Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 12 marzo 2015

AL TRADIZIONALE TOCCO DI CAMPANA....ROTARY INTERNATIONAL



Dott. Pietro VITALE, storico medievalista
Jurnalist-scrittore
Director del bolg international
www.legestadellacavalleria.blogspot.com
Quando non c'è energia non c'è colore,
non c'è forma, non c'è vita.
(Caravaggio)


               Bollettino delle riunioni del Rotary Club Bari “Mediterraneo”

 Mercoledì  11 marzo 2015 ore 20.30, presso Villa Romanazzi Carducci– BARI
si è tenuto un intermeeting con tutti i Soci del Rotary C. Mediterraneo (Presidente Ing. Piermaurizio PICCOLO); del Rotary C. Bitonto Terre dell’Olio (Presidente Netty PARADISO) e del Rotaract. (Alessandra SICILIANI).

Al tradizionale tocco di campana, il Presidente Piccolo, da inizio all'apertura dei lavori ed impegna l’uditorio con un breve intervento: Lo scopo è l'orgoglio dei ROTARY International è quello di diffondere l’ideale del servire inteso come motore propulsore di ogni attività, sviluppare relazioni amichevoli fra i propri soci e motivarli a servire l’interesse generale attenendosi ai principi della più alta rettitudine avvalendosi delle proprie esperienze professionali.

Carissimi amici, anche questa volta il Presidente PICCOLO ha voluto regalarci una splendida serata in compagnia di altri Presidenti di Clubs e Soci della città di Bari. Ma prima di intraprendere e di entrare nel vivo della sera con il consueto cerimoniale, il Presidente passa la parola al Segretario Giusi PAULUZZO che illustra, brevemente il programma degli eventi della serata….

                             TECNICHE di PRIMO SOCCORSO:
Incontro in seconda serata con il Relatore, Dott. Francesco FERRARA (medico competente, esperto in sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.)

Le Manovre semplici per salvare una vita vanno eseguite prima ancora della CHIAMATA di soccorso. Gli eventi traumatici continuano a verificarsi con una certa frequenza negli ambienti di lavoro, nonostante la sempre più precisa definizione di norme di sicurezza e l'opera continua di prevenzione; tali infortuni sono gravati da costi umani, sociali ed economici considerevoli. È importante che il trattamento corretto cominci fin dal momento dell'evento traumatico, con un intervento di Primo Soccorso, prestato dal compagno di lavoro o dall'infortunato stesso, per proseguire, con un adeguato intervento di Pronto Soccorso, fino al trattamento definitivo specialistico, nei casi di particolare gravità o impegno terapeutico. La correttezza della prima fase temporale dell'intervento, cioè del Primo soccorso, è fondamentale per avviare positivamente l'iter terapeutico. Essa si basa su interventi semplici e facilmente eseguibili anche da occasionali soccorritori: tali interventi non comportano l'uso di attrezzature speciali e devono mirare, soprattutto, ad evitare manovre ed azioni sbagliate, che potrebbero aggravare la lesione o ritardare la guarigione.

In particolare, una ferita leggera è una piccola ferita che non è profonda e smette presto di sanguinare, generalmente superficiale (non è maggiore di 1-2 mm), non necessita di suture e non è infetta. La medicazione va eseguita tagliando lembi di stoffa, lasciando il tessuto attaccato alla ferita. Mai rimuovere corpi estranei dalle ferite, fungono da tappo…Valutare l'entità della ferita e la causa. In caso di ferite da morso di animale, ferite profonde e ferite infette, contattare subito soccorso medico oppure recarsi al più vicino Pronto Soccorso.

Pulire e disinfettare una ferita con acqua ossigenata crea un ambiente sfavorevole al batterio e, grazie all'effervescenza, aiuta anche ad espellere batteri e sporco dalla ferita. La vaccinazione antitetanica perde la sua efficacia se non si effettuano le iniezioni di richiamo in tempo utile (dopo il 5° anno di età, ogni 10 anni).

