Ordini Cavallereschi Crucesignati

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lunedì 23 gennaio 2017

I QUATTRO PILASTRI-"A PENSARE MALE SI FA PECCATO, MA CI SI AZZECCA QUASI SEMPRE"...!



Da: Alessandro Mezzano [mailto:sandromezz@gmail.com]
Inviato: giovedì 19 gennaio 2017 20:52
Oggetto: LE IENE DELL’INFORMAZIONE

LE IENE DELL’INFORMAZIONE

( 19-01-17 )
 Se si dovessero applicare in senso letterale i principi della deontologia professionale, molti giornalisti sarebbero sanzionati o addirittura espulsi dall’ordine.
Molti di loro farebbero qualsiasi cosa, anche poco lecita, per uno Scoop e si potrebbero citare centinaia di casi in cui ció è avvenuto ..!
Stesso discorso per tanti presentatori televisivi di programmi di attualitá che si servono delle situazioni piú strappalacrime per fare ascolti e vendere dentifrici, detersivi, biscotti o pannolini con un amorale opportunismo degno appunto delle iene.
Un esempio dimostrativo di tali atteggiamenti é il programma “Pomeriggio 5” che imperversa in TV nella fascia pomeridiano-serale in cui la conduttrice insiste e ricalca con finta commozione sugli aspetti piú tragici per catturare l’emotivitá degli ascoltatori ed ottenere l’obiettivo di un’alta partecipazione di ascolti che è l’unico vero motivo della trasmissione
Il cinismo che si cela dietro una finta solidarietá appare evidente dietro la maschera di buonismo che viene ostentata e facendo un’attenta analisi delle situazioni e del modo insistente e ripetitivo con cui esse vengono esposte, si capisce che qualche cosa di non sincero muove le fila della scena.
Queste sono le nostre impressioni e forse potremmo sbagliare, ma, come diceva il divino Giulio ( Andreotti) :” a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi sempre..!
Altrettanto scorrette le illazioni maliziose che spesso i giornali e le Tv ricamano sfruttando sospetti non dimostrati o disgrazie personali per denigrare, calunniare e mettere in difficoltá personaggi politici o finanziari scomodi o comunque non solidali con chi questi giornalisti paga o raccomanda.
Quante reputazioni rovinate, quante carriere distrutte, quante vite scardinate nel tritatutto di una informazione partigiana, malevola ed in malafede .!
E vero, ci sono anche tantii giornalisti per bene come il fu Montanelli, o Biagi, o la Oriana Fallaci, o Mentana ma, come sempre in natura, la qualitá è inversamente proporzionale alla quantitá per cui abbondano i mediocri e scarseggiano gli ottimi ..!
Ed i mediocri non hanno altro mezzo per fare soldi e carriera che il proprio servilismo intellettuale e la faciloneria morale.
Pessimismo?
Non ci pare proprio, ma semplice constatazione di una sporca realtá che puó anche non  piacere, ma che purtroppo incontriamo quotidianamente anche se mimetizzata da professionalitá ! Alessandro Mezzano
Sent: Friday, January 20, 2017 6:22 PM
Subject: I QUATTRO PILASTRI

