sociale della comunità locale, sia tramite lavori di ricostruzione, donazioni di materiale o lavori di manutenzione.

L'11 GENIO GUASTATORI DI FOGGIA ALL'OPERA IN KOSOVO

L’11° GENIO GUSTATORI DI FOGGIA ALL’OPERA IN KOSOVO

Kosovo, 6 settembre 2008 – Da oggi e per tutto il mese di settembre 2008 verranno eseguiti lavori di manutenzione dei ponti del tipo BAILEY messi in opera dall’Esercito Italiano in Kosovo. La manutenzione sarà eseguita da parte delle componenti ingegneristiche della Task Force Astro. Attualmente tale componente è costituita su base dell’ 11° Genio Guastatori il Reggimento ha sede a Foggia. I Foggiani dell’ 11° rappresentano la branca più specialistica della Brigata Pinerolo è hanno nel tempo maturato un’esperienza di altissimo livello. Attualmente impegnati in Kosovo operano su questo territorio esprimendo tutte le professionalità a loro disposizione. Sminamento, ricerca di ordigni esplosivi anche confezionati in modo non convenzionale, opere di ingegneria, costruzione di ponti non permanenti, abbattimento di costruzioni abusive, asfaltatura di strade e molto altro i ragazzi Foggiani rappresentano una risorsa preziosissima.
La Task Force Astro eseguirà l’attività in stretta collaborazione con la CIMIC (cooperazione civile e militare) della MNTF-W (Multinational Task Force West). I militari del contingente italiano al fine di preservare e garantire sempre un corretto funzionamento dei ponti per la popolazione del Kosovo e per permettere loro di usufruire in sicurezza dei ponti BAILEY, condurranno fino al 30 settembre 2008, capillari lavori di manutenzione. I ponti si trovano lungo strade secondarie ma comunque altamente frequentate dalla popolazione locale, soprattutto contadini che raggiungono la campagna con i trattori e con i pascoli. È dunque un’operazione a favore della popolazione di estremo significato e valore, che permetterà l’utilizzo, in sicurezza, di questi ponti anche in futuro.
Le attività della MNTF-W, comandata dal Generale di Brigata Agostino Biancafarina (in Patria Comandante della Brigata Pinerolo), hanno lo scopo di garantire la sicurezza e la libertà di movimento a tutta la popolazione Kosovara. Questo obiettivo viene raggiunto sia tramite attività operative quali continue pattuglie diurne e notturne, svolte dalla Task Force Aquila su base dell’82° Reggimento fanteria Torino che ha sede a Barletta, che hanno lo scopo di monitorare e garantire il vivere sociale della comunità locale, sia tramite lavori di ricostruzione, donazioni di materiale o lavori di manutenzione.

Maxchione@libero.it LA PREGHIERA

… di San Pio da Pietrelcina
San Pio ha scoperto fin da giovane il valore salvifico della sofferenza ed in lui la sofferenza è diventata preghiera potente. Fonte ed espressione di similitudine nei confronti di chi amava ed ama intensamente! Le dolorose stimmate l’hanno reso più simile, anche fisicamente, all’Amato del suo cuore. L’amore rende simili all’amato! Questa la sapienza, la verità che ha incarnato San Pio. E l’Amato, Gesù, su questa terra ha sofferto per gli errori degli uomini, ma con la Sua vita ha reso efficace ogni sofferenza. Ha strappato dall’assurdo ogni sofferenza, l’ha ritorta contro la fonte stessa della sofferenza: il Male. Tutta la vita di San Pio dimostra il valore, la profondità, l’ampiezza, la forza della sofferenza vissuta con Amore, nell’Amore, IN Cristo Gesù.
Ricordato il 23 Settembre
Pietrelcina, Benevento, 25 maggio 1887 - San Giovanni Rotondo, Foggia, 23 settembre 1968
Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.
O Signore,
ti supplico di voler versare sopra di me
i castighi che sono preparati ai peccatori
e alle anime purganti;
moltiplicali pure sopra di me,
purché converti e salvi i peccatori e liberi
presto le anime del purgatorio
Cerchiamo di effondere tutto l’animo nostro quando ci mettiamo a pregare Iddio. Egli rimane avvinto alla nostre preghiere per poterci venire in aiuto

mercoledì 3 settembre 2008

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI BARI-UN PRESIDIO IN FIERA

Comunicato Stampa,. Bari, 03/09/2008 del dott. Stefano Piccirilli
Si informa che durante l’intero periodo della Fiera del Levante, dal 13 al 21 Settembre, sarà aperto all’interno del quartiere fieristico un ufficio della Polizia Municipale di Bari presso il piano terra del Centro Direzionale.
A tale ufficio farà capo un nucleo di Agenti, coordinato da un Ufficiale, che opererà esclusivamente all’interno del complesso fieristico.
Gli Agenti saranno a disposizione dei visitatori per qualsiasi informazione o assistenza dalle ore 07,00 alle ore 21,00.
Potranno anche essere contattati al numero telefonico 080-5366437 e al numero verde 800060780.

