Roma – Il 30 gennaio scorso il Vice Commissario Magistrale dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta con delega per il Corpo Militare, Nobile Alfredo Solaro del Borgo dei Marchesi di Borgo San Dalmazzo, accompagnato dal Comandante del Corpo Militare, Colonnello Mario Fine, ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto all’Altare della Patria per celebrare il 135° Anniversario della fondazione del Corpo Militare dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il picchetto d’onore era formato dalla Guardia d’Onore del Comando Reggimento Lancieri di Montebello. Ha partecipato alla solenne cerimonia una nutrita rappresentanza di Ufficiali, Sottufficiali e Graduati del Corpo Militare, formata dal Nucleo Permanente di Mobilitazione, dal 1° Reparto di Milano, dal 2° Reparto di Roma, dal 3° Reparto di Napoli e dal Reparto Operativo d’Emergenza de L’Aquila. Il Cappellano Capo Conventuale ad honorem, Mons. Azelio Manzetti de Fort, ha celebrato poi la Santa Messa nella Cappella Palatina presso la Casa dei Cavalieri di Rodi. Il programma della cerimonia si è concluso con una colazione al Circolo Ufficiali presso il Raggruppamento Logistico Centrale Preposto Complesso Logistico “Pio IX”. Il Comandante del Corpo Militare, Col. Mario Fine, ha ricevuto il messaggio augurale per la ricorrenza da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano ed una lettera del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, nella quale oltre ha formulare i più fervidi voti augurali ha espresso apprezzamento per l’attività, svolta in questi 135 anni, di assistenza spirituale, sanitaria ed umanitari in favore dei più deboli, dei più bisognosi e di chi soffre.
Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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lunedì 6 febbraio 2012
domenica 5 febbraio 2012
MEETING-INTERCLUB: IL DIABETE, LIONS CLUB BARI HOST
LIONS CLUB BARI HOST 54° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Sede amministrativa del L.C. Bari Host: Sheraton Nicolas Hotel – Bari
Il bollettino delle nostre riunioni l’addetto stampa: Lions Dottor Pietro VITALE
Giornalista-pubblicista e scrittore-Tessera Ordine Nazionale dei Giornalisti n.116644
Direttore del Blog International: www: legestadellacavalleria.blogspot.com
Motto del Governatore: “Uniti per servire meglio” D.G. Avv. Luigi Desiati
“Forse la morte, nella folle competizione che caratterizza i rapporti sociali dell’era contemporanea, rappresenta davvero uno dei pochi momenti davvero democratici (nell’attesa del Giudizio Universale) della nostra esistenza, perché riguarda tutti, nobili o popolani, ricchi o squattrinati, studenti e docenti come spesso ci ricordano gli inquietanti affreschi della danza macabra”. (Anonimo)
Carissimi amici, anche questa volta il Presidente del nostro Club Lions Ing. Pasquale STUFANO ha voluto regalarci una splendida serata in compagnia di altri Presidenti di Clubs e Soci della città di Bari. Ma prima di intraprendere e di entrare nel vivo della sera con il consueto cerimoniale, il Presidente STUFANO ha voluto ricordare con alcuni minuti di raccoglimento, il nostro Amico e Tesoriere del Club Bari Host, N.H. Italo COLELLA.
Italo è mancato all'improvviso i primissimi giorni dell'anno in corso, scippato per sempre all'affetto e alle premure dei Suoi cari, ed in particolare della cara Nietta, sempre vicina e presente a Lui per ogni necessità. Noi Soci del Club lo ricordiamo come un uomo buono, semplice ed attivo, amico di tutti, sempre pronto a costruire rapporti interpersonali di pace, di solidarietà e concordia. Noi tutti abbiamo avuto il privilegio, nel frequentarlo, di godere delle Sue qualità e della Sua forza morale e proprio in virtù di tutto questo, cercheremo di fare del Suo ricordo un modello di vita. Uniti al dolore della Sua famiglia, della cara Nietta, dei figli ed amici, con la speranza e la certezza che le anime dei buoni sono fra le braccia di Dio...Addio caro Italo...riposa in pace.
Orbene, dopo questa doverosa premessa, il 27/gennaio 2012 il nostro Presidente Pasquale Stufano, in collaborazione del C.D. hanno organizzato un meeting interclub sul tema:
DIABETE, UNA REALTA' SEMPRE PIU' PRESENTE. COME POTRA' CAMBIARE IL NOSTRO FUTURO. ATTIVITA’ MOTORIA E SALUTE
Relatori della serata:
Prof. Francesco GIORGINO (Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Università degli Studi di Bari).
Dott. Gianni LEALI (Docente Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Bari).
