Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 14 aprile 2012

IL PRESIDENTE DEL SISTEMA 118 BARI-SOCCORSO, DOTT.GAETANO DIPIETRO

Dott. Pietro VITALE Giornalista e scrittore Tessera Ordine Nazionale dei Pubblicisti di Puglia n.116644 Direttore del blog International: www.legestadellacavalleria.blogspot.com
“Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. (Seneca)....onore al 118 Puglia”
“Il SISTEMA 118 “dieci anni di attività fra professione e passione” aprile 2002...2012.

Questa mattina 14 aprile 2012 alle ore 8,30 nell'Aula G. De Benedictis Policlinico di Bari, il Presidente del 118 Bari Soccorso Dott. Gaetano Dipietro ha dato corso all'apertura dei lavori del SISTEMA 118 pugliese. Il Presidente Dipietro in una precedente intervista riferisce: “partendo dalla ASL BARI nel 2003 è operativo su tutto il territorio regionale. In questo periodo, anche grazie al lavoro e all'impegno di chi ci ha preceduto, siamo riusciti a realizzare un progetto che, apprezzato dai cittadini, contribuisci a dare solidità al Sistema di Emergenza Urgenza Sanitaria garantendo l'integrazione con gli altri partner istituzionali coinvolti nell'emergenza come i Vigili del Fuoco e le Forze dell'Ordine. Pensiamo di poter aumentare la capacità e l'efficienza con l'aggiornamento tecnologico, formativo e procedurale? Pensiamo di integrare e condividere esperienze e responsabilità con altre aree sanitarie? Pensiamo di costruire sistemi di qualità coinvolgendo anche gli utenti? Ne parleremo durante l'incontro celebrativo e per questo motivo vi attendo numerosi. All'evento congressuale-dibattito sono intervenuti all'apertura dei lavori: Dott. V. DATTOLI (Direttore Gen. Policlinico-Giov. XXIII Bari), Prof. P. LIVREA (Preside Facoltà Med. E Chirug. Univ. Di Bari), Dott. F. BUX (Direttore Gen. AreS Puglia), Dott. E. ATTOLINI (Ass. alle Politiche della Salute Reg. Puglia), Dott. G. DIPIETRO (Presidente del SISTEMA 118 di Puglia), Dott. N. ALBANO (Nuove tecnologie al servizio del 118), Dott. V. PROCACCI (Il Sistema di Emergenza Urgenza e il piano di rientro), Dott G. ANTONELLI (La tecnologia nelle emergenze coronariche).
Inoltre sono intervenuti i relatori:
N.ALBANO, F.ANELLI,G.ATTIMONELLI, E.ATTOLINI, M. DE GIOSA, G.DIPIETRO,T.FIORE, M.LEONE, R.PALESE, V. PROCACCI.
Al termine dell'evento sono stati consegnati attestati ECM di partecipazione avente il valore di sei crediti formativi per gli infermieri.
Al termine degli interventi, degli illustri relatori mi piace porre alla vostra attenzione la lunga ed interessante relazione del Presidente, Dott. Gaetano DIPIETRO:

118 BARI – BAT
Dieci anni di attività fra professione e passione
Relazione Direttore
Dott. Gaetano Dipietro

Preside, Direttore Generale, Autorità e a tutti voi presenti il mio saluto e il grazie di cuore per la presenza qui, in una mattinata speciale, per ricordare, documentare, mostrare e festeggiare un servizio che da 10 anni opera sul territorio al servizio dei cittadini.

Prima che una Legge Nazionale nel 1992 istituisse il numero unico per l’emergenza sanitaria, chi aveva necessità d’aiuto si rivolgeva ad una selva di numeri che, come potete intuire dalla diapositiva non sempre e non tutti avevano a disposizione ambulanze o mezzi di soccorso. Una ricerca affannosa che spesso portava via tempo prezioso. Trovato il mezzo di soccorso si realizzava quella tecnica, poi descritta dagli autori anglosassoni con il termine Scoop e Run, cioè carica e corri, ovviamente in Ospedale.
Dal 20 aprile 2002, ed entro un anno solare, sul tutto il territorio regionale, il 118 Puglia si trasformò da progetto, da sogno tanto atteso, in realtà.