L'ESERCITO ITALIANO IN FIERA

Comunicato stampa -Magg.Vincenzo Legrottaglie
72^ FIERA DEL LEVANTE: ARRIVA L’ESERCITO
Bari, 13-21 Settembre 2008. L’Esercito Italiano parteciperà alla settantaduesima edizione della Fiera del Levante 2008, che si svolgerà presso il quartiere fieristico di Bari con un’esposizione nella “Hall 2” posta dopo l’ingresso monumentale.
Lo stand istituzionale ha il seguente tema: “L’Esercito Italiano e la belle epoque”. La presenza della Forza Armata alla Campionaria barese è frutto di una sinergia tra i principali Comandi pugliesi: Comando Militare Esercito “PUGLIA”, Scuola di Cavalleria, Brigata “PINEROLO” e 10° Reggimento Trasporti.
Il Comandante Regionale, Generale di Brigata Carminantonio Del Sorbo, ha dichiarato che “L’Esercito è una struttura pronta a fronteggiare le minacce alla sicurezza ed a garantire idonei e tempestivi interventi di pubblica utilità e pubbliche calamità. In Fiera la Forza Armata si presenta – ha aggiunto il Generale Del Sorbo - come un soggetto istituzionale che, a seguito dell’esperienza maturata, sente fortemente l’esigenza di collegarsi con le altre Istituzioni per ottimizzare l’impegno profuso a favore del Paese”.
L’area espositiva interna insiste su circa 70 mq. La filosofia espositiva vuole realizzare, in sintonia con il progetto comunicativo della Forza Armata “Dalla Grande Guerra a una grande forza. L’Esercito Italiano a 90 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale”, uno spaccato di un Circolo Ufficiali durante i ruggenti 40 anni della Belle Epoque italiana (1880-1915). Al progetto allestitivo dell’ Esercito partecipano aziende, associazioni culturali e artisti pugliesi.
All’interno dello stand si potranno ammirare:
-mostra di cartoline Reggimentali, a cura del Centro Culturale
Francavillese “Rosa Tardio” di Francavilla Fontana (BR);
- collezione di statue in cartapesta salentina, raffiguranti soldati in uniformi storiche opera del maestro Gianni Mazzoccoli;
- statua in cartapesta raffigurante San Martino di Tours, patrono dell’Arma di Fanteria, realizzata da Pietro Balsamo;
- arredamento in stile a cura della ditta Potì Arredamenti di Novoli (LE);
(continua…)
-mostra di uniformi e cimeli storici a cura della Scuola di Cavalleria e del Comando Militare Esercito;
- materiale promozionale relativo ai concorsi e pubblicistica militare a cura del Comando Militare Esercito;
- oggettistica griffata “Esercito”, a cura della Professional Licensing Group s.r.l. di Milano.

L’area espositiva esterna, che si estende su circa 120 mq. prevede l’esposizione dei seguenti mezzi forniti dalla Scuola di Cavalleria: veicolo da ricognizione LAND ROVER AR 90;
- veicolo blindato leggero 4x4 “PUMA”;
-blindo “centauro”.

L’Esercito Italiano alla Fiera del Levante ospita presso il proprio stand i seguenti eventi collaterali:
- concerti della Banda della Brigata Corazzata “PINEROLO” e della Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri;
- stage di n. 2 (due) studenti dell’Università degli Studi di Bari facoltà di Scienze della Formazione corso di Laurea di Scienze della Comunicazione;
-mostra di scultura del maestro Gioacchino Zaccaria dal tema: “I castelli di Puglia”.
Comando Militare Esercito " Puglia" -
Piazza L. Di Savoia(Caserma Picca),70126 Bari
mail: vincenzolegrottaglie@esercito.difesa.it-cmrpuglia@inwind.it

