COMUNICATO STAMPA
Azione militare
dell’Azerbaigian contro l’Armenia.
l’Azerbaigian viola il
confine dello Stato sovrano dell’Armenia
”Condanniamo con fermezza le azioni
militari messe in atto dall’Azerbaigian nel tentativo di infiltrazione nel
confine dello Stato sovrano dell’Armenia, che hanno causato diverse
perdite umane”. E’ quanto si legge in un comunicato diramato dal Ministero
degli Esteri armeno dopo che truppe azere hanno cercato di penetrare il confine
armeno nella provincia nord orientale di Talish, causando la morte di tre
militari armeni, mentre gli aggressori hanno lasciato sul terreno sette
soldati.
Non è la prima volta che il dittatore
Aliyev ricorre a simili «provocazioni» nel tentativo di far fallire tutti gli
accordi di cessate il fuoco e far saltare il tavolo di trattative avviato dal
Gruppo Minsk il quale vede come unica soluzione del conflitto Armeno-Azero
quello del negoziato pacifico. Soluzione alla quale l’Armenia ha dato piena
adesione ma che il regime di Aliyev continua ad ostacolare con tutti
i mezzi a disposizione.
E’ notizia di qualche ore fa, la
firma da parte del Presidente azero del bilancio preventivo per le spese
militari per l’anno 2017 che sono in netto aumento e raggiungono quota 1,6
miliardi di dollari (nel 2016 ammontavano ad 1,43 miliardi), e sono il
segno che Baku è intenzionata a perseverare nella sua politica
belligerante infischiandosi delle raccomandazioni della comunità
internazionale.
Sono anni che sulla stampa
internazionale vengono segnalate violazioni dei diritti umani da parte del
dittatore di Baku, giornalisti incarcerati senza ragione, cittadini privati
della loro libertà, perseguitati e torturati dal regime, per non parlare
poi delle migliaia di profughi azeri che non ricevono alcun aiuto da parte
dello Stato mentre la famiglia Aliyev continua a sperperare il denaro pubblico
ed arricchirsi sulle spalle degli ignari cittadini, cercando di «comprare»
all’estero una reputazione a suon di caviale.
Nel clima delle festività natalizie e
di capodanno il Consiglio per la comunità armena di Roma nel condannare
fermamente le azioni militare intraprese da tempo dal Governo di Baku ed in
particolare dal dittatore Aliyev, si appella alla comunità internazionale ed in
particolare a tutte le forze politiche italiane ed alla società civile affinché
facciano sentire la loro voce nelle sedi opportune per far tacere, una
volte per tutte, le armi del dittatore Aliyev, e le provocazioni dallo stesso
avanzate e scongiurare che il Caucaso possa diventare teatro di altre atrocità
disumane che la guerra provoca.
Noi diciamo no alla guerra. No
all’odio. No al prevalere degli interessi personali e statali sui valori umani.
Diciamo no, con forza, alle azioni militari. Diciamo no alla violenza.
E diciamo si alla convivenza tra i
popoli, al rispetto delle regole e delle leggi internazionali.
Diciamo si alla pace.
Consiglio per la comunità armena
di Ro
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