Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 16 agosto 2014

I CARABINIERI!!! L'ATTIVITA' FRENETICA PER LA SICUREZZA DELLE NOSTRE CITTA'.

BARI: FERRAGOSTO SICURO. 4 ARRESTI DEI CARABINIERI. 200 PERSONE CONTROLLATE.

E’ DI QUATTRO ARRESTI IL BILANCIO DEI SERVIZI STRAORDINARI SVOLTI A FERRAGOSTO NEL CAPOLUOGO BARESE. 2 SORVEGLIATI SPECIALI, DI CUI UNO VICINO AL CLAN DI COSOLA, SONO STATI ARRESTATI DAI CARABINIERI DEL NUCLEO RADIOMOBILE CHE HANNO SVOLTO CONTROLLI A TAPPETO ANCHE SUGLI ARRESTATI DOMICILIARI. I DUE SORVEGLIATI, A.B. DI 43 E N.D.G. DI 45 ANNI, IL PRIMO DI CEGLIE DEL CAMPO, IL SECONDO DEL QUARTIERE LIBERTA’, SONO FINITI IN MANETTE PER AVER VIOLATO GLI OBBLIGI IMPOSTI DALLA SORVEGLIANZA SPECIALE, ESSENDO STATI SORPRESI IN COMPAGNI DI PREGIUDICATI. 15 GLI ALLARMI SCATTATI PER SOGGETTI SOTTOPOSTI AL BRACCIALETTO ELETTRONICO, MA SI E’ TRATTATO DI FALSI ALLARMI DOVUTI A PROBLEMI TECNICI.
IL MERCATO DELLA DROGA NON CONOSCE SOSTE E ANCHE SOTTO FERRAGOSTO SONO STATE TRE LE PERSONE A FINIRE IN MANETTE PER SPACCIO DI STUPEFACENTI. I CARABINIERI DI BARI HANNO INFATTI ARRESTATO UN 26ENNE, DISOCCUPATO E GIA’ NOTO ALLA GIUSTIZIA, CHE IN CASA AVEVA OLTRE 1 ETTO DI EROINA E MATERIALE PER IL CONFEZIONAMENTO DELLE DOSI, COMPRESO L’ORMAI IMMANCABILE BILANCINO DI PRECISIONE.
ANCHE UNA COPPIA E’ FINITA IN MANETTE, SI TRATTA DI UNA DONNA DI 30 ANNI E IL SUO COMPAGNIO DI 24 ANNI, LEI CAMERIERA E LUI OPERAIO, ENTRAMBI NOTI ALLE FORZE DELL’ORDINE. A CASA DETENEVANO 17 GRAMMI DI EROINA E MATERIALE VARIO PER CONFEZIONARE LE DOSI.
TUTTI SONO FINITI AGLI ARRESTI DOMICILIARI IN ATTESA DELL’UDIENZA DI CONVALIDA.
TRA GLI EVENTI DA SEGNALARE IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE DI UN UOMO LUNGO LA PROVINCIALE CAPURSO VALENZANO. L’UOMO, UN 48 ENNE BARESE, ODONTOTECNICO, E’ STATO PROBABILMENTE COLTO DA INFARTO. E’ STATO INFATTI TROVATO ACCASCIATO VICINO L’AUTO, HA FORSE AVUTO APPENA IL TEMPO DI ACCOSTARE PRIMA DI ESSERE STRONCATO DAL MALORE.
IN TOTALE I CARABINIERI HANNO CONTROLLATO OLTRE 200 PERSONE E 80 TRA VEICOLI, MOTO E SCOOTER. 2 I MEZZI SEQUESTRATI

FRUTTI DI MARE: SEVERAMENTE VIETATI, LA PESCA E LA VENDITA.

