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mercoledì 23 aprile 2014

IL PRESIDENTE A.S.I. AVV. ROBERTO LOI. TORINO, CANDIDATA AL MOTORISMO E DEL DEGIN STORICO.

UFFICIALIZZATA LA CANDIDATURA DI “TORINO CAPITALE MONDIALE DEL MOTORISMO STORICO E DEL DESIGN” IL 14 APRILE ALLA PRESENZA DEL SINDACO PIERO FASSINO

E’ stata presentata ufficialmente venerdì 14 marzo nella sala Colonne del Municipio di Torino la candidatura all’UNESCO di “Torino Capitale Mondiale del Motorismo Storico e del Design”, alla presenza del sindaco della città subalpina Piero Fassino. Nell’occasione è emerso il ruolo essenziale dell’ASI che, grazie all’intuizione e alla perseveranza del suo presidente, Robeto Loi, ha fatto da traino a questa iniziativa, che ha trovato una risposta efficace da parte della città. La conferenza stampa è stata introdotta da Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura del Comune di Torino: “Si è trattato di un lavoro di squadra – ha detto Braccialarghe – che ha coinvolto l’Automotoclub Storico Italiano, Fiat Chrysler Automobiles, il Museo dell’Automobile, gli enti che si occupano delle tutela dei beni paesaggistici e scuole di design come Istituto Europeo di Design e l’Istituto d’Arte Applica di Arte e di Design”.“Torino – ha continuato l’assessore – si merita questo riconoscimento internazionale perché ha fatto la storia del design. All’eventuale riconoscimento della candidatura, seguirà un lavoro incessante che punterà ad attuare una serie d’iniziative per valorizzarla. Alcune di queste sono già in cantiere, come la nuova sede dell’ASI e l’organizzazione della rievocazione del Circuito del Valentino nel giugno del 2015”.Nel suo intervento Loi ha ribadito il ruolo internazionale dell’ASI. “Una federazione tra le più considerate al mondo. La storia di Torino è legata in modo profondo al design automobilistico. L’idea di unire la cultura del motorismo storico al design è un’intuizione che ho avuto fin dall’inaugurazione di Villa Rey. L’ASI è oggi un realtà di 266 club Federati e 210.000 tesserati. Un ente che tutela tutti i veicoli storici: tra poco probabilmente anche le biciclette, la cui storia merita di essere evidenziata, entreranno a far parte del nostro mondo”Giorgio Andrian, il consulente dell’Asi incaricato di promuovere e realizzare la documentazione da presentare all’UNESCO, ha invece parlato della genesi della candidatura. “L’idea di inserire Torino nel circuito delle ‘creative cities’ è stata ben chiara fin dall’inizio: la città sabauda è veramente l’unica al mondo che può vantare questa concentrazione di sapere relativo alla cultura dell’auto e del design ad essa collegato. Una realtà dove il passato influenza costantemente il presente e il futuro”.
Andrian ha poi evidenziato i vari protagonisti che hanno collaborato alla creazione de dossier di presentazione, citando l’ASI, il Mauto, Fiat Chrysler Automobiles, le sovrintendenze, il Politecnico, Ied, Iaad, il Centro ricerche Fiat e il centro di ricerca GM Powertrain.Non sono stati trascurati gli aspetti legati alla “dimensione urbana, legati soprattutto alle zone dove sono inserite le università Piero Fassino ha sottolineato il ruolo della città nel settore dell’auto: “Fin dall’inizio – ha detto il Sindaco di Torino – Torino ha saputo fondere la produzione industriale con la cultura del design. Tanti carrozzieri hanno inventato di fatto un concetto di stile che ha permesso alla nostra città di primeggiare in questo campo. E’ opportuno ricordare, per esempio, che la Toyota Yaris è stata disegnata e Torino e che l’Italdesign è ormai il centro stile del gruppo Volkswagen”. Fassino ha poi posto l’accento sul ruolo della Fiat Chrysler Automobiles: “Il gruppo – ha detto il Sindaco – ha modificato la sua missione, concentrandosi di fatto sulla produzione di vetture d’alta gamma. L’esperienza positiva della Maserati a Grugliasco, rappresenta un modello di sviluppo che sarà poi applicato anche all’Alfa Romeo”. Il primo cittadino ha parlato dell’esperienza di Torino nel campo della promozione del design e della formazione: “La nostra città – ha detto Fassino – è stata Capitale Mondiale del design” nel 2008 e l’esistenza di poli formativi come il Politecnico (con i corsi di Architettura e di Design) e scuole come lo Ied e lo Iaad rappresentano sicuramente un punto di forza. Con questa candidatura – ha detto Fassino – abbiamo dimostrato la nostra capacità di ‘fare sistema’, un’esperienza utile anche per la creazione delle ‘città metropolitane’ di cui tanto si parla in questo periodo”.
Il dossier è stato quindi inviato agli uffici UNESCO di Parigi il 20 marzo. Una risposta in merito è prevista per il prossimo mese di settembre.



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