Ordini Cavallereschi Crucesignati

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venerdì 14 ottobre 2016

IL PRESIDENTE DEL ROTARY CLUB:CASAMASSIMA BARI ALTO,TERRA DEI PEUCETI, GIANLUCA DI COSMO.

Oh! Non sono superstizioso ma qui la faccenda è seria 😅
Buona fortuna a tutti! Quest'anno, ottobre, ha 5 lunedì, 5 sabato e 5 domenica. Questo succede una volta ogni 823 anni. Questo è chiamato "sacco di denaro". Quindi copia e incolla e i soldi arriveranno entro quattro giorni. Basato su una profezia del cinese Feng Shui. Chi non copia, sarà senza soldi. Copia entro 11 minuti dalla lettura.
Magari si avverasse
Provare non costa niente !!!!

lunedì 10 ottobre 2016

SULLA STESSA LINEA IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE..PIL, NON SUP. ALLO 0.9%



LEGGE DI BILANCIO 2017, LA GUERRA DEI DECIMALI
                                                 di  Antonio Laurenzano 
Legge di bilancio 2017 in dirittura d’arrivo. Giorni decisivi per la manovra economica di 23 miliardi di euro che il governo dovrà varare entro il prossimo 17 ottobre (il giorno 15, termine ordinario, cade di sabato). E saranno giorni particolarmente impegnativi per il Ministro dell’Economia Padoan che dovrà sciogliere il nodo sulla solidità delle previsioni di crescita del Pil all’1% scritte nella nota aggiuntiva al Documento di economia e finanza  (Def). Una previsione ritenuta “ambiziosa” dalla Banca d’Italia, “non realistica” dalla Corte dei Conti per i “rischi al ribasso  dovuti agli elementi del quadro economico collegato alla finanza pubblica”. Ma l’esame più insidioso da superare sarà quello dell’Ufficio parlamentare di Bilancio (Upb), organismo che vigila sull’applicazione del pareggio di bilancio inserito nella Costituzione, secondo il quale “le previsioni governative di crescita per il 2017 appaiono contrassegnate da un eccesso di ottimismo”. Sulla stessa linea il Fondo Monetario Internazionale che ha assegnato all’Italia per il 2017 un Pil non superiore allo 0,9%!
Un vero rompicapo per i tecnici di Via XX Settembre che dovranno fornire “giustificazioni analitiche degli obiettivi programmatici”  per consentire in settimana l’approvazione in aula del documento governativo. Una battaglia sul filo dei nervi e dei … decimali : lo 0,1% del Pil vale 1,6 miliardi di euro! Incombe minacciosa la “clausola di salvaguardia”, ovvero l’aumento dell’l’IVA (l’aliquota ordinaria dal 22 al 24%, quella ridotta dal 10 al 13%), una controversa norma introdotta per la prima volta nella manovra di luglio 2011 per garantire gli obiettivi concordati in sede comunitaria sul contenimento del deficit e del debito e avere  quindi da Bruxelles il via libera alla Legge di bilancio. L’incremento del carico fiscale per il 2017 sarebbe nell’ordine di 15 miliardi di euro con il rischio di deprimere la già bassa crescita economica. L’aumento dell’IVA ridurrebbe infatti il reddito disponibile delle famiglie a danno dei consumi e quindi della produzione e dei relativi livelli occupazionali.
Tutto ruota dunque attorno alla quantificazione degli obiettivi di bilancio, alla loro reale sostenibilità  finanziaria e alla necessità di abrogare il ricorso alle clausole di salvaguardia (una “cosmesi dei conti pubblici”) senza ulteriori rinvii ad anni successivi, individuando soluzioni strutturali (lotta all’evasione, spending review, investimenti pubblici e privati).  Resta ora da capire se le “informazioni integrative” in arrivo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) basteranno per dissolvere perplessità e dubbi fin qui manifestati da più parti sulla crescita all’1% nel 2017 e sul deficit programmato del  2,4%, ridotto al 2% per la flessibilità sui vincoli di spesa chiesta a Bruxelles per l’emergenza terremoto e immigrazione. Quella con la Commissione europea sarà la vera sfida per le sorti del bilancio. Il commissario per gli affari economici e monetari Moscovici ha confermato una cauta “apertura” di Bruxelles, ma -in chiave prospettica- resta sul tappeto il problema di sempre: il taglio del debito (continua a crescere: oltre 2252 miliardi di euro a luglio) che doveva partire quest’anno, e rinviato al 2017. 
Un iter molto delicato attende il Documento programmatico di bilancio dalla cui approvazione dipendono in concreto gli spazi della manovra a disposizione e quindi i conseguenti interventi legislativi sia per supportare la crescita (infrastrutture, detassazione dei salari di produttività, riduzione della pressione fiscale sulle imprese), sia  per rispettare gli impegni presi a favore dei pensionati (anticipo pensionistico, quattordicesima) e delle famiglie numerose in difficoltà economica (un bonus legato all’Isee).
Il quadro macroeconomico e finanziario del Paese non consente errori: il rischio è che potremmo essere “costretti” a ripianare buchi di bilancio con manovre correttive dure da assorbire. Si impongono scelte serie e coraggiose, proiettate nel futuro. Non misure tampone, ma finalmente una rigorosa politica di risanamento della  finanza pubblica e di sviluppo della nostra economia. Vorremmo condividere l’ottimismo che il Ministro Padoan ha dispensato nei giorni scorsi a Washington in occasione delle riunioni del Fondo monetario: “l’Italia è nel mezzo del treno della crescita europea, in un paio d’anni saremo in testa”. Ipse dixit! 
        

