Centro Studi Hrand Nazariantz.
In data 22 giugno 2012 ha avuto inizio il primo Corso di Formazione Permanente di Restauro delle Pitture Murali.
Il corso, della durata di 180 ore, si è svolto fino al 20 ottobre
2012 prevede¬dendo lezioni ex cathedra ed esercitazioni presso i locali
messi a disposizione dal Museo Erebuni, e una parte pratica, a Gyumri
dove sotto la guida del restauratore Fabrizio Iacopini i ragazzi hanno
avuto la possibilità di par¬tecipare al lavoro di stacco e restauro
dell’affresco PASTORALE ARMENA di Minas Avetissyan.
Come esercitazione i ragazzi hanno realizzato un affresco, l’hanno danneggiato per poter sperimentare le tecniche del restauro.
Per il 2013 è stata organizzata la seconda sessione del corso di
re¬stauro affreschi, più operativa, che avrebbe dovuto essere
realizza¬ta interamente sul cantiere di re¬stauro degli affreschi della
chiesa denominata gitz yegeretzì o gitz madur (chiesa addossata) di
Ko¬bayr, nella regione di Lori, al nord dell’Armenia.
All’interno le pitture murali apparivano for¬temente degradate a
causa dell’usanza di accendere candeline incollandole diretta¬mente
sulle pitture ma, soprattutto, alla forte presenza di umidità che ha
veicolato i sali. I sali hanno formato efflorescenze e
crip¬toefflorescenze che hanno aggredito la pellicola pittorica e il
substrato di intonaco provocando nume¬rosi distacchi. Prima
dell’intervento, con l’uso di attrezzature del Politecnico è stato
realizzato un accurato rilievo topografico e fotografico degli
affre-schi che sono poi stati raddrizzati in scala.
Nell’imminenza dell’inizio del corso, essendo divenuto impossibile
lavorare a Ko¬bayr, ma allo stesso tempo essendo importante poter
mantenere il programma didattico fatto inizialmente, si è stabilito di
organizzare il corso di restauro affre¬schi ad Arudj dove, nell’abside
della chiesa principale, si conservano le vestigia di un importante
affresco del VII secolo.
In tempi rapidissimi è stato disegnato il progetto, sono stati
ottenuti i permessi e realizzato il ponteggio all’interno dell’abside. I
costi sono stati contenuti grazie al supporto della ditta Anchorage di
Erevan che ha prestato gratuitamente i tubi e i giunti necessari alla
costruzione del ponteggio.
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