La Provincia di Bari con l’ASL BA4 ebbe il privilegio ma anche l’arduo compito di fare da apripista. Il progetto sperimentale, trovò il suo banco esercitativo per le strade e nelle case della città. Cambiò modo di fare soccorso. Sempre per tornare agli autori anglosassoni si iniziò ad utilizzare la tecnica Stay and Play, fermati e lavora. In piena sincerità, credo che abbiamo recuperato il gap decennale rispetto ad altre regioni, cosiddette più virtuose, ed oggi il nostro Sistema, per alcune sue peculiarità, di cui parleranno altri relatori, è preso a riferimento.
“È un servizio ancora poco conosciuto, che va raccontato”.
Per raccontare 10 anni di 118 ci vorrebbero 10 anni e 1 giorno; vedrò di farlo in meno di mezzora.
Ogni giorno il 118 cresce e sono sempre di più le chiamate alla Sala Operativa.
Di questo stiamo parlando: di quasi 2.000.000 di chiamate e di 600.000 soccorsi
Andiamo allora a descrivere il Sistema di Emergenza Urgenza Sanitaria, il cosiddetto 118 delle province di BARI e BAT Il giorno 20 aprile 2002, in locali di questo Policlinico viene attivata la Centrale Operativa del Sistema di Emergenza Urgenza 118 della città di Bari o meglio della ASL BARI 4
La scelta del Policlinico venne indirizzata dalla normativa nazionale che ne prevedeva la presenza all’interno di un ospedale classificato come DEA di II livello.
La parte territoriale nella fase di avvio contava N° 12 postazioni ( Osp. Di Venere – Osp. S. Paolo – Modugno – Osp. Triggiano – P.zza A. Moro – Palese – CTO – Osp. G.nni XXIII – Japigia – Mola – Osp. Bitonto – Policlinico.I presidi Ospedalieri, garantivano il SES 118 con propri mezzi e personale, mentre le postazioni dislocate sul territorio venivano affidate alle Associazioni di Volontariato : OER BARI – Gruppo Volontari Valenzano e Croce Rossa Italiana furono le prime ad essere operative. A partire dal 2004, il SES 118 fu affidato alle Associazioni di Volontariato in regime di convenzione;
Nel 2005, fu incrementato il numero delle ambulanze attivando le postazioni di Adelfia e del CTO. Nel 2007 avvenne l’unificazione delle ex AUSL BA 2/3/4/5.
Nel 2010 fu istituita la postazione 118 di Noicattaro, assegnata all’Associazione PAERS di Sannicandro. E nel corso degli anni 2009 - 2010 venne raddoppiata prima la postazione di Barletta e poi quella di Andria
Oggi il Sistema sovra provinciale 118 conta 51 mezzi di soccorso variamente articolati in base alla composizione dell’equipaggio e 13 PPI.
La scelta dei punti di stazionamento, le c.d. postazioni venne stabilita in fase di avvio del sistema di emergenza e, salvo qualche sporadica variazione, è rimasta invariata nel corso dei dieci anni.
La scelta delle postazioni e della più o meno medicalizzazione teneva conto della rete ospedaliera allora esistente, dalla distanza dal più vicino ospedale, dal numero ipotetico degli interventi con un’analisi dettagliata che portava poi alla realizzazione della cosiddetta settorizzazione.. la situazione attuale prevede la presenza dei punti di Primo Intervento ( affidati al Sistema 118) specialmente dove prima esisteva uno stabilimento ospedaliero.
La Centrale Operativa e le sue risorse tecnologiche rispecchia in gran parte quanto previsto dall’iniziale progetto. L’ing Cimino vi parlerà poi di quanto è in corso di realizzazione per il completamento di tale progetto. La Centrale Operativa raccoglie le richieste telefoniche che arrivano da tutto il territorio provinciale ( nel 2002 la provincia di Bari comprendeva anche il territorio attualmente della Provincia BAT), 51 comuni con una popolazione complessiva di 1.800.000 abitanti. Un territorio ampio che, per la presenza di aeroporto e porti, ha favorito la crescita di grossi insediamenti industriali, produttivi e commerciali. Un territorio percorso da numerose arterie stradali a grande percorrenza di traffico anche pendolare e industriale, con la presenza di un lungo tratto autostradale, via obbligata per chi vuole, sul versante adriatico, raggiungere la Basilicata la Calabria e la Sicilia. Inoltre 4 linee ferroviarie: FFS, Ferrotranviaria, Appulo Lucane, Ferrovie sud est. Alla ricezione di una chiamata, l’infermiere operatore può decidere se inviare una ambulanza Base, denominata ( Victor), una ambulanza di soccorso avanzato ( India ), con infermiere a bordo oppure con medico a bordo ( Mike ) o ancora un mezzo veloce leggeroMVL o Automedica. Può decidere se attivare la continuità assistenziale oppure ancora ammettere il chiamante ad una consulenza telefonica con il medico di centrale..
