Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
martedì 9 marzo 2010
AL BRANDEL, PRESIDENTE DEL L.C.I.F.
Gentile Lion,
Sono certo che anche tu sia rimasto scioccato alla notizia del terremoto di magnitudo 8.8 che ha colpito il Cile. Come in occasione del terremoto ad Haiti e di altre calamità naturali avvenute nel passato, la LCIF risponde rapidamente per garantire che le persone colpite ricevano gli aiuti di cui hanno bisogno; ma la Fondazione è anche impegnata sul versante degli aiuti a lungo termine.
Continuiamo a lavorare ad Haiti, dove Maureen ed io ci siamo recati la scorsa settimana. Siamo rimasti meravigliati di quanto i Lions di Haiti stiano facendo per riportare il loro paese alla stabilità, e sappiamo che i Lions del Cile offriranno lo stesso servizio alle loro comunità.
Insieme lavoriamo tutti per portare speranza alle persone colpite, agli sfollati e a chi soffre.
Cordiali saluti,
Al Brandel, Presidente LCIF
La risposta al terremoto in Cile
La LCIF è impegnata a portare aiuti alle comunità colpite dal recente terremoto in Cile. Il terremoto è stato uno di più forti mai registrati, e ha provocato oltre 800 morti e 2 milioni di sfollati. Son già stati assegnati tre sussidi di emergenza, ciascuno pari a $10.000 dollari per i Distretti T-1, T-2 e T-3 in Cile. Il Distretto T-3 include la città di Concepcion, una delle zone più duramente colpite del paese. Visitate il sito web della LCIF per aggiornarvi sulle ultime notizie.
Tendopoli: abitazioni e speranza per la gente di Haiti
Nei quartieri Delmas, Blanchard e Carrefour-Feuille di Port-au-Prince sono state allestite tre tendopoli, che offrono ricovero in totale a 3.000 persone, e stanno arrivando nella regione altre 240 tende. I Lions si stanno adoperando per attrezzare tali tendopoli con fognature, cucine e ospedali. Tuttavia, con l'avvicinarsi della stagione delle piogge, sta diventando sempre più pressante creare abitazioni più permanenti. Le necessità saranno pressanti per anni a venire, e l'impegno a lungo termine della LCIF consentirà la ricostruzione di comunità, di vite e di famiglie.
Collaborare per risultati sia nell'immediato che a lungo termine
I Lions stanno lavorando al fianco di leader locali, funzionari pubblici e organizzazioni non governative (ONG) di Haiti per potenziare i risultati del nostro impegno sia nell'immediato che a lungo termine. Durante la sua visita ad Haiti la scorsa settimana, il Presidente Brandel, affiancato da altri leader Lions, si è incontrato con l'Ambasciatore americano ad Haiti, con il sindaco di Port-au-Prince e con alcune ONG. Tutti si sono impegnati a fornire il loro sostegno alle attività dei Lions. L'esperienza della LCIF nella ricostruzione di comunità in seguito al verificarsi di calamità naturali testimonia quanto sia importante creare rapporti di collaborazione a lungo termine.
Attività dei multidistretti a favore degli aiuti in caso di calamità
A tutti coloro che hanno contribuito così generosamente alle attività di aiuto ad Haiti va il nostro più sentito ringraziamento. Numerosi multidistretti hanno offerto considerevoli contribuiti dimostrando il loro impegno ad aiutare la ricostruzione di Haiti.
• MD 112, Belgio US$190.000
• MD 116, Spagna, US$100.000
• MD 104, Norvegia, US$86.000
• I Lions del New England, U.S., US$60.000
• MD 110, Paesi Bassi, US$42.000
• MD 107, Associazione Lions Finlandesi US$57.000
• MD 51, Porto Rico, US$33.000
• MD 330, Giappone, US$32.000
Per un elenco completo del generoso supporto offerto da individui, club, distretti e multidistretti al fondo LCIF per gli aiuti per il terremoto di Haiti, visitare la pagina della risposta Lions online.
Fai una donazione, sostieni l'impegno della LCIF in caso di calamità
È fondamentale che la LCIF riceva costantemente contributi, affinché essa possa inviare immediatamente aiuti in caso di calamità come quelle verificatesi ad Haiti e in Cile. Se non hai effettuato una donazione, puoi ancora contribuire ai soccorsi donando online.
Con la tua donazione puoi offrire
Acqua, cibo e vestiario:
$25 - $50
Pronto soccorso/medicine:
$100 - $250
Ricostruzione e allestimento di infrastrutture:
$500 - $1.000
Assistenza nelle nostre attività di ricostruzione a lungo termine:
$5.000+
Messaggio di un Lion di Haiti
Leggete un messaggio di William Eliacin, Delegato di Zona, Haiti, in cui questi richiede ai Lions di tutto il mondo di contribuire alle attività di aiuto svolte dalla LCIF per Haiti.
Promozione
La Fondazione continua a promuovere le attività di soccorso ad Haiti e in Cile sia tra i Lions che tra il pubblico in generale. Per un elenco completo dei servizi giornalistici, visitare la pagina della pubblicità sul sito web. Materiale disponibile su Haiti Notiziari aggiornati Video Fotografie
Per ricevere un DVD del video su Haiti, si prega di contattare la LCIF. Forward email
Questa mail è stata inviata a vitalepietrolions@libero.it, da parte di memberupdate@lionsclubs.info
Aggiorna profilo/indirizzo e-mail Rimozione istantanea con SafeUnsubscribe™ Informativa sulla privacy. Email
lunedì 8 marzo 2010
VIOLENZA, EMERGENZA SOCIALE
Il disagio giovanile e il ruolo di una famiglia invisibile
Quali sono i cambiamenti sociali che hanno generato le condizioni favorevoli al proliferare di comportamenti aggressivi e distruttivi? Come sono cambiate le relazioni sociali? Perché la famiglia non è più luogo di protezione e sicurezza?
