Dott. Pietro
VITALE
(Storico, medievalista e scrittore)
direttore del blog international:
www.legestadellacavalleria.blogspot.com
Giornalista-pubblicista.
Domanda:
Dott. LAURENZANO
In
Svizzera il segreto bancario è uno strumento a supporto della
protezione della sfera privata. percepito dai cittadini come mezzo
legittimo per equilibrare il potere dello Stato, il segreto bancario
è fortemente ancorato nella coscienza degli svizzeri. Con
la caduta del segreto bancario fra Italia e Svizzera viene lanciato
un segnale forte verso la moralizzazione della coscienza civica di
ogni contribuente. L 'economia nazionale ha subito danni notevoli dal
trasferimento illegale all 'estero di grosse risorse finanziarie
sottratte allo sviluppo economico del nostro Paese. Evasione e
corruzione hanno finora segnato la nostra vita pubblica con grave
pregiudizio di credibilità ' dell 'Italia sui mercati internazionali
. Vi può ' fare il punto della situazione?
Risposta:
SEGRETO
BANCARIO, ADDIO!
Dopo
la decisione a sorpresa della Banca centrale svizzera di sganciare il
franco dall’euro con la conseguente tempesta finanziaria di questi
giorni, nella vicina Confederazione si registra un’altra svolta
epocale: si avvicina la fine del segreto bancario! Italia e Svizzera,
dopo tre anni di difficile negoziato, hanno raggiunto un accordo
strategico sulla futura cooperazione nelle questioni fiscali, in
grado di fornire uno strumento di contrasto dell’evasione fiscale,
impensabile fino a qualche anno fa. E’ pronto per la firma un
protocollo d’intesa che prevede lo scambio d’informazioni
finanziarie in possesso di banche e intermediari finanziari o
fiduciari. Informazioni su singoli contribuenti o specifici gruppi di
soggetti che potranno essere richieste direttamente dall’Agenzia
dell’Entrata i cui ispettori avranno piena “visibilità” sui
conti in Svizzera dei contribuenti italiani.
Un
accordo fiscale di forte impatto che, nelle aspettative di bilancio
del nostro Ministero dell’ Economia, rappresenta una spinta
importante per il successo della “voluntary disclosure”,
il progetto governativo per l’emersione dei capitali “nascosti”
all’estero. Attraverso l’autodenuncia da formalizzare entro
settembre, persone fisiche e società “sanano” le violazioni
valutarie commesse a tutto il 30 settembre 2014. La regolarizzazione
comporterà uno sconto sulle sanzioni amministrative e penali, nonché
dei termini di accertamento, e il pagamento delle relative imposte.
Il notevole apprezzamento del franco svizzero sull’euro potrebbe
rendere meno onerosa per il contribuente italiano, sul piano
finanziario, la complessa operazione. L’accordo con Berna sarà
firmato entro il prossimo 2 marzo, come prescritto dalla disciplina
sul rientro dei capitali.
La
“voluntary disclosure” porterà all’Italia un maggior gettito
non solo nell’immediato, perché saranno tassati anche i rendimenti
futuri dei capitali “riemersi”. Dei 150-200 miliardi detenuti
all’estero dai nostri connazionali, la percentuale “nascosta”
nei 26 cantoni elvetici è la più alta con circa l’85%. Il Governo
italiano punta molto sul gettito tributario correlato all’
“operazione capitali pulitii” per riequilibrare i dissestati
conti pubblici, da tempo sotto osservazione da parte delle autorità
comunitarie. Si ipotizza un flusso di entrate di oltre sei miliardi
di euro.
La
previsione della fine del segreto bancario nei forzieri svizzeri
dovrebbe dunque incentivare il contribuente del Belpaese con capitali
esportati illegalmente in Svizzera a sfruttare questa ultima
occasione per mettersi in regola senza incorrere in sanzioni penali
per reati fiscali, senza necessariamente poi dover rimpatriare i
capitali in Italia. A differenza di quanto avvenuto con lo “scudo
fiscale Tremonti”, non sarà previsto l’anonimato. Lo scambio di
informazioni, secondo i parametri dell’ OCSE, rappresenta per la
Svizzera, che ha già raggiunto analoghe intese fiscali con Germania,
Inghilterra e Austria, il primo passo verso l’adeguamento agli
standard internazionali dei regimi interni di fiscalità
privilegiata. Sulla questione è stata fissata una road map che, con
la caduta del segreto bancario, prevede dal 2017, la totale
fuoriuscita della Svizzera dalla black list dei paradisi fiscali. Una
vera rivoluzione nella tranquilla Confederazione elvetica, non più
oasi felice per … capitali in libera uscita!
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