L’operatore di Centrale (Il dispatcher) effettua l’intervista telefonica per assegnare un codice colore che rappresenta la presunta urgenza e la gravità dell’intervento stesso, secondo i criteri di criticità previsti dalla legge e riportati nel protocollo di Centrale appositamente predisposto.
Rammento che nel corso dell’ultimo anno le chiamate sono state N° 192.000 e il numero degli operatori è rimasto immutato, non raggiungendo mai la copertura completa della pianta organica prevista , che peraltro si ritiene insufficiente e quindi da rivalutare.
Fanno parte del sistema 118 oggi sovra provinciale.
1 Direttore Medico di Struttura Complessa, medico anestesista rianimatore
7 Dirigenti Medici di cui 4 medici anestesisti, un cardiologo con 10 anni di esperienza di centrale operativa e due provenienti da pronto soccorso 175 medici ( compresi i referenti di Area)
180 infermieri e circa 500 volontari 2 Responsabili Medici uno per ASL BARI e 1 per Asl BAT
Operano su turni con copertura 24 ore su 24.
Dopo aver recepito tutti i dati possibili, l’operatore provvede ad inviare il mezzo di soccorso più vicino ( secondo indicazioni del computer – settorizzazione) cui fa seguire altro mezzo se ritenuto necessario ( automedica o mezzo MIKE). A fronte delle diversificate domande poste al chiamante risulta spesso impossibile conoscere le reali condizioni dei pazienti. Questo problema potrebbe essere superato attuando una politica di informazione al cittadino.
Se necessario vengono allertati i VVF o le forze dell’ordine che hanno sempre dimostrato notevole disponibilità e collaborazione. Il medico di Centrale viene coinvolto nel 4% dei casi per problemi di natura sanitaria. Molto di più per rimuovere problematiche di natura relazionale con medici dei P.S., forze dell’ordine, direzioni sanitarie etc. In buona parte dei casi, l’operatore, dopo aver attivato il mezzo di soccorso, ricontatta il chiamante, specialmente in caso di codice rosso, per attingere ulteriori notizie. Inoltre potrà fornire indicazioni in attesa dell’ambulanza, le cosiddette istruzioni prearrivo a parte, a fine missione, viene anche valutata la sezione dedicata ai tempi del soccorso e la durata delle diverse fasi dell’intervento.
“Il primo nemico per chi lavora nel sistema del 118 è il tempo” “Poi il malore”. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti grazie all’impegno dei medici, degli infermieri e dei volontari che giorno e notte si sacrificano per salvare delle vite; essi sono, sulla scacchiera, le pedine che consentono di vincere la partita della salute. Dieci anni fa abbiamo accettato la sfida e siamo qui a parlarne.
Numerosi sono stati gli incidenti occorsi ai componenti degli equipaggi di soccorso;
dalle aggressioni agli incidenti stradali.
Qualcuno ne porta i segni, qualcuno è stato costretto a scendere dall’ambulanza per non salirci più. Abbiamo avuto le nostre perdite;
Qualcuno ci ha lasciato. Voglio ricordare il collega Sergio Imperato, per molti anni in sala Operativa e, a coloro che lo hanno conosciuto, il dott. Antonio Morra, mancato in questi giorni, Modugnese di nascita, che in epoca pre-118, oltre ad aver posto le basi per la nascita del 118 in Piemonte ha coordinato, presso questo Policlinico, il corso di Alta Formazione per la pianificazione dell’intervento sanitario extra ospedaliero nelle maxiemergenze, sotto la guida del Prof. Rocco Giuliani.Uno dei compiti istituzionali assegnati alla Direzione del Sistema è la formazione del personale. Tanto in termini di tempo e risorse è costata la formazione. Medici, Infermieri, più dei soccorritori, hanno dovuto compiere su se stessi un atto terroristico, inteso come profondo sconvolgimento delle proprie abitudini, del modus operandi, del modo di pensare, proiettandosi al di fuori dell’ambiente più congeniale e conosciuto, quello su cui era stato tarato il corso di laurea. Lavorare fuori dagli ospedali in luoghi dove fare emergenza è fortemente condizionato da ambiente ostile, freddo, caldo, pioggia, presenza di pubblico, parenti, stampa, rischio evolutivo, mancanza di attrezzature specifiche ed ancora dalla mancanza di supporto diagnostico o conforto immediato di consulenti o primari che possono intervenire in aiuto.
