Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 28 luglio 2016

CHIESA ORTODOSSA ITALIANA AUTOCEFALA

Con preghiera di pubblicazione
                   ROMA – vicolo del Farinone n. 26
(Borgo Pio)
email : chiesa.ortodossa@yahoo.it
Web: www.chiesaortodossaitaliana.org Tel. 06211289 fax 0692943447


La Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala proclama Santo e Martire della Fede
padre Jacques Hamel
barbaramente assassinato da terroristi islamici in Francia


Roma, 27 Luglio 2016
Oggi giorno di San Pantaleo, Alessandro I (al secolo Alessandro Meluzzi), Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, riunito il Santo Sinodo, ha proclamato “Martire e Santo” dei cristiani, padre Jacques Hamel, indifeso sacerdote, barbaramente ucciso in Francia da due assassini musulmani, mentre celebrava la Divina Liturgia della Messa. Il Santo Sinodo ha stabilito che San Jacques Hamel sia ricordato dai fedeli della nostra Chiesa nel giorno del suo martirio, ovvero il 26 luglio.
Mi auguro – ha dichiarato Meluzzi – che questa testimonianza della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala venga raccolta dalla Chiesa Cattolica e dal Suo Pontefice, Papa Francesco, procedendo anche Lui, al pari di quanto ha fatto la nostra Chiesa, alla elevazione all’onore dell’altare della figura del mite padre Jacques.
La nostra Chiesa – ha spiegato Alessandro I- non ha alcun timore di puntare il dito verso gli assassini islamici, resisi colpevoli di aver martirizzato padre Jacques. I fedeli, e non solo quelli della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, ma tanti cristiani appartenenti a tutte le confessioni, stanno apprezzando il nostro gesto con messaggi di incitamento e sostegno. A tutti suggeriamo di elevare preghiere a Dio, a Suo figlio Nostro Signore Gesù Cristo e a San Jacques, perché protegga la cristianità dalla ingiusta violenza musulmana”.

DAL COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMINIO COLTURALE-NUCLEO DI BARI


COMUNICATO STAMPA
Recuperato dopo oltre quarant’anni dal trafugamento, l’antico dipinto su tavola del XV-XVI sec. raffigurante San Leonardo viene restituito alla Diocesi di Tricarico (MT).
Nell’ambito dell’azione di contrasto alle attività criminose dedite al trafugamento e alla successiva immissione nel fiorente mercato clandestino di beni culturali di rilevanza storico-artistica, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari hanno recuperato un antico dipinto su tavola del XV-XVI sec. raffigurante San Leonardo, rubato oltre quarant’anni fa dalla Chiesa di San Luca Abate di Armento (PZ), restituendolo alla Curia Vescovile di Tricarico (MT).
Il monitoraggio delle piattaforme web dedicate alla commercializzazione di opere d’arte, compiuto in sinergia dai Carabinieri dello speciale reparto dell’Arma e dagli organismi territoriali del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha rivolto le attenzioni su un’asta pubblicata da una nota casa d’aste ligure in cui veniva proposta la vendita del dipinto, caratterizzato da una iconografia religiosa singolare nella sua identità artistica, censito tra le opere da ricercare della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti.
Le immediate indagini avviate dai militari del Nucleo TPC Carabinieri di Bari a seguito della segnalazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e del Polo Museale Regionale della Basilicata e coordinate dal Sost. Proc. della Repubblica presso il Tribunale di Genova – Dott. Silvio FRANZ, hanno consentito di bloccare in tempo l’asta che avrebbe destinato il bene d’arte probabilmente oltre confine, compromettendo definitivamente la sua rintracciabilità.
Acquistato anni addietro da una famiglia romana mediante procedure negoziali ancora al vaglio degli organi inquirenti, il secolare esemplare d’arte pittorica - costituito da una tavola con cornice dipinta e dorata, soggetto alle forme di protezione dettate dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio - è stato sottoposto a sequestro ed esaminato dagli esperti tecnici delle strutture periferiche del MiBACT operanti nel territorio lucano, che ne hanno rilevato le uniche ed irriproducibili peculiarità iconografiche ed esecutive, riconducendolo al dipinto asportato nel 1972 dalla Chiesa di Armento (PZ).
La restituzione in favore dell’ente ecclesiastico proprietario, disposta dall’Autorità Giudiziaria procedente, consentirà alla Diocesi di Tricarico di promuovere i necessari interventi di restauro dell’opera, diffusamente interessata dai segni di una mal conservazione protrattasi nel tempo, assicurando la ricollocazione nel luogo di culto originario per la fruizione da parte della collettività, compatibilmente con le esigenze di tutela.