Dott.
Pietro VITALE (giornalista e scrittore)
Direttore
del Blog international:
(Ordini
Cavallereschi Crucisegnati)
Anche
quest'anno, 23 marzo 2013, grazie alla straordinaria organizzazione
della cara e inossidabile Dott.ssa Maria CALO' e del suo amabile
consorte Dott. Pippi, abbiamo partecipato, con due pullman (ben
oltre 70 fedeli) alla via Crucis che si svolge a San Giovanni
Rotondo, nel primo pomeriggio. Bellissimo percorso di fede ai confini
dell'anima e della mente. Un grazie sentito ed affettuoso a questa
grande coppia che da tantissimi anni con semplicità e libertà ci fa
vivere una giornata magica toccando tutte le corde della spiritualità
e dei sentimenti di Amicizia, più nobili di ciascuno di noi. Ancora
grazie Mary e Pippi ed...al prossimo anno.
“Cristo nostro Signore,
della Croce sa far nascere il successo della della nostra Fede!”
I
Lions, sabato 23 marzo 2013, con la partecipazione di tutti i Soci
del Distretto A/b apulia
si incontrano a S. G. Rotondo, per il percorso rituale della via
Crucis, presieduta
dal loro Governatore Distrettuale Dottor Francesco
BARRACCHIA.
...in
quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso
Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a e a Betània, presso il
monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: “Andate
nel
villaggio
di fronte”;
entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito
nessuno. Slegatelo e conducetolo qui. E se qualcuno vi domanda:
“Perchè
lo slegate?”,
rispondete così: “lI
Signore
ne ha bisogno”.
Lo codussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro,
vi fecero salire Gesù....(dal Vangelo secondo Luca)
I
farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai discepoli di Gesù:
«Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?» 31Gesù
rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, bensì
i malati. 32Io
non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori a
ravvedimento». Luca 5,30-6,1
La
Chiesa, festeggia la SS.Pasqua,
celebrando “la morte e la
resurrezione” di Gesù, con
tutti i riti e le tradizioni di questa grande festa del mondo
cristiano. La Pasqua ci hanno insegnato, o abbiamo letto, è una
parola di origini antichissime. Il termine Pasqua, in greco e in
latino “pascha”, proviene
dall’aramaico pasha,
che corrisponde all’ebraico pesah,
il cui senso generico è “passare
oltre”. Un gruppo di Padri della
Chiesa d’origine asiatica (tra i quali Tertulliano,
Ippolito, Ireneo) collegano la
parola pascha
al termine greco pàschein,
che significa soffrire. In quest’ipotesi vengono colti i
significati intrinseci della Pasqua: il sacrificio e la salvezza.
Tranquillizzo i lettori: il mio non vuol essere un presuntuoso
sfoggio di cultura, e non desidero nemmeno annoiarVi con argomenti
che esulano dalla sfera delle nostre usuali conversazioni. Trovo,
invece, estremamente significativo l’accostamento dei concetti del
sacrificio e della salvezza….
Riflessioni:
"Orbene,
gli abitanti dei comuni appartenenti a S.G. Rotondo intrattengono da
moltissimi anni un forte e saldo legame con la fede cristiana. Il
sentiero della fede
sarà apprezzato da coloro che desiderano
arricchire il riposo vacanziero con una
coinvolgente esperienza
spirituale, capace di sollevare l’animo e portare il visitatore a
conoscere il lato mistico delle vallate-monti del Gargano. Durante
l’anno, numerose
sono le manifestazioni religiose, come le
suggestive processioni e le curate
rappresentazioni sacre,
espressione concreta di un’antica devozione popolare. Negli
anni,
essa si è manifestata anche attraverso la costruzione di numerose
abitazioni pe
per accogliere il pellegrino che sorgono nelle piazze e
lungo le strade del paese, alcu
delle quali molto antiche, nonché
pregevoli esempi di architetture moderne, come la
nuova chiesa e
l’ospedale della casa sollievo della
Sofferenza, dedicato al
Santo-“costruttore” di Pietralcine. Quest’ultime sono frutto di
devozione e donazione
da parte dei fedeli. Il sentiero della fede è
un percorso unico nel suo genere, che vi p
ermetterà di trascorrere
una vacanza diversa, ricca di emozioni profonde e i
ndimenticabili, in
luoghi in cui la spiritualità e sentita da tutti i partecipanti"
La
croce di Cristo: riflessioni
La
croce è un simbolo che molti cristiani ormai hanno in tutto il
mondo, simbolo conosciuto anche dalle altre religioni come oggetto
sacro e importante. Ma cos'è la croce? Che cosa può fare la croce?
Perché molti la portano al collo? Ci sono croci esposte
dovunque con sopra Cristo crocifisso, e ce ne sono altre vuote. È su
di essa che il mio Signore, Salvatore e Redentore è morto per me,
dove ha pagato per tutti i miei peccati, per le mie malattie e
trasgressioni prendendo su di Lui ogni mia colpa e portandola su
quella croce. In poche parole, Gesù ha preso il mio posto e il tuo.
Ma in
realtà, cosa è una croce? Una croce è uno strumento di tortura, il
più tremendo e infamante dell'epoca, perché chi veniva crocifisso
era cosciente fino alla fine. Potete immaginare la sofferenza della
crocifissione. I tempi sono avanzati e si sono evoluti e ci sono
altri metodi per uccidere o torturare le persone, c'è stata
l'impiccagione, la decapitazione, fino ad arrivare ai giorni nostri
con sedia elettrica, camera a gas e iniezione letale. La domanda è:
ti metteresti al collo uno di questi strumenti di tortura come
collana? Cari amici Lions, i tempi passano e anche in fretta, ma Dio
non cambia. Sapete una cosa, la croce è stato solo uno strumento sul
quale Gesù è morto, ma adesso Egli non è più su quella croce,
Egli è vivente! La cosa più giusta ed eloquente potrebbe essere una
tomba, un sepolcro. Si, proprio questo. È ciò che è rimasto: una
tomba vuota. Cristo Gesù è risorto, ed è vivente!Un caro saluto a
Voi tutti di Buona Pasqua (2013), Pietro e Maria
Nessun commento:
Posta un commento