Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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sabato 1 novembre 2008
GLI AMICI DELL'ASAPS CI CHIEDONO AIUTO
Non è la solita catena di Sant'Antonio, non si tratta della solita richiesta di soldi per situazioni non chiare. Questa di cui vi parliamo è una situazione reale e certificata, di cui si fa garante anche Asaps. Si tratta del figlio di un funzionario della Polizia di Stato della provincia di Vicenza, che per ovvi motivi chiamiamo convenzionalmente "Guy".Accompagnato dal suo papà e dalla mamma Guy, 10 anni, dovrà recarsi nelle prossime settimane e per un periodo di almeno due mesi, negli Stati Uniti d’America per essere sottoposto ad una cura per combattere una rara forma tumorale, il “Neuroblastoma addominale metastatico”. Finora il protocollo di cura applicato in Italia, seppur con illusori risultati iniziali, non ha avuto un esito risolutivo, ma si è riscontrato una forma recidivante della malattia. Accertato che nel nostro Paese non sono possibili ulteriori protocolli di cura, i genitori hanno deciso, come ultimo tentativo per la salvezza del figlio, di recarsi nel Texas per una cura, allo stato ancora sperimentale, ma che gli darebbe una possibilità di vita. L’onere economico che si dovrà affrontare per il viaggio, la permanenza e la relativa cura, è nell’ordine dei 180.000 dollari.Chiediamo agli amici e colleghi di dare una mano per questo ultimo tentativo per far guarire il piccolo Guy.
Chi vuole aiutare il bambino può versare il suo contributo sul seguente Conto Corrente Bancario.
UniCredit Banca di VicenzaIT87B0200811811000011132032Causale: Per Guy.
LA FABBRICA DELLA MENZOGNE E DELLE CALUNNIE
Questa scritta è incisa nel marmo e posta nella cripta dei Mussolini a Predappio.
Ci risiamo: si profila un nuovo tentativo dei soliti quaquaraqua (sempre più lad, sempre più incapaci, sempre più corrotti), di demonizzare l’unico Governo che guidò il Paese senza che, alla fine, lasciasse dietro di se strascichi giudiziari.
E’ di questi giorni la notizia che un ente televisivo stia preparando un filmato incentrato su Ida Irene Dalser, amante di Mussolini e sul frutto della loro relazione: Benito Albino.
Abbiamo seri motivi per ritenere che, come è di regola, tutto sarà falsato, distorto, perché “Mussolini deve morire perpetuamente”.
Proponiamo, allora, un breve excursus storico.
Qualche tempo fa sul settimanale Oggi è apparso un presunto scoop del giornalista Gennaro Di Stefano il quale ha sostenuto che Mussolini percepiva migliaia di miliardi (al valore di oggi) tramite mazzette riconosciutegli dalla Standard Oil americana. L’articolista ha arricchito la clamorosa notizia affermando di essere in possesso di documenti probanti.
E’ una delle tante bufale da dare in pasto alla gente più semplice; infatti il settimanale immediatamente querelato dalla Fondazione Mussolini non ha ancora fornito i documenti richiesti dagli avvocati della Fondazione.
Un altro caso riguarda un articolo di Marco Zeni e pubblicato su Il Giornale di qualche tempo fa, un articolo che ha occupato le due pagine centrali del quotidiano.
Un grande titolo condensa quanto l’autore andrà a sostenere:
E’ una storiella vecchia trita e ritrita, sostenuta nel dopoguerra da altri storici e presentata come novità da Marco Zeni.
Dobbiamo confessare che sulle prime siamo rimasti colpiti da un documento situato nella parte bassa della pagina 23, dal quale risulta che Mussolini sposò Donna Rachele essendo, però, già sposato con Ida Irene Dalser, una bella ragazza di Sopramonte in provincia di Trento, all’epoca provincia austriaca.
L’articolo inizia con un ampio riquadro in prima pagina nel quale si legge:
E quando sarebbero state celebrate le nozze?