FU INTORNO ALL'ANNO MILLE: IL RECUPERO DELLA PENISOLA IBERICA, QUELLA CHE FU CHIAMATA LA RECONQUISTA, A DANNO DEI MUSULMANI.



Da: Alessandro Mezzano [mailto:alessandro.mezzano@alice.it]
Inviato: lunedì 10 ottobre 2016 09:53
Oggetto: Da dove viene questo Islam?(ovvero: avete voluto la bicicletta? Ed allora pedalate..!)
                                                          di Alessandro MEZZANO
Da dove viene questo Islam?
 (ovvero: avete voluto la bicicletta? Ed allora pedalate..!)
 L’Islam che dominava la penisola Iberica dal 600 d.C. e che estese un  dominio che durò sino alla fine della “riconquista” nel 1493 con la caduta di Granada, era un Islam illuminato, tollerante, dialogante e curioso di interagire con altri popoli ed altre culture, senza eccessivi pregiudizi e senza remore bigotte.
La conquista di gran parte della penisola Iberica iniziò con lo scontro degli Omayyadi contro i Visigoti e proseguì con l’arrivo di altre dinastie musulmane come i Banu Qasi a Toledo ed altri Emirati e Califfati che si estesero per tutta la penisola.
Non era una dominazione politicamente omogenea ché anzi molto spesso i vari regni combatterono tra di loro per la supremazia ed a questo proposito va chiarito che i re Cristiani non avevano scrupolo di allearsi con i vari potenti musulmani a seconda delle convenienze strategiche del momento per confermare il loro specifico potere.
Non  c’era dunque nessuna remora religiosa, né nessun contrasto di tipo ideologico, ma semplicemente gli scontri e le guerre che a quei tempi erano la prassi normale per conquistare e mantenere il potere.
Per questo, per esempio, i re di Navarra  furono alleati con i Banu Qasi di Toledo mentre i Califfi e gli Emiri ebbero spesso mogli cristiane in funzione di pegni di alleanze politiche.
Da sfatare anche certi miti come quello del campione El Cid Campeador che in effetti era un mercenario che fu al servizio anche dei signori musulmani della Taifa per combattere contro i loro vicini…
La leggenda dei contrasti tra musulmani, cristiani ed ebrei, fu appunto una leggenda perché in effetti, per tutta la durata della conquista dei Mori in Spagna e Portogallo, gli appartenenti alle tre religioni vissero nella più assoluta libertà di culto e di cittadinanza ed in perfetta armonia in un sincretismo che era l’effetto di una intelligente larghezza di vedute, di un pragmatismo politico e di una lungimirante capacità di mediare tra culture diverse per cogliere il meglio da ciascuna di esse pure senza abdicare alla propria!
La leggenda fu opera della chiesa cattolica che con la sua visione totalizzante e manichea della vita non poteva tollerare né concorrenza, né confronti e rifiutava quindi aprioristicamente ogni tipo di dialogo ed ogni tipo di ecumenismo culturale o religioso.
L’Islam divenne “il male” per antonomasia e si cercò in ogni modo di costruire un odio che non esisteva, né aveva ragione d’essere, per semplice strumentalizzazione religiosa e politica insieme.
Da queste posizioni si partì per legittimare una guerra di “riconquista” che si giustificava con l’esigenza di riportare alla libertà ed al primato della vera fede quei popoli oppressi che oppressi non erano assolutamente, ma che dovevano apparire tali per giustificare una guerra che durò secoli e che costò un’infinità di rovine e di morti!
La “Riconquista” terminò con la caduta di Granada con la quale tutti i “Mori” furono sconfitti e scacciati dalla penisola Iberica.
Quali le conseguenze?
Molte, ma la più importante, a nostro giudizio, quella che stiamo ancora pagando sulla nostra pelle, fu la sconfitta definitiva di un Islam con il quale era possibile convivere in armonia, come dimostrano novecento anni di storia, un Islam che non trovò più la possibilità e la forza per affermarsi in quell’Africa dove era stata relegata e dove altri potentati islamici, più grezzi, più rozzi, più incivili, e quindi più bigotti ed intransigenti, avevano nel frattempo avuto tutto il tempo per strutturarsi ed affermare il loro potere e nel quale i resti di quell’altro Islam, scacciato dalla penisola Iberica non poté fare altro che amalgamarsi ed essere fagocitato..
L’Islam illuminato, quello dell’alchimia, dell’ algebra, della filosofia, della poesia , dell’astronomia, ( non dimentichiamoci che esso ci diede  Averrohé, Al-Kindi, Al-farabi, Avecenna, Avempace, Al-Rhaza, Gabir-ibn-Hayyan ( padre della chimica moderna ), Al-hazam ( ottica ) , Ben Musa ( tavole astronomiche e Algebra ),  ..), quello che amava e sapeva convivere con culture e religioni diverse, quello che oggi sarebbe stato così utile all’occidente, non tanto perché con lui sarebbe stato più facile risolvere i problemi del medio oriente, ma perché con lui tali problemi non sarebbero addirittura sorti, quell’Islam morì per colpa della cieca politica della chiesa che addirittura creò ordini militari ad hoc come quello di Santiago, quello di Montesa e quello di Calatrava che per inciso ebbero in premio quei territori dell’Andalusia e dell’Estremadura che costituirono il nucleo di partenza del sistema latifondista di quelle terre.
Ma c’è di più: l’eccezionale sincretismo, anche culturale, che perdurava nei territori appartenuti al dominio Islamico, finì quando la Chiesa instaurò e promosse la famigerata “limpieza de sangre” ( pulizia del sangue) che altro non era che una vera e propria pulizia etnica del tipo di quella Serba e di quella Albanese..!!
Quando ci si lamenta delle difficoltà di comprensione e della mancanza di disponibilità al dialogo che si evidenziano nell’incontro-scontro tra occidente ed  Islam, dovremmo rammentarci della storia  e considerare che,”.. chi è causa del suo mal, pianga se stesso..”

Alessandro Mezzano