Ordini Cavallereschi Crucesignati

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martedì 3 novembre 2009

TAVOLA ROTONDA DEI LIONS INTERNATIONAL : STALKIN

Lions, Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644
“Lo stalking-bullismo è come un’anaconda, con le sue spire soffoca, toglie il respiro, la libertà e, talora provoca la morte”. (Pietro Vitale)

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“Solo per servire”
D.G. Licia Bitritto Polignano


Cari amici Lions, il 30 ottobre 2009 alle ore 20.30, all’interno dell’aula magna – Direzione VV.F. – Viale Japigia Bari, attraverso gli Officer di Clubs, si sono riuniti in amicizia tutti i Clubs Lions della IV° Circoscrizione. Il Meeting Interclubs organizzato in una Tavola Rotonda dal Lions Club Trainer, Costanza d’Altavilla con la collaborazione di tutti i Presidenti dei Clubs, ha dato “vita” ad una importantissima questione che dilaga in modo preoccupante, sia nella quotidianità delle mura domestiche sia nella società odierna soprattutto a livello adolescenziale.*

“ La sociologia, la psicologia e la psichiatria lo individuano in tutti quegli atteggiamenti assillanti che si associano al senso di minaccia e di paura quali telefonate, appostamenti, pedinamenti, visite sul lavoro fino, nei casi più gravi, alla realizzazione di comportamenti integranti di per sé reato come minacce, danneggiamenti, aggressioni fisiche e violenze. Il Governo, nella persona del Ministro Carfagna, ha presentato un decreto legge che, diventato operativo dal 25 febbraio scorso, per la prima volta ha introdotto nel paese il reato di stalking, un fenomeno sempre più diffuso ed in passato troppo spesso ignorato e sottovalutato. Ora sono previste sanzioni per gli episodi di molestie e minacce reiterate prima che possano degenerare in condotte più gravi: le pene vanno da sei mesi a 4 anni. La pena aumenta se a «molestare» è il coniuge, anche se separato o divorziato, o il convivente o il fidanzato (anche ex). Si prevede più carcere anche se la vittima è un minore o un disabile o una donna incinta e se gli atti persecutori sono stati commessi usando armi, o da «persona travisata». Il giudice può intimare all'imputato di non avvicinarsi ai luoghi normalmente frequentati dalla vittima, o quanto meno di mantenersi a distanza; il divieto può durare anche fino ad un anno. Al molestatore, infine, si può vietare anche di comunicare con qualsiasi mezzo, non solo con la vittima, ma anche con i prossimi congiunti. Si tratta di un notevole passo avanti per la sicurezza e di un innovazione importante se si considera che la generica norma sulle molestie risultava inadeguata rispetto a queste situazioni, inoltre non era dotata di una capacità deterrente considerata la pena di tipo contravvenzionale”.

*affrontando il tema: Le “Nuove forme di violenza nel terzo millennio: dal bullismo allo Stalking.

Il Club Trainer Costanza d’Altavilla ha “mobilitato” 13 Clubs Lions, l’intera IV° Circoscrizione di cui quest’anno, il Governatore Distrettuale, Licia Bitritto Polignano ha affidato la Presidenza, alla Prof.ssa De Pasquale Lucrezia in Biancofiore.

Si ringraziano tutti gli intervenuti la Tavola Rotonda, Il Past Gov. Michele Biancofiore, i Presidenti di Clubs, e come ospite, il già Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Salvatore Marzano.

Cari amici Lions, dopo la mia doverosa introduzione su questo importantissimo tema e, l’apertura rituale dei lavori, i relatori sono stati presentati dal il Lions Prof. Donato Marzano (coord. distrettuale del Tema di Studio Nazionale):

Lions Dott. Giacomo Balzano (psicoanalista)
Lions Dott. Ferdinando Gasperini (psicoterapeuta)
Lions Dott. Piero Battipete (Dirigente di polizia giudiziaria e scrittore)

I relatori, per tutto il corso dell’evento, si sono espressi in presenza di un uditorio di almeno 250 presenze. Quella sera, infatti, i relatori intervenuti, hanno dato il meglio della loro esperienza e professionalità, di cultura e conoscenza, (stimolati dal Lions Donato Marzano) alla quale l’uditorio, ha molto apprezzato.
Il tema:

L’individuo contemporaneo
di Michele Balice, Ferdinando Gasparini

Fare letteratura, come fare qualsiasi arte o lavoro artigianale, contempla la definizione preliminare di una cornice nella quale collocare l’abbozzo di un primo mondo. Stabilito questo, si parte verso la costruzione di relazioni con altri mondi, che possono essere posti fuori di quel mondo iniziale, o essere collocati proprio al suo interno. Ed è questo il momento in cui nasce il cuore dell’opera.
Ma c’è un’altra operazione preliminare da effettuare, un’operazione quasi indispensabile. Concerne l’osservazione di quanto agisce nella realtà storica che circonda l’operazione creativa, al fine di estrarre dei modelli di spazi, forme, colori, sensazioni o dinamiche delle passioni, che possano essere utilizzate nel corso dell’operazione. Le realtà verso cui convogliare questa forma di attenzione possono essere diverse. Una di esse potrebbe essere quella degli individui.
Presto ci si accorge che non è tanto la complessità a qualificare la realtà degli individui contemporanei, quanto la rischiosità, specie quando all’argomento individuo si accosta quello dell’identità, oppure della cultura di appartenenza. A questo punto l’operazione iniziale di osservazione e riflessione comincia a somigliare al maneggio di un oggetto tagliente, poiché si entra in un problema che genera facilmente equivoci, che ha suscitato in passato molti conflitti e che tuttora continua a suscitarli, forse più di prima. Le conseguenze sono ferite che tardano a rimarginarsi e che risultano spesso insanabili, oltretutto difficili da collocare in una interpretazione coerente e definitiva, lontana da controversie e talvolta da spaccature.
La questione diventerebbe altrettanto spinosa se provassimo a dirigerci verso il contesto della società meridionale italiana, quindi dell’individuo meridionale. Poiché l’obiettivo ultimo di queste note è proprio la letteratura meridionale, e di riflesso l’esame della realtà meridionale[i], affronteremo il tema partendo da una scala più generale, che riguarda la realtà e l’individuo contemporaneo, considerato che oggi non esistono più problemi individuali, comunitari o locali che non trovino corrispondenza (e soluzione) in problemi collettivi, socio-culturali e globali. Fare diversamente significa esporsi ad una distorsione, che implica soprattutto la perdita di buone possibilità.
Affronteremo la questione con una sorta di colpo d’occhio, come invitava a fare Leopardi quando ci si trova nella circostanza di dover comprendere il funzionamento di un grande e complesso ingranaggio. Dovremo necessariamente far ricorso all’ausilio di discipline alle quali ci lega una affettiva frequentazione. Sono discipline che in qualche modo ne sanno di più della letteratura, benché proprio la letteratura serva loro da supporto essenziale quando è necessario affrontare una battaglia.
Cronaca:
E’ stato inagurato il 24 luglio uno sportello anti-stalking del Sud Italia, presso la sede Adoc di Potenza. Per l'Adoc sarà il terzo sportello attivo, dopo quello virtuale di Roma e il territoriale di Perugia
"Dall'attivazione dello sportello anti-stalking, sia online che a Perugia, abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - e dal prossimo 24 luglio sarà attivo anche il primo sportello del Sud, presso la sede Adoc di Potenza. Dalle rilevazioni finora effettuate, risulta che il 22% delle persone che si sono rivolte allo sportello online sono proprio stalker. Molti persecutori non sanno di esserlo, e ci chiedono se loro azioni da ritenersi un reato o meno. Il 95% degli stalker sono persone normali, che non presentano nessuna patologia psichica grave. C'è quindi una difficoltà a rendersi conto di essere un persecutore. Altro dato interessante è il fatto che il 15% delle vittime sono uomini. Riteniamo sia un dato sottostimato, data la reticenza dell'uomo ad ammettere di essere vittima di tale reato. Per quanto concerne la tipologia di atti persecutori, nel 35% dei casi lo stalking si è manifestato attraverso telefonate, sia quelle andate a buon fine che quelle senza risposta, i cosiddetti squilli. Su questo campo sorge un problema non di poco conto, in quanto i gestori telefonici conservano, per un congruo tempo di 5 anni, i dati di tutte le chiamate ad esclusione proprio di quelle senza risposta. Come conseguenza, la Polizia non può risalire allo stalker da queste chiamate. E' un problema serio, che va affrontato con urgenza, dato che molti utenti hanno denunciato questa modalità di persecuzione. Per i restanti casi, il 10% è costituito da appostamenti e citofonate presso l'abitazione di proprietà e/o l'ufficio, un altro 10% è rappresentato da diffamazioni e dichiarazioni di scherno e offensive lasciate su blog e social network. In questi casi, la maggior parte degli episodi riguarda problemi sorti tra condomini. Nel 25% dei casi la molestia è avvenuta tramite mail e sms. Sono episodi difficili da catalogare, in quanto poche mail o messaggi possono non essere considerati reato, ma una moltitudine degli stessi potrebbe essere intesa come persecuzione. E' da rilevare che su questo tipo di atti persecutori si concentra la maggior parte delle informazioni richieste dagli stalker ai nostri operatori, che chiedono quando l'invio di messaggi possa ritenersi un reato. Il restante 20% dei casi riguarda episodi vari, tra cui il furto d'identità o personalità, un fenomeno sempre più diffuso e grave. Pensiamo alla possibile creazione di pagine false su blog o social network come Facebook. In questo caso le opinioni espresse o le foto condivise dal falso proprietario potrebbero provocare un forte disagio sociale alla vittima, tanto da sfociare in stress, ansia o depressione."
Per Adoc è importante operare soprattutto sull'informazione e sull'educazione.
"Vogliamo porre l'attenzione non solo sul fattore punibilità del reato ma anche sulla sua prevenzione - conclude Pileri - è importante far sviluppare questa cultura nei cittadini, far capire loro che determinati comportamenti sono sbagliati o possono costituire reato, al fine di far ravvedere per tempo le persone che si comportano in tale maniera. Vorremmo, in tal senso, che si attivassero campagne condivise con Enti nazionali e locali per l'informazione e l'educazione in materia, fin dalle prime classi della scuola, dove già sono presenti episodi di bullismo. Il bullo di oggi potrà essere lo stalker di domani, è bene quindi evitare l'insorgere di tale possibilità e fermare la diffusione del fenomeno stalking e del bullismo stesso."
Articolo preso da internet.
Un abbraccio a tutti. Lions, Pietro

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