Si evidenzia immediatamente un dubbio: in quel periodo Mussolini era un accanito mangiapreti e mai si sarebbe sposato in chiesa. Superato lo stupore viene spontaneo osservare che il documento dovrebbe essere tutt’ora depositato nella parrocchia.
L’autore non porta nessuna prova di questa manomissione, poi, per come si svilupperanno le cose più avanti, una domanda è spontanea: che ci stavano a fare quelle carte nella pancia del gallo cedrone impagliato?. E chi le avrebbe messe e perché?
Ma andiamo avanti. Il lettore annoti queste date: autunno 1914 e 1925. In questi undici anni c’è un buco che Zeni non colma.
Certamente Ida Dalser ha avuto una vita travagliata, ma, per quanto abbiamo potuto verificare, una vita che lei stessa ha voluto turbare.
Nel lunghissimo articolo Marco Zeni cerca di dimostrare: 1) che la prima moglie di Benito Mussolini fu, appunto, la Dalser; 2) che esiste un documento che attesta queste avvenute nozze; 3) che Mussolini fece internare in un manicomio sia la Dalser che il figlio Albino Benito nato a seguito della relazione; 4) che madre e figlio furono rinchiusi in manicomio pur essendo sani di mente.
Osserviamo:
1) Secondo l’articolista le nozze con la Dalser sarebbero state celebrate in chiesa e i documenti distrutti dalle squadracce fasciste nel 1925. Ma se è vero che il matrimonio fu consacrato nell’autunno del 1914, è altrettanto vero che almeno sino al 1919 di squadracce non ce ne erano neanche l’ombra o, almeno avevano altro a che pensare. Perché in questo buco di almeno cinque anni la moglie legittima non ha presentato istanze per rivendicare le sue ragioni? Inoltre – e ciò non è da sottovalutare – la Dalser sapeva che Mussolini era legato a Rachele Guidi e che da lei aveva avuto una bambina, Edda, nata quattro anni prima del presunto matrimonio. In merito Mussolini così ha scritto ad un suo amico, Cesare Berti:
2) “C’è un documento che attesta queste nozze”, scrive Marco Zeni. Mussolini sposò Donna Rachele il 16 dicembre 1915, incinta per la seconda volta e concordemente decisero di unirsi in regolare matrimonio: matrimonio registrato con il N° 51 presso il Comune di Treviglio.
Il documento presentato da Marco Zeni, anche se porta la data del 21 ottobre 1916, deve essere stato tratto da qualche registrazione precedente. Perché questa non fu presentata dieci mesi prima per invalidare sul nascere le nozze con Rachele Guidi?
E’ semplice: perché quel documento, anche se è originale, è falso nel contenuto.
In realtà ecco cosa avvenne.
C’era la guerra e il bersagliere Benito Mussolini parte per il fronte il 31 agosto1915. L’11 gennaio 1916 i due amanti si incontrano con il notaio Giuseppe (o Vittorio) Buffali a Milano e, presenti due testimoni, stilano un documento così concepito:
Questo attestato notarile, pur contenendo una seria inesattezza, tuttavia inficia quanto scritto da Marco Zeni circa il “matrimonio avvenuto nell’autunno del 1914 con la Dalser”, salvo che nel ventre del gallo cedrone impagliato non si celi un altro documento che dimostri la non affidabilità dell’atto del notaio Buffali.
Il suddetto atto notarile, secondo Antonio Spinosa,
Prima di ripartire per il fronte Mussolini, in cerca di un alloggio per la sua ex amante, l’accompagnò in un modesto albergo di Milano, il Gran Bretagna e, per farla accettare, la Dalser fu presentata come la propria moglie. Il direttore dell’albergo, dopo alcuni giorni, non essendo stato pagato, minacciò di cacciarla. La Dalser allora si rivolse al sindaco di Milano per ottenere un sussidio e in quella occasione dichiarò di essere la moglie di Benito Mussolini. Risultando sul registro dell’albergo quanto asserito sia dalla Dalser che da Mussolini stesso, il Sindaco rilasciò un documento:
Così alla Dalser venne riconosciuto un sussidio di L. 7,70 per il primo lunedì, e per ogni lunedì successivo L. 2,45.
3) La Dalser dette inizio immediatamente ad una serie di scenate, di pratiche legali e di attacchi a
Rachele. Edda ricorda:
Ida Dalser era realmente malata di mente? Il primo ad attestarlo è Antonio Spinosa (un Autore tutt’altro che di simpatie mussoliniane), il quale scrive (I figli del Duce, pagg. 23-24): <(La Dalser) si sentì tradita e cominciò a dare segni di squilibrio mentale (…). Già qualche mese prima, durante un’assenza di Benito da Milano, era piombata all’improvviso a Via Castelmaggiore e aveva affrontato la piccola Edda ponendole, fra le urla, una strana domanda: “tuo padre ama davvero questa donna?”, e indicava imperiosamente Rachele, la quale manteneva in tale trambusto una grande calma>.
Forse la Dalser non era malata di mente – nel senso comune del termine – ma, essendo stata ferita nel suo orgoglio di donna agì in modo da apparire tale.
4) E’ innegabile che a Mussolini piacessero le donne e che ne era ampiamente corrisposto. Tuttavia chi pagò il prezzo più alto per le intemperanze della Dalser fu il figlio BenitoAlbino. Per evitare qualsiasi altro incontro con la madre, Mussolini cercò di non avere rapporti diretti con lui, lasciando questa incombenza al fratello Arnando. Albino fu allontanato, al contrario dell’altra figlia naturale, Elena, che rimase sempre accanto al padre sino alle ultime tragiche fasi della Repubblica Sociale.
Come è accaduto per altri Autori, Marco Zeni cerca di insinuare il sospetto che fu per ordine di Mussolini che la Dalser e il figlio venissero rinchiusi in manicomio per farli morire. Evidentemente Zeni confonde Mussolini con Stalin e con Mao Tse Thung, o con Pol Pot o con Hitler. Mussolini mai ordì la soppressione di chicchessia, si immagini di un figlio.
Per concludere. Mentre per la storiografia antifascista il figlio naturale del Duce, Benito Albino, fu ucciso in una clinica per malattie mentali per ordine del truce tiranno, per Giorgio Pini e per Duilio Susmel la storia è completamente diversa. Benito Albino, dopo aver frequentato la Scuola Navale di Livorno ottenne il grado di ufficiale di marina. Scoppiata la guerra si sarebbe imbarcato, nel 1940, su un cacciatorpediniere. La nave venne silurata nelle acque del Tirreno nel 1942 e affondò portando con sé anche il non troppo felice ragazzo.
In definitiva, quali sarebbero gli scopi di Marco Zeni nel suo lunghissimo articolo? Questi sono condensati nell’ultima sua frase:
Questa sentenza non è molto diversa da quella emessa dall’altro storico Gennaro De Stefano contenuta nel settimanale Oggi, sopra menzionato, il quale dopo aver ricordato le tangenti del Duce, scrive:
Come dire: Mussolini fu un tangentista, oltre che cinico assassino della moglie e del figlio.
Secondo costoro i tanti che, ancor oggi dopo quasi sessantacinque anni dal suo assassinio lo rimpiangono, sono avvertiti… E Gianfranco Fini ha un altro argomento per santificare l’antifascismo.
