Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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sabato 9 agosto 2008
LA PREGHIERA DI SAN BERNARDO DI CHIRAVALLE
L’amore di Bernardo per la Vergine Maria ha ispirato a Dante Alighieri uno dei passi più famosi della Divina Commedia. Veramente per Bernardo la Vergine è stata mediatrice di grazie. E come gli Apostoli si è trattenuto con lei nella richiesta dei doni a Dio e nella domanda del dono dello Spirito Santo. La sua umiltà e il suo amore l’hanno spinto a cambiare i costumi del tempo a partire dal proprio cuore, a vedere in una Chiesa sofferente e macchiata da gravi colpe umane il volto umile e amorevole di Dio e crederci in questo e fare in modo che questo Volto apparisse sempre di più in lui, nei suoi monaci ed in tutta la Chiesa.
Ricordato il 20 Agosto
Digione, Francia, 1090 - Chiaravalle-Clairvaux, 20 agosto 1153
Bernardo, dopo Roberto, Alberico e Stefano, fu padre dell'Ordine Cistercense. L'obbedienza e il bene della Chiesa lo spinsero spesso a lasciare la quiete monastica per dedicarsi alle più gravi questioni politico-religiose del suo tempo. Maestro di guida spirituale ed educatore di generazioni dei santi, lascia nei suoi sermoni di commento alla Bibbia e alla liturgia un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all'esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto all'umanità di Cristo e alla Vergine Madre. (Mess. Rom.)
Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
9) Maria
Maria ci invita a tornare in noi stessi, a crescere nell’amore di noi stessi, di Dio e degli altri. Il tempo del riposo è un tempo buono, opportuno per mettere un po’ di ordine nella stanza del nostro cuore. Darci una spolveratina o chiamare un buon rigattiere per sgomberarla dalle cose inutili. La vita nella sua essenzialità è molto semplice, perché complicarla? Maria è sempre più una madre tenera che ci sprona a scegliere la “parte migliore”, ci prepara e ci insegna ad aprire il nostro cuore ai doni di Dio. Senza paura, con fiducia. E per accrescere la nostra fiducia ci mostra con la sua presenza materna il Volto umile e amorevole di Dio che si china su ciascuno di noi ed è pronto a colmarci dei Suoi doni solo se noi ci apriamo per riceverli.
Cari figli, con amore materno vi voglio stimolare all’amore verso il prossimo. Che mio Figlio sia la fonte di questo amore. Lui che poteva fare tutto con la forza ha scelto l’amore dando l’esempio a voi. Pregate e lavorate in modo che il vostro cuore aneli al Dio creatore che è il vero riposo della vostra anima e del vostro corpo. Che Egli vi riveli il suo volto e vi doni la sua pace. Io sono con voi e intercedo davanti a Dio.
Nella mia venuta a voi, qui in mezzo a voi, si riflette la grandezza di Dio e si apre la strada con Dio verso la felicità eterna.
Non sentitevi deboli, soli e abbandonati.
La Santa Messa, il più sublime e il più forte atto della vostra preghiera, sia il centro della vostra vita spirituale.
Credete e amate, figli miei.
La Madonna con il messaggio di questa sera ci insegna che il vero riposo consiste nella conversione, che coinvolge l’intera persona cioè il corpo e l’anima, parole e opere. L’evangelista Marco riporta le parole di Gesù all’inizio del suo ministero: “Convertitevi e credete al Vangelo”(Mc. 1,15). La conversione non consiste nel compimento esteriore dei comandamenti di Dio, ma nell’incontro personale con Dio. Dopo tale incontro l’uomo diventa totalmente consapevole di sé stesso, dei propri peccati e debolezze.
La Madonna ci invita a pregare, affinché il nostro cuore desideri di più Dio creatore, perché solo Lui può dare il vero riposo alla nostra anima e al nostro corpo. Il tempo delle vacanze dunque è una splendida occasione per fermarsi un attimo e cominciare di nuovo a pregare. E’ il tempo di un incontro più intenso e profondo con il Signore. Il riposo è un’opportunità per ritrovare gli amici che forse abbiamo dimenticato. Il tempo del riposo è una possibilità che abbiamo per migliorare le nostre relazioni nei confronti di Dio e degli altri.
A Lei vogliamo dire tutta la nostra gratitudine per quel "sì" che ha dato inizio all'"avventura" della Redenzione.
Mentre chiedo alla Vergine Santa di vegliare sui giovani e le giovani del mondo, ringrazio cordialmente tutti voi che avete preso parte alla quindicesima Giornata Mondiale della Gioventù. Tutti! Tutti! Non so quanti, ma tutti!
Su di loro e sull'incarico che oggi assumono invoco la protezione della Vergine Santissima.
Ancora una volta vorrei ringraziare il Signore nostro Dio per questa eccezionale e splendida assemblea, che ha superato tutte le nostre aspettative. Roma non soltanto è stata conquistata da voi, ora è diventata vostra, perché qui è Pietro! Voi siete il cuore giovane della Chiesa! Andate in tutto il mondo e portate la pace. Il Signore è risorto. Egli cammina con voi. Siate suoi testimoni tra i vostri coetanei all’alba del nuovo millennio!
Maria Vergine ci accompagni a Gesù, ci faccia scoprire in questo tempo, nel poco tempo che ormai abbiamo per noi stessi, per gli altri, per Dio, l’essenzialità della Vita, dell’Amore, la fonte della pace, del riposo del vero appagamento. Ci aiuti ad aprirci con fiducia e non con diffidenza ai doni di Dio, ci faccia scoprire il loro vero e grande valore, ci dia la gioia di perseverare nel ricercarli, la vista per vederli, il tatto per toccarli, il gusto per assaporarli e l’udito per percepirli. “Gustate e vedete quanto è buono il Signore”. E’ buono perché vuole il nostro vero bene, quello che non passa! Non fermiamoci alle difficoltà presenti che per quanto grandi non sono che poca cosa in confronto a ciò che ci ha promesso già qui e per l’eternità! Resistiamo saldi nella fede. Per quanto grandi le difficoltà che stiamo vivendo non scoraggiamoci, non sentiamoci abbandonati, rifiutati, esclusi dall’amore di Dio, il Signore è vicino “se dovessi camminare per una valle oscura non temerei alcun male perché tu sei con me Signore!”, ed il Signore è sempre con ciascuno di noi… vicino: sottile mormorio di brezza leggera che lambisce il nostro cuore.
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