Il tema di studio nazionale votato all’ultimo Congresso di Ravenna, nella complessità della sua articolazione, mira a fare chiarezza sulle nuove forme di violenza, espressione di un malessere sociale dilagante, di un inquietante disagio giovanile, nonché di una precarietà relazionale finora sconosciuta.
All’interno del variegato “pianeta violenza”, la questione giovanile è da tempo il nervo scoperto della società. I giovani rappresentano l’anello debole di un sistema attraversato da forti tensioni, sono figli di una società priva di freni inibitori, in cui l’autorevolezza, intesa come credibilità valoriale, è stata soppiantata dalla trasgressione. Senza un passato, ma in qualche modo incapace di proiettarsi verso il futuro, la “generazione invisibile” vive il presente acriticamente, adagiandosi, e spesso rifiutando con violenza quello che la società è in grado di offrire. Il vuoto che opprime il ragazzo dopo l’abbandono delle certezze dell’infanzia rende tutto paurosamente insignificante.
Sui meccanismi di devianza minorile scatta l’influsso pesante della famiglia quando essa non è in grado, verso l’esterno, di garantire ai figli affetto, autonomia, autorevolezza di modelli comportamentali, perseguimento e raggiungimento di mete umane e professionali, cioè quella serie di elementi fondamentali per la formazione della personalità dei giovani, ai quali spesso viene a mancare una precisa identità culturale. E’ viva la percezione della “estraneità fra le generazioni” , rive di un fiume senza ponti. Genitori che non riescono a comprendere i figli e, viceversa, figli che considerano i genitori irrimediabilmente antiquati e formalisti. Il sociologo Giuseppe De Rita del Censis parla di “Incapacità di connessione”. Si è aperta una frattura profonda fra le generazioni, una frattura che comporta spesso l’impossibilità di trasmettere dai padri ai figli i modelli comportamentali, le gerarchie dei valori, perfino le regole della quotidianità
I nuovi stili di vita, lo stesso consumismo della rete, che esalta l’individualismo, dà ai ragazzi un’illusione di socialità e impedisce che si creino momenti di aggregazione spontanea. E’ la società narcisistica, orientata alla valutazione dell’io e non del gruppo sociale. Il vuoto ideologico, il nichilismo culturale, l’intolleranza civile e religiosa sono divenuti i simboli di una società allo sbando, sempre più in balia di “profeti” e di mercenari senza scrupoli ! E la mancanza di certezze affettive e ideali genera il tragico salto nel buio: dall’alcol alla droga, alla violenza gratuita. Il giovane cerca a tutti i costi una identità: la violenza gliela offre. E’ dalla miscela esplosiva delle difficoltà esistenziali del singolo e dalla distorsione dei valori fondamentali della vita che nascono i semi della violenza. Nascono dalla paura! E’ il timore di essere attaccati, sopraffatti, colpiti dall’altro.
Dietro questa drammatica realtà si annidano motivazioni particolarmente profonde collegate alla crescente solitudine in cui vivono le nuove generazioni, confinate in un mondo a parte dove, venuti a mancare gli interlocutori naturali ossia i genitori, prendono il sopravvento nuove figure di riferimento, estranee al circuito relazionale della famiglia: gli amici, quelli del « branco », con i quali si condividono ansie e timidezze, i primi segni cioè di quel disagio che se non interpretato in tempo si trasforma in pericolosa devianza. Individualismo, materialismo, consumismo sfrenato e soprattutto la quotidiana sagra dell’effimero hanno portato su altari pagani falsi dei, falsi miti concorrendo a determinare una distorta visione della realtà nonché una errata concezione del vivere.
Cosa fare per sconfiggere la violenza giovanile, il bullismo e con esso l’analfabetismo emotivo dei giovani? Parola d’ordine: “connettersi con i giovani”! Eliminare le condizioni di paura, educare i giovani alla legalità, ridestare in loro i grandi ideali, la passione civile e politica per renderli protagonisti consapevoli del loro ruolo sociale attraverso il recupero della … smarrita visibilità. Coniugare la libertà con il senso del dovere per poterla vivere non come trasgressione ma come valore di grande significato.
DOTT. ANTONIO LAURENZANO, RESPONSABILE COMITATO DISTRETTUALE.
“L’Europa e la cittadinanza umanitaria europea” Gallarate , 7 marzo 2010
In occasione della 26a Charter Night del Gallarate Seprio, il Governatore Rosario Marretta mi
ha consegnato la “Medaglia Presidenziale del Presidente Internazionale dei Lions Clubs Al Brandel”,
su proposta del Direttore Internazionale Ermanno Bocchini e del DG Roberto Monguzzi.
Nell’esprimere il mio vivo e grato ringraziamento a quanti, con autentico spirito di servizio,
hanno contribuito a questo prestigioso riconoscimento, sono lieto di condividerne con Voi tutti
la motivazione:
“Medaglia Presidenziale Al Brandel al Lions Antonio Laurenzano
per i grandi servizi resi all’Associazione per la promozione della
cittadinanza umanitaria europea e per la meritoria informazione
lionistica nella società civile”.
Con il rinnovato impegno a servire la nostra Associazione per l’affermazione di un lionismo
di proposta e di partecipazione sociale, i sentimenti della mia profonda Amicizia.
Antonio Laurenzano