SINISTRA E MASSONI,I PARENTI SEGRETI
11/09/2008 - 21:28
Nell'inchiesta:
Massoneria e mondo contemporaneo
Dal "Corriere della Sera" del 21/04/2006
di Fertilio Dario
U n grembiale di «compagno», il secondo grado gerarchico della massoneria, e una bandiera operaia della «lega tessile»: stessa cazzuola e uguale compasso, analoga la pala con l' immancabile livella. E poi due donne guerriere che marciano insieme verso il bel sol dell' avvenire: la prima, a impersonare i liberi muratori del Grande Oriente, l' altra nei panni della Comune parigina. Modi diversi, all' italiana o in stile francese, per dire la stessa cosa: la sinistra, compresa quella di oggi, è figlia della massoneria. O almeno nipote, benché abbia preferito potare i rami più antichi dell' albero genealogico, rimuovere le memorie di famiglia e in qualche caso demonizzare l' appartenenza stessa dei suoi membri alla mitica associazione vincolata dal segreto. Ma oggi quella legittima discendenza viene riportata alla luce in uno studio imponente curato per la Einaudi dal filosofo Gian Mario Cazzaniga: il ventunesimo volume degli Annali della Storia d' Italia è dedicato interamente al mondo - sconosciuto ai più - delle logge e dei grembiulini, dei cappucci e dei grandi orienti.
L'originale su archiviostorico.corriere.it
cazzaniga, einaudi, massoneria, sinistra, socialismo
giovedì 30 ottobre 2008
I LIONS E LA TUTELA DELL'AMBIENTE
Meeting Interclubs
I Presidenti dei Clubs Lions
Ø “Triggiano Peucetia”
Ø “Bari San Giorgio”
Ø “Minervino Murge Boemondo d’Altavilla”
sono lieti di invitarti, con gentile consorte ed eventuali ospiti, al Meeting Interclubs che si terrà venerdì 7 novembre 2008 alle ore 20,00 presso il Circolo "Burracoline" (ex Circolo Cittadino) in via Gentile 53 Bari, sul tema:
nuove fonti energetiche, rifiuti,
rispetto dell'ambiente e
diritti dei Cittadini.
Relatori:
Ø Ing. Carmine Carella (smaltimento rifiuti, impianti energetici e rispetto del territorio)
Ø Ing. Felice Rubino (tutela del territorio, diritti dei Cittadini e doveri delle Istituzioni).
Seguirà una cena, per chi lo desidera, previa prenotazione obbligatoria, al costo di € 25,00.
Lions Clubs organizzatori:
Triggiano "Peucetia" Pres. A. Padula
Bari "San Giorgio” Pres. M.P. Pascazio
Minervino Murge " Boemondo d’Altavilla” Pres. S. Trotta
KOSOVO "VILLAGGIO ITALIA" 25 OTTOBRE 2008
La Regione Puglia cura i pazienti Kosovari del Cimic Health Center del contingente Italiano
Continua senza sosta l’attività umanitaria dei militari italiani della MNTF-W, comandata dal Generale di Brigata Agostino Biancafarina in Patria Comandante della Brigata Pinerolo. Uno degli assetti basilari del Cimic, ovvero il Cimic Health Center, invierà oggi in Italia il 116° paziente Kosovaro dall’inizio dell’anno per ricevere importanti cure mediche. La bambina, di soli 11 mesi, riceverà prestazioni mediche presso il Policlinico di Bari e sarà accompagnata per tutta la degenza e la permanenza in Puglia dalla madre, in modo che la bambina non rimanga mai sola.
Affitta da reflusso vescico uretrale bilaterale sarà curata presso l’Unità Semplice di Nefrologia Pediatrica.
La famiglia sarà ospitata dalla ONLUS “Associazione Famiglia Dovuta” di Bari.
Un ringraziamento particolare va alla Regione Puglia che ha velocizzato tutte le procedure di ricezione per le cure della piccola paziente consentendo, ancora una volta, alla branca CIMIC dell’Esercito Italiano di dare speranza a una famiglia Kosovara. La piccola paziente giungerà all’aeroporto di Bari alle ore 19.35 accompagnata dal 1° Maresciallo Leonardo Recchia.
Inaugurazione del ponte “bridge Italia”
Peja/Pec – 30 Ottobre 08
È stata inaugurata dalla cooperazione civile e militare italiana (CIMIC), nel contesto dell’operazione Joint Enterprise in Kosovo, il ponte sulla strada Tranzit, che la MNTF-W ha denominato “bridge Italia”.
