Da: Alessandro Mezzano
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Inviato: giovedì 19 gennaio 2017 20:52
Oggetto: LE IENE DELL’INFORMAZIONE
LE IENE DELL’INFORMAZIONE
( 19-01-17 )
Se si dovessero applicare in senso letterale i principi della deontologia professionale,
molti giornalisti sarebbero sanzionati o addirittura espulsi dall’ordine.
Molti di
loro farebbero qualsiasi cosa, anche poco lecita, per uno Scoop e si potrebbero
citare centinaia di casi in cui ció è avvenuto ..!
Stesso
discorso per tanti presentatori televisivi di programmi di attualitá che si
servono delle situazioni piú strappalacrime per fare ascolti e vendere
dentifrici, detersivi, biscotti o pannolini con un amorale opportunismo degno
appunto delle iene.
Un esempio
dimostrativo di tali atteggiamenti é il programma “Pomeriggio 5” che imperversa
in TV nella fascia pomeridiano-serale in cui la conduttrice insiste e ricalca
con finta commozione sugli aspetti piú tragici per catturare l’emotivitá degli
ascoltatori ed ottenere l’obiettivo di un’alta partecipazione di ascolti che è
l’unico vero motivo della trasmissione
Il cinismo
che si cela dietro una finta solidarietá appare evidente dietro la maschera di
buonismo che viene ostentata e facendo un’attenta analisi delle situazioni e
del modo insistente e ripetitivo con cui esse vengono esposte, si capisce che
qualche cosa di non sincero muove le fila della scena.
Queste sono
le nostre impressioni e forse potremmo sbagliare, ma, come diceva il divino
Giulio ( Andreotti) :” a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca quasi
sempre..!
Altrettanto
scorrette le illazioni maliziose che spesso i giornali e le Tv ricamano
sfruttando sospetti non dimostrati o disgrazie personali per denigrare,
calunniare e mettere in difficoltá personaggi politici o finanziari scomodi o
comunque non solidali con chi questi giornalisti paga o raccomanda.
Quante
reputazioni rovinate, quante carriere distrutte, quante vite scardinate nel
tritatutto di una informazione partigiana, malevola ed in malafede .!
E vero, ci
sono anche tantii giornalisti per bene come il fu Montanelli, o Biagi, o la
Oriana Fallaci, o Mentana ma, come sempre in natura, la qualitá è inversamente
proporzionale alla quantitá per cui abbondano i mediocri e scarseggiano gli
ottimi ..!
Ed i
mediocri non hanno altro mezzo per fare soldi e carriera che il proprio
servilismo intellettuale e la faciloneria morale.
Pessimismo?
Non ci pare
proprio, ma semplice constatazione di una sporca realtá che puó anche non
piacere, ma che purtroppo incontriamo quotidianamente anche se mimetizzata da
professionalitá ! Alessandro Mezzano
Sent: Friday, January 20, 2017 6:22 PM
Subject: I QUATTRO PILASTRI
I QUATTRO PILASTRI
Quattro i pilastri della politica sociale e civile del Fascismo:
1. La riforma dei codici ( Rocco)
2. La riforma della scuola (Gentile)
3. La carta del lavoro
4. L’istituzione dell’INPS e dell’INAM
·
Con la riforma Rocco vengono riformati i codici civile e penale
introducendo per la prima volta i concetti moderni di proporzionalità della
pena alla effettiva responsabilità soggettiva ed ambientale ed eliminando così
storture ed aberrazioni come quelle che permettevano di proporre condanne
all’ergastolo per bambini di dieci anni.
Viene istituito il tribunale per i minorenni
e si introduce il concetto di riabilitazione della pena.
Basti la considerazione che il 90%
delle leggi Fasciste è ancora vigente per dimostrare che, per ora, nulla di
meglio è stato trovato…!
·
La riforma Gentile è riconosciuta come la più importante del ventesimo
secolo e cambia radicalmente sia l’organizzazione degli studi, dando risposta a
tutte le esigenze dei Cittadini e della Nazione, che la struttura della scuola
rendendola più formativa ed articolata.
Lo spostamento in avanti dell’obbligo scolastico cambierà un popolo di
semianalfabeti in un popolo all'avanguardia nel livello d’istruzione rispetto
alla media degli Stati Europei di allora, primato che oggi è stato largamente
perduto portandoci agli ultimi posti di classifica.
