Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

venerdì 25 maggio 2012

PROGRAMMA: GIOVENTU' IN AZIONE-BARI


Irene Paolino
Europe Direct Puglia
Sportello informativo dell’Unione europea
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
c/o Teca del Mediterraneo
Via Giulio Petroni, 19A I-70124 Bari (IT)
tel/fax +39 0805402786 - cell. +39 3494756412
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PROGRAMMA:GIOVENTU' IN AZIONE A BARI, PALAZZO ATENEO


Info-Day PontEuropa: opportunità e strumenti
Gioventù in azione: il programma per la mobilità dei giovani dai 13 ai 30 anni

5 giugno 2012 ore 16,00 Aula Starace – Facoltà di Scienze Politiche di Bari Piazza Cesare Battisti,  Bari

Si terrà a Bari il prossimo 5 giugno dalle ore 16,00 l’Info-day dedicato al programma Gioventù in azione, lo strumento finanziario dell’UE che favorisce la partecipazione ed il protagonismo dei giovani in Europa e nel mondo di età compresa tra i 13 e i 30 anni. Questo programma, infatti, promuove la mobilità giovanile internazionale di gruppo e individuale attraverso gli scambi e l’incontro di giovani di Paesi diversi, le attività di volontariato all'estero, le iniziative e i progetti gestiti direttamente dai giovani.Il programma Gioventù in Azione si rivolge ai giovani di età compresa tra 13 e 30 anni residenti in uno dei Paesi partecipanti al Programma o, a seconda della natura dell'Azione, ad altri soggetti del settore giovanile e dell'educazione non formale. Il principale gruppo-obiettivo del Programma sono i giovani di età compresa tra i 15 e i 28 anni.Il Programma è aperto a tutti i giovani indipendentemente dal loro livello d'istruzione e bagaglio socioculturale.La giornata sarà finalizzata a fornire le regole e le modalità di partecipazione ai bandi previsti dal programma, a fornire consigli utili ai giovani che in forma singola o associata intendono partecipare al Servizio Volontario Europeo (SVE) o agli scambi di giovani o a iniziative di giovani o a progetti Giovani e democrazia o ai bandi di Gioventù nel Mondo. Inoltre, saranno fornite indicazioni su servizi ed indirizzi utili per accedere ai servizi di assistenza quali le reti dell’Unione europea. All’incontro parteciperanno tantissimi testimonial che hanno beneficiato di una sovvenzione nell’ambito di questo programma: Comune di Trieste e di Castrignano dei Greci, Associazione Link di Altamura, Progetto Mondialità di Bari, Sportello ELP di Mola di Bari e tanti altri ragazzi che hanno beneficiato della mobilità finanziata dal programma L’Info-Day è realizzato dal Consiglio Regionale della Puglia di concerto con lo Europe Direct Puglia e con la collaborazione dell’ Agenzia Nazionale per i Giovani - Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della rete Eurodesk e del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola.
L’iniziativa è sostenuto anche dalle associazioni studentesche. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione tramite la scheda allegata.

domenica 20 maggio 2012

QUELLI CHE FANNO A MENO DI DIO...

Articolo pubblicato da “Focus” n. 170 del Dicembre 2006
Prima di riportare l’articolo su indicato esprimo una mia opinione: “atei e credenti sono ugualmente dogmatici”, infatti, non potendosi dimostrare l’esistenza o la non esistenza di Dio, entrambi affermano “senza prove”. C’è un altro elemento che unisce atei e credenti, infatti, sia chi nega che chi afferma Dio lo pone al centro della propria riflessione. “E’ meglio non avere alcuna opinione di Dio che averne una indegna.” (Francis Bacon) Non sappiamo se, o quando, Dio sia apparso all’uomo. Per i Credenti basta leggere quanto affermato nelle Scritture Sacre, gli altri generalmente legano la nascita del concetto di Dio a quando l’uomo cominciò a rispondere, prima con la magia poi con la religione, a domande cui non sapeva dare diversa risposta. Le “prove” di quest’affermazione possono essere trovate nei reperti fossili e nelle sepolture, e rinviano forse all’uomo di Neanderthal. In ogni caso ci si riferisce ad un uomo non più nomade (cacciatore/raccoglitore) ma stanziale (cavernicolo, forse già allevatore/agricoltore), infatti, il primo abbandonava i cadaveri lungo il percorso e non aveva riti agresti, l’altro, essendo residente cominciò a tenere le salme vicino a sé, seppellendole sempre con maggiore cura, sia perché l’odore non disturbasse e non attirasse gli animali saprofagi sia perché attribuì alla sepoltura valori magici e religiosi, successivamente abbinandoli ai riti agresti (culto degli antenati, della fertilità, della semina e del raccolto).
Ai riti sepolcrali ed a quelli agresti sarebbe legata la nascita e l’evoluzione del concetto di religione ed la crescita del ruolo del sacerdote-astrologo nei confronti di quelli del mago o dello sciamano. Questi ultimi due, praticavano la stregoneria e l’astromanzia, avevano, cioè, bisogno di un oggetto di collegamento tra loro e la divinità (una pianta, il sangue, una reliquia ecc.), il primo, invece, praticava l’astrologia e la religione, derivando, cioè, direttamente dal Cielo e dal Dio il potere e la conoscenza, senza necessità di altro. Il rito che il sacerdote proponeva rappresentava un nuovo e diverso “sacrificio” per onorare la Divinità e le profezie si riferivano direttamente agli astri celesti che i credenti potevano vedere ed onorare.
Chi sono, da dove vengo, dove vado? Queste sono domande alle quali un Credente ritiene di saper dare risposte certe, ma dubbi irrisolti per gli atei che, rifacendosi simbolicamente al dipinto “La scuola di Atene” di Raffaello, affermano che con la magia è nato il trascendente, con il dubbio l’intelligenza e con la filosofia la razionalità, e che quest’ultima rappresenta il miglior gradino per conoscere le cose. Sulle altre cose, quelle che sfuggono ai sensi ed al ragionamento, è meglio sorvolare.

