Nucleo di Bari COMUNICATO STAMPA
I CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE DI BARI, NEL CORSO DI
PIÙ INDAGINI AVVIATE IN PUGLIA E BASILICATA, HANNO RECUPERATO CENTINAIA DI
REPERTI ARCHEOLOGICI, FRUTTO DI SCAVI CLANDESTINI, RARISSIME MAIOLICHE
MEDIEVALI SOTTRATTE NEL 2003, PREZIOSE PERGAMENE TRAFUGATE NEL 2008 E NUMEROSE
OPERE D'ARTE CONTEMPORANEA CONTRAFFATTE. RECUPERATO, INOLTRE, UN PREZIOSO
DIPINTO RISALENTE AL 1400. IL VALORE DEI BENI RECUPERATI SUPERA I 500.000 MILA
EURO
Il Nucleo
Carabinieri TPC di Bari, nell'ambito delle attività investigative avviate sul
territorio di competenza - Puglia e Basilicata- e spesso conclusesi in altre
Regioni italiane, ha restituito al Patrimonio Culturale Nazionale numerosi beni
che rischiavano di essere dispersi per sempre.
Scavi clandestini
Lo scavo
clandestino continua ad essere, soprattutto in Puglia, un fenomeno che ha
richiesto l'attenzione e più volte l'intervento di questo Nucleo.
Nel corso di
servizi di sorveglianza appositamente predisposti, nel mese di febbraio in un'area archeologica pugliese sono stati fermati due
"tombaroli", sorpresi, in
flagranza di reato, intenti ad eseguire ricerche archeologiche non autorizzate.
Nel corso dell'attività sono stati sequestrati metal detector, reperti
archeologici, con evidenze di scavo recente, e vario materiale da scavo. Questo
fenomeno criminale alimenta, purtroppo, un traffico di importanti proporzioni
intorno al quale ruotano enormi interessi economici e commerciali. Le
consolidate procedure operative messe in atto, repressive e preventive, hanno
portato al recupero di oltre 450 reperti archeologici ed al deferimento
all’Autorità Giudiziaria di 11 persone per scavo clandestino.
Furti
La proiezione
investigativa nazionale di ogni Nucleo del Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale e, in particolare, l'adeguamento delle tecniche investigative
alle nuove metodologie criminali che aggrediscono il patrimonio culturale,
hanno reso necessario il costante monitoraggio delle transazioni
dell'e‐commerce e il costante scambio informativo con gli organi periferici del
MiBACT. Ciò ha permesso di individuare presso una casa d'aste un eccezionale
dipinto, olio su tavola, di grandi dimensioni (120 x 92 cm), risalente al 1400
e raffigurante San Leonardo. L'opera d'arte, inserita nella Banca Dati dei
Beni Illecitamente sottratti, risulta essere provento di furto avvenuto tra
il 23 e il 24 gennaio 1972 all'interno della Chiesa di San Luca di Armento
(PZ). Il dipinto, ritrovato dopo oltre quarant'anni, era stato esposto per una
vendita all'asta prevista entro tre giorni. L'emissione in urgenza di un
provvedimento di sequestro da parte della Procura della Repubblica competente
per territorio, immediatamente attivata da questo Nucleo, ha permesso di
impedire la vendita ed evitare la dispersione del bene che è stato, così,
restituito alla Comunità di Armento. Al momento del sequestro, l'opera d'arte
si presentava in pessimo stato di conservazione ed attualmente è sottoposta a
restauro all'interno dei laboratori della Soprintendenza Archeologia, Belle
Arti e Paesaggio della Basilicata.
Nell'ambito di un'altra
indagine, sono state recuperate 3 maioliche antiche (due piatti e un
boccale) risalenti al XV - XVI sec. e risultate parziale provento di
furto avvenuto nel 2003 all'interno del Complesso Monumentale di "Torre
Alemanna" a Cerignola (FG) dove i beni ceramici erano stati esposti
dopo la campagna di scavo eseguita dalla Soprintendenza in collaborazione con
le Università di Bamberga (Germania) e di Parigi. I beni sono tornati
recentemente nello stesso luogo da cui erano stati trafugati e sono esposti in
una vetrina che reca la seguente dicitura "La Ferita
Sanata".
Nel complesso, si può
riferire che si registra una lieve diminuzione dei furti rispetto all'anno
precedente con un lieve aumento, però, dei furti ai danni degli istituti
religiosi e dei luoghi di culto, da sempre obiettivo sensibile della specifica
aggressione criminale anche per via della facilità di trasporto dei beni di
piccole dimensioni. E' stata, pertanto, incrementata l’attività preventiva di
controllo concretizzatasi in numerosi sopralluoghi e nella costante
collaborazione con le Diocesi al fine di individuare le eventuali criticità da
eliminare. I beni culturali ecclesiastici rappresentano, infatti, un'elevata
percentuale del patrimonio culturale nazionale e comprendono soprattutto opere
di pittura, scultura, mosaici, oggetti legati alla celebrazioni religiose
(ostensori, calici, etc) ma anche beni librari e documenti storici.
PUGLIA E BASILICATA - FURTI IN DANNO DI:
|
2015
|
2016
|
|
1
|
0
|
|
4
|
5
|
- ISTITUTI
RELIGIOSI E LUOGHI DI CULTO
|
8
|
11
|
|
10
|
2
|
TOTALE EVENTI
|
23
|
18
|
TIPOLOGIA OGGETTI
TRAFUGATI
|
2016
|
BENI LIBRARI
|
36
|
EBANISTERIA
|
2
|
GRAFICA
|
7
|
MISCELLANEA
|
23
|
OGGETTI CHIESASTICI
|
6
|
ARMI ANTICHE
|
2
|
PITTURA
|
4
|
SCULTURA
|
3
|
VASELLAME
|
91
|
OREFICERIA
|
23
|
NUMISMATICO
|
1
|
TOTALE
|
198
|
Beni librari ed
archivistici
Nel corso delle varie attività svolte al
fine di arginare il fenomeno della sottrazione del patrimonio archivistico e
librario italiano, sono state recuperate 7 preziose pergamene risalenti al
XIII - XV sec (esposte nel corso della conferenza stampa). Erano state rubate
dall' interno di un Archivio Diocesano nel 2008 e da allora ricercate. E'
stato possibile arrivare alla loro individuazione ed attribuzione anche grazie
alle informazioni inserite nella Banca Dati dei Beni Illecitamente Sottratti
del Comando CC TPC al momento del furto. Il loro contenuto rivela uno spaccato
di storia medievale che inquadra le azioni di alcuni personaggi locali come la
Badessa Dameta, il Principe di Taranto e il Vescovo di Conversano in un
contesto più ampio che trova collegamenti con il Re di Napoli, Papa Martino V
ed il Regno di Sicilia. I beni, del valore complessivo di oltre 40.000 euro,
verranno restituiti alla Diocesi da cui erano stati sottratti.
Contraffazione di beni
culturali
Il mercato dei beni
culturali contraffatti garantisce facili guadagni per i falsari e l'illusione
di aver fatto ottimi affari da parte degli acquirenti che, spesso, sono
convinti di concretizzare l'acquisto proprio dai prezzi che risultano contenuti
o comunque inferiori rispetto ai normali valori di mercato. Nel corso di
un'attività d'indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Bari per
contrastare il fenomeno della contraffazione delle opere d'arte, sono state
sequestrati complessivamente 2757 beni. Si tratta perlopiù di dipinti,
olii su tela, attribuiti falsamente ai maestri Caffè, Schifano e Pistoletto.
E' stato anche necessario sottoporre a sequestro anche i cataloghi generali
di un’artista per evitarne la diffusione in quanto gli stessi contenevano opere
non autentiche.
Le varie indagini svolte
hanno consentito di individuare i falsari e sequestrare le opere già vendute ad
ignari acquirenti, corredate di certificazione di autenticità risultate false.
Sono state denunciate 14 persone ed è stato contestato il reato associativo.
FALSI
SEQUESTRATI
|
2757
|
- di
cui settore antiquariale, archivistico e librario
|
2736
|
- di
cui settore contemporaneo
|
21
|
Tutela del paesaggio
Sono state, inoltre, incrementate le
attività finalizzate a perseguire la realizzazione di opere edilizie
abusive in aree sottoposte a vincolo o realizzate in difformità rispetto ai
progetti approvati; sono stati eseguiti numerosi sopralluoghi nei cantieri
interessati unitamente al personale della Soprintendenza. La collaborazione con
il 6° Nucleo Elicotteri di Bari ha consentito di realizzare una mappatura del
territorio ed individuare la presenza di opere edilizie non autorizzate. Denunciate
23 persone per reati ai danni del paesaggio.
Principali recuperi di
beni culturali
BENI
RECUPERATI 2016
|
|
BENI
ANTIQUARIALI, ARCHIVISTICI E LIBRARI
|
145
|
REPERTI
ARCHEOLOGICI
|
456
|
|
255
|
|
66
|
- di
cui numismatica archeologica
|
135
|
FALSI
SEQUESTRATI
|
21
|
TOTALE
|
622
|
I reperti archeologici recuperati, tutti
datati dal IV al III sec. a. C, nella maggior parte dei casi sono stati
recuperati integri, circostanza che ne accresce notevolmente il valore
economico sul mercato dell’illecita commercializzazione. Sono state recuperate
anche numerose monete in argento e bronzo risalenti a diverse epoche, oggetto
di ricerche archeologiche non autorizzate, effettuate con metal detector nei
siti protetti di Puglia e Basilicata.
Attività di prevenzione e controllo.
Sono stati svolti:
- 49 controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti
antiquariali, con controllo della documentazione
amministrativa e dei beni esposti;
- 17 verifiche alla sicurezza di Musei, Biblioteche ed Archivi in Puglia e
Basilicata congiuntamente agli organi periferici del MiBACT con
la finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi;
- 73 controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente
più esposte alle aggressioni criminali, svolti congiuntamente al personale
delle Soprintendenze, del 6° Elinucleo Bari e dell'Arma Territoriale;
- 90 controlli ad aree tutelate da vincoli paesaggistici;
- 286 controlli di oggetti d’arte nella banca dati dei beni illecitamente
sottratti.
Azione repressiva- anno 2016
Nell’anno 2016, sono state denunciate
complessivamente 77 persone per i reati di ricettazione (art.648 c.p.),
violazioni in materia di ricerche archeologiche (art. 175 D.L.vo 42/2004),
contraffazione di opere d’arte (art. 178 D.L.vo 42/2004), reati in danno del
paesaggio (opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa
- art. 181 D.L.vo 42/2004) ed altre tipologie di reati connesse ai beni
culturali (impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato,
danneggiamento, interventi edilizi in assenza di permesso di costruire, ecc).
Sono state effettuate, inoltre, 28
perquisizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria a seguito delle risultanze
investigative di questo Nucleo e che hanno consentito di recuperare importanti
beni culturali (soprattutto reperti archeologici e beni di arte moderna).
PERSONE
DEFERITE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA
|
77
|
- di
cui per reati in danno del paesaggio
|
23
|
Tipologia
reati
|
RICETTAZIONE
|
15
|
SCAVO
CLANDESTINO
|
11
|
CONTRAFFAZIONE
OPERE D’ARTE
|
9
|
ILLECITA
ESPORTAZIONE
|
2
|
DANNEGGIAMENTO
|
12
|
ALTRI
REATI
|
45
|
PERQUISIZIONI
EFFETTUATE
|
28
|
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