I QUATTRO PILASTRI
 Quattro i pilastri della politica sociale e civile del Fascismo:
1.    La riforma dei codici ( Rocco)
2.    La riforma della scuola (Gentile)
3.    La carta del lavoro
4.    L’istituzione dell’INPS e dell’INAM
·         Con la riforma Rocco vengono riformati i codici civile e penale introducendo per la prima volta i concetti moderni di proporzionalità della pena alla effettiva responsabilità soggettiva ed ambientale ed eliminando così storture ed aberrazioni come quelle che permettevano di proporre condanne all’ergastolo per bambini di dieci anni.
      Viene istituito il tribunale per i minorenni e si introduce il concetto di riabilitazione della pena.
       Basti la considerazione che il 90% delle leggi Fasciste è ancora vigente per dimostrare che, per ora, nulla di meglio è stato trovato…!
·         La riforma Gentile è riconosciuta come la più importante del ventesimo secolo e cambia radicalmente sia l’organizzazione degli studi, dando risposta a tutte le esigenze dei Cittadini e della Nazione, che la struttura della scuola rendendola più formativa ed articolata.
Lo spostamento in avanti dell’obbligo scolastico cambierà un popolo di semianalfabeti in un popolo all'avanguardia nel livello d’istruzione rispetto alla media degli Stati Europei di allora, primato che oggi è stato largamente perduto portandoci agli ultimi posti di classifica.
·         La carta del lavoro, oltre a mettere ordine in un caos sociale che si esprimeva nella consuetudine al sopruso, al ricatto ed allo sfruttamento da parte del padronato, oltre a rendere obbligatori i contratti Nazionali di lavoro che acquisiscono valore di leggi, istituisce novità per allora rivoluzionarie come le 8 ore di lavoro, il libretto di lavoro, gli straordinari, la liquidazione, il diritto alle ferie pagate, l’apprendistato, la “maternità” ed il controllo burocratico della regolarità dei versamenti previdenziali.
·         L’INPS e l’INAM istituiscono quei diritti alla cura gratuita della salute ed alla pensione che, se oggi appaiono scontati, erano ( e sono in molti Stati come per esempio gli USA) inesistenti, mentre oggi lo stato liberaldemocratico sta smantellando sanità e stato sociale.
Già conosciamo l’obiezione principale che ci verrà dai demosocialliberali: però mancava la democrazia.!
Sarà anche vero, ma, a parte che la dittatura Fascista è stata senza dubbio la più blanda di tutto il ventesimo secolo, non accettiamo lezioni di democrazia da chi usa il termine “democrazia” per truffare i Cittadini.
C’é democrazia quando per partecipare e vincere le elezioni servono  moltissimi soldi e non basta certo il «diritto» di candidarsi e di votare?
C’è democrazia quando una persona come Berlusconi riesce a farsi eleggere grazie alla sua organizzazione imprenditoriale ed ai suoi soldi, senza avere mai partecipato alla vita politica?
C’è democrazia se le candidature alle elezioni sono decise dalle segreterie dei partiti in base ad interessi, amicizie, ricatti e sono calate dall’alto senza che i Cittadini abbiano la minima partecipazione alle scelte?
C’è democrazia quando i partiti s’impossessano della cosa pubblica al punto che nelle regioni «rosse» è impossibile fare anche il bidello o il netturbino se non si appartiene all’area politica che sostiene il potere?
C’è democrazia quando si fanno Leggi di finanziamento per promuovere iniziative e, parallelamente, si creano le società o le cooperative di area politica che saranno le uniche beneficiarie di quei finanziamenti?
C’è democrazia quando, in un Paese come gli USA il Nobel per la letteratura Ezra Pound viene internato in manicomio non perché malato, ma solo perché filo Fascista?
C’è democrazia quando si sostenevano e si sostengono regimi rossi che praticavano e praticano la persecuzione degli avversari politici con campi di concentramento, torture, condanne a morte e simili amenità?
Noi parleremmo, in un caso, di «Plutocrazia» e, nell’altro, di «Dittatura del proletariato» che sono tutt’altra cosa che la democrazia..!
Ed allora gli antifascisti, rossi e bianchi, prima di guardare la pagliuzza negli occhi del Fascismo, vedano la trave nei propri, la piantino di fare gli ipocriti e non rompano..!
Se poi vogliamo tornare al confronto tra i fatti e le opere, lasciando alle comari le chiacchiere inutili, allora scopriamo che il Fascismo è stato oro e che il regime che ci governa dal 1945 ( ché di regime si tratta anche se mimetizzato) è feccia!
Ai quattro pilastri della politica sociale del Fascismo, questi “quaquaraqua” della politica hanno saputo opporre: la complicità con la mafia, Tangentopoli, lo sgangheramento dell’INPS, la sudditanza servile agli USA, l’annichilimento del senso dello Stato, la pregiudiziale litigiosità di “campanile” politico, il sovvertimento dei valori morali per cui chi ruba non è più disonesto, ma furbo, la ridicolizzazione dell’amore di Patria, la disgregazione della famiglia, l’aborto, la tolleranza verso la droga, ecc...
Ci chiamano «Nostalgici», ed in parte è vero, lo siamo, ma la nostra nostalgia è per un mondo pulito, per valori importanti e per uomini onesti e di valore.
Dovremmo forse avere ammirazione per questi miserabili ometti, per questi «ladri di polli» che volano raso terra e non sanno pensare che a se stessi ed alle loro massonerie?
Se poi quanto sopra descritto risultasse essere «apologia del Fascismo», per non commettere tale reato diremo che fu tutto un sogno e che, nella realtà ciò non accadde mai...Alessandro Mezzano



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