Non toccare la ferita. Se si posseggono dei guanti sterili, indossarli. Lavare la ferita con acqua corrente o acqua potabile di bottiglia. Se l'acqua non è potabile, bollirla e lasciarla raffreddare. Disinfettare la ferita utilizzando acqua ossigenata, mercuro cromo o altri disinfettanti. Se si possiede, applicare una pomata o polvere antibiotica. Non usare alcool denaturato. Pulire la ferita allontanando i corpi estranei visibili, ma non quelli infissi. Asciugare la ferita e applicare un cerotto; in caso di ferite estese, applicare una medicazione non adesiva con bendaggio sterile.

Alcune ferite superficiali guariscono presto se esposte all'aria, a patto che non ci siano fattori infettivi, come polvere e sporco. In caso di corpi estranei ritenuti, non fasciare ma limitarsi a poggiare delle garze. In caso di piccola emorragia, dopo aver apposto la garza sterile, fermarla con una lieve compressione diretta e posizionare la vittima in modo che la ferita sia più alta del cuore. Nei giorni successivi, tenere la ferita asciutta e pulita, onde evitare infezioni e rallentamenti della cicatrizzazione. I cerotti bagnati vanno sostituiti.

Ogni azienda sul posto di lavoro è obbligato dalla legge ad assicurare a tutti i propri lavoratori, il mantenimento della loro salute e della loro integrità psico-fisica all’interno dei luoghi di lavoro. (il relatore si sofferma all’attenzione degli incidenti di avvelenamento e asfissia dei soccorritori, senza una adeguata protezione, in una cisterna di una azienda, alle porte di Bari).
Per sottolineare la centralità dei lavoratori, il nuovo Testo Unico ha ribadito la fondamentale importanza della informazione e della formazione dei lavoratori, cioè l’aggiornamento, la preparazione e l’addestramento specifico dei lavoratori sul norme di sicurezza. Qualunque emergenza richiede un intervento tempestivo.
 A volte, però, l'urgenza è tale che pochi secondi possono significare la differenza tra un maggiore o minore danno, se non addirittura tra la vita e la morte.

Se la frattura è esposta (cioè le estremità dell'osso lacerano la pelle), il primo intervento consiste nel controllo dell'emorragia. In generale, è bene chiamare un'ambulanza. In questo caso non fate nulla, evitate di muovere l'infortunato e limitatevi a rendere l'attesa più confortevole, per esempio coprendolo con una coperta. Se l'infortunato non ha perso conoscenza, non accusa dolori al collo o alla colonna vertebrale ed il polso e la respirazione sono buoni, si può trasportarlo in ospedale con i propri mezzi: in quest'ultimo caso è bene cercare di immobilizzare l'osso del quale si sospetta la frattura.

Cosa non fare in caso di frattura. In caso di frattura è bene seguire alcune regole:  evitare nel modo più assoluto massaggi più o meno energici della parte colpita, così come qualsiasi manovra atta a "rimettere a posto l'osso” (continua il relatore FERRARA) per non provocare schegge di osso spostato, evitare di togliere gli indumenti a meno che non stringano eccessivamente o ci sia un'emorragia per una frattura esposta, in tal caso è preferibile tagliarli non muovere mai un infortunato del quale si sospetti la frattura della colonna vertebrale poiché il minimo movimento, danneggiando il midollo spinale, potrebbe avere conseguenze disastrose.

Il relatore ha illustrato anche la composizione dello scheletro: cranio, torace, addome; varie tipologie di fratture composte e scomposte; dinamiche dell’incidente stradale in sicurezza; estintori in auto (non in Italia); cassetta di pronto soccorso in dotazione agli automobilisti (non in Italia); chiamata del 118 riferire alla centrale cosa necessita il paziente e le attrezzature da portare per il soccorso; schiacciamento della mano, spappolamento, come intervenire…causa bombette fuochi d’artificio.

mercoledì 11 marzo 2015

SOLIDARIETA': I LIONS NEL MONDO




I Lions Club promuovono la Banca degli Occhi utilizzando gazebo pieghevoli Mastertent personalizzati.


I Lions Club sono associazioni umanitarie con lo scopo di sostenere progetti in campo sociale e sanitario e di favorire la pace promuovendo la comprensione a livello internazionale, operando in oltre 200 paesi al mondo.

 

Da quando, nel 1917, Melvin Jones fondò il primo Lions Club negli Stati Uniti, i Lions svolgono attività di volontariato per la comunità offrendo aiuto, leadership, pianificazione e sostegno a una serie di progetti. Tra le attività promosse dai Lions Club, troviamo programmi di prevenzione della droga e violenza nelle comunità; sostegno a persone non vedenti e ipovedenti con addestramento cani guida e creazione di audiolibri; scambi internazionali rivolti ai giovani con l’intento di stimolare un pensiero rivolto al sociale e migliorare le relazioni internazionali grazie anche a progetti di assistenza e missioni sanitarie.

Un ramo importante delle attività svolte dai Lions è la partecipazione al progetto Vision 2020, promosso dall’OMS, per la prevenzione della cecità e la creazione della Banca degli Occhi. Tramite questa struttura i Lions forniscono al mondo il tessuto corneale necessario ai chirurghi per restituire la vista a persone le cui cornee sono ferite o malate. Il tessuto è utilizzato anche per la ricerca e la sperimentazione al fine di ampliare gli orizzonti scientifici.

In occasione delle iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi dei Lions Club sono utilizzati spesso e volentieri anche i gazebo pieghevoli Mastertent personalizzati Lions Club. La versione elegante del tetto con la mantovana ondulata e la stampa del logo Lions mettono in risalto l’iniziativa. Inoltre, grazie agli accessori per il fissaggio con le zavorre brevettate, il gazebo può essere installato rapidamente su qualsiasi terreno, senza l’uso di alcun attrezzo.

martedì 10 marzo 2015

LA SEZIONE BERSAGLIERI DI BARI FESTAGGIA l'88^ ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE.



Dott. Pietro VITALE, historique-médiéval
Jurnalist-ècrivain
Director del bolg international
www.legestadellacavalleria.blogspot.com


“Quando non c'è energia non c'è colore, non c'è forma, non c'è vita.”(Caravaggio)

