COMUNICATO STAMPA 05/12 del Magg. Domenico OcchinegroLibano: PRIMA VOLTA A FUOCO PER LE BLINDO CENTAURO. Si è conclusa oggi l’esercitazione a fuoco denominata “NEPTUNE THUNDER 1- 12”. L’attività diretta dal Comando di Unifil ha visto impegnate le LAF (Forze Armate Libanesi) e la FCR (Force Commander Reserve, francese) in un’esercitazione congiunta a fuoco con pezzi di artiglieria campale per le LAF e, semovente per la FCR.Per la componente italiana hanno partecipato 2 assetti a livello plotone con blindo Centauro tratti uno dalla SMR (Sector Mobile Reserve, riserva di settore) ed uno da ITALBATT , entrambi su base 8° Reggimento Lanceri di Montebello, reparto che ha la sua sede a Roma.Ciascun assetto ha effettuato i tiri con 4 Blindo Centauro sparando 46 proietti cal. 105 APDS (Armoured Piercing Discarding Sabot).La prima esercitazione a fuoco in Libano delle Centauro ha suscitato l’ammirazione di tutto il personale multinazionale presente che ha potuto apprezzare l’efficienza e la precisione di tiro della Blindo.Il Generale Carlo Lamanna, Comandante del SW (Sector West), ha espresso parole di vivo compiacimento per l’attività svolta dai Lanceri dell’ 8° i quali hanno dato prova di una preparazione professionale di altissimo livello.Il contingente Italiano ha così dimostrato la volontà di svolgere con il massimo impegno la missione di stabilità e sicurezza nel contesto del contingente UNIFIL al Comando del Generale di Divisione Paolo Serra e a sostenere tutti i progetti rivolti allo sviluppo del Libano del Sud in aderenza alla risoluzione 1701 del 2006.
Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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mercoledì 15 febbraio 2012
martedì 14 febbraio 2012
CONTINGENTE UNIFIL, COMANDANTE GEN. CARLO LAMANNA
Libano: progetto italiano e tecnologia LED per illuminare le strade di Naqoura
13 febbraio 2012, Sud del Libano
Presso la municipalità di Naqoura, nel Settore di Responsabilità a guida italiana, è stato inaugurato un impianto di illuminazione stradale di ultima generazione a tecnologia LED alimentato da energia solare.
Il Contingente italiano, nell’ambito delle attività di cooperazione civile e militare rivolte al conseguimento degli obiettivi fissati dalla Risoluzione 1701, continua nella sua opera per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione civile nel Sud del Libano.
Il progetto ha visto l’installazione di 20 nuovi punti luce, la cui dislocazione, scelta in coordinamento con la municipalità, ha interessato punti sensibili e pericolosi della strada principale che conduce all’abitato, permettendo di incrementare notevolmente le condizioni di viabilità stradale e la sicurezza dei cittadini di al Naqoura.
Il progetto rientra tra i tanti intrapresi nel corso del corrente anno dal contingente Italiano per migliorare sia le condizioni di sicurezza che l’efficienza della rete viaria interna al settore di responsabilità di UNIFIL Sector West (a guida italiana). Il funzionamento dell’impianto non graverà sulla rete pubblica di distribuzione dell’energia elettrica in quanto è totalmente autosufficiente grazie all’alimentazione con pannelli solari dalla resa complessiva di 110W per punto luce.
All’evento ha partecipato il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL, Generale di Brigata Carlo Lamanna, il Sindaco della Municipalità di Al Naqoura, Mr. Hussein Awadah e una rappresentanza della popolazione locale.
Il Generale Lamanna ha ringraziato tutte le Autorità civili, religiose e militari presenti sul luogo della cerimonia per le costanti manifestazioni di vicinanza al contingente italiano che continuerà a svolgere con il massimo impegno la sua missione di stabilità e sicurezza nel contesto del contingente UNIFIL al Comando del Generale di Divisione Paolo Serra e a sostenere tutti i progetti rivolti allo sviluppo del Libano del Sud in aderenza alla risoluzione 1701 del 2006.
lunedì 13 febbraio 2012
JOINT TASK FORCE LEBANON.SECTOR WEST HQ
TORNEO DI BASKET, STRUMENTO DI INTEGRAZIONE MULTINAZIONALE
Libano del Sud, 11 gennaio 2012. Si è svolta presso la base di Naqoura, sede del quartier generale delle forze di UNIFIL, al Comando del Generale di Divisione Paolo Serra, la finale di un torneo di Basket.