Per approfondire questi argomenti, leggiamo di seguito l’articolo della rivista FOCUS.
<>“atei” (dal greco “senza dio”) ma tra di loro ci sono molte differenze. Ci sono per esempio atei epicurei, edonisti, neopagani***, scettici, semantici (quelli che sostengono che è senza senso ogni discorso su Dio) e perfino “pseudoatei” come sono stati definiti coloro che rifiutano di credere in Dio solo perché appare loro come un modo troppo semplice di sfuggire alle proprie responsabilità nel mondo. La maggior parte degli atei è poi composta da “agnostici”, cioè persone che non escludono pregiudizialmente la presenza di un Dio, ma non vedono prove della sua esistenza, e sospendono l giudizio, rifiutandosi di credere solo per fede nel Dio proposto dalla Chiesa. Negli ultimi anni questa non-religione ha conquistato spazio e iniziativa, soprattutto nei paesi europei dove, secondo papa Benedetto XVI, è in corso “un’ondata di laicismo che esclude Dio dalla cultura e dalla vita pubblica” e che rischia di divenire il principale problema nei rapporti con i Paesi musulmani, dove ancora prevale il rispetto del sacro. Ma chi sono veramente gli atei? E che cosa pensano? L’ateismo ha radici antiche. Può essere considerata laica l’Epopea di Gilgamesh (di circa 4 mila anni fa), nella quale l’eroe mesopotamico Gilgamesch si fa rubare da un serpente la pianta dell’immortalità. Anche se la vicenda cita gli dèi, il testo avverte: ciò che conta non è sopravvivere dopo la morte, ma l’esperienza umana, che un testo di tavolette di argilla può tramandare ai posteri. Anche in Egitto non mancano gli scettici: “Nessuno ha mai visto tornare una persona dall’aldilà, la vita dopo la morte non esiste” è scritto sulla lapide di un antico egizio. Ma è stato il mondo greco a formare le basi dell’ateismo. Già i filosofi naturalisti greci (7° e 6° sec. a.C.) considerati i fondatori della filosofia, proponevano una visione in qualche modo atea: spiegavano i fenomeni della natura non come capricci degli dèi ma con principi naturali, come l’aria, l’acqua e il fuoco. Poco dopo Leucippo e Democrito (5° sec. a.C.) individuarono le fondamenta dell’universo nel caso, che regola l’incontro tra atomi e quindi la nascita della realtà. Per Epicuro (346-270 a.C.) anche l’anima è formata da atomi e finisce con il corpo. Gli atomi avrebbero originato solo in modo casuale cose ed esseri viventi. Insomma nessuna creazione divina, né divina provvidenza. “Gli dèi, se ci sono” suggerisce Epicuro “non si interessano di noi”. Nella politeista India antica, il maestro Ajita Kesa Kambali (6° sec. a.C.) sorrideva di fronte all’idea della reincarnazione, che giustificava le caste. Scrisse una Dimostrazione dell’inesistenza dell’anima. Secondo Remo Bodei, docente di storia della filosofia a Pisa “l’ateismo all’inizio non escluse l’esistenza del divino, ma evidenziò che questo è totalmente ininfluente, che i comportamenti corretti non derivano dal premio o dalla punizione divina, ma dal fatto che sono giusti per l’uomo”. Il primo ateo integrale (che non ammetteva cioè un ruolo di Dio, neppure nella creazione) fu paradossalmente un prete, Jean Meslier (1664-1729). Voltaire, il padre dell’Illuminismo, nel 1762 rese noto il testamento di Meslier, che ne rivelava il pensiero. Il prete era in segreto un discepolo di Epicuro: “Non c’è alcun bene da sperare e nessun male da temere dopo la morte” scriveva. “Traete dunque saggiamente profitto dal tempo vivendo bene e godendo sobriamente, pacificamente, gioiosamente, se potete, dei beni della vita e dei frutti del lavoro”. L’attacco più deciso al Dio delle religioni arrivò però dagli Illuministi francesi, in particolare dal barone Paul Heinrich d’Holbach (1723-1789) nella cui casa si riunivano i collaboratori dell’Enciclopedia. Per il barone, le leggi della materia non derivano da un intervento divino, ma dipendono dalla necessità delle cose di regolarsi tra loro, così come la successione delle stagioni non è regolata da Dio, ma dalla rotazione della Terra intorno al Sole. “La natura, voi dite” scriveva rivolgendosi alla Chiesa ” è inesplicabile senza Dio. Per spiegare ciò che capite ben poco avete bisogno di una causa che non capite affatto”. Ma è soprattutto nell’800 e nel ’900 che, grazie anche agli scienziati, si è diffuso l’ateismo. Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer (1788-1860) negò, vista l’infelicità e il male che dilaniavano nel mondo, non tanto l’esistenza di Dio, quanto la sua provvidenza e bontà. Poi Ludwig Feuerbach (1804-1872) sostenne che la religione è la sintesi delle aspirazioni dell’uomo, dotato per natura di saggezza, volontà, giustizia e amore. L’uomo cerca, rendendolo sacro, di dare più valore a questo insieme di regole e di conferirgli un valore educativo: la religione sarebbe un espediente per educare l’umanità ai valori più nobili. Un altro filosofo tedesco, Karl Marx (1818-1883), fondatore del comunismo, aggiunse che se quello è lo scopo della religione, per farne a meno basta eliminare lo sfruttamento e la sofferenza nella società. A quel punto la religione, che è “l’oppio dei popoli”, cioè un modo per tenerli buoni, non avrebbe più ragione di esistere. Nel secolo scorso infine, mentre l’ateo Sigmund Freud (1856-1939), studiava l’inconscio e sosteneva che liberarsi dall’ossessione di Dio significa emanciparsi verso un’umanità adulta e consapevole, il filosofo Friedrich Nietzsche (1844-1900) decretava che “Dio è morto” e l’uomo deve trovare da sé nuovi valori. Altri filosofi, chiamati “esistenzialisti” e non lontani dal pessimismo del poeta (e ateo) Giacomo Leopardi (1798-1837), come lo scrittore Albert Camus (1913-1960) e il filosofo francese Jean Paul Sartre (1905-1980), hanno sostenuto l’assurdità del mondo, invitando l’uomo a crearsi da solo, con una vita piena, un significato contro il nulla. Nel frattempo la scienza aveva posto le basi per una comprensione del mondo, che fa a meno, in gran parte, di Dio. La teoria dell’evoluzione di Charles Darwin (1809-1882) fornisce una spiegazione credibile di come la vita abbia potuto evolversi dalle forme più semplici fino all’uomo. E secondo alcuni ricercatori la parte ancora inspiegabile del processo di formazione del cosmo è solo quella iniziale, il “Big Bang”, l’esplosione da cui ebbe origine l’universo. Ma dura 1043 secondi, in pratica 0,0000000000000000000000000000000000000000001 secondi, la più piccola unità di tempo misurabile. E oggi alcuni fisici, come Stephen Hawking, sperano che si possa arrivare presto a una “teoria del tutto” che ci porterebbe a una comprensione completa della logica e delle leggi del cosmo. Questo non esclude l’esistenza di Dio, ma sembra essere un ritorno a una vecchia teoria, chiamata “deismo” diffusa nel ‘600 ad opera soprattutto del filosofo inglese Francis Bacon (1561-1626), che vedeva Dio come un orologiaio: costruisce il cosmo, lo fa “partire” e poi lo lascia funzionare per conto suo. Ma si può davvero fare a meno delle religioni, dei loro valori? L’assenza di religione non è necessariamente assenza di regole morali: la storia ha mostrato che gli atei non sono in genere smodati peccatori e che è possibile darsi regole morali non basate sull’esistenza di una “entità superiore”. Molti atei si soni battuti per il bene dell’uomo e l’ateismo militante (e spesso persecutorio) di molti regimi comunisti (che proponevano una specie di “fede” alternativa nella rivoluzione, con tanto di dogmi ed eresie) appare, se lo si osserva con una prospettiva storica, solo una breve parentesi. Per Michel Onfray, autore di un Manuale di ateologia non è vero che i valori religiosi siano così chiari. I “libri sacri che si ritengono di diretta ispirazione divina, come Bibbia e Corano, contengono messaggi contradditori: di pace ma anche di violenza contro gli infedeli, i diversi e le donne”. Quanto ai cristiani, che dispongono dei Vangeli, più tolleranti, ci pensarono i padri della Chiesa, come sant’Agostino con la nozione di guerra giusta o san Bernardo di Chiaravalle che divinizzò l’uccisione degli infedeli, a cambiare il messaggio cristiano. “Un Dio buono non avrebbe mai permesso gli orrori delle crociate, la strage degli eretici catari” dice Onfray “e nemmeno il nazismo, con la scritta ‘Dio è con noi’ sulle cinture delle SS”. Sono pensieri simili a quelli del filosofo agnostico inglese Bertrand Russell (1872-1970): indicano un possibile limite dei valori religiosi. Ma forse oggi proprio nel riconoscimento dei reciproci limiti è possibile perfino un’alleanza tra atei e credenti. In fondo, dice Bodei “solo la fede nelle proprie possibilità, non importa se religiosa o no, può salvare l’uomo in questa vita”. Lo storico francese Georges Minois arriva a dire che “l’ateismo e la fede religiosa hanno qualcosa in comune: portano a pensare globalmente il mondo, cosa necessaria per ridurre la sofferenza”. Anche perché, come spiega il filosofo Giulio Giorello, la solidarietà è il valore fondamentale: “Non implica un principio divino e nemmeno lo esclude. E’ disposta ad aprirsi ai membri di qualsiasi Chiesa purché s’impegnino al rispetto delle differenze, nella pratica, prima ancora che nella teoria”. Una potenziale alleanza che ha trovato il favore, nella Chiesa, del cardinale Carlo Maria Martini, secondo il quale “gli atei virtuosi ed eticamente corretti vanno in paradiso”.> *** molti di loro vogliono essere considerati religiosi e sacerdoti a pieno titolo
tratto dai quaderni di Serenamente(A.Vacca)