di Vittorio Polito – I Bersaglieri, com’è noto, sono una specialità dell’arma di Fanteria dell’Esercito Italiano. Il Corpo fu istituito il 18 giugno 1836 in Piemonte, allora Regno di Sardegna, su proposta del generale Alessandro La Marmora. L’Associazione barese nasce il 13 agosto 1927. Inizialmente dedicata al Bersagliere Francesco Raimondo da Spalato, al termine del 2° conflitto mondiale, è stata successivamente associata al nome di Gaetano Costantino di Bari, bersagliere  anch’egli, caduto in Russia.
In una grande festa tricolore, solennizzata in una cornice suggestiva e incantevole sul Mare Adriatico, è stata celebrato l’88° anniversario della costituzione dell’Associazione Bersaglieri di Bari, alla presenza del generale Natalino Madeddu, comandante della Regione Militare Esercito Puglia, del Colonnello Claudio Brunetto, del sindaco di Giovinazzo Tommaso De Palma, autorità civili e militari e di un numeroso pubblico. Ottantotto anni trascorsi al passo di corsa al servizio delle amministrazioni pubbliche in cordiale cameratismo con tutte le Associazioni d’arma.
Ha porto il saluto di benvenuto il presidente dell’Associazione Bersaglieri di Bari, cav. Michele Panebianco, ricordando che l’Associazione barese è stata insignita del riconoscimento di “Cittadino onorario di Bari” con la contestuale consegna delle chiavi della città.
Ulteriori riconoscimenti sono stati conferiti dal CONI nazionale che ha assegnato la “Stella d’argento al merito sportivo”, mentre la Federazione Ciclistica Italiana ha assegnato la medaglia di bronzo per gli oltre 30 anni di attività ciclistica in Italia.
Panebianco ha salutato tutti i ‘piumati’ di Bari, la bandiera di guerra del leggendario 7° Bersaglieri, non tralasciando di ricordare i due bersaglieri del mare Salvatore La Torre e Massimiliano Girone, tuttora prigionieri in India. Un pensiero è andato anche ai militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi, al comando del Generale Maurizio Scardino, che stanno operando in Afghanistan ed ai militari della Brigata meccanizzata Pinerolo impegnati in Libano al comando del Generale Stefano Del Col. Al generale Madeddu è stato fatto omaggio di un’opera del maestro Michele Damiani.
Nel corso della cerimonia è intervenuto il dott. Giorgio Riccio, consigliere nazionale onorario e responsabile nazionale per l’assistenza agli iscritti nonché presidente onorario dell’Associazione barese, che ha conferito premi ed onorificenze ad alcuni bersaglieri che si sono particolarmente distinti. Riccio ha anche salutato e consegnato al maestro Michele Damiani, all’editore Gianni Cavalli ed al sottoscritto, targhe-ricordo con l’emblema del cappello piumato, in considerazione della loro particolare simpatia per i Bersaglieri.
Cavalli, bersagliere autentico avendo prestato il  servizio militare in questo Corpo, ha invitato le giovani leve a continuare ad amare il cappello piumato e, possibilmente, evitare di chiamarlo Vaira.  Egli ha anche ricordato che Vaira si riferisce al cognome del sergente che per primo indossò l’uniforme ideata dal generale La Marmora. Il nome Bersaglieri fonda l’etimologia nella parola ‘bersaglio’, ossia corpo specializzato al tiro di precisione e addestrato nella corsa per cambiare posizione  e non essere facilmente localizzato. Il berretto andava messo di traverso per proteggere dal vento, dalla sabbia e dal sole la vista del tiratore e il piumetto serviva per mimetizzarsi fra la
vegetazione. L’editore ha considerato una leggenda, senza nessun appiglio veritiero e storico, che il piumetto… appartenga al gallo cedrone. Il vostro cronista, dopo una serata passata di corsa in corsa, si è chiesto ma perché tutte queste notizie non vengono pubblicate in un libro? Qualora il libro ci fosse perché non gli è stato donato?

Tornato a casa non ha fatto altro che ripetere, ormai aveva imparato il testo a memoria, le parole che il bersagliere-editore ha ripetuto a tutti noi, ‘sventurati’ compagni di tavolo, fra un discorso politico e uno sportivo… “quando passano per via gli animosi bersaglieri, sento affetto e simpatia per i gagliardi militari…”.
Nonostante chi scriva fra poco festeggerà i sedici lustri ieri sera ha capito che il nostro intelletto cerca sempre qualcosa, dimenticando che porta addosso dalla nascita la soluzione di ogni problema: UN CUORE.

I CARABINIERI SEQUESTRANO UN VALORE DI CINQUE MILIONI DI EURO....


Comando Provinciale Carabinieri Bari
Sala Stampa
SEGUE VIDEO

BARI E TERRITORIO NAZIONALE: I CARABINIERI SEQUESTRANO A CLAN MAFIOSO BENI PATRIMONIALI PER UN VALORE DI 5 MILIONI DI EURO CONSISTENTI IN ATTIVITA’ COMMERCIALI, APPARTAMENTI E CONTI CORRENTI.