domenica 31 agosto 2008

COMUNICATO COSNIL

Amantea.net:Cosnil, ottomila firme per sciogliere la Giunta regionale Cosnil, ottomila firme per sciogliere la Giunta regionale L'obiettivo è quello di mezzo milione di firme La Cosnil, confederazione sindacati italiani lavoratori, rende noto di avere raccolto già ottomila firme per richiedere lo scioglimento della Giunta guidata dal Governatore Agazio Loiero. La petizione è partita circa un mese fa in quattro capoluoghi di provincia e ad oggi le firme raccolte sono già ottomila. L'obiettivo resta quello di mezzo milione di firme. In tal modo è possibile inoltrare alla Corte Costituzionale l'istanza per ottenere lo scioglimento della Giunta regionale. La politica della Giunta guidata da Loiero è stata definita dalla Cosnil di "sostegno ai cosiddetti poteri di casta". Più volte il sindacato ha attaccato duramente la giunta in carica che con il suo operato avrebbe frenato i processi di crescita della regione intera. Data: 19/8/2008--La cosnil aderisce alla raccolta delle firme promossa dall'udcper ritorno alla preferenze alle liste elettorali.Conclude la cosnilil popolo deve sceglere il candidato da votare e chi deve andare in parlamento ,oggi il sistemaelettorale vigente i vertici di partito scelgono ed e' una vergogna.--------------------------------------------Segreteria Nazionale COSNILConfederazione Sindacati Italiani LavoratoriVia Nicola Serra 6287100 CosenzaTel e fax 0984 481852Cell 340 8745514---------Ordini Cavallereschi Crucesignati :La COSNIL favorevole al ripristino dei grembiuli a scuola publicato sul sito Ordini Cavallereschi Crucesignati martedì 22 luglio 2008 SEGRETERIA CONFEDERALE COSNIL Comunicato Stampa del Dott. Ortenzi Filippo La COSNIL favorevole al ripristino dei grembiuli a scuola La Confederazione Sindacale COSNIL plaude all'iniziativa del Ministro dell'Istruzione on. Mariastella Gelmini (PdL) di riprestinare il grembiule per gli alunni delle scuole primarie italiane. L'iniziativa è fortemente approvata da tutte le mamme perché salvaguardia la pulizia dei vestiti dei bambini, favorisce un senso di eguiaglianza (tutti i bambini vestono uguale), pone la scuola nuovamente come un ambiente educativo con forte rivalutazione pedagogica (infatti la maggioranza dei pedagoghi e dei pediatri è favorevole all'iniziativa) e favorisce un senso di appartenenza alla scuola che si frequenta. La Cosnil, analogamente a quanto avviene nei college inglesi ed americani è anche favorevole all'estensione dell'obbligo di indossare una divisa uniforme anche nelle scuole secondarie. Per la Cosnil, per altro, l'uso del grembiule, previsto dal Regio Decreto del 4 maggio 1925 quale "obbligo morale" ad un abbligliamento consono all'ambiente scolastico non è stato mai abrogato ma è stato abbandonato, analogamente all'uso di bocciare gli alunni e gli studenti impreparati, dall'occupazione della scuola da parte dei Sindacati e degli insegnanti di Sinistra che hanno sfasciato e dequalificato la scuola italiana togliendo ogni senso civico, decoro e selezione meritocratica. Pubblicato da cav.uff.dott. Pietro VITALE a 11.01 Data: 26/7/2008la cosnil si deve interessare della politica per il bene comunein particolare della famiglia e raccogliere le firme per abrogareleggi oggi vigenti che obbligano il genitore di mantenere economicamenteil figlio maggiorenne e l'ex moglie,per la cosnil la famigliasi intende che tutti devono lavorare e contribuire alle spesefamigliari lo ha dichiarato il segretario generale nazionale CosnilFrancesco Lucirino in una conferenza stampa.--------------------------------------------Da: www.cosCredito al consumo, cresce l'indebitamento;la cosnil dichiara che la banca d'italia ci da ragione. RomaAumentano i prezzi, cala il potere d'acquisto, e sono sempre più numerose le famiglie costrette a ricorrere ai prestiti per gli acquisti dei beni di consumo: al punto che lo scorso marzo l'ammontare dei crediti al consumo si è avvicinato fortemente ai 100 miliardi di euro (97,091), con una crescita, rispetto a due anni prima, di oltre il 28%. A rivelarlo è l'ultimo bollettino statistico di Bankitalia. Aggiunge la cosnil la banca d'italia ci da ragione,sono anni che la cosnil dice che aumenta la poverta,per le politiche sbagliate fatte dal centro sinistra e centro destra,in particolare legge sulla famiglia che obbliga un lavoratore o pensionato a dare alimenti economici a figli maggiorenni e ex mogli creando bamboccioni e matrimoni di convenienza portando il lavoratore o pensionato alla disperazione e la nazione in crisi.La cosnil intende la famiglia matrimonio di valori e che tutti i componenti devono lavorare a contribuire alle spese famigliari,Infine a settembre la cosnil raccogliera 500.000 mila firme per abrogare la legge oggi vigente che obbliga il lavoratore o pensionato a dare alimenti economici a figli maggiorenni e ex mogli. Data: 24/8/2008
la cosnil dichiara che solo aumentando i salari si crea le condizionidi ripresa economica ed occupazionale.Conclude la cosnil il governofa le trattative con la triplice sindacale escludendo sindacati autonomi e di destratale attegiamento amareggia milioni di lavoratori iscritti ai sindacati autonomi e di destra e delusi dalla triplice sindacale in quanto responsabile insieme ai governi di centro sinistra e centro destra e confidustria per i stipendi bassi e per la grave crisi economicae occupazionale che attraversa il paese ,essendo piu'grave della crisi del 1929. Con il 5 in condotta si sarà bocciati Gelmini: «Nella scuola serve chiarezza»La cosnil si dichiara favorevole al provvedimento del consiglio dei ministri che pone fine allo sbando della scuola ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che ripristina il voto in condotta, le votazioni accanto ai giudizi, l'educazione civica e stradale e il maestro unico per ogni classe delle elementari. Con il 5 in condotta si verrà bocciati (lo scorso 1° agosto il ministro Gelmini aveva annunciato che si sarebbe stati bocciati con il 7) e il voto farà media nella valutazione complessiva, ha spiegato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. «Il provvedimento sarà contenuto nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e su cui stiamo lavorando con il ministro Tremonti», ha detto Gelmini.Aggiunge la cosnil buono il provvedimento del Ministro Gelmini sulla scuola ,ora finalmente si puo' tornare a studiare. Data: 29/8/2008Con il 5 in condotta si sarà bocciati Gelmini: «Nella scuola serve chiarezza»
La COSNIL (Confederazione Sindacati Nazionali Italiani del Lavoro) si dichiara favorevole al provvedimento del consiglio dei ministri che pone fine allo sbando della scuola ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto che ripristina il voto in condotta, le votazioni accanto ai giudizi, l'educazione civica e stradale e il maestro unico per ogni classe delle elementari. Con il 5 in condotta si verrà bocciati (lo scorso 1° agosto il ministro Gelmini aveva annunciato che si sarebbe stati bocciati con il 7) e il voto farà media nella valutazione complessiva, ha spiegato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. «Il provvedimento sarà contenuto nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e su cui stiamo lavorando con il ministro Tremonti», ha detto Gelmini.
La COSNIL reputa buono il provvedimento del Ministro Gelmini sulla scuola ,ora finalmente si può tornare a studiare. Con il 5 in condotta si sarà bocciati Gelmini: «Nella scuola serve chiarezza»
La COSNIL si dichiara favorevole al provvedimento del consiglio dei ministri che pone fine allo sbando della scuola----------------------

