Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 6 dicembre 2014

TRUFFE, SCIPPI: ALCUNI CONSIGLI IN PROSSIMITA' DELLE FESTIVITA'

Comando Provinciale Carabinieri Bari
Sala Stampa
 BARI E PROVINCIA. CON L’ARRIVO DELLE FESTE AUMENTANO GLI SCPIPPI E LE TRUFFE. ECCO ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE
Con l’arrivo delle festività natalizie cresce, inevitabilmente, il numero degli scippi e delle truffe. Le persone anziane o sole, malgrado la loro volontà, sono spesso individuate come vittime ideali da parte di criminali senza scrupoli. Troppo spesso distrazione o superficialità portano ognuno di essi a compiere gesti che in qualche modo li espongono a possibili reati nei loro confronti.
L’altro giorno, infatti, nel capoluogo barese, una 86enne è stata contattata per telefono di casa da un individuo che, qualificatosi come avvocato, le riferiva che il figlio, a seguito di un incidente stradale, era trattenuto presso una non meglio caserma Carabinieri, richiedendole del denaro allo scopo di provvedere alla difesa legale del figlio. Pochi minuti dopo la telefonata si è presentato presso l’abitazione dell’anziana un individuo che, dichiarando di essere collaboratore dell’avvocato in questione, si faceva consegnare parte del denaro richiesto, dileguandosi in tutta fretta. A Barletta, invece, un 70enne, mentre percorreva una via del centro, è stato avvicinato da due individui che lo hanno fatto cadere per terra e si sono impossessati della pensione che custodiva nella tasca dei pantaloni, riscossa poco prima dalla banca.
In ultimo, a Noci, una 74enne, mentre rincasava, è stata avvicinata da uno sconosciuto che,  fingendosi amico del nipote, gli riferiva che questi lo aveva incaricato di ritirare del denaro necessario per riscuotere un premio assicurativo, La donna, credendo alle parole del giovane, ha prelevato del denaro dal bancomat e lo ha consegnato allo sconosciuto. La vittima, rintracciato più tardi il nipote, ha realizzato di essere stata raggirata. 
 A seguire, si elencano alcuni consigli di natura estremamente pratica che, se messi in atto, possono tutelarli contro questo genere di problemi.
                                                    FURTI CON DESTREZZA
Ø  portare al seguito solo il denaro strettamente necessario;
Ø  ricordarsi comunque che il sistema migliore per ridurre al minimo il rischio di essere derubato è quello di utilizzare i servizi bancari o postali (libretto degli assegni, bancomat, accreditamenti e pagamenti in conto corrente, ecc.);
Ø  evitare di custodire il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni o in borse o borselli, che possono essere aperti facilmente;
Ø  se qualcuno si avvicina chiedendo l'ora o di cambiare una banconota, osservarlo bene, non farsi ingannare dal suo aspetto distinto o dalla gentilezza dei modi, perchè potrebbe essere un pretesto per farsi estrarre il portafoglio o per farsi indurre a mostrare l'orologio e altri preziosi;
Ø  prestare molta attenzione:   quando si forma la ressa per salire o scendere dai mezzi pubblici;
·      quando ci si trova in un locale gremito di gente, controllare le persone che spingono o che premono;      a coloro che cercano di distrarre con finti malori o liti simulate;
·      alle "file" davanti agli sportelli.
 Gli uffici postali e le banche sono costantemente presi di mira dalla microcriminalità.
Sono gli anziani e le loro pensioni che, molto spesso, sono oggetto delle attenzioni dei malviventi:
 Ø  farsi accompagnare da parenti per recarsi in banca o in posta a ritirare la pensione;
Ø  se si può, quando si effettuano operazioni di prelievo o di versamento di denaro contante, evitare di andare da soli in banca o in posta, soprattutto nei giorni in cui si pagano le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate.
 Fretta e confusione aumentano i rischi:
 Ø  seguire attentamente l'operato del cassiere per non doversi appartare per contare il denaro;
Ø  mettere il denaro in una tasca interna dell'abito o distribuirlo in più tasche e tenere un portamonete con pochi spiccioli a portata di mano, cosi da poterlo  utilizzare per le piccole spese o, eventualmente, per consegnarlo in caso di rapina;
Ø  evitare di portare borse e borselli e soprattutto di riporvi somme importanti di denaro;
Ø  se si ha il sospetto di essere osservati:
·      fermarsi all'interno della banca o dell'ufficio postale;
·      parlarne con la persona da cui ci si è fatti accompagnare o con gli addetti alla sorveglianza;
Ø  se si ha il sospetto di essere osservati mentre si cammina per strada:
·      cercare un carabiniere/poliziotto o una compagnia sicura;
·      entrare in un negozio;
·      evitare comunque e sempre di farsi distrarre o fermare da persone sconosciute;
 Ø  quando si utilizza il bancomat è necessario essere molto prudenti:
·      evitare di fare le operazioni se ci si sente osservati;
·      verificare che non ci siano persone sospette nelle immediate vicinanze;
·      che gli apparati non presentino anomalie strutturali;
·      che vicino alla tastiera non siano presenti "oggetti strani".
·      quando si digita il codice P.I.N.  (il "codice segreto") è opportuno sovrapporre la mano libera a quella che digita il numero sulla tastiera, per evitare che eventuali microcamere installate abusivamente possano riprendere il codice digitato.
                                                                           TRUFFE
 Ø  Prima di aprire la porta ad uno sconosciuto, anche se veste l’uniforme o dichiara di essere dipendente di azienda di pubblica utilità, è necessario verificare da chi è stato mandato e per quali motivi. Importantissimo accertarne l’identità richiedendo un documento e tesserino aziendale. Se non si ricevono rassicurazioni, non bisogna aprire la porta per alcun motivo e la prima cosa da fare è chiamare il “112”.
Ø  Ricordare sempre che nessun ente o azienda di pubblica utilità manda personale a casa per il pagamento delle bollette per rimborsi.
Ø  Nessun ente manda personale a casa per sostituire banconote false date erroneamente.
Ø  Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a chi offre facili guadagni o a chi chiede di poter controllare i nostri soldi o il nostro libretto della pensione anche se chi ci ferma e ci vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Ø  Ricordare sempre che nessun cassiere di banca o di ufficio postale insegue per strada i clienti per rilevare un errore nel conteggio del denaro che ha consegnato.
Ø  Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio chiamate subito il “112”, i carabinieri saranno a vostra completa disposizione per aiutarvi. In generale, per tutelarvi dalle truffe, vi consigliamo:
·      diffidate sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili: spesso si tratta di truffe o di merce rubata;
·      non partecipate a lotterie non autorizzate e non acquistate prodotti miracolosi o oggetti presentati come pezzi d’arte o di antiquariato se non siete certi della loro provenienza;
·      non accettate in pagamento assegni bancari da persone sconosciute;
·      non firmate nulla che non vi sia chiaro e chiedete sempre consiglio a persone di fiducia più esperte di voi.

mercoledì 3 dicembre 2014

PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO STORICO DELL'ARMA DEI CARABINIERI.

                                                        DALLA SALA STAMPA DEI CARABINIERI
                                                               A CURA DEL DOTT PIETRO VITALE.    
 Nella mattinata, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli, si è svolta la cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2015 dell'Arma dei Carabinieri, quest’anno dedicati al tema “Il Carabiniere e la famiglia”. Gli stati d’animo, le ansie, lo sconforto e i disagi, ma anche la fierezza, i consigli, le rassicurazioni e l’amore che i Carabinieri trasmettevano ai propri familiari, anche in circostanze drammatiche, permettono di “leggere” in modo diverso alcuni episodi - noti o meno noti - della storia dell’Arma.
Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di 1.250.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.
Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 82^ edizione, venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
Le tavole artistiche dell’edizione 2015 del Calendario Storico, sono state ideate e realizzate dal Maestro Paolo Di Paolo.
                                               Calendario Storico dell’Arma 2015
         Il filo conduttore che lega i mesi dell'anno, illustrati dalle tavole del Maestro Paolo Di Paolo, è costituito dal tema “Il Carabiniere e la famiglia”.
Il calendario, attraverso una raccolta di lettere scritte dai Carabinieri ai familiari e di immagini di vita al di fuori del servizio, è dedicato a coloro che condividono in silenzio sacrifici e soddisfazioni dei militari dell’Arma.
In copertina è raffigurata la caserma “Bergia” di Torino, primo Comando Generale dell’Arma e ideale “casa del Carabiniere” da dove inizia il cammino professionale di ciascun militare e si tramandano tradizioni e valori tipici dell’essere Carabiniere.
Nella quarta di copertina, all’interno di un ovale, è raffigurato un Carabiniere intento a scrivere alla propria famiglia.
La prefazione del Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli, presenta il tema centrale che ispira l’opera, sottolineando come negli affetti più stretti sia “radicata la disponibilità a provvedere che il Carabiniere coltiva nella sua missione quotidiana”, sia essa di vigilare sulla sicurezza di un borgo o di costruire la pace fuori dai confini nazionali, “animato solo da inviolabile fedeltà ai principi di legalità, libertà e giustizia”.
Il Generale Gallitelli poi pone l’accento sul senso del dovere “che è cifra distintiva del nostro agire e che trova da sempre piena e speculare rispondenza nell’ambito familiare”, evidenziando, in conclusione, come quei familiari, nel ricevere le lettere, non solo abbiano trepidato per la sorte dei loro cari, ma abbiano anche avvertito “intimamente l’orgoglio di essere parte viva e pulsante di quella storia”.
La tavola che apre il Calendario, in contropagina alla citata prefazione, riporta un particolare dell’opera vincitrice del 1° Premio per la categoria “Pittura” del Concorso Artistico Nazionale indetto in occasione del Bicentenario di fondazione dell’Arma a simboleggiare il tramandarsi delle tradizioni tra le generazioni.
Le tavole del Calendario, tramite “l’aspetto più umano di alcuni Carabinieri”, ripercorrono alcuni momenti salienti della storia dell’Istituzione. Dalla descrizione della battaglia di Pastrengo e della dura “vita di campagna” fatta in una lettera indirizzata alla moglie dal Capitano Bernardino Morelli di Popolo, Comandante di uno dei tre Squadroni Carabinieri che diedero vita alla Carica di Pastrengo, a quella indirizzata dal Capitano Alfredo Amenduni sempre alla propria consorte, con la quale descrive le fasi salienti della battaglia di Adua, evidenziando il rammarico per aver visto cadere numerosi amici. Dalla lettera rinvenuta addosso al Carabiniere Orazio Greco - deceduto il 18 luglio 1915, nell’imminenza della battaglia del Podgora, mentre si trovava sotto le linee nemiche per danneggiare i reticoli austriaci - e diretta alla madre per invitarla a non piangere e mandare sul fronte anche gli altri fratelli, alle umili parole rivolte, nel 1937 ad Adelfia (BA), al Comandante Generale dell’Arma Generale Riccardo Moizo, dalla madre del Car. M.O.V.M “alla Memoria” Vittoriano Cimarrusti, durante lo scoprimento di una lapide in onore del figlio, immolatosi il 24 aprile 1936 a Gunu Gadu (Etiopia).
Non mancano riferimenti sia ai pluridecorati Colonnello Lussorio Cau e Capitano Chiaffredo Bergia, i quali seppero trarre dagli affetti familiari rinnovate energie per conseguire i ben noti ed esaltanti successi contro il brigantaggio, sia al Maggiore Alessandro Negri di Sanfront, Comandante dei tre Squadroni di Carabinieri Reali assegnati alla scorta del Re Carlo Alberto durante la Prima Guerra d’Indipendenza, e al Vice Brigadiere M.O.V.M. “alla Memoria” Salvo D’Acquisto - dai destini diversi, ma uniti nella determinazione a mantenere fede al giuramento prestato - che, malgrado pressati dagli eventi, trovarono il tempo per rivolgere un pensiero alla propria madre.
Dense di significato e cariche di sentimenti - sebbene l’una si chiuda con rassicurazioni sul buon esito della situazione e l’altra sia stata scritta sotto forma di testamento - le missive che le M.O.V.M. “alla Memoria” Tenente Romeo Rodrigues-Pereira e Maresciallo Francesco Pepicelli, Martiri delle Fosse Ardeatine, hanno indirizzato alle rispettive mogli.
Le ultime tavole del calendario sono dedicate alla Signora Santuccia Beni, che, tra figli, nipoti, pronipoti e cugini, ha avuto 12 familiari nell’Arma. Uno dei figli della donna, l’Appuntato Giuseppe Beni, in missione di scorta ad un convoglio nel Mediterraneo durante la Seconda Guerra Mondiale, scrisse un diario annotandovi, tra l’altro, pensieri diretti alla madre e agli altri fratelli in armi. Il 18 maggio 1977, a Porto San Giorgio (FM), anche la famiglia Beni ha pagato il suo tributo di sangue alla Patria, l’Appuntato M.O.V.M. “alla Memoria” Alfredo Beni cadde in un conflitto a fuoco con dei malviventi.  
 


