Ordini Cavallereschi Crucesignati

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giovedì 28 marzo 2013

Dott. Pietro VITALE (giornalista e scrittore)
Direttore del Blog international:
(Ordini Cavallereschi Crucisegnati)
 
Anche quest'anno, 23 marzo 2013, grazie alla straordinaria organizzazione della cara e inossidabile Dott.ssa Maria CALO' e del suo amabile consorte Dott. Pippi, abbiamo partecipato, con due pullman (ben oltre 70 fedeli) alla via Crucis che si svolge a San Giovanni Rotondo, nel primo pomeriggio. Bellissimo percorso di fede ai confini dell'anima e della mente. Un grazie sentito ed affettuoso a questa grande coppia che da tantissimi anni con semplicità e libertà ci fa vivere una giornata magica toccando tutte le corde della spiritualità e dei sentimenti di Amicizia, più nobili di ciascuno di noi. Ancora grazie Mary e Pippi ed...al prossimo anno.
Cristo nostro Signore, della Croce sa far nascere il successo della della nostra Fede!”

I Lions, sabato 23 marzo 2013, con la partecipazione di tutti i Soci del Distretto A/b apulia si incontrano a S. G. Rotondo, per il percorso rituale della via Crucis, presieduta dal loro Governatore Distrettuale Dottor Francesco BARRACCHIA.
 
...in quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: “Andate nel villaggio di fronte”; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetolo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perchè lo slegate?”, rispondete così: “lI Signore ne ha bisogno”. Lo codussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù....(dal Vangelo secondo Luca)
I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?» 31Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì i malati. 32Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a ravvedimento». Luca 5,30-6,1
La Chiesa, festeggia la SS.Pasqua, celebrando “la morte e la resurrezione” di Gesù, con tutti i riti e le tradizioni di questa grande festa del mondo cristiano. La Pasqua ci hanno insegnato, o abbiamo letto, è una parola di origini antichissime. Il termine Pasqua, in greco e in latino “pascha”, proviene dall’aramaico pasha, che corrisponde all’ebraico pesah, il cui senso generico è “passare oltre”. Un gruppo di Padri della Chiesa d’origine asiatica (tra i quali Tertulliano, Ippolito, Ireneo) collegano la parola pascha al termine greco pàschein, che significa soffrire. In quest’ipotesi vengono colti i significati intrinseci della Pasqua: il sacrificio e la salvezza. Tranquillizzo i lettori: il mio non vuol essere un presuntuoso sfoggio di cultura, e non desidero nemmeno annoiarVi con argomenti che esulano dalla sfera delle nostre usuali conversazioni. Trovo, invece, estremamente significativo l’accostamento dei concetti del sacrificio e della salvezza….
Riflessioni:
"Orbene, gli abitanti dei comuni appartenenti a S.G. Rotondo intrattengono da 
moltissimi anni un forte e saldo legame con la fede cristiana. Il sentiero della fede 
 sarà apprezzato da coloro che desiderano arricchire il riposo vacanziero con una 
coinvolgente esperienza spirituale, capace di sollevare l’animo e portare il visitatore a
 conoscere il lato mistico delle vallate-monti del Gargano. Durante l’anno, numerose 
sono le manifestazioni religiose, come le suggestive processioni e le curate 
rappresentazioni sacre, espressione concreta di un’antica devozione popolare. Negli 
anni, essa si è manifestata anche attraverso la costruzione di numerose abitazioni pe
per accogliere il pellegrino che sorgono nelle piazze e lungo le strade del paese, alcu
 delle quali molto antiche, nonché pregevoli esempi di architetture moderne, come la 
nuova chiesa e l’ospedale della casa sollievo della Sofferenza, dedicato al 
Santo-“costruttore” di Pietralcine. Quest’ultime sono frutto di devozione e donazione
da parte dei fedeli. Il sentiero della fede è un percorso unico nel suo genere, che vi p
ermetterà di trascorrere una vacanza diversa, ricca di emozioni profonde e i
ndimenticabili, in luoghi in cui la spiritualità e sentita da tutti i partecipanti"
La croce di Cristo: riflessioni
La croce è un simbolo che molti cristiani ormai hanno in tutto il mondo, simbolo conosciuto anche dalle altre religioni come oggetto sacro e importante. Ma cos'è la croce? Che cosa può fare la croce? Perché molti la portano al collo? Ci sono croci esposte dovunque con sopra Cristo crocifisso, e ce ne sono altre vuote. È su di essa che il mio Signore, Salvatore e Redentore è morto per me, dove ha pagato per tutti i miei peccati, per le mie malattie e trasgressioni prendendo su di Lui ogni mia colpa e portandola su quella croce. In poche parole, Gesù ha preso il mio posto e il tuo.
Ma in realtà, cosa è una croce? Una croce è uno strumento di tortura, il più tremendo e infamante dell'epoca, perché chi veniva crocifisso era cosciente fino alla fine. Potete immaginare la sofferenza della crocifissione. I tempi sono avanzati e si sono evoluti e ci sono altri metodi per uccidere o torturare le persone, c'è stata l'impiccagione, la decapitazione, fino ad arrivare ai giorni nostri con sedia elettrica, camera a gas e iniezione letale. La domanda è: ti metteresti al collo uno di questi strumenti di tortura come collana? Cari amici Lions, i tempi passano e anche in fretta, ma Dio non cambia. Sapete una cosa, la croce è stato solo uno strumento sul quale Gesù è morto, ma adesso Egli non è più su quella croce, Egli è vivente! La cosa più giusta ed eloquente potrebbe essere una tomba, un sepolcro. Si, proprio questo. È ciò che è rimasto: una tomba vuota. Cristo Gesù è risorto, ed è vivente!Un caro saluto a Voi tutti di Buona Pasqua (2013), Pietro e Maria

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