Dott. Filippo Ortenzi Segretario Regionale COSNIL
Confederazione Sindacati Nazionali Italiani Lavoratori
Viale della Stazione Prenestina,21
00177 ROMAcell 389 1581725--------------------------------------------Da: www.cosnillazio.altervista.org Email: cosnillazio@yahoo.it
Caso alitalia gestita male dalla triplice sindacale La crisi alitalia gestita male dalla triplice sindacale,e' quanto ha dichiarato il segretario generale cosnil Francesco Lucirino.Conclude lucirino la resposabilita la crisi alitalia va addebitata al clientelismo e agli spreghi fatta negli anni dalla cattiva gestione e dal placito consenso della triplice sindacale. Data: 29/8/2008

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI BARI, STUPISCE ANCORA...

Comunicato stampa 29/08/2008
CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE Il 13 Agosto alla Centrale Operativa della Polizia Municipale di Bari è giunta una telefonata con la quale alcuni condomini residenti in un immobile di proprietà del Comune di Bari in Via Don Carlo Gnocchi, segnalavano cattivo odore proveniente da un appartamento al secondo piano dello stabile.
La Centrale Operativa ha inviato immediatamente una pattuglia per verificare quale fosse la causa di questo cattivo odore.
Gli Agenti appena arrivati sul pianerottolo hanno sentito un odore acre provenire dall’appartamento segnalato.
Hanno bussato ripetutamente e finalmente un uomo anziano socchiudendo leggermente l’uscio si è affacciato alla porta, permettendo alla pattuglia di poter sbirciare all’interno. Lo scenario, per quel poco che si poteva vedere, era raccapricciante, cumuli di buste di immondizia, di giornali vecchi e di indumenti usati che arrivavano sino al soffitto. Gli Agenti hanno cercato invano di convincere il proprietario di casa a farli entrare, dicendogli che erano venuti per aiutarlo a ripulire casa, ma l’uomo per timore di essere allontanato e di perdere il diritto all’abitazione si è rifiutato ed ha richiuso la porta.
Sulla base di quel poco che la pattuglia aveva potuto vedere immediatamente il Comando della Polizia Municipale ha inoltrato la segnalazione agli altri Uffici Comunali per le loro competenze specifiche.
Gli Assistenti sociali in servizio presso la Circoscrizione San Paolo –Stanic, nella mattinata del giorno seguente hanno richiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia Municipale perché li accompagnasse per un sopralluogo all’interno dell’appartamento.
Verso le 12,00 del 14 Agosto, una pattuglia con due Assistenti sociali del Comune è ritornata al secondo piano dello stabile di Via Don Carlo Gnocchi.
Con tanta pazienza ed dopo una lunga opera di persuasione gli Agenti e gli Assistenti sociali sono riusciti a convincere l’uomo a farli entrare in casa.
Lo scenario era anche peggio di quello che ci si aspettavano di trovare: accedere all’appartamento era quasi impossibile a causa di enormi cumuli di vecchi giornali maleodoranti, indumenti lisi, cibo avariato e scatoloni pieni degli oggetti più vari, accumulati dappertutto. I sanitari del bagno era completamente anneriti ed incrostati, in camera da letto c’erano ammassi di ogni sorta di oggetti e di immondizie, In cucina, pentole sporche ovunque, cumuli di bottiglie di plastica, avanzi di cibo avariato. C’erano anche animali da cortile: un’anatra, sette conigli ed alcuni canarini, i cui escrementi erano sparsi in ogni dove. Inoltre, l’impianto elettrico era costituito da fili penzolanti e in tutta la casa c’erano candele e lumi a cera accessi vicino ai cumuli di cartacce.
Agli Assistenti sociali e gli Agenti della Polizia Municipale l’uomo, un sessantottenne, ha detto che percepiva una pensione di €390,00 al mese e che non voleva allontanarsi da casa per il timore di perderne l’assegnazione, ma che era disposto a far entrare qualcuno perché provvedesse alla pulizia.
Pertanto, all’uomo veniva trovata una sistemazione temporanea presso una struttura di accoglienza cittadina e nelle prime ore del pomeriggio veniva disposto l’intervento degli operatori dell’AMIU per la rimozione dei rifiuti e la bonifica dell’appartamento.
Per poter consentire l’intervento dell’AMIU il Sindaco, responsabile della salute pubblica nell’ambito del territorio cittadino, ha emesso un’ordinanza nella quale era previsto l’accesso immediato nell’appartamento da parte della Polizia Municipale, dei Servizi Sociali del Comune e dell’AMIU.
Alle operazioni di sgombero e bonifica, iniziate venerdì 22 e finite mercoledì 27, hanno presenziato sempre gli Agenti della Polizia Municipale, sono intervenuti anche i Veterinari della ASL per il recupero dell’anatra, dei sette conigli e dei due canarini che sono stati affidati alla ditta MAPIA.
In data 27 quando, una pattuglia della Polizia Municipale, insieme agli operatori dell’AMIU, è arrivata per proseguire le operazioni, ha trovato la porta d’accesso all’appartamento aperta, con la serratura smontata.
Evidentemente durante la notte ignoti, entrando da una finestra, avevano tentato di occupare l’appartamento; infatti sul pavimento gli Agenti hanno rinvenuto diverse bottiglie vuote di alcol etilico, con il quale erano state cosparse le pareti ed i pavimenti della casa, nel vano tentativo di disinfettarla in modo empirico.
Ma anche gli “abusivi” avevano rinunciato, viste le condizioni igieniche dell’appartamento.
Ieri pomeriggio, al termine delle operazioni di bonifica, che hanno interessato oltre che l’appartamento anche un box ed una cantinola, che si trovavano nelle medesime disastrose condizioni, tutti i vani d’accesso all’appartamento, alla cantina ed al box sono stati murati per evitare l’intrusione di estranei e consentire alla Ripartizione Patrimonio la straordinaria manutenzione prima di far accedere nuovamente l’assegnatario.