Dalla prime ore dell’alba è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bari che stanno eseguendo, ai sensi del “Codice Antimafia”, un decreto di sequestro beni per un valore di 5 milioni di euro emesso dal Tribunale di Trani – Sezione Misure di Prevenzione su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari.
Si tratta di una concessionaria di autoveicoli e di una scuola guida ubicate a Canosa di Puglia (BT), di 18 immobili tra cui un villino e due appartamenti nel centro residenziale di Milano e a Cerignola (FG), terreni, 18 conti correnti presso 7 Istituti di Credito e 15 autovetture, il tutto per un valore complessivo di 5 milioni di euro.
I beni sono tutti riconducibili ad un 58enne di Cerignola e un 50enne di Canosa di Puglia, con numerosi precedenti penali e condanne per associazione di tipo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti, ritenuti appartenenti in attivo in Cerignola e nelle zone limitrofe.
Il provvedimento scaturisce da una attività, avviata dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Bari nel marzo 2014, che ha permesso di appurare come i predetti, a fronte di modesti redditi dichiarati, abbiano realizzato un rilevante patrimonio grazie ai guadagni conseguiti dalle attività illecite, intestando i beni a familiari e “prestanome”, questi ultimi risultati amministratori della scuola guida.
Il contrasto ai patrimoni illeciti diventa così uno dei mezzi, forse il più importante, per un decisivo contrasto all’attività delinquenziale. Privando i clan mafiosi delle risorse economiche e della facoltà d’uso dei beni oggetto di sequestro si riesce a depotenziare la loro capacità criminale più di quanto possa fare la detenzione in carcere.

 Ulteriori dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta presso il Comando Provinciale Carabinieri di Bari ore 10:30 di martedì 10 marzo 2015, alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari, Colonnello Rosario CASTELLO.

lunedì 9 marzo 2015

NAZIONALPOPOLARI FEDERAZIONE DEL VERBANO-CUSIO.OSSOLA E NOVARA



Dott. Pietro VITALE, historique-médiéval
Jurnalist-ècrivain
Director del bolg international
www.legestadellacavalleria.blogspot.com

                                                                        ***
“Si impara più da una visita a un mattatoio che da venticinque secoli di esperienza filosofico”
(Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993)
Il Ministro della Difesa della Grecia, Panos Kammenos, capo del Partito di destra Anel, alleato del governo di sinistra di Tsipras, ha dichiarato che : Sospenderemo il Trattato di Dublino II°, inonderemo di migranti quelli che in Europa non ci aiutano......E se fra i migranti si saranno infiltrati anche membri dell’Isis, allora sarà colpa dell’Europa”. 
Crediamo che questa provocazione tolga ogni dubbio sulle reali intenzioni del governo Tsipras e dei suoi alleati “servi sciocchi” della destra di Anel antieuropea e anti-euro.
La Grecia ha sperperato per anni in clientelismo e corruzione gli ingentissimi finanziamenti dell’Unione Europea e della BCE, ha truccato i bilanci per poter accedere a quei finanziamenti e adesso, mentre mette addirittura in discussione la loro restituzione (era uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Tsipras) e adombra l’uscita dall’euro, minaccia l’Europa (e quindi anche l’Italia) al fine di avere altri soldi per mantenere le irresponsabili e fantasiose promesse elettorali.
A questo punto è inutile tirarla per le lunghe, se la Grecia vuole andarsene, agevoliamola e buttiamola fuori dall’Europa e dall’Euro.Noi avremo qualche settimana di turbolenze finanziarie, ma tutta l’Europa unita è in grado di superare senza eccessivi contraccolpi questa piccola tempesta.
A questo punto però la Grecia precipiterà nel Terzo Mondo con la sua eventuale “dracma” (che sui mercati finanziari globalizzati dei grandi blocchi sarà come la carta del formaggio) e allora scopriranno che i sacrifici “lacrime e sangue” fatti finora sono solo rose e fiori rispetto a quello che gli capiterà fuori dall’Europa.
Quanto alla speranza che l’amico Putin li aiuti resterà solo una pia illusione perché la Russia ha già molti problemi e, anche volendolo, non si accollerà una Grecia fallita, perché il popolo russo non capirebbe e non gradirebbe un’altra avventura sullo scacchiere internazionale. Chissà che la lezione greca non faccia rinsavire anche gli sprovveduti e ingenui (usiamo termini addolciti!) italioti che vanno in giro invocando l’uscita dall’Unione Europea e dall’euro e il ritorno alla “lira”, senza avere la minima idea delle conseguenze disastrose che si abbatterebbero sull’Italia e sul popolo italiano.

Nazionalpopolari Federazione del Verbano-Cusio-Ossola e Novara