Ordini Cavallereschi Crucesignati

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domenica 1 febbraio 2009

LA CITTADINANZA UMANITARIA EUROPEA

La nuova “mission” del lionismo: lo sviluppo inteso come libertà
Ridurre il divario fra Nord e Sud del mondo – Promuovere la comprensione fra i popoli

del Dott. Antonio Laurenzano

Entra nel vivo la sfida lanciata dai Lions al Forum europeo di Roma del 2004 con l’approvazione della Carta della cittadinanza umanitaria europea. Il Direttore internazionale Ermanno Bocchini ha tracciato le linee guida dell’azione del Multidistretto 108 Italy per dare attuazione alla nuova “mission” del lionismo internazionale. Una “mission” di grande respiro sociale: operare per ridurre il divario tra Nord e Sud del mondo, rendendo i paesi sottosviluppati in grado di provvedere al loro sostentamento. “Sviluppo inteso come libertà”. Assicurare cioè uguali diritti di cittadinanza a tutti gli uomini.
Un passaggio storico per il lionismo, un “new deal” : dalla solidarietà umanitaria alla “cittadinanza umanitaria”, per la promozione dei diritti umani fondamentali e della libertà di tutti i popoli della terra. Per i Lions europei una nuova strategia: essere dei buoni “cittadini d’Europa” per diventare “cittadini del mondo”, un mondo senza catene e frontiere, senza guerre e senza fame o carestia. Promuovere cioè la comprensione fra i popoli, secondo uno degli scopi propri del lionismo. I continui flussi migratori dai paesi dell’Est, dall’Oriente e dall’Africa richiedono un impegno responsabile per realizzare, attraverso il dialogo interreligioso e interculturale, una nuova frontiera nel segno della fratellanza per una pacifica convivenza, nella legalità e nel rispetto.
L’Europa è divenuto nel tempo un mosaico di culture e lingue diverse, espressione di tante identità nazionali da far coesistere all’interno di quella europea. “Il riconoscimento dell’identità europea deve comportare, è stato affermato all’ultimo Forum di Bucarest dello scorso anno, non solo l’integrazione economica, politica e culturale, ma soprattutto il superamento della riduttiva concezione etnica o civica della cittadinanza, realizzandosi in quella più ampia e ricca di ideali quale la cittadinanza umanitaria.” Ciò favorirà il formarsi di una nuova cultura con la quale pensare a una società più giusta, permettendo all’Europa di recuperare il suo antico ruolo di faro di civiltà capace di illuminare il faticoso processo di pace tra i popoli.
E in questo sforzo i Lions, testimoni di un mondo migliore, sono in prima linea per disegnare un nuovo orizzonte di speranza, ricercando ed esaltando nella storia di ogni popolo le comuni radici del Vecchio Continente.
“Cittadinanza umanitaria”, ha dichiarato il Direttore internazionale Ermanno Bocchini, ispiratore del progetto, “significa promozione dei diritti umani fondamentali e della libertà di tutti i popoli del mondo, fratelli nella libertà. Nessun cittadino del mondo dovrà più stendere la mano per chiedere per carità ciò che gli spetta di diritto.”
Un appello agli uomini di buona volontà. E in tale ottica, ha ricordato Bocchini, The International Association of Lions Clubs ha proposto all’Unione europea di inserire la cittadinanza umanitaria nella sua Costituzione. E altrettanto ha fatto con un messaggio trasmesso alle Nazioni Unite con l’auspicio che gli Stati membri possano riconoscere e tutelare la dimensione umanitaria del mondo.
Obiettivo ambizioso ma esaltante nella consapevolezza che il lionismo può e deve svolgere un’attività di servizio tesa a testimoniare l’impegno civile, sociale e culturale che, in ottant’anni, ha reso universale il messaggio di fratellanza e di solidarietà del suo fondatore: Melvin Jones.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica, sabato 18 aprile, in occasione dell’annuale appuntamento del Lions day, nei 17 Distretti del Multidistretto 108 Italy, con l’intervento dei rappresentanti dei Distretti e dei Club europei gemellati, sarà celebrata la “Giornata internazionale della cittadinanza umanitaria europea”, un meeting dell’amicizia per celebrare, dopo le sanguinose divisioni del passato, l’anima della millenaria civiltà europea: la musica, l’arte, la cultura. E’ prevista la stesura di un “Manifesto morale alla Nazione” che sarà consegnato al Capo dello Stato.
“Come Lions, ha osservato Bocchini, con la Carta della cittadinanza umanitaria vogliamo lanciare un forte appello a difesa dei diritti umani in tutto il mondo, partendo dall’Europa.”
E’ la nuova alba del lionismo per una cittadinanza europea attiva e solidale al servizio di un processo di pace costruito non più sulle lacerazioni ma sull’affermazione dei valori di libertà e di giustizia sociale. Concorriamo a scrivere, con rinnovato impegno, la storia dell’umanità!

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