LA POLIZIA MUNICIPALE COMUNICA
Bari 70126 – Via P. Aquilino n. 3 –
Comandante Tel. 080 - 5773411
Ufficio Stampa Tel. 080 – 5773454 Fax 080- 5491405
Responsabile Ufficio Stampa Dr. Stefano PICCIRILLI
e-mail: ufficiourp.poliziamunicipale@comune.bari.it
n. 194-08

LA MASSONERIA E' UNA SOCIETA' SEGRETA?

La percezione che la società profana ha della massoneria è ancora legata a una visione di "società segreta". E' certamente un concetto legato alla cattiva conoscenza ed a paure antiche e ingiustificate Chiaramente chi è minimamente informato sull'argomento massoneria, sa per certo che non è assolutamente una società segreta. Mi piacerebbe aprire una discussione sull'argomento, magari che possa analizzare le ragioni del perchè "dall'esterno" le cose appaiono differenti da quello che sono

MASSONI, MANGIATORI DI BAMBINI? I LIBERI MURATORI NOSTRANI

Riporto un articolo di stampa apparso qualche tempo fa su un giornale online "pennemolisane"
l'articolo è per certi versi simpatico -Firmato da tale Giacomo Donati- Contiene però (oltre a commenti singolari e gratuiti del sig. Donati), una ricostruzione storica degli eventi abbastanza veritiera. Lo riporto integralmente Niente mi impedisce di trasformarmi in uomo sandwich e andarmene a spasso per Roma con la scritta: 'Sono un massone'. Ma non posso fare la stessa cosa per gli altri. Non posso rivelare i nomi dei fratelli molisani: la leggenda dipinge ancora i massoni come mangiatori di bambini". L'interlocutore anonimo di Villa Medici del Vascello, sede del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani a Roma, è cortese ma ovviamente abbottonato. Undici anni dopo la sinistra fiammata della P2, ci eravamo messi sulle tracce della massoneria molisana, con la convinzione di muovere incontro all'appendice regionale di un organismo ormai in decomposizione. Invece, a ottobre si è cominciato a parlare di connessione mafia-massoneria-politica, e quindi di copertura massonica al movimento referendario di Mario Segni; si è aperto subito dopo il processo alla P2; ed è arrivata, infine, l'inchiesta dei magistrati di Palmi. L'escalation, riportando sulle prime pagine dei giornali le cazzuole, le squadre e i compassi della normale liturgia dei liberi muratori, ha restituito all'attualità il nostro approccio che poteva apparire un po' snob. Però, gli ha tolto la terra da sotto i piedi. Il dr. Giampiero Batoni, portavoce ufficiale della Massoneria Italiana, al quale su indicazione dell'uomo sandwich avevamo strappato l'impegno a fornire i nomi di logge e affiliati molisani, o quantomeno quello di un referente locale, si è visto impossibilitato, certo per l'indagine giudiziaria in corso, a mantenere la promessa. La massoneria molisana vanta una storia di tutto rispetto. Affonda le radici nella seconda metà del Settecento, quando vi aderirono professionisti e intellettuali che avendo studiato a Napoli, recepiranno poi le istanze giacobine. Si fortifica con il sacrificio dei martiri del 1799. Cresce sul terreno degli ideali liberali, propugnati dai carbonari e dai rivoltosi del 1848. L'Unità d'Italia, raggiunta grazie agli sforzi non sempre coordinati ma sempre generosi dei quattro grandi della massoneria nazionale, Mazzini, Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele II, apporta nuova linfa alla causa dei liberi muratori nostrani. Appartati nel loro angolo di mondo, i galantuomini dettero vita a un saldo vincolo massonico, cementato da un vigoroso anticlericalismo, di cui è testimonianza nel gran numero di gazzette pubblicate fin nei più sperduti centri della regione. Il vincolo ribadiva lo strapotere di ognuno di loro nei paesi di appartenenza e della casta a livello istituzionale. La massoneria si configurò come la più grande lobby, il più grosso partito trasversale operante in Molise fino al fascismo. I più importanti posti di comando erano nelle mani dei fratelli muratori. E ciò anche grazie alla posizione del Clero, spesso servo e maggiordomo dei notabili massoni, con i quali stabilì intese di reciproci appoggi e supplenze. Il solo don Balduino Migliarese, battagliera e controversa figura di parroco a Petrella Tifernina, cercherà di arginare nel 1914 il dilagare della massoneria con gli strumenti del pubblicista; mentre nel 1915, Mons. Gianfelice, vescovo di Boiano-Campobasso si limiterà a protocollare la presenza della "secta massonica" fin dai tempi antichi. Lo zenit massonico fu raggiunto nel periodo che va dal 1900 all'avvento del fascismo, quando i partiti politici moderni si mostrarono incapaci a scalfire il tessuto regionale (è un fatto che a Campobasso nel 1919 non ancora era stata aperta una sola sezione di partito). Di conseguenza le elezioni molisane promossero sempre gli stessi nomi liberali e ministeriali, quasi sempre massonici. La sede dell'Amministrazione Provinciale di Palazzo Magno a Campobasso si propose allora come roccaforte della massoneria e Campobasso come capitale dei massoni di Abruzzo e Molise. L'Annuario Massonico del 1919 vi registra l'esistenza di un