Il torneo, organizzato dal Comando del Sector West ha avuto l’intento di aumentare e cementare le già buone capacità di interrelazione tra i contingenti che ne compongono la forza e ha visto sfidarsi 13 rappresentanze, India, Nepal, due squadre dell’Indonesia, Ghana, Slovenia, Malesia, dipendenti Civili di UNIFIL, due squadre Cinesi , Sri Lanka e Italia.
Il Comandante del Sector West, Generale di Brigata Carlo LAMANNA ha presieduto la cerimonia di premiazione consegnando il primo premio alla squadra del Ghana. Seconda classificata la squadra dell’Irlanda e terza la squadra dell’ India.
Come miglior giocatore in campo è stato premiato un Ghanese.
domenica 12 febbraio 2012
CULTURA: L'ECUMENISMO MASSONICO,
Rappresentazione simbolica della massoneria, tratta dal libro “ la Franc-Maconnerie ” del Lenoir. La setta è rappresentata come sintesi di tutte le religioni, all’insegna dell’ebraismo esoterico. Campeggia, al centro, un sacerdote di Israele con candelabro ebraico (menorah) a sette braccia. Tutta la figura, poi, è sovrastata dalla rappresentazione della "visione del carro" di Ezechiele (Ezech. 1, 4 e segg.) cui si ricollega lo gnosticismo ebraico dei primi secoli dopo Cristo. Al di sopra ancora, a sinistra, sfumati, segni zodiacali informa di arcobaleno, simboleggiano le religioni astrologiche e naturaliste. Sullo sfondo, il bue Api (il "vitello d'oro" adorato nel deserto) e le piramidi d'Egitto richiamano la magia egizia, che tanta parte riveste nella massoneria e nell'ebraismo talmudico. In primo piano, un bassorilievo esprime il culto solare del dio Mitra, che uccide il toro primordiale dal cui sangue avrebbe avuto origine il mondo. Il culto di Mitra fu favorito da Giuliano l'Apostata per combattere il cristianesimo. Si noti, sul capo di Mitra, il berretto frigio che sarebbe poi diventato uno dei principali simboli della Repubblica francese. L'uovo, trafitto dalle corna del toro, è l'uovo cosmico da cui, secondo alcune religioni pagane, avrebbero avuto origine l'universo; mentre il turco, in primissimo piano, rappresenta l'Islam che brandisce in una mano la spada con cui quella religione combatté - e a tutt'oggi aspramente combatte – il cristianesimo.
A sinistra, a fianco del toro alato della visione di Ezechiele, il dio Pan con le corna di capro, simboleggia il panteismo massonico. Nella letteratura iniziatica, Pan - collegato agli antichi culti misteriosofici è spesso considerato l'equivalente di Lucifero.
Ora, sulle ali dei nuovi tempi, Pan sta ritornando. Ci si domanda, invero, se questa vecchia figura non potrebbe essere assunta, con qualche aggiornamento, a simbolo dell'incontro interreligioso di Assisi, del 27 ottobre 1986, convocato - sulla scia della gran novità dell'"ecumenismo" proclamato dal Concilio Vaticano II e da Giovanni Paolo II. A quell'incontro, come è noto, convennero rappresentanti di quasi tutte le religioni della terra, comprese quelle atee (buddismo e giainismo), per innalzare una "preghiera" comune, chiara espressione di quel medesimo sincretismo religioso che costituisce la principale premessa della “spiritualità" massonica, e che, tutto relativizzando, esclude il concetto stesso di "verità" e con esso anche quello di "bene".
Certo si è che, in quel trattato fondamentale dello scozzesismo, che è il più volte richiamato "Morals and Dogma", del Sovrano Gran Commendatore Albert Pike (tra i cui "meriti”, sia detto per inciso, va annoverata anche la fondazione del famigerato ”Ku Klux Klan”!), troviamo questo brano che non può non apparire come la prefigurazione e la sola spiegazione possibile dell'evento di Assisi: attorno agli altari della Massoneria, «il Cristiano, l'Ebreo, il Mussulmano, il Buddista, il seguace di Confucio e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella preghiera al solo Dio che è sopra a tutti gli altri dei» (op. cit--- vol. III, pag. 153).