Abbiamo lavorato senza respiro per mesi. Rimandato la presentazione pubblica e fuori dalla Basilicata di #Aware molteplici volte. È stato un bene, perché dovevamo arrivare alla tavola rotonda di ieri, con tutti i pezzi a posto, i temi, la drammaturgia, la Nave, gli attori. Dovevamo arrivare fino a quel punto in cui sei in grado di ascoltare, quello in cui capisci con più chiarezza cosa stai maneggiando, quello in cui accettano d'esserci Ilda Curti e @Carla Tatò per donarti nuove lenti e parole scolpite in un augurio di viaggio, lì per lì. Non so dirvi com'è stato sentirsi raccontati, lodati, messi in discussione, alimentati da Andrea Nicola Paolo Martina Ariane e Paola, Paolo Masini Riccardo so che quella forma di comunità in cui credo da ieri si è allargata, ché non si è trattato di un convegno e di interventi, ma di una festa, un ritrovarsi, di un farsi domande difficili e di lasciarsi andare senza troppi giudizi. Sono stati gli abbracci con le amiche Elena e Claudia lontane e arrivate fin lì, il luogo in cui ci ha accolti Katia Caselli che merita un post tutto suo sulla pagina della compagnia, oltre ad un abbraccio forte perché senza saperlo il WE GIL significava tanto per molti dei presenti.
Impossibile che tutto questo potesse accadere senza la generosità di Elena Lamberti che fa confluire tutta la sua esperienza in questo viaggio di persone e alla flessuosa conduzione critica ( per davvero) di Renzo Francabandera vi sono grata.
Grazie a tutti i giornalisti intervenuti!
Chiudo vado a farmi un bloody mary.
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