BISCEGLIE: VENDONO DATTERI DI MARE E PESCI VIETATI. DENUNCIATI DUE PESCIVENDOLI.
 I Carabinieri della Compagnia di Trani unitamente all’ Ufficio Locale Marittimo di Trani e Bisceglie hanno svolto un servizio coordinato mirato al contrasto dell’illecita attività di vendita di prodotti ittici per i quali è vietata la pesca e la commercializzazione. L’attività ispettiva ha permesso di recuperare  3 kg di datteri di mare e  25 kg di novellame di “triglie di fango”(delle quali è vietata la pesca e la vendita). Per questi motivi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Trani due pescivendoli biscegliesi , accusati di aver violato le norme in materia di pesca e di aver danneggiato e deturpato bellezze naturali. Inoltre, ad uno dei soggetti denunciati, è stato sottoposta a sequestro penale l’attrezzatura d’immersione utilizzata per l’illecita attività di pesca.

giovedì 14 agosto 2014

ARMENIA, LUOGO SACRO DELL'ARCA? IL PATTO CON DIO?

Legendary Monte Ararat
Questo è il mio in onore del leggendario monte Ararat armeno. Secondo la Bibbia cristiana monte Ararat, dove è l'arca di Noè è stato bloccato dopo il Diluvio Universale e come tale la rinascita dell'uomo genere si suppone che hanno iniziato da quel luogo. Ararat è una montagna sacra nell'antica Armenia anticipando le tradizioni cristiane. Pagan armeni credeva le antiche divinità di aver preso residenza all'interno della montagna. Oggi monte Ararat si trova all'interno dei confini turchi tagliati fuori da armeni. Tuttavia è l'unico spettacolo più sacro per gli armeni ed è adorato come tale fino al giorno variano.Monte Ararat è un cono vulcanico inattivo innevate in quello che era antica regione armena conosciuta come Ararat (Turchia moderna orientale). Mount Ararat è stato venerato da armeni da tempo immemorabile. Secondo le leggende antiche divinità armeni risiedono all'interno della montagna. Entrambi i picchi hanno nomi diversi in armeno, il più piccolo si chiama "Sis" e la più grande è conosciuto come "Masis". Il plurale 'Masiq' può riferirsi a entrambi i picchi. Storicamente il nome deriva dal re Amasya, il pronipote del patriarca armeno Hayk, che si dice abbia chiamato la montagna Masis secondo il suo nome (Thomson, 1978, pag. 90-98.). Secondo le tradizioni bibliche Monte Ararat è il luogo della discesa di Noè. Antichi documenti (pre)-cristiana attestano le leggende del riposo dell'Arca suna certa montagna armena.
L'arca prima volta arenata sulla montagna di Ararat, in Armenia, un luogo sacro a questo giorno; e qui Dio fece il Suo patto con Noè, rinnovando la sua prima benedizione di Adamo, permette l'uso del cibo animale; promettendo che il corso della natura non dovrebbe mai essere disturbato di nuovo fino alla fine di tutte le cose, e rendendo le tinte gloriose dell'arcobaleno, che sono prodotte da luce solare sull'acqua, presentarsi come il pegno di questa assicurazione. Di uomo ha richiesto l'astinenza dal mangiare il sangue di animali, e dal versare il sangue di uomo, mettere, per così dire, un segno di sacralità sulla vita-sangue, in modo da condurre la mente al seguito sangue ad essere versato.
- Charlotte Mary Yonge (1859), Il popolo eletto
Nella loro Encyclopedia of biblica, teologica, e la letteratura ecclesiastica (1894), John McClintock e James Strong descrivere Ararat come segue:
Non vi è alcun dubbio l'antichità della tradizione di questa [Monte Ararat] essendo (come viene talvolta chiamato) la "Madre del Mondo."



mercoledì 13 agosto 2014

BARI, CONTROLLI DEI CARABINIERI, SPACCIO E RESISTEZA A P.U.

