Ordini Cavallereschi Crucesignati

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mercoledì 27 febbraio 2008

IL PRINCIPIO DELLA TOLLERANZA.LA RICETTA CHE I MASSONI SPERIMENTARONO NEL 700.

«La massoneria esiste da sempre», scriveva il Lessing nel 1776 nei suoi dialoghi massonici. Essa consiste in un modo di pensare e d’agire comune, una scuola di vita, una «forma mentis».
La massoneria è, di per sé stessa, un approccio filosofico della vita che permette all’essere umano di approfondire il suo mondo interiore e di accedere a un livello di coscienza più elevato. In questo modo egli può elaborare una filosofia di vita personale, basate su convinzioni profonde, pienamente vissute. La ricerca comune del senso della vita, vissuta in seno alla massoneria, diventa un’interrogazione costante sui valori dettati dalle abitudini culturali.
Il principio della tolleranza, descritto nella «Ringparabel» – sempre di Lessing – prende così un senso più vasto. La massoneria si inserisce nel contesto attuale della conoscenza per incrementare il lavoro dell’individuo, tanto a titolo personale, quanto a livello del gruppo. Nell’ambito evolutivo della conoscenza agognata dai Liberi Muratori i valori fondamentali, quali per esempio la tolleranza e l’umanità, diventano vere e proprie colonne di sostegno della ricerca dell’essere umano da realizzare attraverso la via del dialogo massonico.
Essa viene percorsa creando degli spazi dove uomini di diversa estrazione sociale, di diversa cultura, di diversa religione e di diverse idee politiche, si possono riunire per dialogare fra loro, ascoltarsi e ricercare il punto di unione, attraversando il percorso comunicazionale che il Rito propone con forza in tutte le sue espressioni... La Loggia Massonica è questo spazio.
Per il Libero Muratore, uomo di dubbio, che si interroga e sottopone a verifica le proprie conquiste,la stessa scoperta dell’errore non rappresenta una sconfitta, bensì un passo avanti, ovvero l’acquisizione di un nuovo spezzone di verità: “ho capito che ho sbagliato, ho fatto un p asso avanti verso la conoscenza”.
... Nel dialogo c’è il rispetto dell’altro, nel dialogo on devi convincere nessuno, nel dialogo devi trovare valori condivisibili...
Questa è la ricetta che i massoni sperimentarono nel 1700. Allora si chiama principio della tolleranza, che non proponeva la sopportazione di chi la pensava diversamente, ma poneva il problema del rispetto dell’altro, del confronto, del capire che solo il dialogo civile e non l’uso della forza avrebbe fatto progredire l’individuo.
Non abbiamo verità da imporre, ma possiamo insegnare un metodo.
Noi uomini del dubbio non neghiamo la verità, la cerchiamo; altri ritengono di esserne detentori ed è li che nasce il dramma, perché costoro vogliono imporla agli altri, convinti di salvare loro l’anima.
E’, quindi, indice di correttezza, stima e, se vogliamo, anche di simpatia, di crescita e di forza per chi l’instaura, poiché esclude i comportamenti profani, quali la condanna aprioristica, la polemica offensiva nonché la vanità di una inutile conversazione…
La via del dialogo massonico inoltre elimina la superbia del soliloquio che ha in vari tempi dominato, dando luogo a quegli arresti e a quei ristagni rendendo possibile un contraddittorio leale, per quella crescita, che ha vero significato di vita.
Infatti, caratteristiche di un vero confronto umano sono la comprensibilità che permette al livello del pensiero un reciproco scambio... la mitezza che raccoglie tutto il suo vigore nel nodo di valore della verità... la fiducia che promuove la confidenza e l’amicizia in un intreccio di adesioni verso un bene oltrepassante ogni egoismo... la Saggezza che sa cogliere l’opportunità dei rapporti e sa adeguarsi alla sensibilità altrui e, soprattutto, sa assecondare la logica degli sviluppi.
La nostra bandiera è il dialogo, perché la massoneria è uno spazio adogmatico neutrale che può assicurare a uomini diversi, per fede politica...,un luogo di incontro e conoscenza..
Nel Dialogo massonico, così condotto, si realizza l’unione della verità e della carità... dell’intelligenza e dell’amore.
Il tema dei dialogo, cari Fratelli, è immenso e meraviglioso e quello vero, quello che applicano i Liberi Muratori vuole essere progresso di tutto l’uomo, vuole essere un farsi sempre più perfetto della vera humanitas.
Tratto dai quaderni di Serenamente-S.O.M.I. d'Italia

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