CERIMONIA DI GEMELLAGGIO LIONS, BARI-SALONICCO

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS

LIONS CLUB BARI HOST 50° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Lions Pietro Vitale Officer Distrettuale a.s. 08/09 16 marzo 1958 * 16 marzo 2008
Cinquantesimo anniversario della Cerimonia Costitutiva LIONS CLUB BARI HOST
Presso l’Hotel Sheraton Nicolaus di Bari il 25 10 2008 si è svolto l’incontro con il Lions Club Thessaloniki di Salonicco Distretto 117/B.
I due Lions, Bari Host e Thessaloniki, sono gemellati dal 1985/86, l’incontro è stato molto emozionante tra i soci, la cerimonia si è svolta con fraterno affetto maggiormente rivolto ai soci che sono stati gli artefici del gemellaggio e che non sono più tra noi. Tutti preso la parola ed, in particolare espone il pensiero il Vice Governatore ospite, L. Milanos Antonios, palesando la crisi dei valori morali, gli uomini del nostro pianeta d’oggi, la crisi dei valori non è semplicemente un fenomeno di ogni epoca. Ma, le radici sono più profonde…L’uomo contemporaneo ha perduto le redini della sua tranquillità psichica e galoppa privo di scrupoli sulla strada dell’imbroglio, d’oscenità e del materialismo, dove la verità la bugia coincidono, il sentimento, il fanatismo, l’amore per il potere e il proprio interesse coesistono e la fama nella vita terrena è perseguitata con qualsiasi costo e mezzo.
Ecco perché nei nostri giorni la necessità di attività antropocentrica ed umanistica, come l’attività di Lions è prevalente. Le proposte e gli obbiettivi dell’attività di Lions formano forse delle ultime soluzioni alternative al contenimento di questa marcia umana, come e già descritta…

RADUNO NAZIONALE DEI PARACADUTISTI-2010

Par. Stefano Canè Addetto Stampa Comitato Organizzatore. Per l’Esercito Italiano
Magg. Domenico Occhinegro COMUNICATO STAMPA La prima volta in Puglia
del Raduno Nazionale dei Paracadutisti Barletta 14-15-16 maggio 2010
Barletta 14 maggio 2010. È la prima volta che la Puglia ospita il Raduno Nazionale dei Paracadutisti. Un appuntamento biennale fisso, iniziato nel 1956 anno di fondazione dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e destinato a perpetuarsi per gli anni a venire. Barletta non è stata scelta a caso, con dodici medaglie insignite e due appuntante al Gonfalone, è la città più decorata d’Italia. L’ultimo raduno si è svolto nel 2008 a Venezia, concludendosi proprio con un “arrivederci a Barletta”. Promessa mantenuta visto che la città si appresta ad ospitare circa 2mila paracadutisti provenienti da ogni parte d’Italia e come spera Costantino Palmitessa, Presidente del Comitato Organizzatore, anche dai paesi Europei aderenti alla Unione Europea dei Paracadutisti (U.E.P.). Tutto reso possibile con il sostegno e il patrocinio dei Sindaci dei Comuni Cocapoluogo, Nicola Maffei, Nicola Giorgino e Giuseppe Tarantini e del Presidente della Provincia Francesco Ventola. Si evidenzia, come le Poste Italiane, tenuto conto della rilevanza dell’evento, hanno previsto apposito “Annullo Postale” con un gazebo allestito nei giorni del Raduno. Il programma prevede :
oggi venerdì 14 maggio alle ore 16, è prevista la resa degli onori da parte di un picchetto in armi e la successiva deposizione di corone d’alloro al Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari da parte dell’A.N.P.d’I.. Sabato 15 maggio, dopo la Santa Messa nella Basilica del Santo Sepolcro, prevista alle ore 10,30, vi sarà la deposizione di corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre e a seguire, la Banda musicale della Brigata Paracadutisti FOLGORE, si esibirà in corso Vittorio Emanuele. Alle ore 18,00 circa vi sarà una spettacolare esibizione ad opera di Paracadutisti che effettueranno lanci con la tecnica della caduta libera con atterraggio sulla litoranea di ponente. La giornata si concluderà con la grande festa del paracadutista che si terrà nel fossato antistante il Castello a partire dalle ore 20,15 in poi. Domenica 16 è la giornata ufficiale dell’evento, caratterizzato dalle sfilate per le vie del centro cittadino di tutti i paracadutisti dell’A.N.P.d’I. con i loro labari provenienti da tutte le sezioni d’Italia, in piazza A. Moro (ex p.zza Roma) alle ore 11,00 circa, Vi sarà lo schieramento dei radunisti e dei reparti in armi, in particolare Vi sarà l’ingresso dei Gonfaloni delle Città di Barletta, Andria e Trani, del Medagliere Nazionale A.N.P.d’I. e della Bandiera di Guerra del 186° Reggimento “Folgore” di stanza in Siena decorata con una Medaglia d’Oro e due Medaglie d’Argento e dallo stesso scortata. Il deflusso dei radunisti, terminerà in piazza d’armi al Castello dove la cerimonia dell’Ammaina Bandiera, prevista per le ore 13,00 circa, segnerà la conclusione dell’evento.
L’Onorevole Medaglia d’Oro al Valor Militare Maggiore Paracadutista Gianfranco Paglia, che parteciperà personalmente all’evento, dichiara che : <>. Ribadisce inoltre di non avere dubbi sull’importanza dell’evento, dicendo che .
Quale massima Autorità Militare, sarà presente il Generale di Corpo d’Armata Armando NOVELLI, Egli stesso Paracadutista Militare, è Comandante delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER) con sede in Verona, alle cui dipendenze agiscono tutti i Comandi che radunano le Unità operative e i Supporti, è in grado di gestire, con visione unitaria, sia l'addestramento che l'impiego di tutte le forze terrestri italiane.
Dipendente direttamente dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il Gen.C.A. A. Novelli, con la Sua autorevole presenza, dà all’evento un rilevante prestigio militare. Altra presenza di notevolissimo rilievo sarà quella della Sig.ra Maria Pia Tonini figlia del Gen. Goffredo Tonini – M.O.V.M., padre fondatore del Paracadutismo Militare italiano e Primo Comandante dei Paracadutisti Libici.
Ovviamente è assicurata anche la presenza del “nostro” Comandante della Brigata Paracadutisti FOLGORE Gen. Par. Federico D’Apuzzo.
Si unisce copia del messaggio inviato dal Ministro della Difesa On.le Avv. Ignazio La Russa in occasione del Raduno.
Si resta altresì in attesa dell’indirizzo di saluto, da parte del Sig. Presidente della Repubblica Sen. Giorgio Napolitano.
Si allega programma dettagliato della manifestazione.
Saluti cordiali.

CAMPAGNA MONDIALE LIONS "MESSA A DIMORA DI UN MILIONE DI ALBERI"


Piantumazione Alberi dei Lions nella città di Bari. I Club Lions di Bari, con la condivisione del Consorzio A.S.I. Bari , hanno realizzato nell’area a verde della zona industriale tra Viale De Blasio, Lindemann e Delle Begonie, la piantumazione di oltre quattrocento essenze arboree che inaugureranno Giovedì 17 maggio, alle ore 16,30, alla presenza di Emanuele Martinelli, Presidente del Consorzio A.S.I. di Bari e del Direttore Generale Gerolamo Pugliese, dei dirigenti del Servizio Foreste della Regione Puglia e dell’ Agenzia Regionale Attività Irrigue e Forestali.
Nell’anno sociale 2011-2012 una parte importante della attività di servizio internazionali dei Lions è stata dedicata alla tutela dell'ambiente; i Lions, attraverso il loro presidente internazionale il cinese Wing-Kun Tam si erano impegnati a piantare un milione di alberi in tutto il mondo: ad oggi nel mondo intero ne risultano piantati 9.575.312, nove volte tanto.
Nel Distretto Lions 108 AB “Apulia” questo Service Internazionale è stato finalizzato con interventi diretti che hanno coinvolto in particolare le istituzioni: la Regione Puglia, con la sua deliberazione n. 457 del 13/03/2012 ed il conseguente protocollo d’intesa Regione Puglia -ARIF - Distretto Lions 108 AB, ha fornito il sostegno operativo con un numero elevato di alberi, arbusti e bordure. I Club Lions della città di Bari hanno sottoposto agli assessorati competenti del Comune, progetti esecutivi per interventi di piantumazione in aree a verde della città che l’Amm.ne Comunale ha approvato con Deliberazione di Giunta di venerdì 11 maggio. Sono in corso la messa a dimora di piante in aree a verde adiacenti la Circoscrizione Mungivacca e a corredo di un'ampia aiuola in Viale Dell’Andro a Poggiofranco. Ulteriori interventi verranno effettuati nel prossimo periodo autunnale nel Parco San Marco a Iapigia e in due rotatorie in zona stadio S.Nicola: oltre 1200 saranno così gli alberi e arbusti piantumati in questo anno, nella sola città di Bari, grazie all’intervento dei Lions Club di Bari." nel ringraziarvi della vostra disponibilità e nel pregarvi di dare cortese divulgazione, si inviano cordiali saluti. Delegati del Governatore per i Lions ClubsAngelo Iacovazzi.