Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 18 ottobre 2008

BRIGATA CORAZZATA "PINEROLO" - LA STORIA

Sede: Bari (BA) - Dipendenza: Comando 2° FOD

Lo scudetto della "Pinerolo" e serie di mostreggiature di alcuni reparti appartenuti alla brigata
Cambia nuovamente fisionomia operativa il 1° febbraio 1979 e diviene Brigata Meccanizzata "Pinerolo". Divenuta Brigata Corazzata, nel 1997, nel quadro del riordinamento della Forza Armata, muta ancora organico ed inquadra Comando, Reparto Comando e Supporti Tattici, i Reggimenti 9° Fanteria "Bari", 7° Bersaglieri, 31° e 133° Carri, 2° Gruppo Artiglieria Pesante Campale "Potenza" (2° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente nel 1993); 47° Battaglione "Salento", Battaglione Logistico "Pinerolo". La struttura della Brigata muta ancora sul finire degli anni novanta quando la Grande Unità acquisisce il 131° artiglieria dalla "Centauro" in vece del 2°. Successivamente anche il 131° sarà sostituito dal 21° "Trieste" già della "Friuli". Nello stesso tempo, viene sciolto il 133° Carri e dal 2001 entrano nei ranghi della Brigata prima l'11° reggimento genio guastatori, quindi l'82° reggimento fanteria "Torino", già della Brigata "Ariete".

DJACOVA: INCONTRO DI CALCIO AMICHEVOLE...

Comunicato stampa di Cap. Domenico Occhinegro
Il Gen. Comandante Agostino Biancafarina e i Kosovari.
Djacova, 17 ott. 2008
5 a 5 il risultato dell’incontro di calcio tra Kosovo e una formazione composta da giocatori di 5 nazioni. L’incontro si è disputato nello stadio comunale di calcio a Djacova. Giocatori della squadra “Vellaznimi” della locale municipalità si è confrontata con una rappresentanza dei militari della MNTF-W (Italiani, Spagnoli, Sloveni, Ungheresi e Rumeni).
La Squadra della MNTF-W è stata allenata dal 1° Mar. Giuseppe Pace, in Patria allenatore del Villa Pesaro ed ex giocatore del Fidelisandria nelle stagioni ’80 – ’84.
Un apporto decisivo è stato fornito dalla componente calcistica pugliese che con cuore e generosità ha spinto la squadra verso l’ottimo risultato.
La squadra ha infatti avuto modo di allenarsi solo nei ritagli di tempo libero da servizio e per appena due settimane.
Tra i giocatori giudicati migliori in campo il caporale Chicco Giovanni, nato a Bari classe ’86, che ha segnato 2 gol, il capitano Maurizio Napoletano “capitano della squadra” nato a Terlizzi, il sergente Franco Di Trio nato a Poggiorsini, il caporal maggiore scelto Domenico Loconte nato a Trani e il 1° caporal maggiore Minenna Vito nato a Bitonto.
L’incontro amichevole, anche se vissuto con grande agonismo e scandito da un sano fair play, ha avuto lo scopo di simboleggiare la forte unione e sinergia che si è creata nel tempo tra la Kfor e la popolazione locale. La partita, ha rappresentato quindi l’ennesimo momento di unione tra le 5 nazioni che fanno parte della MNTF-W comandata dal Gen Agostino Biancafarina, ed i Kosovari.

