Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

venerdì 8 ottobre 2010

SENATO DELLA REPUBBLICA

Discorso del 30 settembre tenuto alla Camera del Senato dal Senatore Luigi d'Ambrosio Lettieri: Segretario 12^ Commissione Permanente Igiene e Sanità.
Signor Presidente del Senato, Signor Presidente del Consiglio, Signori del Governo
Onorevoli colleghi.
Dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati, oggi, anche il Senato voterà la fiducia al Governo.
Siamo al day after!! E vedremo nelle prossime settimane, entrando nel vivo dell'attività parlamentare, quali dei tre scenari possibili si aprirà innanzi a questa XVI Legislatura.
- SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DELLE CAMERE E RICORSO ALLA CONSULTAZIONE DEL CORPO ELETTORALE
- APERTURA AD UN GOVERNO TECNICO
- PROSECUZIONE DELLA LEGISLATURA PER RIPRENDERE CON SLANCIO IL PROGRAMMA

La scelta di quale strada imboccare oggi, di quale destino vogliamo consegnare alla Legislatura dipende da poche elementari valutazioni.

RISPETTO DELLA VOLONTA' DEGLI ELETTORI
Due anni fa gli italiani, partecipando al voto hanno consegnato a Lei, signor presidente del Consiglio, e alla coalizione di centrodestra, il difficile compito di traghettare questo Paese sulla riva dell’innovazione, dello sviluppo, della competitività internazionale. La maggioranza degli italiani – pur non potendola eleggere direttamente al premierato - ha di fatto affidato a Lei questa responsabilità, riconoscendoLe sia la leadership di un grande partito quale è il Popolo delle Libertà - che esiste, esiste ancora ed è sostenuto dalla forza di un solido consenso dentro e fuori dalle Aule parlamenari - sia la capacità di guidare il Governo nelle scelte di modernizzazione della macchina amministrativa, sociale, legislativa ed economica del Paese.
La sfida di questa XVI Legislatura, che tutti considerammo una legislatura costituente, era scritta nello stesso programma elettorale che si impegnava ad attuare quelle riforme indispensabili all’Italia
- per non restare indietro,
- per non soccombere tra i dedali multiformi del mercato globale,
- per non soffocare nella selva polverosa della burocrazia,
- per risolvere la storia infinita delle due Italie e delle due velocità, nella consapevolezza che gli antichi e irrisolti problemi del Sud - che hanno impegnato le appassionate energie dei più autorevoli meridionalisti da Giustino Fortunato in poi, sono problemi dell'intero Paese e riguardano i principi intangibili della coesione sociale e dell'Unità Nazionale.
Una volontà chiara, precisa e determinata che non può essere ignorata e tantomeno tradita!!!!!

VERIFICA DELL'AZIONE SVOLTA DAL GOVERNO
Il puntuale rendiconto che Ella signor Presidente ha fatto innanzi al Parlamento con un atto di apprezzabile riguardo, ha descritto con riferimenti di dettaglio illustrando l'attività svolta, conferma la capacità con cui il Governo ha avviato l'attuazione del programma elettorale, pur in un quadro politico segnato profondamente dall'irrompere di una crisi economico-finanziaria di portata epocale affrontata con responsabilità e rigore consentendo la messa in sicurezza l'economia del Paese e accrescendo la sua credibilità internazionale.
Vieppiù! Il rilancio dell'attività del Governo è stato confermato ancora una volta con realismo con TEMI, PRIORITA', TEMPI E RISORSE che rendono convinto e solido il nostro consenso che in quest'Aula vede il Gruppo PdL coeso, unito, saldo, dinamico e leale nel dibattito interno promosso e sostenuto sempre dai nostri abili capigruppo.
Il Governo pensa responsabilmente a riformare il fisco, perché il peso delle tasse sia equamente distribuito e le famiglie, che restano il fulcro, il cuore pulsante della società italiana, possano tirare un sospiro di sollievo con l’introduzione del quoziente familiare.
Il Governo pensa responsabilmente alla riforma federalista dello Stato, in chiave antisprechi e antievasione, perché i governi regionali siano davvero protagonisti del cambiamento, attuando una politica del rigore e della trasparenza di cui ciascun governatore deve essere chiamato a rispondere. La norma di ineleggibilità per i governatori che mandano in deficit le regioni è una svolta epocale nella storia della politica italiana, perché richiama i pubblici amministratori ad una nuova etica della responsabilità. Molti decreti attuativi hanno già concluso il proprio iter di approvazione, altri attendono l’ok definitivo. Pensiamo al federalismo demaniale, al fisco autonomo di Regioni, Province e Comuni, a Roma capitale.
Il Governo pensa responsabilmente a riformare la complessa macchina della giustizia, perché essa sia veramente uguale per tutti, perché funzioni in modo imparziale e si liberi della schiavitù di lungaggini devastanti per chi indaga e per chi è indagato, perchè lo stesso principio di legalità può essere garantito solo se la nostra comunità recupera fiducia in una giustizia-giusta e se si pone fine allo squilibrio evidente e devastante esistente tra i tre principi costituzionalmente sanciti del diritto alla riservatezza e alla privacy del cittadino, della libertà di stampa e dell'obbligatorietà dell'azione penale ormai in un patologico rapporto di contraddizioni e conflitti che non pochi danni ha prodotto agli stessi assetti democratici del Paese

