Questo sito è a disposizione di tutti coloro che intendono inviare i loro pezzi, che dovranno essere firmati, articoli sulle gesta della Cavalleria Antica e Moderna, articoli di interesse Sociale, di Medicina,di Religione e delle Forze Armate in generale. Il sottoscritto si riserva il diritto di non pubblicare sul Blog quanto contrario alla morale ed al buon gusto. La collaborazione dei lettori è cosa gradita ed avviene a titolo volontario e gratuito, per entrambi.
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mercoledì 1 aprile 2009
IL LIONS DAY ALL'ONU
Venerdi 13 marzo oltre 170 lions italiani al Palazzo di Vetro di New York per la
31a edizione della giornata con le Nazioni Unite – L’Intervento del Segretario Generale
dell’ Onu Ban Ki Moon e del Presidente Internazionale Albert F. Brandel
In un’epoca segnata da grandi tensioni in tante regioni della terra, il messaggio di fratellanza di Melvin Jones, nella sua universalità, alimenta sempre più la speranza di un mondo migliore. Conflitti etnici, crisi alimentari, diritti umani violati attraversano la quotidianità di intere popolazioni, riproponendo drammaticamente il grave problema della giustizia sociale e di un modello di sviluppo costruito sulla pace, sulla tolleranza e sulla solidarietà.
E’ stato questo il leit motiv del “31° Lions day with the UN” al Palazzo di vetro di New York svoltosi, in una cornice di grande partecipazione, venerdi 13 marzo. Un evento che annualmente conferma il ruolo del lionismo a favore della pacifica convivenza fra i popoli e che rilancia la nostra mission di mediatori sociali, protagonisti nel processo di promozione umana, a sostegno dell’azione dell’ONU. Un impegno che il Lions Clubs International ha assunto solennemente nel 1945 con il determinante contributo fornito alla stesura della Carta delle Nazioni Unite, stella polare per i popoli in cammino verso una società libera, affrancata da ogni tipo di schiavitù. Un cammino certamente difficile, con molti ostacoli da superare.
Ne ha parlato nel suo intervento il Segretario generale dell’ONU, il coreano Ban Ki-Moon: dai cambiamenti climatici alla fame nel mondo, dalla sicurezza alla cooperazione internazionale, al progresso socio-culturale dei Paesi più poveri. “Una sfida mondiale per la sopravvivenza dell’umanità, ha dichiarato Ban Ki-Moon, che potrà essere vinta con la precisa assunzione di responsabilità da parte dei Paesi più industrializzati in termini di investimenti tecnici ed economici, con un accordo globale che rappresenta la mia più alta priorità.” Di particolare significato il saluto indirizzato alla platea dei delegati. “I Lions, con il loro impegno umanitario, ci ricordano che il nostro destino è nelle nostre mani, il mondo può cambiare. Camminiamo insieme, amici Lions, per costruire sulla pace e sulla prosperità un futuro diverso e garantire il diritto alla vita a tutti gli uomini della terra.”
Con questo spirito oltre 600 delegati lions, provenienti da ogni continente, si sono ritrovati a New York nella prestigiosa sede dell’ONU, luogo simbolo di ogni progetto di pace nel mondo, per partecipare a un appuntamento di grande valenza lionistica, accomunati dagli stessi sentimenti, al servizio di un’unica causa: abbattere i muri della incomprensione e costruire i ponti del dialogo per consegnare alla storia del XXI secolo pagine meno nefaste rispetto a quelle scritte in passato.
E con l’entusiasmo di sempre, la delegazione italiana, forte di oltre 170 rappresentanti del 108 Italy, la più numerosa dopo quella americana, ha portato a New York la passione e il calore del nostro lionismo. Una delegazione a lungo applaudita che, in un festoso sventolio di tricolori, con non poca commozione, ha intonato l’inno nazionale con un improvvisato accompagnamento musicale. Momenti indimenticabili di grande emozione per una squadra di…qualità! In “campo” il PIP Pino Grimaldi, il Direttore Internazionale Ermanno Bocchini, il Past Direttore Internazionale Massimo Fabio, il Presidente del Consiglio dei Governatori Salvatore Giacona, oltre a numerosi Governatori, officer distrettuali e tanti soci. Diverse le provenienze, da Domodossola a Caltanissetta, da Gallarate a Bari, ma una stessa maglia, quella dell’amicizia e della solidarietà, per una giornata davvero speciale, vissuta con l’orgoglio dell’appartenenza.
Una giornata che il Presidente internazionale Albert F. Brandel ha illuminato ricordando l’azione umanitaria dei lions nel mondo: dalla Cina (“abbiamo restituito il sorriso ai bambini scampati dal terremoto”) all’India, al Kenia (“con Sight First sono stati realizzati numerosi miracoli a livello oculistico”), dal Burkina Faso allo Sri Lanka (“combattere la mortalità infantile e la fame è un nostro impegno morale”). Proficua la collaborazione con le Agenzie delle Nazioni Unite quali l’Unicef, la Fao, il Pam. Tanti piccoli gesti compiuti dai Lions, “i grandi eroi di ogni giorno”, che Brandel, si è impegnato a far conoscere al neo Presidente Obama invitandolo nella nostra Associazione. We can!
Per la delegazione italiana una esperienza straordinaria racchiusa nella dichiarazione del CC Salvatore Giacona resa in occasione del ricevimento offerto dal Console Generale Francesco Talò nella elegante sede del nostro Consolato a New York: “il lionismo italiano, con la visita alle Nazioni Unite, vuole testimoniare il suo tradizionale spirito di servizio e la sua vicinanza di sentimenti all’umanità che soffre, nella consapevolezza che si può costruire un mondo migliore promuovendo…uno spirito di comprensione fra i popoli”.
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