lunedì 13 ottobre 2008

LEGGENDE SULL'ORIGINI DELLA MASSONERIA

Io posseggo un bene più stabile delle vostre ricchezze: l'arte è il mio bene e la mia maggior ricchezza; nessun ladro me la può rubare; non me la possono togliere né l'acqua né il fuoco, né i malandrini. Nessuno può spogliarmi dell'arte, a meno che non mi privi della vita, perché essa è nascosta in me come una cosa inafferrabile che se ne va con me…(Paracelso).
La nostra regola è l'iniziazione progressiva, i nostri principi fondamentali sono l'uguaglianza regolata dalla gerarchia e la fratellanza universale. Siamo i continuatori della scuola d'Alessandria, ereditiera di tutte le antiche tradizioni. Siamo i depositari dei segreti dei capolavori dell'occultismo dell'Apocalisse e del Zohar. La rivelazione di Giovanni o Apocalisse, contiene tutti i segreti cabalistici del dogma di Gesù il Cristo. Le rivelazioni dell'alta Qabbalah sono contenute e nascoste nel misterioso e oscuro libro dello Zohar. La Massoneria è per questo una grande associazione cabalistica. Il nostro "dogma" è quello di Zarathustra o Zoroastro e di Hermes Trismegisto (tre volte grande). Zarathustra era considerato dai greci come il più grande saggio straniero, ispiratore di Pitagora e maestro delle scienze occulte. E' descritto da Anderson nel suo libro "Le Costituzioni dei Massoni, comprendenti la storia, i doveri, le regole di questa antica e venerabile confraternita. Compimento ad uso delle Logge" nella prima parte di storia mitica e fantasiosa della Massoneria , come Grande Maestro dei maghi del quale, secondo la leggenda, i discepoli avrebbero conservato e tramandato vecchie usanze di antichi Liberi Muratori. Sotto il nome di Ermete Trismegisto tra il I e il II secolo dell'era volgare, presso i filosofi della scuola alessandrina si svilupparono diverse dottrine filosofiche e religiose. Esse trattavano dell'alchimia, dell'astrologia, e della magia delle virtù segrete delle piante e delle pietre. Sotto il nome di Ermete si sviluppò anche una filosofia religiosa della natura. Filosofia soprattutto platonica e stoica con influssi ebraici. Secondo alcuni studiosi, l'ermetismo, ha avuto un ruolo preminente nella trasformazione della Massoneria da operativa in speculativa. Nei tre gradi sono presenti evidenti elementi ermetico-rosacruciani. Una formula emetica si trova nel lato Nord del Gabinetto di Riflessione: l'iscrizione VITRIOL (Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem Veram Medicinam; Visita le profondità delle Terra e attraverso la purificazione troverai la Pietra segreta, vera medicina) . Si può aggiungere che abbiamo avuto come antenati i Gioanniti , come modello i Cavalieri Templari e come padri i Rosacroce.
I Gioanniti o discepoli di Giovanni affermavano che i racconti dei Vangeli erano solo delle allegorie la cui chiave si trova nel Vangelo di Giovanni 21,25 "Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere"; parole che secondo i gioanniti sarebbero state solo un'esagerazione ridicola se non si fosse trattato di un'allegoria. Essi pretendevano di conoscere i fatti storici e reali di Gesù adottando in parte le tradizioni ebraiche e in parte le storie del Talmud (all'interno del Talmud si trovano sparsi elementi di saggezza esoterica strettamente iniziatica, in modo particolare nel trattato Hagigah). I gioanniti raccontavano che a Nazareth, una fanciulla di nome Miriam, fu sorpresa da un certo Pandira o Panther, il quale sotto le spoglie e nome del suo fidanzato Joachanan, si introdusse nella sua stanza e a la violentò. Joachanan, saputo del triste evento, la lasciò senza comprometterla perché era effettivamente innocente. La fanciulla partorì un figlio a cui fu dato il nome Joshua o Gesù. Un rabbino di nome Giuseppe adottato il bambino lo portò con sé in Egitto dove venne iniziato alle scienze segrete. I sacerdoti di Osiride lo consacrarono sovrano pontefice della religione universale, riconoscendo in Lui l'incarnazione di Horus da tempo annunciata agli adepti. Giuseppe e Joshua tornarono in Giudea dove la scienza e le virtù del giovane suscitarono l'ira e l'invidia dei sacerdoti, che un giorno gli rinfacciarono la sua nascita illegittima. Joshua che amava e onorava la madre, seppe interrogando il maestro tutta la storia del crimine di Pandira e