Ordini Cavallereschi Crucesignati

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domenica 17 maggio 2015

L'EROPA E L'IMMIGRAZIONE, UNA DISAMINA DELL'ILLUSTRISSIMO PROF. ANTONIO LAURENZANO, INSIGNE ECONOMISTA.

Dott. Pietro VITALE, storico-medievalista
giornalista pubblicista e scrittore
Direteur de bolg internationale

“La nostra causa è un segreto velato in un segreto, il segreto di qualcosa che rimane velato, un segreto che solo un altro segreto può insegnare: è un segreto su un segreto che si appaga di un segreto". Geber (alchimista)

Domanda:
Fra i tanti problemi italiani quello dell'immigrazione è senza dubbio uno dei più scottanti drammatici. Ci vuole spiegare Prof. Antonio LAURENZANO, Lei Professore,  notissimo economista di livello internazionale, come la globalizzazione, l’economia mondiale, le comunicazioni e i trasporti, hanno contribuito e consentito le migrazioni di intere popolazioni, mai verificate nella storia dell’uomo?
Risposta:
Il dramma del Mediterraneo : un’emergenza europea – Il piano della Commissione Ue per fronteggiare la tragedia dei migranti – Le incertezze del futuro legate alla fuga biblica dall’Africa.

L’Europa del cinismo! E’ quella che sembra aver smarrito il filo della storia. Dopo essersi proclamata per anni paladina dei diritti umani, si dimostra sempre più latitante nella gestione dell’emergenza dei flussi migratori nel Mediterraneo in fondo al quale lo scorso anno sono finiti 3200 disperati.  Quest’anno, dopo il tragico weekend del 18 aprile in cui hanno perso la vita oltre 900 persone, siamo già a quota 1800, a fronte di 24mila arrivi sulle coste italiane. Da Bruxelles i soliti imbarazzanti balbettii a conferma della mancanza di una leadership e di una governance capace di dare corpo a una istituzione comunitaria fantasma!
Si continua a non voler vedere una tragica realtà in nome di una ipocrisia umanitaria che genera soltanto discorsi di facciata. Egoismi nazionali, inettitudine, miopia politica alla base di scelte non fatte! O ancor peggio, scelte sbagliate! All’intervento militare in Libia del 2011,attuato soprattutto su pressione di Francia e Gran Bretagna con l’appoggio dell’Alleanza NATO e degli Stati Uniti, non è seguita alcuna  alternativa. La mancanza di un piano politico ha consegnato la Libia alla ingovernabilità.  E oggi, secondo l’avvertimento del Segretario dell’ONU , Ban Ki-moon, in terra libica non ci potrà essere una soluzione militare alla tragedia umana che sta avvenendo nel Mediterraneo. Occorre una strategia diversa per nuove soluzioni.
E in Europa, nonostante la “chiusura” della Gran Bretagna,  si comincia finalmente ad affrontare il problema per giungere a un accordo che possa da un lato garantire la sicurezza e la protezione dei diritti umani dei migranti e di coloro che chiedono asilo e dall’altro sconfiggere gli scafisti della morte con il loro vergognoso traffico di vite umane sulle carrette del mare. E, ovviamente, senza ignorare la immigrazione clandestina, il trasporto illegale di armi e stupefacenti. La normalizzazione del Mediterraneo è un interesse primario che l’Europa non può più ignorare.
La Commissione Ue ha adottato una nuova agenda basata su quattro pilastri: ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare, gestire e rendere sicure le frontiere esterne dell’Unione, proteggere i richiedenti asilo e creare una nuova politica della migrazione legale. Dopo aver “criminalizzato” l’operazione “Mare nostrum” per attivismo nei salvataggi, equiparati a un invito a delinquere per i trafficanti di esseri umani, ora la Germania e i suoi alleati del Nord e dell’Est fanno marcia indietro, riconoscendo che “Triton”, che da novembre sostituisce “Mare nostrum”, ha reso più incerti i controlli della frontiera mediterranea. Nella consapevolezza che l’Europa resta e resterà una calamita irresistibile per tanti diseredati del Continente nero, si lavora attorno a una più equa distribuzione degli immigrati che richiedono asilo insieme alla creazione di campi profughi in Medio Oriente e Nord Africa per evitare viaggi suicidi.
L’accordo Ue per affrontare l’emergenza immigrazione prevede la ridistribuzione di migranti tra gli Stati membri in base a quote prestabilite, rapportate al numero di abitanti del Paese, Pil, numero di profughi già presenti nel Paese e tasso di disoccupazione.  In Italia arriveranno il 9,94% dei 20mila profughi (meno di 2000) che attualmente risiedono in campi profughi all’estero e che hanno i requisiti per ottenere lo status di rifugiati (“reinsediamenti”), e l’11,84%  dei richiedenti asilo già presenti nelle nostre strutture di accoglienza (“ricollocamento”). Di fatto, quindi, secondo quanto assicurato anche dall’alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue, Federica Mogherini, il nostro Paese sarà esonerata dal dover accogliere quote di nuovi profughi. Dai campi profughi in Libano e Turchia il 15,43% dovrà essere accolto dalla Germania, l’11,87% dalla Francia. Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca lasceranno chiuse le loro frontiere avvalendosi di una specifica clausola comunitaria vigente in materia (“opting out”).
Numeri, quote, percentuali. Che tuttavia lasciano irrisolta la questione centrale: i 20mila profughi che verranno reinseriti in Ue direttamente dai campi profughi rappresentano una frazione esigua delle centinaia di migliaia di persone in fuga dall’Africa. Quale sarà il loro destino se dovessero iniziare, fuori da questo piano, un disperato viaggio della speranza?




----Messaggio originale----
Da: laugall@libero.it
Data: 17-mag-2015 10.44
A: "Dott. N.H. Vitale"
Ogg: BLOG

Carissimi saluti e buona domenica.

Antonio

CONTROLLI DEI CARABINIERI DELLA MOVIDA TRANESE.


Comando Provinciale Carabinieri Bari Sala Stampa

TRANI, I CARABINIERI IMPEGNATI NEL CONTROLLO DELLA MOVIDA. DUE ARRESTI E 15000 EURO IN CONTRAVVENZIONI

I Carabinieri della Stazione di Trani, unitamente a militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagna e personale della locale Polizia Municipale, hanno concluso un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al contrasto dell’abusivismo commerciale ed all’illegalità connesse alla vendita di sostanze alcooliche. I controlli della “movida” tranese sono stati concentrati nelle aree ove è notoriamente più evidente l’assembramento di persone: i pattugliamenti appiedati ed i controlli degli esercizi pubblici sono difatti stati effettuati in Piazza Quercia, per poi dipanarsi in via Degli Statuti Marittimi, Piazza Teatro e via Lagalante. Particolare attenzione, atteso il contesto operativo, è stata posta anche al fenomeno degli stupefacenti: notato un insolito via vai di persone nei pressi dell’Ufficio Postale di Via Bovio, militari in abiti borghesi si sono concentrati su due giovani e, al termine di un rapido controllo sulla pubblica via, sono state rinvenute alcune dosi di stupefacenti ed una discreta disponibilità di denaro in piccolo taglio. I due controllati, un 36enne e un 40enne tranesi già noti alle forze di polizia, hanno inteso motivare la propria presenza in loco affermando di essere solo assuntori. Tale giustificazione non ha comunque retto a fronte del rinvenimento e del sequestro, al termine delle prescritte perquisizioni personali e domiciliari, di circa 120 flaconi di metadone, 1 grammo di cocaina e 10 grammi di hashish, fatti per i quali gli indagati sono stati tratti in arresto e tradotti presso la locale casa Circondariale con l’accusa di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Degno di nota anche lo sforzo profuso nell’ambito dell’attività amministrativa laddove, a fronte delle frequenti segnalazioni dello specifico fenomeno, personale della locale Polizia Municipale contestava a tre venditori itineranti sanzioni per complessivi 15000 euro poiché è stata accertata la responsabilità dei medesimi in ordine alla vendita su aree pubbliche non autorizzate. In tale ambito gli operanti hanno sottoposto a sequestro 2500 cover per cellulari, 200 paia di occhiali e 70 confezioni di giocattoli, il tutto avente un controvalore commerciale stimato in almeno 11000 euro.