MANOVRA DEL POPOLO CORAGGIOSA
O … RISCHIOSA?
di Antonio Laurenzano
Dopo la coreografica celebrazione
della “linea dello sfondamento dei conti” dal balcone di Palazzo Chigi, non c’è
ancora traccia del testo definitivo della Nota di aggiornamento al Def, già in
ritardo di una settimana rispetto alla scadenza per la trasmissione alle
Camere. Incertezza e confusione accompagnano il varo del documento da parte del
Governo gialloverde che soltanto in queste ore, al termine di un ennesimo
vertice, ha trovato un accordo sul quadro di finanza pubblica per il prossimo
triennio. Restano le tensioni sulle cifre: i conti non tornano e non c’è intesa
fra le forze di maggioranza su come verranno distribuite le risorse
disponibili. In particolare, mancano le coperture
finanziarie per il reddito di cittadinanza (10 miliardi), cavallo di battaglia
dei 5 Stelle, per la flat tax per le partite Iva (2 miliardi), per le modifiche
alla Legge Fornero (7-8 miliardi). Per far quadrare i conti bisogna aggiungere
alla spesa in deficit altro denaro: circa 20 miliardi di euro. Un vero rebus
per i tartassati tecnici del Ministero dell’Economia: spending review e nuove
entrate con il taglio delle detrazioni fiscali e la “pace fiscale”.
Sono ancora tante le caselle
vuote nelle tabelle del ministro Tria: previsioni di crescita e debito tutte da
verificare in termini realistici per il problema di fondo legato all’idea che
una manovra espansiva (“seria e coraggiosa”, secondo il premier Conte) possa
davvero far lievitare la crescita da un tendenziale 0,9% all’1,6% ipotizzato
nella Nota di aggiornamento. Una ipotesi considerata illusoria dalla
Commissione Ue e dai ministri Ecofin e soprattutto dai mercati che, dopo un
timido segnale di contenimento, hanno manifestato un forte nervosismo, con lo
spread sopra i 300 punti. Una situazione che rischia di precipitare in assenza di
segnali di grande responsabilità politica. Insignificante il dietrofront del
Governo con l’annuncio della prima correzione: il deficit non resterà
inchiodato al 2,4% per tre anni, ma soltanto limitatamente per la manovra del
2019. L’asticella scenderà al 2,1% per il 2020 e all’1,8 per il 2021, con
ricaduta sul debito che nel 2021 dovrebbe attestarsi al 126,5%.
Un balletto di cifre per una “manovra
del popolo” che richiederebbe rigore e serietà in vista anche della valutazione
che in ottobre le agenzie di rating S&P e Moody’s faranno della solvibilità
del debito pubblico italiano, attualmente a un passo dal livello “spazzatura”. Un eventuale
declassamento metterebbe in fuga investitori e risparmiatori. Senza ignorare il
giudizio di Bruxelles sulla Legge di bilancio che potrebbe generare, in caso di
probabile bocciatura, una manovra correttiva. Sarebbe la conseguenza di una
“manovra governativa maldestra che sceglie una strategia pluriennale di
significativo disavanzo pubblico sfidando gli articoli 81 e 97 della
Costituzione e le regole convenute con l’Ue.”(Mario Monti)
La crescita con più deficit ,
incrementando, peraltro, la spesa assistenziale e non quella per gli
investimenti (Keynes docet!), è una strada tutta in salita! Se può essere una
strategica azione di marketing politico per mantenere il consenso elettorale (elezioni
europee di maggio), è certamente una
rischiosa operazione di finanza pubblica che ignora le riforme strutturali per incidere
realmente sul tasso di crescita dell’ economia del Paese, per diventare cioè più
competitivi e produttivi: ridurre la burocrazia, migliorare la macchina della
giustizia, aumentare la concorrenza, tagliare le tasse finanziando il taglio
con risparmio di spesa, intervenire sul cuneo fiscale. Questa sì sarebbe stata
una manovra “seria e coraggiosa”! Un segnale forte ai mercati nella
consapevolezza che i vincoli alla nostra finanza pubblica non derivano tanto
dalle regole europee, ma da quelle non scritte, e più insidiose, dei mercati
finanziari. Il futuro non si costruisce accumulando altro debito. A meno che un
governo nazionalista e sovranista non voglia provocare una riduzione … della
sovranità effettiva della Nazione. E sarebbe davvero un pericoloso salto nel
buio!
1 commento:
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