delle disgrazie di Miriam. Il suo primo istinto nel mezzo a un banchetto di nozze fu quello di rinnegarla: "che cosa a me e a te?" - semitismo piuttosto frequente nell'Antico Testamento, che viene usato per manifestare a qualcuno che non si vuole avere con lui alcun rapporto - (tradotto nel Vangelo di Giovanni 2,4: "Che ho da fare con te, o donna?") ma poi pensando che la donna non meritava di essere punita perché non aveva colpa su quanto subito, disse: "Mia madre non ha peccato, non ha perduto la sua innocenza; è vergine, e tuttavia è anche madre; che le venga reso il doppio onore! Quanto a me non ho padre sulla terra. Sono figlio di Dio e dell'umanità!". I gioanniti facevano risalire questa tradizione a Giovanni Evangelista, attribuendoli la fondazione della loro Chiesa segreta. I grandi pontefici di questo gruppo prendevano il titolo di Cristo con una successione attraverso una trasmissione ininterrotta di poteri dall'Apostolo Giovanni.
Nel 1118, a Gerusalemme, prestarono giuramento nelle mani del Patriarca di Costantinopoli nove Cavalieri crociati tra i quali Hugo de Payns. Il loro scopo dichiarato era quello di difendere il Santo Sepolcro e di proteggere i pellegrini cristiani che venivano a visitare i luoghi santi. Mentre lo scopo segreto era la ricostruzione del Tempio di Salomone (sogno dei patriarchi d'Oriente, profetizzata da mistici giudaici dei primi secoli) sul modello profetizzato da Ezechiele. A quei tempi non solo non esisteva traccia del Tempio di Salomone, ma non rimaneva traccia nemmeno del secondo tempio costruito da Zorobabele. I Templari fecero propri i valori della "cavalleria" e presero a modello dalla Bibbia i "massoni" guerrieri di Zorobabele che lavoravano con in una mano la cazzuola e nell'altra una spada. La spada e la cazzuola diventarono le insegne dei Templari. Al tempo della formazione dell'Ordine del Tempio, Hugo de Payns conobbe un pontefice gioannita di nome Teocleto, che lo iniziò ai misteri gioanniti attirandolo con le idee di sovrano sacerdote e di regalità suprema come suo successore. I Templari molto appresero nel soggiorno in Terra Santa anche attraverso le frequentazioni con i sapienti di religione islamica. Per certo si occuparono anche di magia e scienze esoteriche (Alchimia prima fra tutte). I cavalieri dell'Ordine del Tempio avevano principalmente due dottrine una ufficiale e pubblica della Chiesa cattolica romana e una nascosta e solo riservata ai Maestri: il gioannismo. Il gioannismo era la qabbalah degli gnostici, in seguito si sviluppò in panteismo mistico con gli idoli della natura, rifiutando qualsiasi dogma rivelato, giungendo a riconoscere il simbolismo panteistico dei maestri della magia nera, rendendo onore divino al mostruoso idolo Baphomet (Bafometto; questo termine ricorre in Massoneria con il significato di "tuffo nella purezza e nella saggezza" nel XXIX grado del Rito Scozzese Antico e Accettato). Per liberarsi dell'obbedienza della religione studiavano i culti decaduti e non tralasciavano le speranze dei culti nuovi, promettendo a tutti gli accoliti la libertà di coscienza e una nuova ortodossia che sarebbe stata una sintesi di tutte le credenze, anche quelle perseguitate. La loro ambizione di diventare ricchi e comprare il mondo fu fatale ai Templari. In effetti questa colossale organizzazione militare, religiosa era diventata anche finanziaria, ( la sua ricchezza e gloria era dovuta alle crociate, dalle quali aveva origine) e nel 1312 possedevano in Europa più di mille signorie. Il papa Clemente V e il re Filippo il Bello con una immensa retata presero i Templari, che furono disarmati e gettati in prigione. Con i mezzi più subdoli fu condotto il più grande processo della storia che vide coinvolti circa quindicimila imputati. Nel corso dei sette anni del procedimento si ricorse all'uso delle più brutali torture. Nessuna infamia fu risparmiata, ricorrendo all'accusa di magia e trovando persone che denunciavano e testimoniavano che i Templari quando li ricevevano sputavano sul Cristo, rinnegavano Dio, davano osceni baci al gran maestro, praticavano la sodomia, adoravano una testa di bronzo con gli occhi di carbone, parlavano con un grande gatto nero e si accoppiavano con i demoni. Questo dramma finì quando Jacques de Molay e molti suoi compagni morirono tra le fiamme. Prima di morire però il Gran Maestro del Tempio organizzò dal fondo della prigione quattro logge massoniche occulte: a Stoccolma per il Nord, a Edimburgo per l'Occidente, a Napoli per l'oriente e a Parigi per il Mezzogiorno. Jacques de Molay , prima di morire avrebbe trasmesso i suoi poteri e suoi segreti a un cavaliere, John Mark Larmenius, e da allora la carica di gran maestro non sarebbe mai stata vacante. L'erede dell'Ordine del Tempio sarebbe dunque la Massoneria.