È certamente l’opera più importante sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista ingegneristico che la MNTF-W ha avuto modo di realizzare negli ultimi sei mesi. Il ponte si sviluppa sulla Tranzit road e libera la città di Peja dal traffico pesante. Con il ponte, infatti, il traffico pesante all’interno di Peja conoscerà un decremento significativo assicurando in questo modo non solo maggiore sicurezza ai cittadini di Peja ma anche maggior velocità dei trasporti di materiale e di persone.
L’intervento ha visto un impegno economico della CIMIC italiana di 150 mila euro, per la sola costruzione del ponte ed un’aggiuntiva spesa di 12 mila euro per consentire il deflusso di acqua del canale di irrigazione dei vicini campi.
La cellula CIMIC (Cooperazione Civile militare), della Multinational Task Force West comandata dal Generale di Brigata Agostino Biancafarina, tramite il proprio Team Project, ha provveduto a supervisionare i lavori, eseguiti da una ditta locale, e ad accertare la conformità degli stessi ai canoni europei.
mercoledì 29 ottobre 2008
LIONS VICE GOVERNATORE DI SALONICCO-GRECIA, Dott. L. MILANOS
Le mando il texto della conversazione come lei ha chiamato per pubblicarlo Le prego, se e possibile, di mandarmi il stampato alla direzioneL. MILANOS ANTONIOSVICE CISTRICT COVERNOR 117B HELLAS - CYPRUSARISTIDOU 11 13 TK 55133SALONICCO GRECIA Το μήνυμα είναι έτοιμο για αποστολή με τα ακόλουθα συνημμένα αρχεία ήσυνδέσεις:lions ιταλια οκτ 08 Σημείωση: Για προστασία κατά των ιών υπολογιστών, τα προγράμματαηλεκτρονικού ταχυδρομείου μπορεί να εμποδίζουν την αποστολή ή λήψη ορισμένωντύπων συνημμένων αρχείων. Ελέγξτε τις ρυθμίσεις ασφάλειας του ηλεκτρονικούσας ταχυδρομείου, για να εξακριβώσετε πώς γίνεται ο χειρισμός τωνσυνημμένων.<
domenica 26 ottobre 2008
CERIMONIA DI GEMELLAGGIO LIONS, BARI-SALONICCO
LIONS CLUB BARI HOST
50° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Lions Pietro Vitale
Officer Distrettuale a.s. 08/09
16 marzo 1958 * 16 marzo 2008
Cinquantesimo anniversario della Cerimonia Costitutiva
LIONS CLUB BARI HOST
Presso l’Hotel Sheraton Nicolaus di Bari il 25 10 2008 si è svolto l’incontro con il Lions Club Thessaloniki di Salonicco Distretto 117/B.
I due Lions, Bari Host e Thessaloniki, sono gemellati dal 1985/86, l’incontro è stato molto emozionante tra i soci, la cerimonia si è svolta con fraterno affetto maggiormente rivolto ai soci che sono stati gli artefici del gemellaggio e che non sono più tra noi. Tutti gli ospiti componeti hanno preso la parola durante la Conferenza. In particolare espone il pensiero il Vice Governatore ospite, L. Milanos Antonios, palesando la crisi dei valori morali, gli uomini del nostro pianeta, la crisi dei valori non è semplicemente un fenomeno di ogni epoca ma, le radici sono più profonde…L’uomo contemporaneo ha perduto le redini della sua tranquillità psichica e galoppa privo di scrupoli sulla strada dell’imbroglio, d’oscenità e del materialismo, dove la verità la bugia coincidono il sentimento il fanatismo, l’amore per il potere e per il proprio interesse coesistono, la fama nella vita terrena è perseguitata con qualsiasi costo e mezzo.
Ecco perché nei nostri giorni la necessità di attività antropocentrica ed umanistica, come l’attività di Lions è prevalente. Le proposte e gli obbiettivi dell’attività di Lions formano forse delle ultime soluzioni alternative al contenimento di questa marcia umana, come e già descritta…