Dott. Pietro
VITALE, historique-médiéval
Jurnalist-ècrivain
Director del bolg international
www.legestadellacavalleria.blogspot.com
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“Si impara più da
una visita a un mattatoio che da venticinque secoli di esperienza filosofico”
(Mario Andrea
Rigoni, Variazioni sull'impossibile, 1993)
Il Ministro della Difesa della Grecia,
Panos Kammenos, capo del Partito di destra Anel, alleato del governo di
sinistra di Tsipras, ha dichiarato che : Sospenderemo il Trattato di Dublino II°, inonderemo di
migranti quelli che in Europa non ci aiutano......E se fra i migranti si
saranno infiltrati anche membri dell’Isis, allora sarà colpa dell’Europa”.
Crediamo che questa provocazione tolga
ogni dubbio sulle reali intenzioni del governo Tsipras e dei suoi alleati
“servi sciocchi” della destra di Anel antieuropea e anti-euro.
La Grecia ha sperperato per anni in
clientelismo e corruzione gli ingentissimi finanziamenti dell’Unione Europea e
della BCE, ha truccato i bilanci per poter accedere a quei finanziamenti e
adesso, mentre mette addirittura in discussione la loro restituzione (era uno
dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Tsipras) e adombra
l’uscita dall’euro, minaccia l’Europa (e quindi anche l’Italia) al fine di
avere altri soldi per mantenere le irresponsabili e fantasiose promesse
elettorali.
A questo punto è inutile tirarla per le
lunghe, se la Grecia vuole andarsene, agevoliamola e buttiamola fuori
dall’Europa e dall’Euro.Noi avremo qualche settimana di turbolenze finanziarie,
ma tutta l’Europa unita è in grado di superare senza eccessivi contraccolpi
questa piccola tempesta.
A questo punto però la Grecia precipiterà
nel Terzo Mondo con la sua eventuale “dracma” (che sui mercati finanziari
globalizzati dei grandi blocchi sarà come la carta del formaggio) e allora
scopriranno che i sacrifici “lacrime e sangue” fatti finora sono solo rose e
fiori rispetto a quello che gli capiterà fuori dall’Europa.
Quanto alla speranza che l’amico Putin li
aiuti resterà solo una pia illusione perché la Russia ha già molti problemi e,
anche volendolo, non si accollerà una Grecia fallita, perché il popolo russo
non capirebbe e non gradirebbe un’altra avventura sullo scacchiere
internazionale. Chissà
che la lezione greca non faccia rinsavire anche gli sprovveduti e ingenui
(usiamo termini addolciti!) italioti che vanno in giro invocando l’uscita
dall’Unione Europea e dall’euro e il ritorno alla “lira”, senza avere la minima
idea delle conseguenze disastrose che si abbatterebbero sull’Italia e sul popolo
italiano.
Nazionalpopolari Federazione
del Verbano-Cusio-Ossola e Novara
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