La fraternità di maghi e di iniziati non poteva certo scomparire. Sparirono nelle tenebre dove si nascosero a tramare vendetta: la spada spezzata dei Templari era diventata un pugnale, le cazzuole messe al bando costruivano solo tombe. Ben presto il papa e il re morirono in modo sospetto ed improvviso. Il principale accusatore dei Templari, Squin de Florian morì assassinato. I Templari sopravvissero per qualche anno in alcuni paesi ma non è seriamente attestata alcuna continuità oltre il XV secolo. A partire dal Settecento proliferarono un gran numero di organizzazioni esoteriche di diverso orientamento di ispirazione templare e che ne tramandano i segreti. La leggenda che circonda i Templari si diffuse soprattutto nel XVIII sec. quando si rivelò importante ai primordi della Massoneria. Il cavaliere André Michel Ramsay nel 1736 fu il primo a stabilire un rapporto fra i Crociati e la Massoneria. Massoneria che dai Crociati avrebbe ricevuto l'antica sapienza dei costruttori del Tempio di Salomone. Intorno al 1760, alcune Logge tedesche introdussero rispetto alla massoneria originaria, gradi, gerarchia, e segreti, stabilendo una connessione storica fra origini della Massoneria ed i Templari.
La Rivoluzione francese con il suo movimento politico e sociale provocherà l'abbattimento in Francia dell'ordinamento feudale e della monarchia assoluta, creando i presupposti per uno stato democratico moderno. Nel tentativo di gettar discredito sulla rivoluzione gli ambienti conservatori crearono e diffusero l'idea del complotto Massonico-Templarista. I Massoni-Templari erano diventati gli eredi di una lunga catena di cospiratori che risale agli Assassini e agli Gnostici del Medioevo, quindi distruttori dell'ordine sociale cristiano (trasformati in una setta pre-anticristiana) e quindi anche cospiratori anarchici.
Nel XXX grado "Cavaliere Kadosch" del Rito Scozzese Antico e Accettato la simbologia è strettamente legata all'Ordine dei Templari. Tale grado fu istituito in Scozia da alcuni capi Templari, sfuggiti all'eccidio di Parigi del 1314. Gli obbiettivi di questo grado sono indicati nel dialogo del rituale d'Iniziazione dove si persegue la ricostruzione dell'Ordine, dopo la persecuzione del 1314, e la "vendetta" come seguaci di Jacques de Molay.
La rosa nell'iconografia cristiana è sia la coppa che raccoglie il sangue di Cristo, sia la trasfigurazione delle gocce del suo sangue, e sia il simbolo delle piaghe di Cristo. Queste immagini evocano sia la rugiada celeste della redenzione, sia il Graal. La rosa, simbolizza spesso la rinascita mistica per il suo rapporto con il sangue versato. Nel simbolo rosacrociano (R. Flud, Summum Bonum, Francoforte 1629) sono raffigurate cinque rose, una al centro le altre una per ogni braccio della Croce. La rosa è al centro della Croce al posto del cuore di Cristo, cioè del Sacro Cuore. E' lo stesso simbolo della Rosa candida della Divina Commedia, che evoca la Rosa mistica cristiana, simbolo della Vergine.
La celebrità dei Rosacroce si originò dalla pubblicazione di tre opere che furono la Fama (1614), la Confessio (1615) e Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz (1616) che per la prima volta al mondo rivelarono la presunta esistenza del cenacolo dei Rosacroce. Dalle letture dei testi traspariva che un gruppo d'invisibili legati alle antiche conoscenze segrete, (specie l'Alchimia), s'incontravano attorno alle parole di Platone ed Ermete perché gli antichi misteri non andassero perduti e che gli arcani rituali continuassero a sopravvivere in clima di maggior segretezza, visto l'avvento di una nuova epoca d'intransigenze religiose e la scomparsa di un grande Mago come Giordano Bruno bruciato sul rogo a Roma (1600). Per le strade di Parigi, nella primavera del 1623
di Daniele FAILLI