Consiglio dei Cavalieri di Kadosch, che accoglieva gran dignitari del 30° grado, con a capo il potente segretario generale della Provincia, l'avv. Francesco Saverio Giancarlo. Il Consiglio dei Kadosch estendeva la sua autorità su cinque Capitoli Rosa-Croce, con affiliati dal 15° al 18° grado, le cui sedi erano a Campobasso (con lo stesso Giancarlo come presidente), all'Aquila, a Chieti, a Lanciano e a Isernia, con il prof. Antonio Di Lullo presidente. La prof. Annamaria Isastia, storica della Massoneria Italiana, informa inoltre che a tutto il 1923 esistevano cinque logge in Molise. A Campobasso, la "Nova Lux" annoverava tra le sue fila, oltre a Giancarlo, Angelo Del Lupo, presidente della Provincia e Giuseppe Petrucciani, presidente dell'Associazione Industriali; disponeva, inoltre, di un retroterra demomassonico formato dai sindaci Domenico Pistilli ed Eugenio Grimaldi, da Gustavo Spetrino, presidente della Società Operaia, ed altri. Ad Agnone la loggia "Aquilonia" contava sul deputato Alessandro Marracino, poi sottosegretario alla Guerra nel Ministero Facta, e quindi senatore del Regno, e su professionisti locali come Raffaele Sabelli e Michele Cervone. A Isernia, la loggia "Giuseppe Garibaldi-Cesare Battisti" s'imperniava sul deputato Ferdinando Veneziale e sul venerabile Di Lullo. Nel Basso Molise, attorno alla loggia "Giuseppe Mazzini" di Larino ruotavano il venerabile dr. Emilio Ricci, l'avv. Giulio Colesanti e il dr. Giuseppe Battista; a Termoli, infine, la loggia "Ernesto Natham", dal nome del Gran Maestro a capo della Massoneria Italiana dal '17 al '21, aveva punti di riferimento nell'avv. Franco Petti e nel venerabile Felice Folchi. Con la diffusione capillare della massoneria, dunque, bisognava fare i conti. I socialisti, i cui rapporti con la setta avrebbero dovuto essere improntati all'alternativa e furono spesso di commistione, avevano da tempo denunciato il pericolo di deviazione della vita pubblica, insito nel vincolo massonico, non improntato a criteri democratici. Ma fu il Partito Popolare che s'incaricò di portare avanti una veemente battaglia dalle colonne dell'Avvenire del Sannio. La polemica dei popolari con i massoni del periodico Democrazia e rinnovamento toccò toni di un'asprezza mai più raggiunta. Gli uni, a firma Fra' Cristofaro (Gaetano Amoroso), definivano la massoneria come "il serpe verde" che avvelenava la vita pubblica italiana, impadronendosi di tutti i poteri per asservirli a fini settari; gli altri rivendicavano con ostentazione il proprio ruolo e la propria forza nei confronti dei "collitorti baciapile del pipì". In ogni modo, la potenza della massoneria si espresse in forma schiacciante in occasione delle elezioni politiche del '21. In Molise, motivi di autonomia regionalistica e di calcolo politico, avevano suggerito la presentazione di un listone unico in cui confluirono liberali, ministeriali, popolari, fascisti, nazionalisti e altri. Ne risultarono eletti solo i quattro esponenti massoni: Pietravalle, Marracino, Veneziale e Presutti. Ma toccato l'apice, cominciò allora la stagione di declino e per certi versi eroica degli incappucciati molisani. La marcia su Roma segnò l'inizio della conversione al fascismo dei molisani. Si rinnegarono principi e fedi per vestire la camicia nera. Molti massoni presentarono le dimissioni e saltarono il fosso, come Cervone e Marracino. Singolare quel che accadde al Giancarlo. Il "pezzo grosso" massone di Palazzo Magno pensò di poter tenere il piede in due scarpe. Venne, invece, platealmente espulso, insieme ai suoi accoliti, dal sindacato fascista. Tuttavia la massoneria molisana tenne duro e, guidata dalla figura eminente di un collaboratore strettissimo di Amendola, Enrico Presutti, avvocato e professore universitario, nato a Perugia nel 1870 da genitori campobassani, si distinse in una strenua attività di opposizione. Nel settembre 1923, la Società Operaia di Spetrino e il sindaco Grimaldi promossero a Campobasso una grande manifestazione antifascista. Alla vigilia delle politiche del '24, i fascisti provocarono diversi incidenti a Campobasso. Tra l'altro, furono aggrediti il proprietario del caffè Lupacchioli e il barbiere Emilio Brienza, gestori di esercizi frequentati da massoni, e Brienza, in particolare, perché, sbarbando un fascista, gli aveva fatto il segno di Zorro, cioè gli aveva intaccato la mascella. Ma ad aprile, pur tra mille soprusi patiti, l'Opposizione Costituzionale di Presutti riuscì ad eleggere un candidato, lo stesso Presutti, nel collegio di Abruzzi e Molise: degli altri 20 seggi, 19 erano andati ai fascisti e uno ai socialisti. A giugno la Società Operaia di Campobasso aderì allo sciopero nazionale di protesta contro il delitto Matteotti, suscitando preoccupazioni nel prefetto per l'attività niente affatto rallentata dei demo-massoni, che nel novembre di quell'anno aderirono all'Unione Nazionale di Amendola. L'U.N. si avvalse di un foglio battagliero, La Vita del Molise, diretto coraggiosamente da Giulio Colesanti. Ma a causa della solidarietà espressa ad Amendola per l'attentato subito ad opera dei fascisti, il torchio del regime si strinse attorno al giornale. Vennero sequestrate più edizioni e, infine, il 31 dicembre 1925 La vita del Molise cessò le pubblicazioni. La legge di soppressione della massoneria, a seguito dell'attentato Zaniboni a Mussolini, aveva portato, intanto, alla devastazione delle logge di Agnone, di Larino e di Palazzo Petrucciani a Campobasso. La loggia d'Isernia s'era già sciolta spontaneamente. Ancor prima erano stati sciolti il Circolo Eguaglianza e la Società Operaia di Campobasso, perché centri di propaganda e di reclutamento dei democratici. Gli ultimi sussulti massonici in Molise si ebbero con Folchi, venerabile della loggia di Termoli, che perse l'insegnamento per non aver rinnegato la massoneria, con il dr. Battista di Larino che, per lo stesso motivo, perse la condotta medica in quel comune, e con Presutti che, in quanto aventiniano fu dichiarato decaduto dalla carica di deputato nel 1926 e, per essersi rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà al regime, perse la cattedra universitaria. Enrico Presutti visse dei soli proventi di avvocato, pare non troppo agiatamente; per cercare nuove fonti di guadagno, tentò di pubblicare un romanzetto anonimo, il cui manoscritto fu però sequestrato dai fascisti. Era ritenuto pericolosissimo e, come tale, sottoposto a sorveglianza e isolamento fino al 1937, quando fu colpito dalla paralisi che lo costrinse a letto, fino alla morte avvenuta nel 1949. Si potrebbe pensare che, con la caduta del fascismo, la massoneria molisana rialzasse il capo e, dal momento che massoni storici come Brienza, Petrucciani, Grimaldi, confluirono nel Partito Liberale, sia lì che bisogna cercare tracce. Il dr. Silvestro Delli Veneri, capogruppo socialista al Comune di Campobasso, ma all'epoca giovanissimo esponente di spicco del liberalismo molisano, è però di tutt'altro avviso. Nega ogni attività massonica nel Partito Liberale. "Prima di tutto, - sostiene - c'era l'ostracismo alla massoneria decretato dal Croce, al quale i nostri, da Morelli a Colitto agli altri, guardavano come a un vero e proprio nume tutelare. E poi, davvero non era il caso di offrire spazio di propaganda alla DC sul terreno dell'anticlericalismo; i liberali, Colitto in testa, erano e mostravano di essere sempre ligi alla Chiesa. Infine, - conclude Delli Veneri - di qualsivoglia attività massonica, per limitata che fosse stata, saremmo venuti a conoscenza". Sul versante cattolico, l'onorevole Remo Sammartino, che da ragazzo era stato testimone della devastazione fascista della loggia di Agnone, cui, a suo dire, aderiva il fior fiore dei professionisti locali, si allinea sulla posizione di Delli Veneri: "In tanti e tanti anni di attività politica non ho avuto mai l'impressione di trovarmi circondato da gente e partiti che tramassero nell'ombra". Lo stesso ripete Antonio Chieffo, presidente della Provincia di Campobasso che fu la roccaforte della massoneria molisana. "Escludo categoricamente di aver mai subito pressioni o comunque contatti che alla setta potessero far pensare. Né in sede istituzionale, né in sede elettorale. Ed è logico: i partiti hanno sottratto spazio di aggregazione a strutture come la massoneria; e comunque con l'istituzione delle Regioni la Provincia non è più la massima espressione politica periferica". Ma alla Regione, ovviamente, si rigetta ogni ipotesi di eredità massonica. E l'on. Florindo D'Aimmo, già consigliere e presidente della Regione Molise, condivide: nessuna traccia di massoni nell'Ente e neppure nelle competizioni elettorali che lo hanno interessato. Insomma, pare proprio che la grande tradizione massonica molisana sia svanita nel nulla. E forse è vero il giudizio perentorio di Nicolò D'Abramo, farmacista di Guglionesi, socialista fin dai tempi di Giolitti, perseguitato da Mussolini, e membro autorevole del Comitato di Liberazione Molisano. D'Abramo, che nel 1922, in qualità di direttore di Molise Avanti, polemizzò aspramente con l'allora sindaco di Campobasso, Grimaldi, e con altri massoni, giura dall'alto dei suoi 105 anni di età, sullo spirito buono ma gregario dei molisani: "Prima tutti massoni, poi tutti fascisti, infine tutti democratici cristiani". Senonché nella sede romana della Massoneria di Palazzo Giustiniani, si è di tutt'altro avviso". L'abbottonato e cortese uomo sandwich, dal quale abbiamo prese le mosse, assicura che non si è seccata l'acacia massonica, tutt'altro, e ce ne sono di logge, ce ne sono di affiliati. Intanto la stampa nazionale comincia ad alzare i veli: opererebbe a Campobasso l'unica loggia del Molise, la "Nuova Era". La loggia, che almeno nel nome ricorda la "Nova Lux", è accreditata di un numero esorbitante di affiliati: circa settecento. Con molta probabilità il solerte cronista ha preso per numero di affiliati il numero d'ordine. Diversamente a Campobasso spetterebbe non il vecchio titolo di capitale massonica di Abruzzo e Molise, ma di capitale d'Italia.

DIAMO SOLIDARIETA' AL TIBET

Roma, 18 mar. - (Adnkronos) -
''Facciamo appello al nostro Governo affinche' intervenga su quello Cinese per far cessare ogni violenza, non escludendo il boicottaggio delle Olimpiadi. E' invero inaccettabile che i Giochi della Pace, che affratellano i popoli, coprano il clamore e lo sdegno per le barbarie in atto nei confronti del pacifico popolo tibetano.'' Lo ha dichiarato l'avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani. ''Quanto sta accadendo negli ultimi giorni in Tibet -ha aggiunto- non e' tollerabile: la comunita' internazionale deve reagire di fronte alla spietata repressione cinese contro i monaci e quanti manifestano per riaffermare i diritti della democrazia e della liberta' di pensiero, e per la salvaguardia della cultura tibetana. Non possono essere le aride ragioni del mercato a prevalere sui diritti inalienabili dei popoli''. ''A nome dei Liberi Muratori del Grande Oriente d'Italia -ha concluso il Gran Maestro Raffi- esprimo tutta la nostra solidarieta' al Dalai Lama, con l'invito a non ammainare le bandiere della cultura e della liberta'''.

SULLE COLONNE...
Massoneria e simboli USA Le Colonne del Tempio di Salomone La maggior parte dei Presidenti degli USA erano Massoni. Un’infinità di opere architettoniche ed intere pianificazioni urbanistiche sono state ideate ed eseguite ad immagine e simbolo di concetti massonici, costituendo a loro volta simboli e percorsi iniziatici. Persino la banconota da un dollaro porta immagini massoniche. Il testo che segue, e che riteniamo degno di essere riportato, è tratto da un interessante studio sui simboli massonici USA, eseguito e pubblicato da parte di un’associazione filosofica italiana. Non facciamo nomi affinché, con quella libertà che contraddistingue il libero muratore, ogni lettore possa coltivare i propri pensieri e le individuali opinioni. (n.d.r. O. Dürler) (Revista massonica svizzera aprile 2004) Una porta che guarda a Oriente: questo doveva essere, e fu, il complesso del World Trade Center. Al punto che il suo smaccato simbolismo, di natura tutta laica, ha convogliato gli aerei dirottati contro le due torri gemelle, per colpire anche a livello spettacolare il «Grande Satana» americano. Ma non di solo laicismo si tratta. La simbologia delle colonne gemelle, e per estensione delle due torri, è antichissima e attualissima al tempo stesso. Fu la prestigiosa studiosa del Warburg Institute, Frances Yates, che nel suo Astrea (in Italia edito da Einaudi) rilevò l’importanza della presenza delle due colonne (o torri) nel segnalare che ci si trovava di fronte all’impero universale. Il sigillo delle due colonne era stato adottato quale simbolo dell’impero planetario da Carlo V, a cui fu sottratto dall’Inghilterra dopo la vittoria sull’Invincible Armada spagnola. Dalla regina Elisabetta in poi, le due colonne furono esplicitamente il segnale dell’onnipotenza britannica sul mondo. Poi, il simbolo sembrò interrarsi. Adesso lo si vede spuntare, in forma di bassorilievo, alle spalle del Presidente Usa quando parla al Congresso: torna a rivestire il significato originario di simbolo della superpotenza che domina le terre, i cieli e i mari. Le Twin Towers, costruite secondo la geometria templare che sfrutta il modulo di base della misura aurea (e, come riportato dal Corsera, proprio secondo le misure ideali del piede che rende significativa l’architettura sacra del complesso piramidale di Giza), rivestivano la funzione di esporre a chi arrivava da oriente che si entrava in territorio imperiale. Non è ignoto il ruolo che la Massoneria ebbe, sin dai suoi esordi, nel determinare la simbolica complessiva della nazione nordamericana (tutti i padri della patria americana erano massoni e, in particolare, Benjamin e Washington erano trentatreesimo grado: il massimo livello di carriera muratoria). Le due colonne hanno un preciso significato anche per la Massoneria: in ogni loggia, infatti, le due colonne del Tempio di Salomone orientano lo spazio e le cerimonie della loggia stessa. La tradizione, atavica, trova una sua prima traccia storiografica in Erodoto, che ammette che in Egitto due colonne a forma di torre venivano adorate quali segni della potenza divina. La fonte primaria è però biblica: parlando dell’architetto Hiram, mitico costruttore del Tempio di Salomone, in Re 1 7:21 si dice: «In fronte al Tempio egli pose le colonne: edificò la colonna di destra e la nominò Jachin; edificò la colonna di sinistra e la chiamò Boaz.» Il nome massonico delle due colonne coincide con la fonte biblica e con quella erodotea: Jachin per la colonna destra e Boaz per quella sinistra, i due nomi significando «Dio pone / Con forza». Le Twin Towers, architettura iniziatica e segreta, erano le più alte Jachin e Boaz della storia umana e determinavano lo statuto degli USA quali nuovo Tempio di Salomone, nuovo Israele, nuovo popolo di Dio.