Dott. Gian Maria DE MARTINI (Conclusione Meeting il 2° Vice Governatore Distretto 108/Ab)
Con la partecipazione del Console di Ucraina, Dott. Lorenzo DE FRONZO
Sono intervenuti i Lions Clubs:
Bari Triggiano Marina Pres. Fulvio SOLIMANDO
Bari Levante Pres. Antonio TRUNFIO
Bari Costanza D'Altavilla Pres. Stefania DE FRANCESCHI
Bari Bona Sforza Pres. Maria CIRIOLO VENEZIANO
Bari Giocchino Murat Pres. Roberta ROBERTA POSITANO
Bari Aragonese Pres. Franco DE BENEDICTIS
Delegati di Zona:
Delegato VI zona Ing. Pasquale Di Ciommo
Delegato VII zona Gen. Angelo Iacovazzi
Addetto Stampa Distrettuale Dott. Donato Savino
L'evento si è svolto all'interno dello Scheraton Nicolaus Hotel in Bari, alle ore 19,00. Il “richiamo” della Cerimoniera del Club Bari Host, Dora Bonante Lorusso, prega a tutti gli intervenuti di prendere posto. Il Presidente Stufano dopo l'acuto colpo di campana da inizio ai lavori, prende la parola e legge i curriculum professionali degli illustri relatori indi, passa il microfono senza indugio, al primo relatore.
Il Prof. Giorgino, inizia la sua relazione sul Diabete, con proiezioni su schermo. Un programma regolare di attività fisica può anche prevenire e combattere l'insorgenza di questa malattia. Ma di questo parlerà il secondo relatore della serata il Dott. Leali.
Questo argomento è già stato trattato e pubblicato sul Palazzuolo dal sottoscritto, comunque, nel corso della serata ho preso appunti ed ampliata la relazione.
Nel laboratorio di Diabetologia Sperimentale sono in corso ricerche sui meccanismi cellulari e molecolari che portano allo sviluppo del diabete mellito e delle sue complicanze e sulle possibili terapie per queste condizioni morbose. Il diabete è una malattia in continua espansione ed è determinata da una combinazione di fattori genetici ed ambientali. Le alterazioni metaboliche croniche che ne conseguono (iperglicemia, radicali liberi dell'ossigeno, ecc...) possono condurre allo sviluppo di complicanze a livello di molti organi e tessuti, soprattutto dell'apparato cardiovascolare.
I progetti di ricerca in corso riguardano in particolare:
il ruolo delle cellule staminali nelle complicanze cardiovascolari del diabete e la loro modulazione farmacologica;
il ruolo dello stress ossidativo nella regolazione glicometabolica e nello sviluppo di complicanze macro- e microvascolari (es. ulcere diabetiche);
la patologia dell'endotelialio in relazione all'insulino-resistenza ed alle complicanze metaboliche;
le inter-relazioni tra meccanismi che regolano la longevità, il metabolismo e le complicanze del diabete. La peculiarità del Laboratorio di Diabetologia Sperimentale è far convergere competenze ed attività di ricerca di base con la ricerca clinica, sempre nell'ottica di identificare nuovi approcci diagnostico-terapeutici a beneficio del paziente.
Obiettivi e risultati
Nel corso degli ultimi 10 anni di attività, il gruppo ha conseguito importanti risultati nelle seguenti aree di ricerca: Sono state descritte estesamente le alterazioni delle cellule staminali/progenitrici midollari e cardiovascolari in relazione al diabete mellito ed alle sue complicanze croniche. Tali studi hanno permesso infatti di delineare un nuovo modello di sviluppo delle complicanze micro- e macrovascolari che pone al centro il progressivo depauperamento del patrimonio rigenerativo dell'organismo in maniera simile a ciò che si osserva nell'invecchiamento. Sono state anche identificate alcune terapie farmacologiche in grado di ripristinare le cellule staminali ed è stato possibile individuare nuovi marcatori clinici di malattia. Gli obiettivi futuri sono volti allo studio dei meccanismi molecolari alla base di queste osservazioni e di ulteriori approcci terapeutici. L'utilizzo di nuovi modelli sperimentali nell'animale consente infatti di studiare più approfonditamente la regolazione delle cellule progenitrici vascolari nel diabete mellito.
Sono stati identificati alcuni rapporti esistenti tra iperglicemia ed eccessiva produzione, a livello di cellule endoteliali e cellule ematiche, di radicali liberi dell'ossigeno, che contribuiscono alla patogenesi delle complicanze del diabete. È stato inoltre possibile identificare alcuni degli enzimi coinvolti in queste alterazioni: NADPH ossidati e p66Shc. Il ruolo della proteina p66Shc è stato approfondito anche in vivo ed è stato possibile dimostrare che essa rappresenta uno dei mediatori molecolari che determinato il ritardo nella guarigione delle ulcere diabetiche.
