Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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mercoledì 21 maggio 2008
INTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE DI CONFEDILIZIA
RECUPERARE RIGORE E MORALITA’!
Presentato l’ultimo libro di Corrado Sforza Fogliani
“Il diritto, la proprietà, la banca”
di ANTONIO LAURENZANO
E’ arrivato in libreria il libro “Il diritto, la proprietà, la banca”, Spirali Editore, di Corrado Sforza Fogliani, presidente nazionale di Confedelizia. Autore di numerose pubblicazioni giuridiche (fra le quali Il Codice della banca, Il nuovissimo Codice delle locazioni, e il Codice del condominio), dirige anche l’”Archivio delle locazioni e del condominio”. E’ opinionista di alcuni quotidiani nazionali. E’ fondatore e tuttora consigliere della sezione piacentina di Italia Nostra. A Corrado Sforza Fogliani, allievo di Luigi Einaudi, abbiamo posto alcune domande sui temi più importanti trattati nel libro.
D-La mancanza di certezza dell’ordinamento tributario italiano è causa di un crescente contenzioso tributario: diventa sempre più difficile il rapporto tra fisco e contribuente. Quali le cause e i possibili rimedi?
R-“Da anni subiamo una ipertrofia legislativa che non conosce limiti. La mancanza di certezza della legge tributaria intesa come prevedibilità delle conseguenze giuridiche e fiscali è divenuta ormai una costante. Siamo in presenza di una frantumazione della legislazione tributaria, di un proliferare della normativa che è causa non solo di uno scadimento qualitativo della legislazione ma anche della potenziale ignoranza della legge. Il nostro ordinamento tributario non può continuare ad essere caratterizzato dalla casualità e dall’arbitrio per questioni di cassa, occorre invece meno improvvisazione e più rigore da parte del Legislatore”.
D-Cosa pensa dello Statuto del contribuente salutato nel 2000 come un “patto di civiltà giuridica”, volto a dare chiarezza e trasparenza alle disposizioni tributarie? Molti principi restano del tutto astratti senza alcun effetto giuridico.
R-“Lo Statuto sconta un peccato originale: l’essere stato approvato con legge ordinaria senza alcuna valenza di carattere costituzionale, consentendo in tal modo pericolose fughe in avanti. Non a caso, lo scorso maggio, la Corte dei Conti ha censurato l’azione del Legislatore muovendo una serie di rilievi soprattutto sulla violazione del divieto di retroattività della norma tributaria”.
D-In qualità di Presidente della Confedilizia, Lei è spesso intervenuto, anche sulla stampa nazionale, a “difesa della proprietà come condizione della libertà e della democrazia, concetti indissolubili l’uno dall’altro”. Qual è il Suo pensiero sul disegno di legge del Governo Prodi sulla trasformazione del catasto immobiliare da reddituale in patrimoniale, costruito cioè sulla base del valore degli immobili e non sul loro effettivo reddito?
R-“E’ questa la grande paura che incombe sulla proprietà edilizia: mettere a regime un catasto truffa, senza alcun legame con il territorio, ispirato da una evidente logica anti-proprietaria, perché tutte le imposte di natura patrimoniale, come l’ICI, sono inevitabilmente espropriative. Per combattere l’impunità patrimoniale ed eliminare le sperequazioni sarebbe sufficiente attivare la revisione dei classamenti delle singole unità immobiliari. Non c’è alcuna valida ragione di censire la proprietà edilizia sulla base di coefficienti costruiti arbitrariamente per la solita questione di gettito, senza una verifica oggettiva in termini di redditività.”
D-La fiscalità sugli immobili, per effetto anche della manovra Visco-Bersani del luglio 2006, secondo la stampa specializzata, è giunta a livelli di guardia. Non c’è il rischio di paralizzare il mercato immobiliare già in difficoltà per l’aumento dei tassi bancari d’interesse e, più in generale, della crisi economica delle famiglie?
R-“La fiscalità immobiliare avrebbe bisogno di interventi decisi, in termini di riduzione del peso delle imposte e di semplificazione del quadro normativo. Vi sono due misure che si presentano particolarmente urgenti da adottare: la prima è l’introduzione della cosiddetta cedolare secca sugli affitti del 20% al fine di rilanciare il mercato delle locazioni, l’altra è quella della eliminazione dell’ICI , un’imposta patrimoniale inserita in un ordinamento tributario improntato alla redditualità”.
D-Pagare le tasse, secondo l’ex Ministro dell’Economia Padoa Schioppa, deve essere un piacere per ogni cittadino. Un suo predecessore, l’ex Ministro Siniscalchi sosteneva che “fiscalismo ed evasione” sono due vizi che si sorreggono a vicenda”. Come giudica la fiscalità nel nostro Paese?
R-“Secondo Oscar Giannino l’evasione è una forma di difesa, perché un fisco-rapina colpisce la libertà dell’individuo. Il superamento di questo paradosso è sicuramente un fatto di cultura, ma è pur vero che solo riducendo drasticamente la spesa pubblica improduttiva, i costi della politica, i tanti sprechi di danaro pubblico, si potrà porre rimedio al fiscalismo che oggi soffoca l’iniziativa privata e le impedisce di sviluppare al meglio le potenzialità e le energie di cui essa dispone. Una riduzione del prelievo fiscale gioverebbe anche ai consumi e quindi a una maggiore produttività delle aziende con ricaduta positiva sui livelli occupazionali e sui poteri d’acquisto dei salari. In sintesi, significa riattivare un circolo virtuoso dell’economia.”
D-Quale futuro prevede per le banche locali? Potranno sopravvivere alle sirene nazionali e internazionali dei grandi accorpamenti?
R-“Rispondo con una metafora. Le banche locali sono un po’ come la salute: si apprezzano quando si perdono. Svolgono una importante funzione sociale al servizio del territorio, dalle famiglie alla piccola imprenditoria. E mentre le grandi banche guardano i bilanci delle aziende, le banche locali guardano negli occhi il proprio cliente, nella comune ambizione di far crescere il comune tessuto socio-economico, Il loro futuro è legato alla sensibilità imprenditoriale di chi le gestisce”.
D- Il nuovo Governo che si è insediato a Palazzo Chigi quale strada dovrà percorrere per fare uscire il Paese dalla profonda crisi di identità e di valori in cui è caduto?
R-“Credo che l’Italia debba guardarsi dal buonismo ad ogni costo e riaffermare il comune senso del dovere. Credo sia necessario recuperare rigore e moralità, fare un elogio della cattiveria, se per cattiveria si intende la difesa dei nostri valori, la difesa dello Stato di diritto, la difesa della libertà.”
E’ questo il pensiero di Corrado Sforza Fogliani per “alimentare la speranza di un secondo Rinascimento per l’Italia del Terzo Millennio”.
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