Il Governo pensa responsabilmente alla sicurezza e all’immigrazione, due facce della stessa medaglia, in cui vanno contemperati il rispetto della libertà individuale e della mobilità sociale con quello delle regole e della convivenza civile.
Il Governo pensa responsabilmente ad uno sviluppo autentico del Mezzogiorno, che trova riferimento nelle Sue parole chiare e decise relative a:
Dotazione di infrastrutture materiali e immateriali;
●Fiscalità di vantaggio e zone franche urbane;
●Banca del Sud e sistema delle cooperative per il finanziamento alle piccole realtà imprenditoriali;
●Cospicue risorse dei fondi europei per grandi iniziative strategiche;
●Contrasto al lavoro irregolare;
●Contrasto alla criminalità organizzata;
●Federalismo solidale;
sono solo alcuni dei punti inseriti in una strategia articolata convincente e rassicurante che ha già trovato evidenti, incontestabili e inediti riscontri nell'azione decisa e tenace del Governo e che oggi trovano puntuale conferma. Un impegno convincente che proprio nel Sud, a Bari, ha incontrato l'interesse e direi anche il consenso con cui la qualificata platea delle Fiera del Levante ha risposto al discorso che il Governo ha affidato alla riconosciuta competenza del Ministro Fitto.
Ma è necessario che i destini del nostro MEZZOGIORNO con il superamento del suo divario dal Nord, dipendono certo non solo da un più energico e concreto impegno del governo ma dipendono anche da una nuova riforma, una riforma culturale che oggi rende irrinviabile per il Sud la selezione di una nuova classe dirigente che abbandoni la politica rivendicazionista e assistenziale e sappia invece meritare il consenso politico declinando i principi della responsabilità e del rigore che sono oggi le vere opzioni politiche per rilanciare lo sviluppo sociale ed economico del Mezzogiorno, che di quei principi hanno bisogno urgente per convertire la laboriosità, le capacità e le preziose vocazioni che sono scritte nel patrimonio genetico della gente del Sud in un volano di progresso economico, sociale e culturale che sia motivo di riscatto per affermare con orgoglio la propria identità e la propria storia. Che è la storia del nostro Paese ...unito saldamente dentro i colori della nostra Bandiera.

LA TENUTA DELLA MAGGIORANZA
La maggioranza , dopo il voto di fiducia, esce rafforzata e ancor più legittimata dalla forza dei numeri in Parlamento nel compito affidato dagli elettori e matura per proseguire un sereno, costruttivo e responsabile dibattito al suo interno.
I tempi ci chiedono un impegno civile nuovo, che lasci fuori dalla porta le divisioni sterili e controproducenti.
La buona politica, signor Presidente, onorevoli colleghi, non può accompagnarsi alla cattiva propaganda che ancora trova pretestuosi ancoraggi in una geografia politica ormai superata dai fatti e dalla storia.
Il futuro bussa alla porta del presente in maniera sempre più insistente e con una velocità impressionante. Le nuove generazioni ci chiedono conto di quel che stiamo costruendo per loro.
ALLORA C'E' SOLO UNA VARIABILE!!! IL SENSO DI RESPONSABILITA' DEL PARLAMENTO E IL LIVELLO DI RISPETTO CHE TUTTI SAPREMO AVERE ..dico tutti!!...... VERSO IL PAESE E L'INTERO CORPO ELETTORALE.
Il futuro di questa Legislatura, dunque, passa proprio da questo rinnovato senso di responsabilità, di etica della responsabilità che l'intero Paese ci chiede
C’è il progetto. C’è un Governo capace che vuol solo continuare a mettersi al servizio del Paese, come lo è stato sinora.
C’è una maggioranza che ha sottoscritto un programma con cui ha vinto le elezioni e che rinnova il suo pieno sostegno al Governo.
Ci sono parlamentari che guardano oltre le barricate ideologiche, oltre l'orticello angusto del proprio particulare e che considerano centrale e prioritario il bene della collettività e le prospettive di sviluppo sociale, economico dell'intero Paese.
C’è un leader che non rinuncia ad ogni sforzo di sintesi e di chiarezza per portare a compimento una legislatura di stampo riformatrice.
Ma soprattutto c'è un Paese che ci chiede di continuare con impegno, con decisione, con fermezza Il grande Alcide de Gasperi soleva ripetere che “un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alle prossime generazioni”. Vada avanti, Presidente! Con fiducia e determinazione. Perchè le nuove generazioni le diranno GRAZIE!!

Nessun commento: