Ordini Cavallereschi Crucesignati

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lunedì 12 novembre 2018

IL CADUCEO d'ORO XIV EDIZIONE-BARI-PALESE


Dott. Pietro VITALE (giornalista e scrittore)
Storico medievalista
direttore del blog international:
Ordini Cavallereschi Crucisegnati)
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“Basterebbe pochissimo. Capire che un uomo non può essere veramente vitale se non si sente parte di qualcosa. Abbandonare anche il nostro appassionato pessimismo e trovare finalmente l’audacia di
frequentare il futuro con gioia”.Giorgio Gaber, in Guido Harari, Quando parla Gaber, 2011
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Il “CADUCEO D'ORO”

Alla presenza delle massime autorità politiche, civili e militari della Regione.

All'interno della Sala Polifunzionale Comando Scuole 3^ Regione Aerea – Bari Palese, sabato 10 novembre 2018 – ore 15.30, è celebrata la XIV Edizione del Caduceo d'Oro sul tema:  Il Servizio Sanitario Nazionale. Quarant’anni di Universalità, solidarietà, equità

Al convegno hanno partecipato
Introduzione:  
Luigi AMBROSIO LETTIERI, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e bat;
Tavola rotonda: Filippo ANELLI, Presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri; Marco COSSOLO, Presidente FederFarma Nazionale; Mariapia  GARAVAGLIA, già Ministro della Sanità; Antonio GAUDIOSO, Segretario Nazionale cittadinanzattiva; Andrea MANDELLI, Presidente Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani,
Moderatore:
Luca PANI, Professore di psichiatria e Scienze comportamentali Università di Miami, USA

Nel corso della cerimonia è stato assegnato il caduceo d’oro. Il riconoscimento istituito dall’Ordine dei farmacisti di Bari, ormai giunto alla XIV edizione, per premiare le personalità che si sono particolarmente distinte in attività e ambiti riconducibili al settore farmaceutico. Vuole essere un utile momento di riflessione sul farmaco e i suoi significati, spiega  Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari. Il premio, che ha ormai rilevanza nazionale, riesce sempre a proporre, grazie alla scelte della giuria, contenuti di alto valore capaci di innescare utili riflessioni su un bene che incide come pochi altri sulle aspettative e la qualità della vita delle persone.

Gentili lettori del BLOG. Gli argomenti sono stati tali e tanti che, mi limiterò, alle informazioni di interesse generale.

 Come tutti sanno, la legge di riforma sanitaria n. 883 del ’78 compie 40 anni, il sistema sanitario nazionale italiano, riconosciuto uno dei migliori al mondo, ha garantito per tanto tempo, a tutti i cittadini, in una logica di universalità, equità e solidarietà, il diritto alla tutela della salute in attuazione dell’art. 32 della Costituzione. Orbene: oggi questo sistema, così com’è, non regge più. I livelli essenziali di assistenza non sono garantiti in maniera omogenei su tutto il territorio nazionale. Il SSN non è più veramente universale ed equo, spesso neanche solidale. Tanto è vero che, il 10% dei cittadini italiani rinunciano a curarsi soprattutto per problemi economici, ma anche i tempi  e le difficoltà di accesso alle terapie. Per il 53,6% la copertura dello stato sociale si è ridotta e, per conseguenza. Inoltre, a causa delle lunghe liste di attesa e dei costi della sanità privata, 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno rinuncia a una prestazione sanitaria, risultato: sono 3 milioni i cittadini non autosufficienti che necessitano di assistenza.
Insomma, cari amici, nonostante i successi conseguiti a tutela della salute pubblica e dei riconoscimenti internazionali sulla qualità, questo compleanno fotografa una situazione socio-sanitaria che vede il Paese diviso in un sistema in crisi dove le differenze tra regioni e, in particolare, tra il nord e sud restano drammatiche in termine di accesso alle cure. Evidente il primo nodo da sciogliere è la sostenibilità del sistema sanitario, laddove la sostenibilità deve essere intesa non solo come fattore economico, ma anche come questione etica, politica, sociale e ambientale. Per recuperare forza, stabilità e una prospettiva positiva, alle politiche di tutela della salute pubblica occorra che la sfida sia combattuta con responsabilità e con un approccio interdisciplinare, interculturale e interistituzionale. Infatti il divario si declina e trova maggiore riscontro nel basso livello di istruzione, nelle difficoltà di accesso alle cure, nella povertà, nella scarsa prevenzione, nella corruzione e nell’assenza di una governace efficace e moderna che sappia progettare in modo complessivo e organico un sistema sanitario esteso alle politiche sociali e ambientali. La sanità continua ad essere considerata, inoltre, un settore sulla quale effettuare risparmi con tagli lineari, mentre dovrebbe essere considerata una formidabile leva per lo sviluppo, non solo per promuovere il benessere e l’uguaglianza fra le persone, ma anche per favorire l’occupazione, la ricerca e l’innovazione.  Per farlo, occorrono competenze solide, amministrazione appropriata delle risorse, controllo della qualità della spesa attraverso la misurazione della performance e delle prestazioni erogate a beneficio dei cittadini.
Orbene, in questo quadro che impone una rinnovata responsabilità e una riconversione culturale degli operatori, i farmacisti italiani non vogliono sottrarsi dall’offrire il proprio contributo di saperi e di esperienze, che trova concreta attuazione nell’esercizio quotidiano delle Professione. Anche la Farmacia italiana quale presidio socio-sanitario di prossimità sul territorio, è pronta, ancora una volta, a testimoniare la propria fusione che, attraverso l’erogazione dei “servizi cognitivi” e la capillarità della sua moderna rete logistica, appare sempre più saldata con la mission del S.S.N. funzionale a reggerne le sorti.

“Molti sono stati i passaggi  degli  illustri Relatori in quasi cinque ore, la durata del Convegno, in tal caso, mi limiterò sintetizzare  gli interventi di ognuno:”
 
…..è un appuntamento immancabile per chi voglia riflettere sui temi centrali della nostra professione e della sanità del suo complesso. Lo dimostra anche il tema scelto per questa edizione, occasione fondamentale non soltanto per valutare l’importanza del nostro modello welfare ma anche per elaborare proposte concrete per garantire la sostenibilità e l’evoluzione in funzione dei cambiamenti della domanda di salute, e della necessità di una migliore gestione delle ri-sorse….. Così dichiara l’On. Andrea MANDELLI.

…..festeggiamo il 40 anni del SSN in coincidenza con i 40 della nostra organizzazione che ha nella sua mission la tutela del servizio sanitario nazionale e dei suoi principi fondamentali di universalità, unitaria ed equità per il bene comune. Per questo rilanciamo in questa occasione, l’appello a sostenere la nostra campagna di riforma costituzionale dell’art. 117 “salute è uguale per tutti” per contribuire alla riduzione delle disuguaglianze in ambito sanitario. Così dichiara il Dott. Antonio GAUDIUOSO.

…..il difficile equilibrio economico, che viene attribuito al peso della spesa sanitaria rispetto al PIL, e quindi alla cosiddetta sostenibilità, esige che nel quarantesimo compleanno della legge n. 883/1978 si verifichi se è ancora auspicabile mantenere il sistema sanitario, ormai regionalizzato, secondo l’impostazione culturale che ha animato la riforma oppure cambiare registro. La ricerca farmacologica, tecnologica, gestionale modifica profondamente il rapporto fra cittadino e servizi cui accedere alla….personalizzazione, medicina di genere, scelte diagnostiche-terapeutiche che implicano gravi problemi etici perché saranno cibernetica e genomica a guidare molte linee di sviluppo di sistema di protezione della salute. Così dichiara la SEN. Maria Pia GARAVAGLIA

……sono particolarmente contento che la cerimonia premiazione avvenga in concomitanza con un convegno dedicato ai 40 anni del nostro servizio sanitario nazionale. L’approvazione della legge 833 rappresenta un momento importante  nella storia repubblicana del compimento di quel disegno voluto dai Padri Costituenti che considerava la tutela dei diritti inviolabili dell’uomo come il fine stesso della nostra democrazia. Il diritto alla salute non è scontato e a distanza di quarant’anni, le disuguaglianze di sanità non sono scomparse. Se vogliamo dare un futuro al nostro Paese e in particolare modo al Meridione dobbiamo fare in modo che l’uguaglianza teorica di accesso ai servizi del servizio sanitario nazionale si cali nella realtà. Così dichiara il Dott. Filippo ANELLI.

……il Servizio sanitario nazionale è un patrimonio importante del nostro Paese e sono molti ad invidiarcelo. I suoi punti di forza sono: la gratuità. L’equità e l’universalità, principi grazie ai quali tutti possono ricevere le cure di cui hanno bisogno. Il risultato è che l’Italia è uno dei paesi più longevi. E’ un bene per tutti noi, che possiamo sperare di raggiungere età avanzate, ma costituisce un serio problema che la sostenibilità del SSN. La domanda di salute è sempre più complessa, gli anziani sono spesso politrattati e diventa più difficile trovare le risorse. La Farmacia può avere un ruolo più essenziale nella gestione della cronicità e contribuire alla sostenibilità economica del SSN, innanzitutto assicurando l’aderenza alla terapia da parte del paziente. Infatti i malati, soprattutto gli anziani poli-trattati, hanno difficoltà a seguire le terapie prescritte. Questo comporta peggioramenti nello stato di salute, ricadute, ricoveri per complicanze. Tutti costi sociali ed economici che potrebbero essere ridotti o talora anche evitati. Il controllo all’aderenze alla terapia da parte della farmacia diventa quindi un punto essenziale. In secondo luogo la farmacia più efficacemente può fare prevenzione primaria , diffondendo corretti stili di vita, e secondaria, favorendo la diagnosi precoce della patologia. Lo testimoniano i risultati delle campagne di prevenzione e screening promosse recentemente dalla Federfarma, contro il diabete e l’ipertensione. La professionalità che oggi qui celebriamo con la prestigiosa cerimonia del Caduceo d’oro e la capillarità della Farmacia sono parti essenziale del SSN a tutela della collettività. Così dichiara il Dott. Marco COSSOLO.

…..l’Italia ha finanziato, ogni anno e per gli ultimi 40 anni, con una cifra che corrisponde di 100 miliardi di euro attuali il Servizio Sanitario Nazionale che corrisponda, di fatto, l’investimento strutturale più significativo del nostro Paese. Il SSN è un’eccellenza mondiale non solo ds un punto di vista clinico ma è anche un “tesoro” di 4 decadi di dati molti dei quali ora informatizzati. La spesa sanitaria rappresenta una percentuale sempre maggiore del budget dei governi occidentali. Negli Stati Uniti, per esempio, sfiora ormai il 20% del PIL con risultati quanto meno discutibili se non davvero mediamente pessimi per la salute del cittadino americano medio. Il dato più interessante è che, in tutto il mondo, queste enormi risorse sono impiegate in modo molto inefficiente per ragioni prevalentemente amministrative. E’ stato calcolato che le incombenze burocratiche possono incidere fino a sette volte tanto per gestire la stessa procedura  mediche e che, soprattutto nelle nazioni più ricche un quinto della spesa sanitaria è totalmente sprecata per lo più in trattamenti inutili o sbagliati. Ciò corrisponderebbe a venticinque miliardi di euro all’anno in Italia, il valore più o meno di tutti i farmaci che il nostro servizio SSN rimborsa nello stesso periodo. Se si pensa che da quando sono stati creati i vari modelli di sistemi sanitari nel mondo, la spesa è sempre e solo aumentata direi che la prospettiva  di ottenere risparmi  reali attraverso la tecnologia di analisi dei dati, è un’idea di per sé rivoluzionaria. La necessità di modificare tutto questo non potrebbe tuttavia trovare alcuna applicazione se, nel diritti e doveri, nell’uso delle applicazioni digitali. Questo campo include naturalmente le App su dispositivi mobili ma soprattutto sen-soristica sia perimetrale che personale in grado di popolare di dati la telemedicina del futuro, fatta di comunicazioni elettroniche e analisi predittive. Saranno loro a guidare l’evoluzione/rivoluzione della tutela della salute del terzo millennio. Così dichiara il Dott. Luca PANI.

Mentre il Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti Bari BAT, Sen. Luigi d’AMBROSIO LETTIERI, così ha dichiarato:

Il compleanno del Servizio Sanitario Nazionale impone una seria riflessione che parta dall’analisi delle criticità che minacciano i valori dell’universalità, della solidarietà e dell’equità, e recuperi l’etica della responsabilità come presupposto per mettere in protezione un modello che rappresenta una vera conquista della nostra democrazia. Certo, l’aumento esponenziale della domanda di salute, dettata anche dall’aumento delle aspettative di vita e dalla conseguente diffusione delle patologia critico/degenerative, insieme all’elevato costo delle moderne tecnologie, impongono un più cospicuo finanziamento del FSN. Ma non basta avere più risorse economiche. Si deve spendere meglio. Per questo occorre definire una nuova governante del sistema capace di mettere in un virtuoso rapporto le risorse disponibili con la qualità dell’offerta e l’appropriatezza delle prestazioni erogate. I farmacisti sono pronti ad affrontare questa sfida. Lo fanno attraverso una sorta di riconversione culturale che consiste nell’integrare la rilevante attività di dispensazione del farmaco con quella di sapiente erogazione di servizi cognitivi ad alto livello di specificità e professionalità, che consenta la presa in carico del paziente nel percorso di terapia. In questa missione occupa una parte essenziale l’impegno della professione farmaceutica  nella promozione dell’aderenza alle terapie, come condizione per migliorare l’efficacia dei trattamenti farmacologici e conseguire un migliore governo di spesa. A tal proposito esprimo un vivo apprezzamento per l’impulso dato dalla Regione Puglia sul versante della sanità digitale attraverso l’avvio, tra le prime regioni italiane, del “fascicolo sanitario elettronico” e del “dossier farmaceutico”  strumenti  irrinunciabili per agevolare l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari per il conseguente monitoraggio dell’appropriatezza. Con la medesima competenza e consapevolezza il farmacista e la farmacia potranno concorrere al potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale partecipando alle attività di educazione sensibilizzazione dei cittadini sui corretti stili di vita e di screening per la prevenzione della diagnosi precoce delle malattie. Pertanto la Farmacia è un presidio assistenziale socio-sanitario dove la professione registra il suo maggior livello di riscontro sociale, possono sintetizzarsi con un mondo in divenire, per le aspettative dei cittadini.

Al termine del dibattito, alle ore 19.30, sono stati consegnati ai farmacisti, gli attestai di benemerenze per i 40, 50 e 60 anni di iscrizione all’albo.
Cordialmente, Vostro Pietro


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