·
La carta del lavoro, oltre a mettere ordine in un caos sociale che si
esprimeva nella consuetudine al sopruso, al ricatto ed allo sfruttamento da
parte del padronato, oltre a rendere obbligatori i contratti Nazionali di
lavoro che acquisiscono valore di leggi, istituisce novità per allora
rivoluzionarie come le 8 ore di lavoro, il libretto di lavoro, gli
straordinari, la liquidazione, il diritto alle ferie pagate, l’apprendistato,
la “maternità” ed il controllo burocratico della regolarità dei versamenti
previdenziali.
·
L’INPS e l’INAM istituiscono quei diritti alla cura gratuita della salute
ed alla pensione che, se oggi appaiono scontati, erano ( e sono in molti Stati
come per esempio gli USA) inesistenti, mentre oggi lo stato liberaldemocratico
sta smantellando sanità e stato sociale.
Già conosciamo l’obiezione principale che ci verrà dai demosocialliberali: però
mancava la democrazia.!
Sarà anche vero, ma, a parte che la dittatura Fascista è stata senza dubbio
la più blanda di tutto il ventesimo secolo, non accettiamo lezioni di
democrazia da chi usa il termine “democrazia” per truffare i Cittadini.
C’é democrazia quando per partecipare e vincere le elezioni servono
moltissimi soldi e non basta certo il «diritto» di candidarsi e di votare?
C’è democrazia quando una persona come Berlusconi riesce a farsi eleggere
grazie alla sua organizzazione imprenditoriale ed ai suoi soldi, senza avere
mai partecipato alla vita politica?
C’è democrazia se le candidature alle elezioni sono decise dalle segreterie
dei partiti in base ad interessi, amicizie, ricatti e sono calate dall’alto
senza che i Cittadini abbiano la minima partecipazione alle scelte?
C’è democrazia quando i partiti s’impossessano della cosa pubblica al punto
che nelle regioni «rosse» è impossibile fare anche il bidello o il netturbino
se non si appartiene all’area politica che sostiene il potere?
C’è democrazia quando si fanno Leggi di finanziamento per promuovere
iniziative e, parallelamente, si creano le società o le cooperative di area
politica che saranno le uniche beneficiarie di quei finanziamenti?
C’è democrazia quando, in un Paese come gli USA il Nobel per la letteratura
Ezra Pound viene internato in manicomio non perché malato, ma solo perché filo
Fascista?
C’è democrazia quando si sostenevano e si sostengono regimi rossi che
praticavano e praticano la persecuzione degli avversari politici con campi di
concentramento, torture, condanne a morte e simili amenità?
Noi parleremmo, in un caso, di «Plutocrazia» e, nell’altro, di «Dittatura
del proletariato» che sono tutt’altra cosa che la democrazia..!
Ed allora gli antifascisti, rossi e bianchi, prima di guardare la pagliuzza
negli occhi del Fascismo, vedano la trave nei propri, la piantino di fare gli
ipocriti e non rompano..!
Se poi vogliamo tornare al confronto tra i fatti e le opere, lasciando alle
comari le chiacchiere inutili, allora scopriamo che il Fascismo è stato oro e
che il regime che ci governa dal 1945 ( ché di regime si tratta anche se
mimetizzato) è feccia!
Ai quattro pilastri della politica sociale del Fascismo, questi
“quaquaraqua” della politica hanno saputo opporre: la complicità con la mafia,
Tangentopoli, lo sgangheramento dell’INPS, la sudditanza servile agli USA,
l’annichilimento del senso dello Stato, la pregiudiziale litigiosità di
“campanile” politico, il sovvertimento dei valori morali per cui chi ruba non è
più disonesto, ma furbo, la ridicolizzazione dell’amore di Patria, la
disgregazione della famiglia, l’aborto, la tolleranza verso la droga, ecc...
Ci chiamano «Nostalgici», ed in parte è vero, lo siamo, ma la nostra
nostalgia è per un mondo pulito, per valori importanti e per uomini onesti e di
valore.
Dovremmo forse avere ammirazione per questi miserabili ometti, per questi
«ladri di polli» che volano raso terra e non sanno pensare che a se stessi ed
alle loro massonerie?
Se poi quanto sopra descritto risultasse essere «apologia del Fascismo»,
per non commettere tale reato diremo che fu tutto un sogno e che, nella realtà
ciò non accadde mai...Alessandro Mezzano
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