BARI: CONTROLLI  DEI CARABINIERI DURANTE IL WEEK END NEL CAPOLUOGO. 4 ARRESTI E 1 DENUNCIA
 E' di quattro arresti e una denuncia, per spaccio di droga, resistenza a P.U., violazione degli obblighi e detenzione abusiva di armi, il bilancio dei controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che nel week end hanno concentrato l'attenzione sulle principali vie, della città. L'attività è stata pianificata al fine di garantire la massima sicurezza per i cittadini e porre un freno allo spaccio delle sostanze stupefacenti, al consumo di bevande alcoliche, ed ai reati predatori soprattutto nel fine settimana.
In Via Giulio Petroni a finire in manette è stata una donna 33enne e il suo amico 27enne, sorpresi a cedere una dose di cocaina a degli occupanti di una fiat punto rimasti sconosciuti. Da una successiva perquisizione personale dei due, venivano rinvenute ulteriori grammi 5 medesima sostanza sottoposta a sequestro unitamente a denaro in contante, provento di spaccio. La donna e l’uomo sono stati entrambi sottoposti agli arresti domiciliari. In Piazza Umberto di Bari Carbonara un sorvegliato speciale 26enne controllato in compagnia di un amico gravato da precedenti penali è finito in manette con l’accusa di violazione degli obblighi. L’uomo è stato sottoposto ai domiciliari.
Presso l’Ospedale di Bari San Paolo, l’altra notte, si presentava un 46enne con ferite da arma da fuoco. Lo stesso riferiva ai sanitari di essersi procurato le lesioni maneggiando incautamente un’arma rinvenuta poco prima in strada. L’intervento immediato dell’Arma accertava che lo stesso deteneva illegalmente una pistola cal. 6 appartenuta da un cittadino barese defunto da circa 18 anni, ancora regolarmente registrata presso la locale Questura. L’uomo veniva deferito in stato di libertà per detenzione abusiva di armi.
In Piazza Umberto veniva tratto in arresto un cittadino 23enne di nazionalità Libica in quanto tentava di sottrarsi a un normale controllo di polizia dapprima dichiarando false generalità e successivamente aggredendo sia verbalmente che con calci e pugni i militari operanti. Successivamente veniva trovato in possesso di 0,5 grammi di “hashish” pertanto veniva segnalato al locale Ufficio Territoriale del Governo quale assuntore. Lo straniero veniva associato alla locale casa circondariale.

domenica 10 agosto 2014

L'EUROPA: E' DEI CITTADINI EUROPEI?

Draghi: "gli Stati cedano sovranità alla Ue"

Quando, parecchi anni fa, dicevamo di volere l’Europa delle Patrie anziché quella delle banche, venivamo guardati dagli “addetti ai lavori” con un sorrisetto di supponente commiserazione come si guardano coloro che, mancando del minimo di senso pratico, sparano fesserie a raffica senza sapere di cosa stanno parlando.
Sono passati alcuni decenni ed abbiamo tutti visto come il denaro, da solo, NON possa essere quel cemento che unisce le Nazioni e come anzi i rapporti basati solamente sui fattori economici o addirittura finanziari a volte risultino capaci più di dividere che di unire.
Le critiche, gli egoismi, le invidie, le riserve mentali sono stati in questi anni il risultato di questi rapporti basati sulla generale mercificazione ed i potentati politici, non solo non hanno fatto quasi nulla per impedirlo, ma addirittura hanno remato contro in modo palese o occulto per non cedere una parte del loro potere nazionale ad un’Europa sovrannazionale.
D'altronde gli esempi che si vedono nel mondo, così come la stessa logica, suggeriscono che in una federazione deve esserci un effettivo potere centrale per tutte quelle competenze di ordine generale mentre i singoli membri possono avere il potere solamente in relazione a quegli argomenti di carattere strettamente locale.
Ebbene, dopo tanti anni, oggi anche il presidente della BCE, Mario Draghi, ha ribadito la NECESSITA’ che gli stati membri cedano sovranità alla U E.
L’esperienza che ci ha fatto pessimisti, ci fa dubitare che i politici, italiani ed europei siano d’accordo con Mario Draghi e che siano disposti a cedere una parte del loro potere per il bene dell’Europa e dei cittadini Europei..!!
A sostegno della sua raccomandazione il presidente della BCE, nella conferenza stampa successiva, ha spiegato che “ l'economia europea procede a un ritmo lento e disomogeneo fra i vari Paesi – ed ha sottolineato - che i rischi riguardanti l'economia dell'area euro restano orientati al ribasso. I principali fattori sono in particolare quelli geopolitici, così come gli sviluppi nelle economie emergenti e sui mercati finanziari potrebbero avere le potenzialità per influire negativamente sui mercati, e anche effetti sui prezzi dell'energia e sulla domanda per i prodotti dell'area euro".

Alessandro Mezzano