E’
in corso la battaglia per quella che si potrebbe definire “la riforma
delle riforme” e cioè l’abolizione del Senato, che verrebbe sostituito
con un Senato non più elettivo, con meno poteri e composto da politici o
personalità nominate dai Consigli Regionali e che presteranno
la loro opera gratuitamente.
Noi siamo sempre stati per il superamento del bicameralismo perfetto e la
nostra idea è quella di un Senato composto dai rappresentanti di tutte
le categorie del mondo del lavoro e della produzione, eletti dalle
stesse categorie e con giurisdizione e podestà legislativa sui temi che
riguardano appunto il mondo del lavoro e della produzione.
Quindi se possiamo apprezzare l’idea di un Senato non più
“elettivo” e a funzione “gratuita”, riteniamo
che quella in esame sia una riforma a metà, né epocale né determinante come dice
il Governo, sia per quanto riguarda i risparmi (la macchina burocratica costerà
comunque), sia per le competenze che finiranno per essere scarse e superflue e
che comunque creeranno sovrapposizioni con la Camera dei Deputati.
Detto questo non possiamo però non condannare il comportamento delle
cosiddette opposizioni alle quali non interessa cambiare o migliorare la
riforma, ma semplicemente affossarla anzi, usarla per affossare il
governo.
Lo stanno facendo con le barricate in difesa di un Senato degli
“eletti” contro quello proposto dei
“nominati”, autentica battaglia di disinformazione, perché i
cittadini quando eleggono i Consigli regionali li delegano a rappresentarli in
tutte le attività previste e quindi, quando questi Consigli nominano qualcuno in
un’assemblea (di un Consorzio, di una Banca, di un Ente o, appunto, del futuro
nuovo Senato), lo fanno nello svolgimento delle loro funzioni e per conto dei
cittadini e non si vede perché si debba gridare allo scandalo e dire che i
“nominati” non sarebbero legittimati a svolgere le loro
funzioni (oltretutto gratuite!!).
Troviamo poi squallido e vergognoso che le opposizioni abbiano presentato
una valanga di 513.450 emendamenti alla legge istitutiva del
nuovo Senato (emendamenti la cui gestione comporta un aggravio di costi e di
tempi per il Parlamento!!).
La minoranza del PD ne ha presentati 63, Sinistra Ecologia
e Libertà 1.043, Forza Italia 1.075 e la Lega
ben 510.293.
Abbiamo già spiegato in passato il trucchetto degli emendamenti : ad ogni
articolo della legge si presenta un emendamento e poi lo stesso emendamento
viene riproposto aggiungendo una virgola o spostandola, un articolo o
spostandolo, un aggettivo o spostandolo, un sostantivo o spostandolo.
E’ chiaro che non si tratta di emendamenti per migliorare la legge, ma solo
per bloccarla, per paralizzare i lavori del Senato, per ostacolare in qualunque
modo l’attività del Governo, perché alle opposizioni dell’Italia e delle riforme
non glie ne frega niente, a loro interessa solo sfruttare il malcontento e la
protesta per accalappiare i voti ed il potere, per i propri neanche tanto
limpidi interessi e per quelli delle loro lobby, alla faccia degli italiani
sprovveduti e illusi, compresi quelli che i Partiti di opposizione hanno votato
o pensano di votare.
Adriano Rebecchi
Federazione dei Nazionalpopolari del Verbano-Cusio-Ossola e Novara
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