Ordini Cavallereschi Crucesignati

Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.

mercoledì 4 marzo 2015

UNIVERSITA' PONTIFICIA ARMENA



OMAGGIO DEI FEDELI DELLA CHIESA ARMENA SAN NICOLA DA TOLENTINO DI ROMA A SUA BEATITUDINE NERSES BEDROS XIXCATHOLICOS PATRIARCA DI CILICIA DEGLI ARMENI CATTOLICI

IN OCCASIONE DEL 25° ANNIVERSARIO DELL'ORDINAZIONE EPISCOPALE E 15° ANNIVERSARIO DELL'INTRONIZZAZIONE PATRIARCALE 
 Domenica 1 marzo 2015 alle ore 11.00 la comunità armena di Roma ha avuto la gioia di partecipare alla Divina Liturgia celebrata S.B. Nerses Bedros XIX Catholicos Patriarca di Cilicia degli Armeni Cattolici.Nella terza domenica della quaresima, chiamata domenica del “pròdigo”, la Chiesa Armena invita i propri fedeli a riflettere sulla parabola del figliol prodigo (Lc 15,11-32). Così l’omelia di Sua Beatitudine incentrata sulla parabola del figliol prodigo è stata un invito a tutti i presenti a riflettere sulla figura del figlio minore, che non si caratterizza solo nella sua età minore, ma, - età minore - quale immaturità spirituale, condizione in cui abbagliato da quanto il mondo gli poteva offrire, decide di abbandonare le sicurezze e l’ambiente della Casa Paterna. Sua Beatitudine ha centrato poi la Sua omelia sulla figura del Padre -  la Santa Chiesa, che non ci obbliga a farne parte e restarvi per forza, rispetta la nostra libertà ma resta sempre alla porta ad aspettare il nostro ritorno, e come il Padre buono, saggio e paziente del figlio prodigo ci attende alla porta pronto ad accoglierci, riabbracciarci e festeggiare il nostro ritorno. Sta a noi, ha detto Sua Beatitudine, quindi di capire il vero valore della liberta che il Padre ci ha dato, a sentire il calore del focolare della Sua Casa, di quanto ci può offrire e quanto bene ci può fare, oppure scegliere di ridurre la nostra vita in sperperamento dei beni dell’eredità ricevuta dal Padre nell’impurità, ed arrivare fino alla condizione di sognare di “saziarsi con le carrube che mangiavano i porci” (Lc 15.16).Sua Beatitudine ha esortato quindi i fedeli presenti con le parole della lettera di San Paolo Apostolo dicendo: “non lasciatevi legare dal giogo estraneo degli infedeli” (2Cor 14) perché “noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e riparatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. E io vi accoglierò, e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente” (2Cor 15-18).Alla conclusione della Santa Messa animata dalla Corale “Nostra Signora di Narek” della Chiesa Armena di San Nicola da Tolentino, composta dai seminaristi del Pontificio Collegio Armeno e dai giovani, la comunità presente ha voluto rendere un omaggio a Sua Beatitudine per il Suo 25° Anniversario di Ordinazione Episcopale e il 15° Anniversario di Intronizzazione Patriarcale.La cerimonia è stata introdotta dalle note della pianista Diana Gabrielyan seguita dal saluto di benvenuto del Rev. Mons. Kevork Noradounguian, Rettore del Pontificio Collegio Armeno.Hanno voluto rendere omaggio a Sua Beatitudine tutte le realtà della rettoria di San Nicola da Tolentino. La signorina Susan Martirosyan ha rivolto l’augurio a Sua Beatitudine a nome dei giovani della comunità seguita dall’esecuzione del brano musicale della violinista Diana Arshakian che ha reso omaggio al Padre Patriarca a nome delle famiglie che sotto la guida dei sacerdoti del collegio stanno seguendo un percorso di formazione cristiana. Anche i bambini della comunità si sono presentati a Sua Beatitudine con i loro auguri in lingua italiana e armena, ringraziando per il bene che li vuole e assicurando la loro preghiera “affinché Gesù aiuti a continuare ad essere un buon Vescovo”, omaggiando così Sua Beatitudine con i disegni da loro realizzati e un canto.