La Formazione iniziò con gli Operatori di Centrale, scelti personalmente dal dott Di Candia, in ossequio alla legge nazionale, con esperienza di reparto critico. Quasi tutti provenienti dai ranghi della Rianimazione del Policlinico, per portare in un Centro di Coordinamento quale è la Centrale Operativa, la capacità a prendere decisioni immediate in mancanza di notizie complete, proprio come si fa in rianimazione dove di fronte ad un cuore fermo prima si agisce e poi ci si chiede perché il cuore si è fermato. Dopo breve tempo sono iniziati i corsi di formazione per il personale medico e dopo ancora per quello infermieristico che doveva lavorare sulle ambulanze, le PTE, Postazioni Territoriali dell’Emergenza. Grande in questo settore è stata l’attività del gruppo dell’ASL BARI, a Triggiano, diretto dal Dott. Marco De Giosa e, altrettanto impegnativo, il lavoro svolto dal Centro di Formazione dell’ASL BAT, a cui va il nostro ringraziamento.
Poco è stato speso in fase iniziale per i volontari che fino al giorno prima dell’avvio del numero unico dell’emergenza sanitaria 118, validamente ma in maniera spontaneistica soccorrevano i malcapitati o i malati. Anche per loro è iniziata la campagna di formazione ed ora tutti sono in possesso delle certificazioni più varie, obbligatorie e necessarie ad un livello elevato di primo soccorso.
BLSD, PTC, PBLS, ALS, ormai fanno parte del bagaglio culturale e formativo di tutti gli attori del 118. Ad essi negli ultimi anni si sono aggiunti corsi specialistici quali la gestione delle vie aeree ( GVA), corsi finalizzati alla conoscenza ed uso dell’ecografo in emergenza, e quelli specifici per la gestione delle maxiemergenze. La formazione è continuata e continua con incontri a cadenza mensile, tenuti da docenti, interni ed esterni alla A.O Policlinico su vari argomenti di interesse specifico del Sistema di emergenza. Parallelamente a corsi di argomento clinico quali: la gestione preospedaliera della paziente gravida, del paziente con trauma cranico grave, del paziente amputato, del trattamento extraospedaliero del dolore acuto, si succedono corsi quali quello relativo al consenso, o quello legato alle problematiche giuridiche nell’attività 118”, con la presenza in aula di illustri relatori quali ad esempio, il Vice Questore dott.Pietro Battipede, dirigente il settore di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Bari, il Security Manager di Aeroporti di Puglia ed esperti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
A questi ultimi incontri si contano negli ultimi due anni, più di 2000 presenze di discenti.
Da ricordare poi, per l’impegno richiesto e profuso, il 1° Corso Regionale NBCR (patrocinato dall’Assessorato alle Politiche della Salute e riservato a tutti i medici del S.E.T. 118 della Regione Puglia) organizzato e diretto dal Prof. Rocco Giuliani
I Corsi intitolati “Il Dispatch” . finalizzati all'acquisizione di competenze nel processo di comunicazione dell' emergenza fra l'infermiere operatore e l'utente
I Corsi basici introduttivi al ruolo di Direttore dei Soccorsi Sanitari in caso di incidente maggiore ed altri corsi ancora, accreditati ECM. Abbiamo voluto fare una analisi più dettagliata fra gli ultimi due anni, in modo da renderci conto noi stessi di ciò che ruota attorno al Sistema.
L’analisi dei dati del 2011, confrontati con quelli del 2010, evidenzia, a fronte di una lieve diminuzione nel numero di chiamate, un numero di soccorsi effettuati in aumento segno della ormai radicalizzazione del sistema nel contesto sociale. Particolare attenzione a mio giudizio va dedicata ai Codici ZERO da 24.766 del 2010 a 28.489 del 2011 su un numero complessivo di soccorsi di 80.095. di questi ben 17.023 all’arrivo del mezzo di soccorso rifiutano il trattamento o vengono trattati a domicilio. Sicuramente avrebbero potuto usufruire dei servizi di Continuità Assistenziale, del Medico di Medicina Generale oppure portarsi con i propri mezzi presso un Pronto Soccorso. Solo a scopo esemplificativo abbiamo incrociato i dati del pronto soccorso con quelli del 118. Questa valutazione ci ha permesso di valutare l’incidenza del 118 sull’intera attività del Dipartimento di Emergenza e Accettazione
Abbiamo valutato anche le patologie per cui viene richiesto il soccorso.
La patologia più rappresentata è quella traumatica, che rappresenta il 28,37 per cento del totale interventi, a seguire le patologie cardiocircolatorie (15,48 per cento), neurologiche (6,42), respiratorie (6,22), psichiatrica (5,50), intossicazione/etilismo (4,14). Gli scherzi telefonici, grazie all'introduzione di software per l'individuazione del numero chiamante, anche se nascosto, e la localizzazione delle cabine telefoniche ha consentito di ridurne il numero.
Per quanto riguarda la provenienza per luogo delle chiamate risalta sempre il dato “casa” che risulta essere al primo posto superando di più del triplo la seconda posizione tenutada “strada”. C’è da dire che per le chiamate in casa si sommano quelle a genesi medica ( le più attese) e quelle a genesi traumatica. Dato interessante da segnalare è la oramai consolidata attività dell’Automedica per Bari città. Con i suoi 1794 interventi ( aumentati rispetto all'anno precedente) costituisce un presidio insostituibile nello scenario del Sistema 118. L’intervento rapido, professionale, in tempi brevissimi ha accorciato i tempi di intervento e sempre più spesso precedendo le ambulanze garantisce la sopravvivenza del chiamante. Quello che è stato un progetto si è trasformato in un brillante risultato grazie alla collaborazione di medici, infermieri e autisti. Si auspica la rapida realizzazione di quanto previsto nel progetto di riordino del Sistema 118 . Altre attività. Tempo e risorse umane sono state dedicate al progetto "SICURI SEMPRE" che ha coinvolto numerosissime scuole e solamente nell’ultimo anno 600 alunni hanno ricevuto la formazione presso le proprie scuole e poi si sono avvicendati in Centrale Operativa
Accanto a questa attività di soccorso e formazione, intimamente legate, non va dimenticata l’impressionante mole sul versante amministrativo che comprende fra l’altro la risposta alle Richieste di documentazione sanitaria da parte di Organi di Polizia Giudiziaria, di Amministrazioni Pubbliche, Studi Legali o direttamente dall’utenza etc:
E poi le altre attività richieste ad un coordinamento. il grosso capitolo delle Pianificazioni, necessarie e obbligatorie. E quello delle Esercitazioni Semestrali Antincendio richieste da Capitanerie di Porto. Esercitazione semestrale INCIVOLO richiesta e organizzata da Aeroporti di Puglia. Realizzazione sponsorizzata di opuscoli informativi quali ad esempio“ il 118- Ti aiutiamo a conoscerlo” sulle finalità e sulle modalità di accesso al Sistema 118,
Aggiornamento del Censimento per tutta la Provincia di Bari delle Elisuperfici di emergenza ( Basi HEMS). Protocollo Operativo per il Personale del Sistema 118
Manuale Dispatch Istruzioni Pre arrivo Manuale “ Valutazione ed Istruzioni per accidenti da contatto o punture di animali marini e terrestri”
Manuale “ Valutazione ed Istruzioni per accidenti da contatto o ingestione di piante o parti di piante comuni” LA VIA DA PERCORRERE:
Quanto è stato già progettato rende la via da percorrere più agevole, almeno pprossimi 10 anni. Mi riferisco a progetti già avallati sia da leggi nazionali sia da leggi regionali.
Elenco di seguito i riferimenti di tali leggi, partendo dalla più lontana nel tempo:
LEGGE REGIONALE 9 agosto 2006, n. 26
“Interventi in materia sanitaria”. Art. 4 (Dipartimento interaziendale regionale per l’allarme e l’emergenza sanitaria 118) Comma1. Dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituito il Dipartimento interaziendale regionale di allarme ed emergenza sanitaria territoriale “118”. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 dicembre 2009, n. 2488
Nuovo Assetto del Servizio Emergenza Urgenza “118”.
Divisione in Aree e revisione della composizione degli equipaggi dei mezzi di soccorso. Istituzionalizzazione delle auto mediche
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 giugno 2011, n. 1479
Nuovo Assetto del Servizio Emergenza Urgenza “118”.
Individuazione catena di responsabilità e disposizioni territoriali
Delibera nazionale Guardia Medica DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 dicembre 2009, n. 2528 Accordo Integrativo Regionale del Servizio Emergenza Urgenza “118”.
Istituzionalizzazione del Referente medico di Area DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 luglio 2011, n. 1615
DGR n. 751/2009 - DGR n. 2253/2010. Nuovo Sistema Informativo di Emergenza-Urgenza
Sanitaria Territoriale in Puglia. Rete di radiocomunicazione del servizio di emergenza urgenza sanitaria territoriale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 luglio 2011, n. 1620
Documento di “Raccomandazioni per la gestione integrata delle emergenze-urgenze psichiatriche” Ciò detto non penso che sia facile realizzare tutto quello che è scritto. Bisognerà convincere tutti i partner istituzionali, che quanto espressamente previsto dalle norme, dalle leggi, e alle quali spesso si è lavorato, debba poi essere rispettato da tutti.
Restano ancora altri problemi da evidenziare ma dei quali per carenza di tempo si può solamente stilare un elenco quanto più esaustivo possibile. Per quanto invece può essere fatto da noi, personale tecnico ed operativo, di seguito un elenco degli impegni che ci attendono e che ci impegniamo a portare avanti e a termine: Implementazione di protocolli e procedure clinico terapeutiche:
( Registro Arresto .Cardio .Circolatorio
Rete IMA,
Rete Trauma e Registro Traumi,
Rete Stroke‏
Rete dei trasporti secondari)
P.A.D.
Elisoccorso
Qualità / Accreditamento del Sistema Partiamo da un concetto fondamentale
Il paziente, e ne farebbe volentieri a meno, ci affida qualcosa di suo, la salute.
Fondamentale risulta essere l’integrazione fra le due aree del personale che costituisce il sistema Front Line e Back Office cioè la Postazione Territoriale e la Centrale di Coordinamento.
La prima gestisce direttamente i rapporti con il paziente mentre la seconda lavora al chiuso, nel Back Stage, nella SALA OPERATIVA, permettendo l’organizzazione del lavoro e lo svolgimento del servizio. A dieci anni dall’avvio, ma il lavoro è iniziato molto tempo fa, abbiamo deciso di rileggere l’operato del SEUS 118 utilizzando gli strumenti propri della cultura manageriale di verifica e revisione della qualità. Iniziamo a parlare di buona qualità misurandola con termini nuovi per noi. Efficace, se soddisfa i bisogni dell’utente e i suoi desideri
Efficiente, se raggiunge l’efficacia ottimizzando le risorse ( raggiunge obiettivo usando meno risorse) Qualità Massima , se si raggiungono i massimi risultati ipotizzabili teoricamente in situazioni ideali( risorse infinite, etc) Qualità Ottimale, se si raggiungono i massimi risultati ipotizzabili con le risorse effettivamente a disposizione e non infinite)
. Abbiamo pertanto avviato le procedure previste per la Certificazione della Centrale Operativa. E per finire il grande capitolo della Maxiemergenza. Il 118 barese oggi, grazie alla disponibilità dei Giovani Industriali di Confindustria, dell’Associazione Costruttori Edili e di Ferrotranviaria ha un presidio in più per la gestione di eventi rilevanti. Il mezzo per la Gestione delle Maxiemergenze è parcheggiato all’interno del Policlinico nella zona ingresso monumentale, vicino al carrello PMA e al carrello NBCR e sarà presentato ufficialmente alla stampa il giorno 24 aprile nel corso di una cerimonia dedicata. Vi lascio con una riflessione. Il pollice in alto nell’immaginario collettivo ha acquisito il significato di vittoria. Va invece ricordato che si trattava del gesto con cui, l’imperatore, concedeva la vita a chi, gladiatore soccombente, aveva dimostrato di battersi con onore. Ritengo che nella lotta contro il tempo, la morte, alla ricerca per gli altri della salute, non sempre si riesce a vincere, ma almeno ci siamo meritati l’onore delle armi
Grazie per l’attenzione, buon compleanno e vi aspetto in Centrale Operativa.