Lo studio delle alterazioni delle cellule endoteliali nel diabete mellito è stato arricchito da approcci in vivo nell'uomo tramite la determinazione della cinetica di produzione dell'ossido nitrico, un gas molto importante per la regolazione della funzione vascolare. Studio in vitro con bireattore hanno invece permesso di stabilire le comunicazioni cellulari tra endotelio, tessuto adiposo ed epatociti.
Nel contesto dello studio dei rapporti tra i meccanismi dell'invecchiamento e del diabete, abbiamo dimostrato il coinvolgimento della proteina Sirt1 in cellule umane isolate da individui con sindrome metabolica e prediabete. Sirt1 integra segnali cellulari e molecolari che regolano l'aspettativa di vita ed il metabolismo e potrebbero essere coinvolti anche nei processi di infiammazione e di sviluppo delle complicanze del diabete. Gli obiettivi futuri di questo filone di ricerca consistono infatti nel determinare il ruolo di Sirt1 nel danno d'organo associato al diabete ed all'iperglicemia ed agli eventuali rapporti tra Sirt1 e p66Shc, con approcci in vitro e in vivo nell'animale. Il secondo relatore il Dott. Leali invece intrattiene l'uditorio commentando l'importanza della ginnastica moderata a sostegno delle terapie farmacologiche per la cura del diabete. Sempre più in forma, sempre più appassionati del fitness e dell’attività fisica in genere. Il popolo degli “over 50” italiani ama lo sport praticato, prima ancora che visto dalla poltrona: più di un ultracinquantenne su due (in particolare, il 52,7%) si allena in palestra e non solo. Quasi il 20%, poi, dichiara di esercitarsi a giorni alterni, mentre il 38% vanta una frequenza di allenamento di due volte a settimana. L’identikit delle abitudini sportive degli italiani sul punto di affacciarsi alla terza età emerge da un’indagine realizzata da Datanalisys per conto di Unieda, l’Unione italiana di educazione degli adulti. Ginnastica, nuoto e passeggiate Secondo l’indagine, chi pratica sport lo fa soprattutto in palestra (40%) o all’aria aperta. L’attività preferita è la ginnastica posturale (20%) seguita da quella dolce (16%), dalle camminate a passo svelto (14%) e dal nuoto (12%). Circa il 40% degli intervistati si affida a un istruttore, mentre il 35,5% preferisce il “fai-da-te”. Ma se la maggioranza delle persone avanti con gli anni si è decisa a muoversi dietro consiglio del medico (38%) o perché consapevole dei benefici dell’attività fisica (29%), resta il problema di una quota di popolazione sempre abbondante (47%) refrattaria a qualsiasi attività fisica: il 34% non ha mai fatto sport, mentre il 13% per un motivo o per l’altro ha appeso le scarpe da ginnastica al chiodo. Persone che, non muovendosi rischiano di compromettere la loro salute, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, obesità, diabete, fino ai tumori. E si espongono a un peggioramento dei sintomi delle malattie osteoarticolari, di cui soffre il 60% del campione e che in Italia affliggono oltre 4 milioni di persone. Più ti muovi, meno rischi. I sedentari rischiano grosso, insomma. Rigidità articolare, se già soffrono di patologie reumatiche. Altri problemi alle articolazioni, se non rinforzano adeguatamente la muscolatura che dovrebbe proteggerle. Serie conseguenze alle ossa, perché diventano fragili e più esposte alle fratture. Non è un caso se l’esercizio fisico, insieme alla terapia farmacologica, è considerata l’arma più efficace contro le malattie osteoarticolari. E proprio per incoraggiare le persone over 50 a muoversi e a combattere attraverso l’esercizio fisico i problemi a ossa e articolazioni, Unieda in collaborazione con Upter Sport e con il contributo di Merck Sharp Dohme promuove la campagna nazionale “Muoviti Muoviti - Attivi contro il dolore”. Nelle prossime settimane, in 10 città italiane, sono in programma presso le sedi locali Unieda alcuni incontri tenuti da un istruttore Upter Sport e un reumatologo che forniranno informazioni e consigli per combattere al meglio le malattie reumatiche. Segue un interessante ed appassionato dibattito tra i Soci ed i Relatori. I Delegati di zona: Di Ciommo e Iacovazzi, prendono la parola espongono ed affermano l'importanza dell'attività fisica per migliorare la salute dei pazienti affetti da malattia. Conclude l'interessante evento, il 2Vice Governatore Gian Maria De Martini, ricorda a tutti la nostra Associazione dei LIONS INTERNATIONAL FUNDATION principalmente è una Istituzione di Servizio e non una associazione culturale. Ringrazia comunque i relatori, per la preparazione, bravura e perizia specialistica.