Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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martedì 2 dicembre 2014
IL PAPA A STRASBURGO: "EUROPA SENZ'ANIMA1"
“L’Europa è malata di solitudine, acuita dalla crisi economica i cui effetti perdurano ancora con conseguenze drammatiche”. Da Strasburgo il Papa ha rivolto ai cittadini europei un “messaggio di speranza e di incoraggiamento”, con l’invito a “tornare alla ferma convinzione dei padri fondatori dell’Ue” che avevano disegnato per il Vecchio Continente un futuro basato sulla capacità di lavorare insieme per superare egoismi e divisioni e favorire la pace e la comunione fra tutti popoli del continente”. Al centro di questo ambizioso progetto politico vi era “la fiducia nell’Uomo, non in quanto soggetto economico, ma persona dotata di una dignità trascendente”.
L’Europa non fa più sognare. Il “modello europeo” è da tempo avvolto in una fitta cortina di incertezze e contraddizioni, un modello che alimenta inquietudini, crea insicurezze, genera paure, crisi di identità nazionali. Un’Europa intergovernativa, spesso litigiosa, senza un governo capace di rispondere con politiche adeguate alle attese e ai bisogni dei cittadini. E se l’Europa non avanza, retrocede! Si sta miseramente sgretolando il tasso di unità che ha tenuto finora in vita le tante diversità dell’ Unione. “L’Europa della malinconia”! E’ profondo il disagio percepito in gran parte dell’Unione. L’ euroscetticismo domina da tempo la scena europea. E’ latitante una governance economica in grado di garantire, con la stabilità del sistema monetario, la crescita economica e quindi lavoro e occupazione.
Alla costruzione della comune casa europea mancano due pilastri fondamentali. Prima di tutto l’unità politica: l’Europa unita non può essere soltanto quella dei mercati e dell’euroburocrazia, deve fondarsi su istituzioni dotate di una forte legittimità democratica. E poi quel fitto tessuto di autonomie, di identità territoriali distinte che, come in un mosaico, vanno a comporre una più generale identità europea.
L’anima dell’Europa, da riscoprire e valorizzare, è proprio in questa miscela di unità e diversità, in una nozione dell’identità che si basa non sull’appartenenza etnica ma sulla comunanza di bisogni, di interessi, e anche di valori: i valori della solidarietà, della sussidiarietà, del dialogo, dell’integrazione tra etnie, religioni e culture diverse.
E Papa Francesco a Strasburgo ha tracciato la strada per uscire da politiche autodistruttive per spezzare le paure e riannodare il filo della storia: “L’Europa va ricostruita non intorno all’economia ma alla sacralità della persona umana e dei suoi valori inalienabili.”
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