Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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venerdì 12 dicembre 2008
LA BALLATA DI FATIMA
“Il sorriso di Fatima”
In un romanzo, la prostituzione,
la strada, i clienti, le ragazze, lo sfruttamento
Scheda del romanzo
Un antico proverbio, più o meno, diceva: “... dove c’è un campanilie c’è anche un
bordello” legale o clandestino che sia; ma molta prostituzione si è svolta anche per
strada.
Questo romanzo è la storia di una giovane, che nella prima metà degli anni ’90
raggiunge l’Italia dai Balcani e finisce per fare la prostituta in strada. E' ispirato da una
storia reale; la voce narrante è quella della protagonista che nella realtà ha registrato su
una videocassetta la sua storia per il figlio.
Tutto ha inizio negli anni '90, gli anni delle guerre nella ex Jugoslavia; Fatima, una
giovane donna sulla ventina, parte per l'Italia col “viaggio a debito” che pagherà con i
proventi dei primi mesi di lavoro in Italia.
Giunta a destinazione, nonostante le sia stato prospettato il lavoro di prostituta (visto che
altri lavori non se ne trovano) riesce a svolgere per alcuni mesi un lavoro da segretaria.
Questo perchè si innamora di lei un certo Bardhi ragazzo albanese sveglio, però
immischiato nel giro della prostituzione, che aveva pensato a lei come moglie e l'aveva
tenuta lontana dal giro.
Fatima trova casa in una stanza ai margini di una famiglia italiana, i custodi di
un'autorimessa presso la quale aveva trovato lavoro grazie a Bardhi che però non glielo
aveva detto.
Nel frattempo i due si frequentano, poi Bardhi sparisce improvvisamente (finito in
carcere per reati legati al giro di prostituzione).
Dopo un po' il lavoro di segretaria per Fatima finisce; stava infatti sostituendo una donna
italiana in maternità; così non le resta altro da fare che scendere in strada.
Intanto nei Balcani imperversano le guerre che per fortuna non toccavano il suo piccolo
paese in Kosovo, dove si manteneva in costante contatto con la madre e la sorella più
piccola; il padre era morto molti anni prima.
L'esperienza del 'lavoro' di strada la segna. La moglie del custode, con la quale aveva
legato durante il lavoro di segretaria, non avendo sue notizie e sospettando la sua
situazione, la cerca e le trova un lavoro come badande presso una famiglia di medici.
Fatima lascia la strada e svolge questo lavoro per tre anni; in questo periodo viene a
sapere che Bardhi, del quale aveva perso traccia, era stato ammazzato. In questi tre
anni Fatima svolge una vita abbastanza ripetitiva fino a quando, improvvisamente, tutta
quella routine viene spazzata via di colpo dalla morte dell'anziana signora che accudiva.
Così finisce di nuovo in strada, l'occasione fu la morte di Gjergj una sorta di 'capo
magnaccia' che coordinava i ragazzi che accompagnavano le ragazze in strada (Bardhi
era uno di quelli) e che si preoccupava di versare 'il pizzo' alla criminalità organizzata
del posto. La morte di Gjergj lasciò un vuoto che consentì a Fatima di trovare un posto
diurno dove prostituirsi, un posto che non dava troppo fastidio ad altre prostitute e i loro
maganaccia, in una strada secondaria. Così riesce a 'lavorare in proprio' senza dover
lasciare la maggior parte dei proventi al racket della prostituzione.
A questo punto del romanzo segue una descrizione dettagliata del lavoro di strada, delle
ragazze che aveva conosciuto e che conosceva, perchè il racket le imponeva di far
lavorere con sé giovani ragazze. C'è la descrizione dei clienti, dei rapporti con le forze
dell'ordine, dei 'pagagiro' degli uomini soli (in genere anziani) che erano soliti farle
compagnia e la descrizione dello sfruttamento in tutte le sue forme.
Tornando alla storia, Fatima si lascia corteggiare da un cliente e alla fine si innamora di
lui che dopo molte insistenze la convince a lasciare definitivamente il lavoro di strada.
Trova così lavoro in un call center e dopo qualche tempo, quando inizia la guerra in
Kosovo, la raggiungono in Italia la sorella e la madre; così possono riabbraciarsi dopo
anni e anni.
La sorella in Italia trova lavoro come badante e finisce che si sposa col nipote del nonno
che accudiva. Fatima ormai convive con il fidanzato italiano da cui nasce un figlio... e
tutto lascerebbe presagire un lieto fine...
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