Ordini Cavallereschi Crucesignati

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sabato 28 novembre 2009

I DUE VICE GOVERNATORI LIONS-DISTRETTO 108/AB

THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
LIONS CLUB BARI HOST - 50° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE

Sede amministrativa del L.C. Bari Host: Parco Di Cagno Abbrescia- Bari
Il bollettino delle nostre riunioni
l’addetto stampa: dott. Pietro Vitale
Lions, Pietro Vitale - Giornalista e scrittore - Tessera Ordine Naz. dei Giornalisti n.116644

“Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione a che non sia l'ombra d'un pigmeo”. (Novalis)

Preghiera dei Lions:
“Ti ringraziamo, Signore, di essere qui riuniti per diventare migliori e per poter servire meglio i nostri simili.
Dacci, Signore, l’umiltà, la conoscenza e la forza necessaria per compiere insieme i nostri doveri, con l’entusiasmo e tenacia.
Dacci, la bontà e la tolleranza per rispettare le opinioni degli altri ed alimentare in tutti l’aspirazione a servire l’umanità che soffre.
Proteggi, la nostra grande famiglia sionistica che lavora oggi, come sempre, per il culto dell’amicizia, dell’amore verso il prossimo e del servizio disinteressato. Benedici, Signore, il nostro lavoro”.

“Considerare l’amicizia come un fine e non come un mezzo. Considerare che la vera amicizia non esiste sulla base dei servizi, che ci si rende l’un l’altro, ma bensì che la vera amicizia non richiede altro che di accettare il servizio nello spirito nel quale viene offerto”

Cari amici Lions, mi permetto di ricordare ancora, avendo già più volte evidenziato (i miei articoli) nella mia lunga vita lionistica, che i fondatori del Lions International erano fermissimamente intenzionati a differenziare radicalmente la loro creature dalle altre Associazioni di Servizio, per non farne uno dei tanti strumenti di self service, con un pizzico di benevola esagerazione, potrebbe dirsi che furono “ossessionati” dal prendere le distanze dai vari Business Club, Royal Order Lions, Optimist International, e dallo stesso Rotary tacciato dal Vaticano che ne annusava il fumus Massoneriae, prima edizione.

Bene, dopo questa doverosa introduzione vediamo rapidamente chi era Melvin Jones, la sua nascita, la sua infanzia. Jones, nasce a Fort Thomas KI nel Kentuky, il 13 gennaio 1879, figlio di quel Cap. Calvin Jones, cui viene imposto il nome di Melvin, il futuro fondatore dei Lions International. Erano i tempi in cui il capo indiano Geronimo scorazzava nelle praterie con i seguaci ribelle ed agguerrito contro i bianchi. Melvin ha due anni quando Geronimo, nel 1881, fugge dalla riserva e riprende la guerriglia, ha tre anni quando il capo indiano rientra nella riserva di San Carlos (alle porte di Fort Thomas), sei anni quando Geronimo e Naiche fuggono nuovamente, sette anni quando i due capi indiani si arrendono ala gen. Crook, a Fort Bowie, a pochi miglia da Fort Thomas, per poi fuggire durante il trasferimento a San Carlos, infine, Melvin ha otto anni quando Geronimo si arrende definitivamente, così segnando l’ultimo atto della “guerra indiana”.
Non disponiamo di attendibili notizie circa l’infanzia di Melvin, non è neppure certa la data del trasferimento della famiglia Jones da Fort Thomas a St. Louis, sembra però che ciò sia avvenuto nel 1886/87, di guisa che è molto probabile che proprio le iniziative di Geronimo abbiano influito anche su questi spostamenti dei Jones. Come abbiamo visto, infatti, la fuga di Geronimo del 28 marzo 1886, all’indomani della resa al gen. Crook, con tutto il clamore dello smacco, si può dire dello “sberleffo”, di Geronimo all’esercito americano, aveva suscitato le ire del gen. Sheridan, le dimissioni del gen. Crook, alle cui dipendenze si trovava anche il cap. Calvin Jones si sia abbattuta, dopo quel marzo del 1886, la scure di un trasferimento punitivo di tutti i quadri operanti nell’entourage del gen. Crook, ridicolizzato da Geronimo.

Orbene, congetture a parte, cari amici Lions, certo è che i primi anni di vita di Melvin Jones si sono snodati a stretto, continuo, quotidiano contatto con le mosse di Geronimo, nel centro del territorio da questi battuto, giacchè, come si è visto entro il triangolo dei Fort Thomas, Bowie, Grant, Geronimo ha realizzato le maggiori sue imprese e l’alternanza di rese e fughe, fino alle ultime. Bene, cosa voglio dire con questo? Che il nostro Fondatore ha vissuto la sua prima infanzia in quel clima, in quella realtà, in quella atmosfera di allarmi, incursioni, battaglie, uccisioni, scotennamenti e, chi ne ha più ne metta. Era anche lui, in qualche modo, un prigioniero, entro le mura di cinta di Fort Thomas, dalle quali non poteva uscire. Centinaia di volte gli sarà stato proibito di allontanarsi, di correre fra i campi fuori le mura, per l’incombente pericolo dei “cattivi indiani”. Chissà quante serate, al lumedella lampada a petrolio sul soffitto della stanza con al centro la tavola della cena, sono state contrassegnate dall’ansia di una improvvisa uscita notturna di una pattuglia comandata dal papà, poi le ore insonni nell’angoscia dell’attesa, colpa dei cattivi Chiricahua di Geronimo. I bambini vedono, sentono, registrano.Che cosa, di quelle ore, di quelle nottate, di quelle ansie….Beh, mi fermo qui. Avrei ancora da raccontare, non si può liquidare così un personaggio che h distanza di quasi un secolo fa ancora cronaca. Bene, passiamo ora la parola ai nostri illustri relatori.

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“Solo per servire”
D.G. Licia Bitritto Polignano.

Amici Lions, con la rigorosa premura di sempre, il Lions Presidente Mimmo Pellegrino ha comunicato a tutti i Soci del nostro Sodalizio, un incontro con i Vice Governatori del Distretto 108 AB. Il meeting è stato precedentemente stabilito in Consiglio e si terrà all’interno del prestigioso complesso Hotel Scheraton Nicolaus della nostra città di Bari, per il 26/11/2009 alle ore 20.00.

I Relatori:

Lions Dott. Rocco SALTINO (1° V.Governatore)
Lions Dott. Luigi DESIATI (2° V. Governatore)

Gli illustri relatori hanno dato prova di grande cultura, competenza e conoscenza degli argomenti trattati, esponendo a braccio rispettivamente i temi: I LIONS NELLA GLOBALIZZAZIONE (V.G. Rocco Saltino),....PERCHE’CONTINUO ED ESSERE LIONS (V.G.Luigi Desiati).

Dopo il cerimoniale di rito ed il successivo tocco di campana del Presidente e, le presentazioni del Cerimoniere di Club, si sono aperti i lavori.

Il primo a prendere la parola è il prossimo Governatore Distrettuale108/AB, Lions Rocco SALTINO, sorprendendo l’uditorio con un poderoso e dotto trattato sulla globalizzazione. In sintesi: compatibilmente con la soglia di attenzione dopo un variegato buffet ho registrato i loro messaggi verbali che ognuno di noi, nella consapevolezza della propria cultura di uomini Lions e, nel valore della diversità che è chiamato ad assumere le responsabilità, affinché, povertà ed ingiustizia vengano debellate e vi sia per tutti la prospettiva di un futuro visibile. La solidarietà è la discriminante che rende possibile un’equa soluzione del problema distributivo della ricchezza, intesa solo secondariamente in quanto possesso di beni materiali, quanto primariamente come possibilità di partecipazione alla conoscenza. L’emancipazione dalla povertà e da qualsiasi forma di inferiorità passa necessariamente attraverso la volontà di ciascuno di condividere non il frutto tangibile del proprio lavoro ma quello della propria esperienza. Da qui il valore del fare – continua il relatore – come parte integrante dell’essere in contrapposizione all’avere sterile, e la possibilità contemporanea per ciascuno della realizzazione del sé e la valorizzazione dei propri talenti per la crescita e la conservazione dell’intera famiglia (Lionistica) umana. In quest’ottica emerge la figura cardine della nostra Associazione di Servizio, più grande numerosa e ricca del mondo. Durante la relazione del futuro 1° V. Governatore, quella sera, mi è parso di captare una nota di amarezza circa l’andamento attuale della globalizzazione tra le nazioni del mondo. Ma riprende con vigore e ottimismo del ruolo che la solidarietà, dunque, acquista il suo vero significato: non beneficenza, non filantropia, non il momentaneo soddisfacimento di un bisogno reale o indotto ponendo in condizione di gratitudine in condizione di gratitudine, se non di inferiorità, chi la riceve, ma vero dono di sé, del proprio tempo e del proprio patrimonio di vita.

Il 2° V. Govenatore Lions Luigi DESIATI, invece, ha destato la nostra attenzione su uno schermo che è stato l’equivalente di una sferzata di caffeina per l’uditorio. Egli ha voluto intrattenerci con passaggi di frasi composte-aforismi su schermo, richiamando i valori della Costituzione Italiana riferito all’art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”

Perché continuo ad essere Lions. Si deve in particolare ricordare il giusnaturalismo (dal latino: ius-diritto;naturalis-naturale), una corrente di pensiero sviluppatasi soprattutto in età moderna e realizzatesi nelle diverse Costituzioni cui hanno messo capo la Rivoluzione Americana e la Rivoluzione Francese.

L’idea di fondo è che esistono dei diritti naturali, dei diritti, cioè, che appartengono per natura all’uomo e perciò precedono l’esistenza stessa dello Stato, che, dunque, non li crea, ma, appunto, li deve riconoscere e soprattutto garantire concretamente, specialmente attraverso le leggi ordinarie. Non si tratta, dunque, di diritti del cittadino, ma diritti dell’uomo. Anche per questo la Costituzione italiana all’espressione diritti naturali preferisce quella meno problematica di diritti inviolabili. Sul piano politico e giuridico il riferimento fondamentale è certamente rappresentato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 – continua il 2° V.Governatore – La nostra Associazione del Lions International stabilisce un rituale e regolamenti internazionali riferiti a tutti i Clubs sparsi nel mondo. Ogni giorno, ora e minuto in ogni parte della vita terrena e del lavoro dell’uomo, batte un “cuore” Lions, applicando rigide regole di uguaglianza, tolleranza e fratellanza. La somma delle regole morali dell’uomo, come individuo e come collettività, identifica nel socio Lion, dotato del kantiano senso morale che è in ciascuno di noi e che deve, pertanto, sentire il dovere di un comportamento corretto. Se l’impegno di servizio si realizza all’interno di questo modello, sarà in grado di esercitare un ruolo molto importante nel far crescere il comportamento etico dei componenti la collettività. Cari amici Lions, se la consapevolezza crescerà, sarà l’intera società a beneficare di una feconda crescita civile. Un abbraccio fraterno a tutti. Lions Pietro

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