BARI:
SI FACEVA DARE MIGLIAIA DI EURO PROMETTENDO INESISTENTI ASSUNZIONI IN
CLINICHE PRIVATE, MILLANTANDO CREDITO PRESSO UN SENATORE, IGNARO DI
TUTTO. ARRESTATO DAI CARABINIERI.
I
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari
hanno arrestato il 27enne barese, già noto alle Forze
dell’Ordine, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare
emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale
Procura della Repubblica, per millantato credito, falsità materiale
e truffa. Il giovane, che si spacciava anche per avvocato, è
accusato di aver promesso falsamente diverse assunzioni presso
cliniche private del capoluogo pugliese facendosi consegnare ingenti
somme di denaro e vantando la propria amicizia con un noto Senatore
della Repubblica pugliese, che a suo dire sarebbe intervenuto al
momento opportuno. In realtà, il politico era all’oscuro di tutto
ed infatti è stata proprio la sua segreteria politica a denunciare
tutto ai carabinieri quando alcune vittime si sono presentate per
chiedere chiarimenti. L’indagine,
avviata nel marzo del 2012 dal Nucleo Investigativo Carabinieri di
Bari, ha consentito di ricostruire diversi episodi in cui il 27enne
ha ingannato ignari giovani ed i loro genitori promettendo posti di
lavoro presso cliniche private del capoluogo, chiedendo in cambio
cifre esorbitanti. In una
circostanza si è fatto consegnare ben 23.000 euro da una famiglia
che sperava di far assumere il figlio 31enne in una clinica privata,
il giovane si è persino licenziato dal negozio in cui lavorava come
addetto. Si poteva pagare con assegni o con versamenti su carte di
credito ricaricabili. Per
rendere più credibile il tutto rilasciava falsi attestati
relativi ad inesistenti corsi di formazione professionale con
altrettanto falsi patrocini del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, dell’Unione Europea e della Regione Puglia. Gli
ignari truffati ricevevano anche false e-mail e lettere di assunzione
fasulle nelle quali venivano riportanti parziali contratti di
assunzione a tempo indeterminato. Il
tutto veniva condito anche con incontri presso le cliniche designate
che inducevano i truffati a convincersi della credibilità
dell’offerta di lavoro. Un'altra
ignara vittima è stata indotta a cessare la propria attività
commerciale dietro promesso di un posto di lavoro come operatrice
socio-sanitaria. Per convincerla anche telefonate da parte di
un’inesistente Dottoressa della segreteria del Senatore. Alla
fine le vittime hanno iniziato a sospettare e non ha esitato ad
inventare scuse di ogni genere per prendere tempo, tra cui la morte
della madre del senatore, inducendo persino una delle persone
raggirate ad inviare un telegramma di condoglianze. Per il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto gli arresti
domiciliari.
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