UFFICIALIZZATA LA CANDIDATURA DI
“TORINO CAPITALE MONDIALE DEL MOTORISMO STORICO E DEL DESIGN” IL 14 APRILE ALLA PRESENZA DEL SINDACO
PIERO FASSINO
E’ stata presentata ufficialmente
venerdì 14 marzo nella sala Colonne del Municipio di Torino la
candidatura all’UNESCO di “Torino Capitale Mondiale del Motorismo
Storico e del Design”, alla presenza del sindaco della città
subalpina Piero Fassino. Nell’occasione è emerso il ruolo
essenziale dell’ASI che, grazie all’intuizione e alla
perseveranza del suo presidente, Robeto Loi, ha fatto da traino a
questa iniziativa, che ha trovato una risposta efficace da parte
della città. La conferenza stampa è stata
introdotta da Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura del
Comune di Torino: “Si è trattato di un lavoro di squadra – ha
detto Braccialarghe – che ha coinvolto l’Automotoclub Storico
Italiano, Fiat Chrysler Automobiles, il Museo dell’Automobile, gli
enti che si occupano delle tutela dei beni paesaggistici e scuole di
design come Istituto Europeo di Design e l’Istituto d’Arte
Applica di Arte e di Design”.“Torino – ha continuato l’assessore
– si merita questo riconoscimento internazionale perché ha fatto
la storia del design. All’eventuale riconoscimento della
candidatura, seguirà un lavoro incessante che punterà ad attuare
una serie d’iniziative per valorizzarla. Alcune di queste sono già
in cantiere, come la nuova sede dell’ASI e l’organizzazione della
rievocazione del Circuito del Valentino nel giugno del 2015”.Nel suo intervento Loi ha ribadito il
ruolo internazionale dell’ASI. “Una federazione tra le più
considerate al mondo. La storia di Torino è legata in modo profondo
al design automobilistico. L’idea di unire la cultura del motorismo
storico al design è un’intuizione che ho avuto fin
dall’inaugurazione di Villa Rey. L’ASI è oggi un realtà di 266
club Federati e 210.000 tesserati. Un ente che tutela tutti i veicoli
storici: tra poco probabilmente anche le biciclette, la cui storia
merita di essere evidenziata, entreranno a far parte del nostro
mondo”Giorgio Andrian, il consulente dell’Asi
incaricato di promuovere e realizzare la documentazione da presentare
all’UNESCO, ha invece parlato della genesi della candidatura.
“L’idea di inserire Torino nel circuito delle ‘creative cities’
è stata ben chiara fin dall’inizio: la città sabauda è veramente
l’unica al mondo che può vantare questa concentrazione di sapere
relativo alla cultura dell’auto e del design ad essa collegato. Una
realtà dove il passato influenza costantemente il presente e il
futuro”.
Andrian ha poi evidenziato i vari
protagonisti che hanno collaborato alla creazione de dossier di
presentazione, citando l’ASI, il Mauto, Fiat Chrysler Automobiles,
le sovrintendenze, il Politecnico, Ied, Iaad, il Centro ricerche Fiat
e il centro di ricerca GM Powertrain.Non sono stati trascurati gli aspetti
legati alla “dimensione urbana, legati soprattutto alle zone dove
sono inserite le università Piero Fassino ha sottolineato il ruolo
della città nel settore dell’auto: “Fin dall’inizio – ha
detto il Sindaco di Torino – Torino ha saputo fondere la produzione
industriale con la cultura del design. Tanti carrozzieri hanno
inventato di fatto un concetto di stile che ha permesso alla nostra
città di primeggiare in questo campo. E’ opportuno ricordare, per
esempio, che la Toyota Yaris è stata disegnata e Torino e che
l’Italdesign è ormai il centro stile del gruppo Volkswagen”.
Fassino ha poi posto l’accento sul ruolo della Fiat Chrysler
Automobiles: “Il gruppo – ha detto il Sindaco – ha modificato
la sua missione, concentrandosi di fatto sulla produzione di vetture
d’alta gamma. L’esperienza positiva della Maserati a Grugliasco,
rappresenta un modello di sviluppo che sarà poi applicato anche
all’Alfa Romeo”. Il primo cittadino ha parlato
dell’esperienza di Torino nel campo della promozione del design e
della formazione: “La nostra città – ha detto Fassino – è
stata Capitale Mondiale del design” nel 2008 e l’esistenza di
poli formativi come il Politecnico (con i corsi di Architettura e di
Design) e scuole come lo Ied e lo Iaad rappresentano sicuramente un
punto di forza. Con questa candidatura – ha detto Fassino –
abbiamo dimostrato la nostra capacità di ‘fare sistema’,
un’esperienza utile anche per la creazione delle ‘città
metropolitane’ di cui tanto si parla in questo periodo”.
Il dossier è stato quindi inviato agli
uffici UNESCO di Parigi il 20 marzo. Una risposta in merito è
prevista per il prossimo mese di settembre.
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