 

martedì 2 dicembre 2014

IL PAPA A STRASBURGO: "EUROPA SENZ'ANIMA1"

 Azzerare vincoli e tecnicismi burocratici per sconfiggere ogni egoismo - La centralità dell’Uomo e della sua dignità - Il ruolo sociale del lavoro - La solitudine dei più deboli -                                              di Antonio Laurenzano“No all’Europa dei consumismi esasperati e dei tecnicismi burocratici!”. E’ il monito  che  Papa Francesco, invocando il coraggio della solidarietà, ha lanciato nella sua recente visita al Parlamento europeo di Strasburgo. Un severo “J’accuse” nei confronti di un’unione di burocrati senza volto, di Governi senz’anima che non esitano a calpestare la dignità dell’uomo e del suo lavoro, a ignorare i più deboli, dai giovani senza lavoro agli anziani, dai poveri agli immigrati. ”L’essere umano rischia di essere ridotto a semplice ingranaggio di un meccanismo che lo tratta alla stregua di un bene di consumo, usa e getta”. Una situazione sociale non più tollerabile e che, pur in presenza di un processo di allargamento dell’Unione, ha alimentato una crescente sfiducia dei cittadini europei verso le istituzioni comunitarie “impegnate a fissare regole percepite come lontane dalla sensibilità dei singoli popoli, se non addirittura dannose.”
“L’Europa è malata di solitudine, acuita dalla crisi economica i cui effetti perdurano ancora con conseguenze drammatiche”. Da Strasburgo il Papa ha rivolto ai cittadini europei un “messaggio di speranza e di incoraggiamento”, con l’invito a “tornare alla ferma convinzione dei padri fondatori dell’Ue” che avevano disegnato per il Vecchio Continente un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme  per superare egoismi e divisioni e favorire la pace e la comunione fra tutti popoli del continente”. Al centro di questo ambizioso progetto politico vi era “la fiducia nell’Uomo, non in quanto soggetto economico, ma persona dotata di una dignità trascendente”.
                 L’Europa non fa più sognare. Il “modello europeo” è da tempo avvolto in una fitta cortina di incertezze e contraddizioni, un modello che alimenta inquietudini, crea insicurezze, genera paure, crisi di identità nazionali. Un’Europa intergovernativa, spesso litigiosa, senza un governo capace di rispondere con politiche adeguate alle attese e ai bisogni dei cittadini.  E se l’Europa non avanza, retrocede! Si sta miseramente sgretolando il tasso di unità che ha tenuto finora in vita le tante diversità dell’ Unione.  “L’Europa della malinconia”! E’ profondo il disagio percepito in gran parte dell’Unione. L’ euroscetticismo domina  da tempo la scena europea. E’ latitante una governance economica in grado di garantire, con la stabilità del sistema monetario, la crescita economica e quindi lavoro e occupazione.
Alla costruzione della comune casa europea mancano due pilastri fondamentali. Prima di tutto l’unità politica: l’Europa unita non può essere soltanto quella dei mercati e dell’euroburocrazia, deve fondarsi su istituzioni dotate di una forte legittimità democratica. E poi quel fitto tessuto di autonomie, di identità territoriali distinte che, come in un mosaico, vanno a comporre una più generale identità europea.
L’anima dell’Europa, da riscoprire e valorizzare, è proprio in questa miscela di unità e diversità, in una nozione dell’identità che si basa non sull’appartenenza etnica ma sulla comunanza di bisogni, di interessi, e anche di valori: i valori della solidarietà, della sussidiarietà, del dialogo, dell’integrazione tra etnie, religioni e culture diverse.
E Papa Francesco a Strasburgo ha tracciato la strada per uscire da politiche autodistruttive per spezzare le paure e riannodare il filo della storia: “L’Europa va ricostruita non intorno all’economia ma alla sacralità della persona umana e dei suoi valori inalienabili.”

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA PUGLIA

MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO ALTAMURA
Mercoledì  3 dicembre 2014 - Giornata Internazionale Persone con Disabilità
“Vedere con le mani”  Turismo culturale per disabili visivi
 Musei accessibili anche alle persone non vedenti. Con la possibilità, quindi, di toccare reperti archeologici. E’ questa l’iniziativa con la quale il Museo Nazionale Archeologico di Altamura aderisce alla iniziativa ministeriale. L’allestimento della sezione “Vedere con le mani” si inserisce in un progetto di riorganizzazione  del Museo Nazionale Archeologico di Altamura di più ampio respiro che ha tra gli obiettivi quello di abbattere le barriere. Nei Musei, infatti,  le barriere da abbattere non sono solo quelle architettoniche, ma anche quelle percettive e sensoriali. Nello spazio contrassegnato dallo slogan  “Vietato non toccare !”, mutuato dal Museo Omero di Ancona, il pubblico ha ora modo di maneggiare alcuni reperti archeologici disposti  in  bacheche aperte, il tutto non in un luogo separato ma all’interno del normale percorso espositivo del museo. Perché l’integrazione passa anche attraverso l’utilizzo dei medesimi spazi comuni. I reperti archeologici utilizzati sono reperti dal valore collezionistico poichè decontestualizzati in quanto rinvenienti da  confische effettuate   dal  Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale  di Bari. Il progetto, che si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti O.N.L.U.S. – sezione di Altamura, che ha fornito ausili tiflodidattici,   non vuole solo incrementare il turismo culturale rivolto alle persone cieche o ipovedenti. Vuole anche, e soprattutto, sensibilizzare gli operatori del settore, dai responsabili delle strutture museali alle guide turistiche, in merito alle problematiche che le persone con disabilità visiva hanno nei confronti delle varie forme d’arte. L’obiettivo del progetto, infatti, è quello di gettare un seme per arrivare a suscitare una “coscienza nazionale”  che riconosca  il diritto alla cultura, che le persone non vedenti hanno sempre rivendicato come parte integrante della formazione di ciascun individuo.Le visite guidate a cura del Servizio Educativo del Museo Nazionale Archeologico saranno supportate dalla presenza di un responsabile dell’Associazione Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti O.N.L.U.S. di Altamura Informazioni Evento:  Data Inizio: 03 dicembre 2014 Data Fine:   03 dicembre 2014 Costo del biglietto: gratuito Prenotazione:Facoltativa Luogo: Altamura (BA) Orario: 8.30 - 19.30 Telefono:080.3146409  E-mail: museoarch.altamura@beniculturali.it  Sito web: Dove:  Museo Nazionale Archeologico di Altamura   Città: Altamura (BA) Indirizzo: via Santeramo n. 88
Provincia: Ba  Regione: Puglia