INAGURAZIONE OPERA DI INSONORIZZAZIONE DI RADIO PEJA

COMUNICATO STAMPA-di Cap. Domenico OCCHINEGRO

(Peja/Pec) – 13 ottobre 2008 è stata inaugurata in mattinata nella sede di Radio Peja l’opera di insonorizzazione della sala Radio realizzata dalla cooperazione civile e militare (CIMIC) nel contesto dell’operazione Joint Enterprise in Kosovo. Il Generale di Brigata Agostino Biancafarina, comandante della MNTF-W, ha ufficializzato al direttore della radio la conclusione dei lavori, che ha visto un impegno economico, del contingente italiano, di circa 5.000 euro.
I lavori che hanno avuto come scopo l’ottenimento del isolamento acustico della Radio sono durati 30 giorni e sono stati eseguiti da una ditta italiana specializzata nel settore. L’insonorizzazione è stata ottenuta mediante l’applicazione, alle pareti del locale destinato agli speaker, di pannelli piramidali fonoassorbenti e ignifughi fatti arrivare appositamente dall’Italia.
Il team Project della CIMIC (cooperazione civile militare) ha curato la progettazione per la messa in opera ed ha seguito costantemente l’esecuzione dei lavori .

domenica 12 ottobre 2008

LE PATTUGLIE MILITARI DRAGON 2008

di Giuseppe Cianciola-UNUCI .BARI
Amici e Colleghi,
quest’anno la Gara Internazionale per Pattuglie Militari Dragon Recon 2008 , nell’edizione numero10, che ricorderemo per le novità apportate , per il tempo che ha accompagnato magnificamente tutta l’attività e per le penalità che hanno deciso la classifica è stata vinta dalle rappresentanze baresi con il 7° Reggimento Bersaglieri in vetta alla classifica generale , seguiti dai fanti del 9°Reggimento Fanteria Bari di stanza a Trani e con la Pattuglia UNUCI BARI 5° in classifica generale e Prima nella Categoria personale in congedo.

NOMINA SEGRETARIO PROVINCIALE COSNIL-AUTOTRASPORTO

Unione Provinciale del Lavoro di ROMA
Via Scipioni n. 132
Tel. 3891581725 - e-mail cosnillazio@yahoo.it




Sig. Francesco Lucerino
Segretario Generale COSNIL
Via Nicola Serra, 62
87100 COSENZA

Direzione Provinciale Lavoro
Via Cesare De Lollis,12
00185 ROMA

CONFIMPRESE ITALIA
Via Veturia,45
00181 ROMA
Unione Industriali Roma
Confindustria
Via A. Noale,206
00155 ROMA

U.N.S.I.C.
Via A. Bargoni,78
00153 ROMA

CONFITALIA
Via Ludovisi,35
00187 ROMA

C.I.F.A.
Via Appia Nuova,185
00185 ROMA
FE.NA.PI
Via Romagna,26
00187 ROMA
UNIMPRESA
Via P.Cavallini,24
00193 ROMA

Con la presente si comunica che il sig. Angelo Aquilani dirigente sindacale COSNIL, è stato eletto quale Segretario Provinciale della Federazione Provinciale della COSNIL-AUTOTRASPORTATORI di Roma.
La presente nomina è valida dalla data odierna fino all’espletamento di ogni adempimento congressuale costituente deliberato dalla Segreteria dell’Unione Provinciale o dalla Segreteria Confederale.
Pertanto la S.V. assume:

Ø La rappresentanza legale della Federazione della Provincia di Roma
Ø Cura i rapporti con le varie Aziende,e ne nomina le Segreterie Aziendali Sindacali
Ø Costituisce il Consiglio Provinciale e la Segreteria della Federazione
Ø Fa parte di diritto della Segreteria dell’Unione Provinciale del Lavoro di Roma

Nell’espletamento del presente incarico sindacale deve tenere conto che:

Ø Deve garantire l’assistenza sindacale agli associati gratuitamente, assicurando agli stessi la migliore tutela possibile
Ø Deve garantire la veridicità dei dati trasmessi alle sedi nazionale e provinciale,relativamente alle deleghe sindacali ed alla sottoscrizione delle stesse
Ø Deve rendersi personalmente responsabile per eventuali somme di denaro spese oltre la disponibilità economica della Federazione che rappresenta
Ø Deve utilizzare i dati degli iscritti unicamente per le finalità per cui è stata apposta la firma medesima e per la quale l’associato è stato preventivamente informato, ai sensi della legge n. 196/2003
Ø Esonera il sindacato da qualsiasi responsabilità per eventuale atteggiamento in difformità a quanto suddetto.

Roma 12 ottobre 2008

Il Segretario Provinciale COSNIL Roma
Filippo Ortenzi