A nome della comunità tutta ha preso parola il Sig. Giorgio Nesmeyan che nel rivolgere l’augurio a Sua Beatitudine ha presentato la comunità dicendo: “Beatitudine, la nostra comunità di Roma non è molto numerosa, perciò ci sentiamo in dovere di puntare sulla qualità di quanto facciamo e siamo. Noi desideriamo e ci impegniamo nel nostro piccolo di essere “sale” e “luce” come ci insegna il nostro Signore, di fronte alle numerose sfide quotidiane che la vita ci pone.  In questa sede, mi permetta Beatitudine, di ringraziarLa a nome di tutti i membri della nostra comunità per l'istituzione quale è il Pontificio Collegio Armeno che dal giorno della sua fondazione svolge un sevizio insostituibile a tutti gli armeni di Roma e di quelli che sono semplicemente di passaggio. Oggi noi possiamo confermare che questa casa è la casa di tutti noi, e per questo ci sentiamo di ringraziaLa per averci assegnato un Padre Rettore e un Padre Vice Rettore come Mons. Kevork e P. Krikor, ringraziamo il Signore per i nostri amati seminaristi che, Dio volendo, saranno il futuro di quest'opera Benedetta. Se oggi siamo qui riuniti intorno a questo Santo Altare, lo dobbiamo alla Benedizione del Signore e l’impegno di ciascuno di noi, dal più piccolo al più anziano.  Questo è, Beatitudine, quello che cerchiamo di fare, e per questo chiediamo la Sua Paterna benedizione”.“Ecco io e il mio piccolo gregge” citando le parole della preghiera dell’ “apertura delle porte” della domenica delle palme, il Padre Rettore ha riassunto la presentazione delle realtà della rettoria che gli è stato affidato cinque anni or sono, invitando Sua Beatitudine Nerses Bedros XIX a  rivolgere ai presenti il Suo messaggio e la Paterna benedizione. Nel suo discorso pronunziato in lingua italiana, Sua Beatitudine ha espresso la Sua gratitudine per gli auguri rivoltegli, incoraggiando i presenti a proseguire nella sequela di Cristo nella casa del Padre. Facendo sue le parole del Santo Padre Papa Francesco, Sua Beatitudine ha invitato i presenti ad essere evangelizzatori, missione non solo riservata ai consacrati ma ad ogni battezzato. In questa chiamata di essere evangelizzatori, ha focalizzato nel suo messaggio l’importanza del ruolo della famiglia, della famiglia cristiana fondata su Gesù Cristo, esortando i coniugi uniti nel matrimonio davanti al Santo Altare di essere testimoni autentici dell’Amore che dà vita e costituisce una Chiesa Santa, edificando così una società sana nel corpo e nello spirito. Quindi ha ribadito sull’importanza di restare fedeli alle proprie radici cristiane e alla chiamata di essere evangelizzatori - portatori della Buona Novella – nonostante le evidenti e numerose difficoltà e sfide della società globalizzata. Sua Beatitudine ha portato poi a conoscenza dei presenti circa il Sinodo dei Vescovi Armeno-Cattolici, motivo per cui si trova a Roma. Ha condiviso la gioia e la riconoscenza a Dio per il nuovo Dottore della Chiesa Universale San Gregorio di Narek , concludendo il proprio intervento rivolgendo il pensiero al 100° Anniversario del Genocidio Armeno,  ricordando e dando appuntamento a tutti i presenti ad uno dei più grandi eventi che sarà celebrato in memoria dei primi martiri del XX secolo, alla Santa Messa che il 12 aprile p.v. sarà Celebrata nella Basilica Vaticana di San Pietro da Sua Santità Papa Francesco. Sua Beatitudine si è raccomandato con i fedeli di non vivere questa ricorrenza come il mero ricordo di una pagina triste della storia del popolo Armeno, ma come una pagina gloriosa di un popolo che a prezzo della vita ha difeso la propria fede e la propria identità.Al termine dell'intervento di Sua Beatitudine, il coro “Nostra Signora di Narek” ha eseguito l'Inno Patriarcale (Օրհներգ Հայրապետական ), domandando al Signore lunga vita per il proprio Patriarca e perseveranza alla Sede della Casa di Cilicia.Alla cerimonia terminata con la foto di gruppo, ha seguito l’agape conviviale nell’atrio del Pontificio Collegio Armeno dove i presenti hanno avuto modo di salutare di persona il Patriarca e gustare i prodotti tipici campani e umbri, offerti per l’occasione dalle due delegazioni presenti – l’Associazione San Biagio di Casal di Principe e il Centro Studi Hrant Nazarianz – che hanno così voluto rendere omaggio a Sua Beatitudine.  

 di Valentina Karakhanian


Nessun commento: